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  • #61
    se tu non capisci una mazza di musica non è colpa mia. dai un'occhiata alla scena nazionale e abbi il coraggio di dirmi che sbaglio.

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    • #62
      Originariamente inviato da nightorc Visualizza il messaggio
      se tu non capisci una mazza di musica non è colpa mia
      ecco l'atteggiamento da troll, e osi pure infervorarti!
      adesso, per risponderti a tono, ti dovrei scrivere "fammi una sega, metallaro".

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      • #63
        vedi ramiel, il problema è che ti ostini a dire il contrario di quello che scrivo, attaccandoti al nulla come argomento portante. Ti devo fa un riassuntino?
        Ho detto che Caparezza è sintomo di una scena musicale povera,fatta da artisti di scarso livello,e da pubblico pressochè incompetente. NON ho detto che solo io capisco qualcosa di musica,mi sono limitato a metter lì un paio di concetti base quando batoio me l'ha chiesto.
        MA, in realtà, ho detto che qua in Italia poca gente ci capisce qualcosa,questo non significa che io sia un fenomeno,ma solo che le orecchie del grande pubblico non sono molto allenate. Dai la colpa alla scuola che non insegna un cazz sulla musica,o ai genitori che non trasmettono ai figli la passione per il bel suono,allo stato che preferisce spendere i soldi per comprare poltrone nuove ai parlamentari,insomma mettila come ti pare ma la situazione è tragica.

        e scusa se mi sono infervorato,come dici tu. solo che mi da noia vedere che fai di tutto per contraddire solo per avere l'ultima parola.

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        • #64
          dopo tutto questo ti ostini a voler esprimere il concetto che, ad esempio, l'hip hop non è musica perchè non è suonata con gli strumenti, sbaglio?

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          • #65
            Originariamente inviato da m_Ramiel Visualizza il messaggio
            dopo tutto questo ti ostini a voler esprimere il concetto che, ad esempio, l'hip hop non è musica perchè non è suonata con gli strumenti, sbaglio?
            non meriti risposta. e io che perdo anche tempo.
            adieu

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            • #66
              A me è saòtato all'occhio quella stronzata della vera musica. Ridicolo come dire quale sia la vera pittura, o il vero cinema.

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              • #67
                Edit: saltata

                Il tool per editare mi manda in crash firefox O_ò

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                • #68
                  Originariamente inviato da batoyo Visualizza il messaggio
                  A me è saltato all'occhio quella stronzata della vera musica. Ridicolo come dire quale sia la vera pittura, o il vero cinema.
                  La pittura ha regole scientifiche? il cinema forse segue la matematica? la musica sì.
                  che poi ci possano essere generi atipici e che questi possano incontrare i gusti di qualcuno, è indubbio.

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                  • #69
                    ammesso di darti ragione, dunque quale sarebbero i generi atipici?

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                    • #70
                      Originariamente inviato da nightorc Visualizza il messaggio
                      ma guarda come saltano su tutti gli spammer,appena sentono puzza di flame

                      Vediamo un pò se riesco a spiegarmi:la musica è matematica,un costrutto melodico che deve seguire necessariamente delle regole per non cadere nella cacofonia. non vi enumero le regole perchè voi certamente da grandissimi musicisti le conoscerete a menadito
                      Il signor caparezza per quel che mi riguarda si ostina a fregarsene delle suddette regole,con rime che non rimano,allitterazioni che non allitterano,e continui stravolgimenti del "tempo", concetto che Stravinskij innalza a definizione stessa di musica: "La musica è arte del tempo". Non serve che vi faccia notare che il capellone di cui all'oggetto il tempo non lo tiene molto volentieri,e dubito che questa sia una scelta voluta.
                      In ultimo,i nomi che avevo citato più su erano esemplificativi dei due generi che in passato e oggi rappresentano la musica al suo stadio più evoluto e vicino al concetto pitagorico della scienza matematica del suono.

                      Ora flammate dai, che almeno non vi si raffreddano le dita delle manine.
                      Stravinskij è un erede del pensiero formalista di Hanslick, il suo approccio alla musica voleva essere quello dell'artigiano medievale, il quale opera e "fabbrica" musica con i materiali a sua disposizione. Ispirazione, arte e artista sono parole vuote che impediscono di vedere chiaro in un dominio dove tutto è equilibrio, calcolo, in altre parole Stravinskij era contro tutte le concezioni espressive e sentimentalistiche della musica. Il fenomeno musicale è per lui una certa organizzazione del tempo, adotta quindi un approccio architettonico e cotruttivistico "la musica per sua essenza è impotente di esprimere qualsiasi cosa".
                      Ma se per spiegarmi il tuo concetto di musica mi tiri in ballo Stravinskij immagino che tu sappia che già Adorno aveva notato come l'arte abbia un rapporto dialettico con la realtà sociale "la musica non deve garantire o rispecchiare la pace e l'ordine, ma costringere ad apparire ciò che è posto al bando", in altre parole la musica può assumere una funzione stimolante nei confronti della società stessa, può denunciare la crisi e la falsità dei rapporti umani. Il problema partito dall'antica grecia sulla musica, ovvero se il suo valore sia espressivo o formale, trova una soluzione dialettica in Adorno: e proprio di Stravinskij parla Adorno, accostandolo a Schoemberg, da una parte il costruttivismo neoclassico, simbolo (nell'ottica di Adorno) della situazione presente allora in modo completamente acritico, la pietrificazione dei rapporti umani, la via dell'inautenticità, lo specchio passivo della tragica alienazione dell'uomo, mentre Schoemberg rappresenta con la dodecafonia la via della denuncia, del salvataggio della soggettività, salvando la musica dal cadere al rango di prodotto di massa standardizzato. Ma questo Adorno non lo diceva perché gli piaceva più Schoemberg di Stravinskij, anzi riconosce che già in Schoemberg ci sono i germi per la dissoluzione della dodecafonia "se l'arte accetta inconsciamente l'eliminazione dell'angoscia desiste dalla verità perdendo il diritto di esistenza".
                      Musica quindi come percorso infinito volto a fare da specchio critico alla società, seguendo e adattandosi ai suoi linguaggi: oggi cos'è più vicino a questa sensibilità, Caparezza o Stravinskij? Adorno è stato l'ultimo tentativo coerente e onnicomprensivo di sguardo filosofico sulla musica, ma anche questo non è sufficiente, perché nei nostri tempi si è assistito ad una frammentazione degli interessi storici, accompagnata da una generale diffidenza nei confronti dei grandi sistemi filosofici. La musica che studio io per esempio è nata già dopo la "morte dell'estetica", ovvero il jazz. Anzi, il free jazz (o meglio la new thing). Tutti furono pronti a spalare mèrda su Ornette Coleman, Albert Ayler, John Coltrane, Pharoah Sanders, Sun Ra e un'infinità di altri artisti per le rivoluzioni che stavano apportando alla musica, peraltro in piena sintonia con quello che stava accadendo alla comunità afroamericana sconvolta dai tumulti e dall'oppressione. Le critiche che provenivano dai musicisti di allora (salvo poi rimangiarsi tutto) erano cose del tipo Dizzy Gillespie “Ma state facendo sul serio??”, Miles Davis “Non facevano altro che rimbalzare uno sulla musica dell'altro, senza vincoli formali”, Don DeMichael parlò di “tecnica strumentale abominevole”, mentre Charles Mingus si tenne su posizioni più neutrali, parlando di “disorganizzazione organizzata” e di “modo di suonare sbagliato che sembra giusto”. Ma Coleman rispose semplicemente “Io dico che non c'è alcuna maniera “giusta” di suonare jazz.”, e aveva pienamente ragione. Le critiche facili spesso sono da chi non riesce a capire la musica del proprio tempo, e il fatto che tu abbia tirato in ballo Stravinskij in un discorso su Caparezza mi sembra abbastanza illuminante.

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                      • #71
                        Originariamente inviato da nightorc Visualizza il messaggio
                        La pittura ha regole scientifiche? il cinema forse segue la matematica? la musica sì.
                        che poi ci possano essere generi atipici e che questi possano incontrare i gusti di qualcuno, è indubbio.
                        Certo che ha regole scientifiche! Non è detto che lo stravolgerle riduca a una "cacovisività". O che la vera pittura sia ben altro.

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                        • #72
                          Originariamente inviato da Sanders Visualizza il messaggio
                          Cut
                          Ciao mod, già il tuo discorso mi da un pò di speranza..
                          Giustamente mi tiri in ballo Adorno,ma io mi stavo riferendo ad altro. forse metterci Strav in mezzo poteva depistare un minimo dal senso del mio ragionamento,ma in realtà pensavo a teorici vissuti un pò prima di questi signori. Il fatto che l'arte sia prona a divenire mezzo di denuncia sociale è riconosciuto già dall'epoca precristiana se ben ricordi.
                          Che poi tu ti lanci sul jazz è giusto dato il tuo percorso musicale, ma parli del nuovo jazz nei confronti del vecchio,mentre il discorso originale verteva su Caparezza. Se io ho tirato in ballo a torto Stravinskij,tu hai fatto lo stesso con Davis :P

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                          • #73
                            Beh Doo-bop è del 1992 ed è un disco rap-jazz di Davis :P e in qualche modo è anche la naturale evoluzione di quello che stava avvenendo alla musica (se non fosse morto mi chiedo cosa farebbe oggi) comunque in qualche thread avevo già fatto un discorso sulla legittimazione del rap come genere musicale, dopo pappa te lo cerco.

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                            • #74
                              Originariamente inviato da m_Ramiel Visualizza il messaggio
                              tu, a livello dei generi musicali che si basano sul testo o comunque sulle parole, non hai ascoltato nulla allora.
                              Se vogliamo essere sinceri, non molto. Sai darmi qualche consiglio su cosa ascoltare sempre a livelo di testi e parole?Così da vedere quanta differenza c'è tra quello che mi consiglierai tu e Caparezza.

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                              • #75
                                Originariamente inviato da Giapeppino Visualizza il messaggio
                                Se vogliamo essere sinceri, non molto. Sai darmi qualche consiglio su cosa ascoltare sempre a livelo di testi e parole?Così da vedere quanta differenza c'è tra quello che mi consiglierai tu e Caparezza.
                                a livello di testi "particolari" senza dubbio "Parole - Mistaman", poi io consiglio "Sotto la cintura -OneMic", non la canzone, l'intero album.
                                Dal mio modo di vedere l'hip hop mi piace tantissimo Guè, cantante dei Club Dogo, non saprei consigliarti una canzone, se ti piace il genere, a te scoprirlo.
                                "Marco - Rayden" album triste ma dotato di testi veramente belli.
                                Questo per incominciare

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