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  • #76
    Originariamente inviato da m_Ramiel Visualizza il messaggio
    a livello di testi "particolari" senza dubbio "Parole - Mistaman", poi io consiglio "Sotto la cintura -OneMic", non la canzone, l'intero album.
    Dal mio modo di vedere l'hip hop mi piace tantissimo Guè, cantante dei Club Dogo, non saprei consigliarti una canzone, se ti piace il genere, a te scoprirlo.
    "Marco - Rayden" album triste ma dotato di testi veramente belli.
    Questo per incominciare
    Ho sentito un paio di canzoni e si hai ragione son canzoni indubbiamente ricche di senso in quanto a testi, ma Caparezza fà una musica che tratta di tematiche sociali, e per trattare sempre della stessa cosa i suoi testi sono sempre originali e ricchi d'ironia, è questo che cercavo di dire.
    Quelli che mi hai consigliato tu fanno invece rap un pochino diverso dal suo, ecco perchè io non li metterei a confronto.

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    • #77
      caparezza parla solo di quel tema.
      se ti ascoltassi "sotto la cintura" avresti di fronte un album completo.
      Canzoni di denuncia sociale, di denuncia per il mondo musicale (nel confronto tra underground e commerciale) canzoni "celebrative", dimostrazioni di linguaggio, tutto.
      L'unica cosa che manca è lo story-telling ma non ne hanno mai fatto.

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      • #78
        Ok ho ripescato la messa che avevo fatto sul rap
        Originariamente inviato da Sanders Visualizza il messaggio
        Io concordo sul fatto che l'mtv rap abbia creato uno stereotipo di gangsta donne droga pistole che è un cancro per il mercato musicale, ma non peggio di molta musica di plastica e artisti creati ad arte dai discografici per SMERCIARE, perchè di questo si tratta.

        Tuttavia mi permetto una piccola digressione, partendo dal presupposto che non sono un'estimatore del rap, ma che tuttavia riconosco in lui alcune peculiarità che gli permettono un posto di rilievo nella cultura e nella musica moderna.
        Per prima cosa è una musica che ha saputo catturare con forza un senso di contemporaneità e di cruda rappresentazione della realtà, al pari dei Nirvana, dei Velvet Underground e dei Sex Pistols, tutte formazioni che hanno creato una loro estetica unita a un messaggio che fa capire che aria gli artisti stessero respirando.
        In secondo luogo tracce della scansione rap si possono far risalire già agli incalzanti incitamenti dei predicatori afroamericani, ma nessuno si sarebbe mai sognato di rendere questo un genere musicale: la cultura popolare ha prodotto uno slittamento di senso, di conseguenza una musica NUOVA.
        Ammiro questa musica dalla sua nascita, perchè la scintilla è partita dalla Jamaica, la terra che ha dato il natale alla mia musica: le radici del rap sono Jamaicane, già dagli anni 60 i produttori avevano messo in commercio dei dischi che contenevano da una facciata la versione completa del brano, dall'altra la RIDDIM, la versione strumentale. Il diffondersi di questi dischi ha dato origine al diffondersi del "talk over" da parte dei DJ, e col tempo lo stile divenne un genere a se stante ad opera di personaggi come Prince Buster. Clive Campbell esportò il talk over Jamaicano a New York, al centro della cultura afro, e attorno a lui cominciò a formarsi una comunità di dj che iniziò a sviluppare lo stile del rap, sostituendo il reggae alla ritmica funk e r'n'b.
        Da questo punto di partenza nasce una nuova estetica e una nuova cultura che ha toccato molte sfere dell'arte: i Graffiti, la break dance, la nascita di una musica che ha una povertà di mezzi superiore al punk (con la tecnica della manipolazione dei dischi direttamente durante la performance) e l'elaborazione di una sempre più sofisticata tecnica verbale. In poco tempo il rap diventa in sostanza la RIPRESA DELLA TRADIZIONE DELLA MUSICA NERA.
        Chuck D. diceva della sua musica "Il rap è la CNN del ghetto" basti pensare a tutte le battaglie che hanno sostenuto i rapper contro la diffusione del crack, o i racconti sulla vita del ghetto, la sua violenza e brutalità.

        Io personalmente prima di dire "il rap che schifo" penso che sto dicendo "schifo" a un discorso molto, ma molto più ampio, che coinvolge una fetta di vitale importanza alla cultura moderna recente
        Per il resto anche in Italia ha avuto delle ripercussioni culturali decisive
        Originariamente inviato da Sanders Visualizza il messaggio
        Parlando del rap come stile il primo passaggio che permette una struttura musicale autonoma è la liberazione del rap dagli stili della disco. Due brani per capire questo sviluppo sono "the message" di Grandmaster Flash e "Planet Rock" di Afrika Bambaataa, che sono la testimonianza di una contaminzaione fra generi, la libertà di pescare a piene mani da qualsiasi fonte sonora e culturale. Sono anche i primi due brani che registrano un successo commerciale fuori dal circolo delle discoteche.
        La tecnica musicale si fa via via sempre più complessa e articolata, la base è la manipolazione live dei dischi attraverso i break, la ripetizione di frasi, veloci missaggi da un brano all'altro, che portano a vere e proprie composizioni. Il rap è musica "povera" per eccellenza, non necessita alcun tipo di perizia strumentale, non serve un gruppo o strumenti, basta un giradischi e un microfono: il rapper discende anche dalla figura del Griot, parte del patrimonio culturale africano, una sorta di cantastorie che denuncia col consenso del popolo lo stato delle cose.
        Le major discografiche mettono sotto contratto diversi artisti, ma restava il problema che il rap avesse poche possibilità di essere "slavato" ad uso e consumo di un pubblico di massa e "bianco", ma l'avvicinamento sarà con "Walk this way", un singolo rivoluzionario che è un remake rap di un pezzo degli aerosmith, e poi la carica dei Beastie Boys.
        L'hip hop è al centro di una rivoluzione tecnologica nell'ambito musicale, quella del sampling, l'uso del campionatore e l'avvento delle tastiere elettroniche, che portano una rivoluzione nel pop almeno come la diffusione della chitarra negli anni 50: una intera generazione si avvicina alla musica. Per dire, uno dei gruppi che ha avuto grande importanza sul sound dei primi gruppi rap sono niente di meno che i Kraftwerk
        Il DJ può non saper suonare niente ma dà vita a una nuova materia creativa, assemblaggio e bricolage creativo di musica creata da altri per crearne una nuova.
        Il rap non è "band" ma il trionfo in sostanza della piccola unità mobile
        E questo giusto per esprimere il mio punto di vista sul rap, genere che come ripeto non mi piace, ma che ha un posto di forte rilievo nella musica sia pop che underground di oggi.
        Tornando a Caparezza lo considero un'artista non particolarmente brillante, vidi un suo live qualche anno fa e non mi aveva fatto né caldo né freddo, un sacco di pagliacciate, musica così così, ma tant'è che aveva fatto un live molto energetico e davanti aveva una folla in delirio; innegabilmente ha una certa personalità e qualcosa da dire (per quanto scontato), meglio del niente proposto da altri gruppi costruiti ad hoc dai discografici
        Originariamente inviato da nightorc Visualizza il messaggio
        un'analisi oggettiva di questa roba ti può solo confermare quanto noi italiani ci capiamo di musica.
        Su questo mi trovi daccordo, anzi, lo estenderei all'arte e la cultura in generale, però degradare il lavoro e l'impegno di una persona almeno "credibile" come Caparezza sulla base di un giudizio personale non me la sento di concedertelo.

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        • #79
          io trovo che Caparezza parli di molte cose e sia un artista completo. Dal sociale, ai fatti storici, alle canzoni di denuncia, insomma ritrae l'Italia.
          Sono testi da interpretare, usa molte metafore e spesso cade nel trash, ma è sempre una cosa giustificata, e a differenza di quanto qualcuno qua crede la musica è studiata molto bene, perfettamentre funzionale al testo perchè bisogna capire che Caparezza non è un virtuoso, e i suoi testi sono fatti per essere ascoltati e non per essere "cantati" (vedi poi che fine ha fatto "Fuori dal tunnel" che è finita nelle discoteche, ma non era certo il suo obiettivo) questo giustifica il fatto di non fare rime baciate che piacciono tanto agli ascoltatori superficiali.

          Grazie a Sergio di Rio per la firma
          >>Sgnarf the Ripper<<

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          • #80
            Originariamente inviato da m_Ramiel Visualizza il messaggio
            caparezza parla solo di quel tema.
            se ti ascoltassi "sotto la cintura" avresti di fronte un album completo.
            Canzoni di denuncia sociale, di denuncia per il mondo musicale (nel confronto tra underground e commerciale) canzoni "celebrative", dimostrazioni di linguaggio, tutto.
            L'unica cosa che manca è lo story-telling ma non ne hanno mai fatto.
            Fà solo quello, ma lo fà bene, ecco perchè secondo me è bravo,i suoi testi sono ricchi di citazioni e di metafore come ho letto sopra, sono da interpretare, chi ci riesce cattura la sua vera bravura.
            Ultima modifica di Giapeppino; 17-10-2008, 15:31.

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            • #81
              Originariamente inviato da Sanders Visualizza il messaggio
              Ok ho ripescato la messa che avevo fatto sul rap [..]
              Ottimo punto di vista, per certi versi simile a quello che feci tempo fa in un post qui su Musica. Credo che il mio esprimermi a tratti un pò caustico non abbia aiutato a mantenere un tono basso,ma porca miseria,qua non si può dire niente che subito arrivano sti spammer tipo avvoltoi..

              Per Caparezza,ribadisco il mio primo commento:scarso livello,se fossi un appassionato di hiphop mi offenderei quasi a sentirlo

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              • #82
                Originariamente inviato da sgnarf Visualizza il messaggio
                il fatto di non fare rime baciate che piacciono tanto agli ascoltatori superficiali.
                Rieccoci, confondiamo la mèrda con la cioccolata.. anche andare fuori tempo ogni tre frasi fa parte del trucco? la rima baciata è una cosa,l'assonanza forzata ben altro. caparezza sembra non badare tanto alle metriche,mi stai facendo credere che è un modo per essere "colto"?

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                • #83
                  Dicendo "io non vengo dalla strada sono troppo nerd" in qualche modo disegna un profilo di utenza diverso da come mi posso immaginare un appassionato di hip-hop, anzi come messaggio mi è sembrato anche carino, sicuramente più sincero e meno ridicolo del buon vecchio Mondo Marcio (1 dicembre 1986) con "se dovessero sapere quante canne gli ho venduto quando facevo il mestiere" e altre amenità

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                  • #84
                    Originariamente inviato da nightorc Visualizza il messaggio
                    cut
                    secondo me tu vedi la musica come una cosa precisa e studiata... devi prenderla piu umanamente! è come quando vai a lavorare... o il lavoro nn ti piace e quindi fai quello che ti hanno insegnato oppure lo fai con piacere cercando originalità e qualcosa in piu! i testi anche se nn hanno rime sono ben studiati facendo cadere l accento nel posto giusto!! essi variano su parecchi argomenti sociali e son da interpretare perchè non son parecchio espliciti.. è un rap diverso da quello che fanno i club dogo per dire... e cmq uppo sgnarf

                    io trovo che Caparezza parli di molte cose e sia un artista completo. Dal sociale, ai fatti storici, alle canzoni di denuncia, insomma ritrae l'Italia.
                    Sono testi da interpretare, usa molte metafore e spesso cade nel trash, ma è sempre una cosa giustificata, e a differenza di quanto qualcuno qua crede la musica è studiata molto bene, perfettamentre funzionale al testo perchè bisogna capire che Caparezza non è un virtuoso, e i suoi testi sono fatti per essere ascoltati e non per essere "cantati" (vedi poi che fine ha fatto "Fuori dal tunnel" che è finita nelle discoteche, ma non era certo il suo obiettivo) questo giustifica il fatto di non fare rime baciate che piacciono tanto agli ascoltatori superficiali.
                    You got me runnin' wild and free
                    Runnin' wild and free
                    You got me runnin' wild and free
                    Runnin' wild and free

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                    • #85
                      Originariamente inviato da nightorc Visualizza il messaggio
                      Rieccoci, confondiamo la mèrda con la cioccolata.. anche andare fuori tempo ogni tre frasi fa parte del trucco? la rima baciata è una cosa,l'assonanza forzata ben altro. caparezza sembra non badare tanto alle metriche,mi stai facendo credere che è un modo per essere "colto"?
                      è un modo per essere originale, indubbiamente anche "colto".
                      (Andare fuori tempo poi non so dove l'hai sentito)
                      se fossi un appassionato di hiphop mi offenderei quasi a sentirlo
                      ti credo...e credo anche dia fastidio a lui a sentirsi definire semplicemente Hip Hop

                      Grazie a Sergio di Rio per la firma
                      >>Sgnarf the Ripper<<

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                      • #86
                        Originariamente inviato da sgnarf Visualizza il messaggio
                        è un modo per essere originale, indubbiamente anche "colto".
                        (Andare fuori tempo poi non so dove l'hai sentito)

                        ti credo...e credo anche dia fastidio a lui a sentirsi definire semplicemente Hip Hop
                        andare fuori tempo? veramente segue una ritmica precisa..
                        se per te cantare in maniera "terzinata" è andare furoi tempo fa un po' tu
                        (riferito a nightorc)

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                        • #87
                          Originariamente inviato da sgnarf Visualizza il messaggio
                          stronzate...si, esistono delle regole di armonia, ma non trovi sia molto piu interessante stravolgerle? trovarne nuove? se no come può uscire la particolarità di un artista? da quanto dici tu tutti dovrebbero pensare la musica allo stesso modo...
                          intervengo perchè vedo che fate confusione...

                          i veri artisti stravolgono gli schemi della musica, è vero...ma lo fanno ben consci di quali siano questi schemi.

                          Come dice nightorc la musica è matematica, non nel senso che debba essere rigidamente fedele ai suoi schemi, ma basa su tali schemi la sua esistenza.

                          Chi vuole stravolgere quegli schemi, restando però all'interno dell'arte e della ragione d'essere della musica, lo fa dopo aver studiato i metodi e le regole classiche approfonditamente.

                          poi non è detto che gli schemi siano gli stessi per tutti, la musica africana, la musica orientale, e quella occidentale non si possono confrontare molto bene, seguendo esse una logica totalmente diversa l'una dall'altra sia in quanto a melodia sia in quanto a ritmo e tempo. Ma a loro volta possono essere schematizzate secondo regole ben definite.

                          La musica è matematica, non si scappa...il tempo è misurato matematicamente, il ritmo idem, le note sono frequenze che si potrebbero definire quantizzate in modi diversi a seconda che si stia usando la scala cromatica o quelle che vengono usate in oriente eccetera...

                          non si scappa.


                          Su Caparezza, io apprezzo che quando va in giro a cantare si porta dietro musicisti e non un dj, questo è un merito. Io apprezzo qualcosa nei suoi testi.
                          Io non credo che egli stesso pretenda di essere un grade musicista nel senso stretto del termine, un artista si, uno che cerca di comunicare...ma mai uno che ha studiato o inventato qualcosa nella musica.
                          Joram[RDK]
                          Ilde Makmorn[RDK] the Pink Witch of Radek


                          Originariamente inviato da SilvGorgantes
                          perche io lavoro
                          Si vede

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                          • #88
                            Originariamente inviato da sampey Visualizza il messaggio
                            La musica è matematica, non si scappa...
                            Io sono del parere che invece si possa scappare
                            La musica è forse l'arte più legata alla materia fisica in quanto suono, questo è certo, ma al tempo stesso è l'arte più impalpabile, più astratta, prescinde dagli oggetti e ci trasporta con ali invisibili, quasi spirituali.
                            Con l'ultrarazionalismo si può fare l'algoritmo anche di una rosa, ma perché? Io credo che sia "sparare ai passeri con il cannone", soprattutto se intendi affrontare l'argomento delle culture non occidentali. Il trionfo del colore e del timbro per me è la quintessenza della musica, ma è quanto di più lontano ci possa essere dalle ragioni della matematica, anzi si abbraccia quasi il sentimento puro

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                            • #89
                              Originariamente inviato da Sanders Visualizza il messaggio
                              Io sono del parere che invece si possa scappare
                              La musica è forse l'arte più legata alla materia fisica in quanto suono, questo è certo, ma al tempo stesso è l'arte più impalpabile, più astratta, prescinde dagli oggetti e ci trasporta con ali invisibili, quasi spirituali.
                              Con l'ultrarazionalismo si può fare l'algoritmo anche di una rosa, ma perché? Io credo che sia "sparare ai passeri con il cannone", soprattutto se intendi affrontare l'argomento delle culture non occidentali. Il trionfo del colore e del timbro per me è la quintessenza della musica, ma è quanto di più lontano ci possa essere dalle ragioni della matematica, anzi si abbraccia quasi il sentimento puro
                              allora:

                              è vero la musica è una cosa impalpabile...viene dal cuore....eccetera eccetera.

                              Quello che volevo dire io è che la musica è prima di tutto un linguaggio. e come ogni linguaggio ha le sue regole sintattiche, semantiche e i suoi momenti in cui può essere interpretabile.

                              La matematica è sia un mezzo per internazionalizzare questo linguaggio, sia il mezzo per avere schemi musicali.

                              Non si può uscire dagli schemi musicali a ca*** di cane, ci vogliono le competenze giuste, e per questo fate bene ad apprezzare chi lo fa.
                              La musica si può fare anche senza la matematica questo è ovvio...le tribu nelle isolette del pacifico cosa vuoi che glie ne interessi della matematica e degli schemi? eppure quando fanno musica seguono degli schemi...perchè è naturale per l'uomo seguirli.

                              Anche i musicisti che io considero i piu spirituali al mondo, i percussionisti indiani, con le loro tabla...
                              Studiano anni e anni delle strutture ritmiche complesse (Tala)...non lo fanno in modo matematico bensì piu mnemonico, ma seguono comunque un metodo.

                              E colgo l'occasione per consigliare a tutti di sentirsi qualche bravo suonatore di tabla

                              che lo vogliate o no la musica è una delle cose piu matematiche del mondo....la sua grandezza è proprio il fatto di poter essere presa anche dal lato umano ed emozionale, cosa un po impossibile per altre discipline che fanno riferimento alla matematica.
                              Joram[RDK]
                              Ilde Makmorn[RDK] the Pink Witch of Radek


                              Originariamente inviato da SilvGorgantes
                              perche io lavoro
                              Si vede

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                              • #90
                                dunque le regole matematiche musicali sono solo la "base musicale", ma non ti ci puoi fermare se vuoi fare davvero musica.
                                Bisogna studiarle e interiorizzarle, questo sì, ma bisogna anche superarle, ed è la cosa piu difficile, se no e' come studiare le scale e fare sempre quelle, quello che esce poi è un risultato certo, ma allo stesso tempo è "dettato" dalle regole.
                                Quindi l'ideale sarebbe: partire dalla "Matematica" Nightorchiana, Sampeyana e arrivare al "Sentimento puro" Sandersiano, oppure all'Estetica (Perniola*).


                                * "La comunicazione è l'opposto della conoscenza. E' nemica delle idee perché le è essenziale dissolvere tutti i contenuti. L'alternativa è l'estetica un modo di fare basato su memoria e immaginazione, su un disinteresse interessato che non fugge il mondo ma lo muove"

                                Grazie a Sergio di Rio per la firma
                                >>Sgnarf the Ripper<<

                                Commenta

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