Silvio Berlusconi, dopo l'aggresione subita al termine del comizio alla manifestazione del Pdl, è stato portato all'ospedale San Raffaele. Sarà visitato da uno dei suoi medici di fiducia. La struttura ha ospitato altre volte il premier.
Il premier è stato colpito non da un pugno, come era stato riferito in un primo momento dal ministro La Russa, ma da un oggetto, così come si può vedere dalle immagini diffuse da un servizio de «la 7»: probabilmente la miniatura del Duomo, lanciato all'uomo fermato.
L'uomo, età apparente età tra i 40 e i 50 anni, è stato subito fermato e si trovato in questura per essere interrogato.«L'aggressore - ha detto La Russa ai cronisti, che al momento del fatto erano tenuti a distanza dalle transenne poste immediatamente dietro al palco - l'abbiamo preso immediatamente, grazie alla polizia che l'ha letteralmente sottratto al linciaggio della folla. Se non ci fossero stati loro - ha detto ancora un La Russa visibilmente alterato - ne sarebbero rimasti soltanto pezzetti».
Il premier perdeva sangue dal naso e dalla bocca ed è stato caricato subito sulla macchina dalle sue guardie del corpo. Prima di entrare in macchina ha voluto comunque salire per qualche istante sul predellino della vettura per un rapido saluto ai suoi sostenitori.
Non si fanno attendere le reazioni alla notizia. «Quello che hanno fatto a Berlusconi è un atto di terrorismo» ha detto all'Ansa il ministro Umberto Bossi. «I seminatori di odio fanno scuola». ha detto il portavoce del PdL Daniele Capezzone ha commentato l'aggressione al presidente del Consiglio. «Ho purtroppo assistito allibito come tanti cittadini - dichiara - all'indegna aggressione subita dal presidente Berlusconi. Quanti, dai giornali, nella politica e dalle tv, hanno per mesi diffuso livore e negatività contro il premier dovrebbero interrogarsi sulle conseguenze delle loro parole e del loro incitamento a fare di Berlusconi il bersaglio di violenze come quella di stasera».
«Io non voglio che ci si mai violenza, ma Berlusconi con i suoi comportamenti e il suo menefraghismo istiga alla violenza». Antonio Di Pietro commenta così all'Adnkronos quanto accaduto a Milano dove il presidente del Consiglio è stato aggredito da un contestatore.
«Io -aggiunge il leader dell'Idv- condivido le rimostranze dei cittadini che ogni giorno vedono un premier che tiene bloccato il Parlamento per fare leggi che servono a lui e soltanto a lui, mentre milioni di cittadini perdono il lavoro e faticano ad arrivare a fine mese».
13 dicembre 2009
Berlusconi aggredito a Milano *lascia sanguinante la piazza - Il Sole 24 ORE
Il premier è stato colpito non da un pugno, come era stato riferito in un primo momento dal ministro La Russa, ma da un oggetto, così come si può vedere dalle immagini diffuse da un servizio de «la 7»: probabilmente la miniatura del Duomo, lanciato all'uomo fermato.
L'uomo, età apparente età tra i 40 e i 50 anni, è stato subito fermato e si trovato in questura per essere interrogato.«L'aggressore - ha detto La Russa ai cronisti, che al momento del fatto erano tenuti a distanza dalle transenne poste immediatamente dietro al palco - l'abbiamo preso immediatamente, grazie alla polizia che l'ha letteralmente sottratto al linciaggio della folla. Se non ci fossero stati loro - ha detto ancora un La Russa visibilmente alterato - ne sarebbero rimasti soltanto pezzetti».
Il premier perdeva sangue dal naso e dalla bocca ed è stato caricato subito sulla macchina dalle sue guardie del corpo. Prima di entrare in macchina ha voluto comunque salire per qualche istante sul predellino della vettura per un rapido saluto ai suoi sostenitori.
Non si fanno attendere le reazioni alla notizia. «Quello che hanno fatto a Berlusconi è un atto di terrorismo» ha detto all'Ansa il ministro Umberto Bossi. «I seminatori di odio fanno scuola». ha detto il portavoce del PdL Daniele Capezzone ha commentato l'aggressione al presidente del Consiglio. «Ho purtroppo assistito allibito come tanti cittadini - dichiara - all'indegna aggressione subita dal presidente Berlusconi. Quanti, dai giornali, nella politica e dalle tv, hanno per mesi diffuso livore e negatività contro il premier dovrebbero interrogarsi sulle conseguenze delle loro parole e del loro incitamento a fare di Berlusconi il bersaglio di violenze come quella di stasera».
«Io non voglio che ci si mai violenza, ma Berlusconi con i suoi comportamenti e il suo menefraghismo istiga alla violenza». Antonio Di Pietro commenta così all'Adnkronos quanto accaduto a Milano dove il presidente del Consiglio è stato aggredito da un contestatore.
«Io -aggiunge il leader dell'Idv- condivido le rimostranze dei cittadini che ogni giorno vedono un premier che tiene bloccato il Parlamento per fare leggi che servono a lui e soltanto a lui, mentre milioni di cittadini perdono il lavoro e faticano ad arrivare a fine mese».
13 dicembre 2009
Berlusconi aggredito a Milano *lascia sanguinante la piazza - Il Sole 24 ORE
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