Originariamente inviato da max84
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Al sorgere del sole, circa le 10:15, mi trovavo nell'autobus nel ciclico viaggio che mi frappone al merdosissimo ufficio nel quale abito da quasi un annetto. Il mezzo era gonfio di persone e si respirava a fatica, l'ossigeno, perchè invece le flautolenti esalazioni ascellari della mandria di corpi filtravano senza troppi complimenti nei polmoni.
Una coppia di cariatidi rugose dal vago aspetto di uno shar-pei disquisiscono sulla necessità di incrementare la presenza delle forze dell'ordine poichè il cheapshot è sempre dietro l'angolo dal rumeno-stupraclaudie di turno. Per non parlare delle scritte sui muri e del fatto che non c'è più rispetto ne' educazione ma quando ho l'impressione che stanno per affrontare la complessa problematica della scomparsa delle mezze stagioni mi sono rifugiato nella mia mente, al caldo in uno spazio bianco.
Scavo nel ieri, ieri prima della serata di ieri intendo, prima di baciare quella bocca carnosa. Torno indietro alla lezione di Boxe cinese, non Sanda poichè la sonorità delle parole asiatiche mi irrita lo scroto, quindi prendo una delle due, a dir poco morenti, signorine d'altri tempi (quella col volume della voce completamente guasto ed impallato al 100%) e uno due uno due poi evito un pugno che non mi sarebbe mai arrivato e bam un calcio diretto alla pancia flaccida. Smorfia di dolore, un passo in avanti e mentre si piega l'afferro con l'unica proiezione che ho la vaga impressione d'aver appreso. Mano sulla spalla opposta, un po' di rotazione, sollevo la sua gamba venavaricosizzata e sbam la schiaffo per terra e comincio a saltarle coi talloni sul collo.
Mi desto dal meraviglioso sogno e sono preda di un boner che posso giustificare col fatto che avevo quella che Patrick definirebbe una corpoduro negra seduta e con la testa di fronte al mio membro. Stranamente attraente per i miei gusti, vista e sperimentata la mia riluttanza verso le fattezze africane e più generalmente negroidali. Guardo l'ora sul cellulare ma ho dimenticato di ricaricarlo ieri sera dato che mi sono addormentato cercando di scrivere un sms ricordandone a tratti il contenuto. M'illudo che fosse una bozza di qualche messaggio molesto anche se ho la terribile sensazione che vertesse più sul romantico-visionario. Torco il collo come una civetta per decifrare le lancette della panzona seduta di fronte alla negra e scopro che sono in ritardo ma ho un approccio da manager nonostante i milledue, mi reputo fortunato.
Ho un leggero ronzio in testa ma credo che mi dilettero con la Boxe cinese per qualche tempo.
Una coppia di cariatidi rugose dal vago aspetto di uno shar-pei disquisiscono sulla necessità di incrementare la presenza delle forze dell'ordine poichè il cheapshot è sempre dietro l'angolo dal rumeno-stupraclaudie di turno. Per non parlare delle scritte sui muri e del fatto che non c'è più rispetto ne' educazione ma quando ho l'impressione che stanno per affrontare la complessa problematica della scomparsa delle mezze stagioni mi sono rifugiato nella mia mente, al caldo in uno spazio bianco.
Scavo nel ieri, ieri prima della serata di ieri intendo, prima di baciare quella bocca carnosa. Torno indietro alla lezione di Boxe cinese, non Sanda poichè la sonorità delle parole asiatiche mi irrita lo scroto, quindi prendo una delle due, a dir poco morenti, signorine d'altri tempi (quella col volume della voce completamente guasto ed impallato al 100%) e uno due uno due poi evito un pugno che non mi sarebbe mai arrivato e bam un calcio diretto alla pancia flaccida. Smorfia di dolore, un passo in avanti e mentre si piega l'afferro con l'unica proiezione che ho la vaga impressione d'aver appreso. Mano sulla spalla opposta, un po' di rotazione, sollevo la sua gamba venavaricosizzata e sbam la schiaffo per terra e comincio a saltarle coi talloni sul collo.
Mi desto dal meraviglioso sogno e sono preda di un boner che posso giustificare col fatto che avevo quella che Patrick definirebbe una corpoduro negra seduta e con la testa di fronte al mio membro. Stranamente attraente per i miei gusti, vista e sperimentata la mia riluttanza verso le fattezze africane e più generalmente negroidali. Guardo l'ora sul cellulare ma ho dimenticato di ricaricarlo ieri sera dato che mi sono addormentato cercando di scrivere un sms ricordandone a tratti il contenuto. M'illudo che fosse una bozza di qualche messaggio molesto anche se ho la terribile sensazione che vertesse più sul romantico-visionario. Torco il collo come una civetta per decifrare le lancette della panzona seduta di fronte alla negra e scopro che sono in ritardo ma ho un approccio da manager nonostante i milledue, mi reputo fortunato.
Ho un leggero ronzio in testa ma credo che mi dilettero con la Boxe cinese per qualche tempo.
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