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Onore a Luca

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  • #61
    Originariamente inviato da Private_Me Visualizza il messaggio
    Purtroppo invece te ne dirò almeno un altro paio che si discostano molto.

    Voldemort, Einestein, Dr House, Joker, tutti questi personaggi hanno in comune la pazzia. Se si uniscono tutti questi personaggi si può arrivare alla conclusione che spesso l'essere GENI purtroppo può essere sinonimo di follia.

    E naturalmente hanno anche altre 10.000 cose in comune, come ad esempio che tutti quanti loro non erano sotto nessuno ma che al contrario "comandavano".
    E qui direi che si rispecchia lo stato imprenditoriale.


    Ripeto, ce ne stanno almeno 10 di motivazioni sul perché di queste immagini, ma non pretendo che persone come te possano capirle, e sinceramente neanche mi interessa
    Sono cose troppo "fine" per te.
    Ma porca di quella puttàna.
    "Einstein era paxxo ;D"











    I restanti sono personaggi di fantasia. Uno di quelli fa anche parte di un'opera per ragazzini o adulti ritardati. Parlo di Voldemort.
    House non è pazzo, semmai emotivamente instabile. Joker è psicopatico, non un genio.

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    • #62
      Originariamente inviato da blasowski Visualizza il messaggio
      "Einstein era paxxo ;D

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      • #63
        Originariamente inviato da blasowski Visualizza il messaggio
        Ma porca di quella puttàna.
        "Einstein era paxxo ;D"


        I restanti sono personaggi di fantasia. Uno di quelli fa anche parte di un'opera per ragazzini o adulti ritardati. Parlo di Voldemort.
        House non è pazzo, semmai emotivamente instabile. Joker è psicopatico, non un genio.


        Lo psichiatra irlandese, Micheal Fitzgerald del Trinity College di Dublino, autore del libro “The genesis of artistic creativity”, sostiene addirittura che i veri talenti naturali non possano non avere disturbi mentali. In particolare, Fitzgerald afferma che la sindrome dell'autismo, diagnosticata a personalità del calibro di Albert Einstein, Beethoven e Mozart, presenti le stesse caratteristiche del genio creativo. Le peculiarità della malattia che rappresentano un ostacolo nella vita quotidiana, possono rivelarsi straordinarie nel campo artistico.

        Per la cronaca da sempre Einstein viene definito "Il GENIO FOLLE".
        Mi annoio a parlare con te perché ogni volta che mi contraddici lo fai senza avere mai un senso, ma solo per partito preso.

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        • #64
          E visto le tue poche conoscenze ti lascio anche ad una citazione famosissima di Einstein dove dice :

          “Talvolta un pensiero mi annebbia l’Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?” (Albert Einstein)


          Buon proseguimento.

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          • #65
            Originariamente inviato da Private_Me Visualizza il messaggio
            Meglio un'azienda che produce 15.000 che quella che produce 5.000.
            Oddio, l'estremizzazione di questo processo porta, alla lunga, il più forte ad una supremazia totale se non erro, dovuto al fatto che le aziende si possono considerare in "guerra le une contro le altre"... ma non ricordo chi diceva che la competitività regala una vita migliore.

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            • #66
              Originariamente inviato da Private_Me Visualizza il messaggio
              E visto le tue poche conoscenze ti lascio anche ad una citazione famosissima di Einstein dove dice :

              “Talvolta un pensiero mi annebbia l’Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?” (Albert Einstein)


              Buon proseguimento.
              troppo paxxo
              tutto matto


              Le citazioni prese a caso.

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              • #67
                Originariamente inviato da enzmarsi Visualizza il messaggio
                A quale fai riferimento?
                All'oggettivismo di Ayn Rand. L'ho tradotto da Objectivism, non so se abbia un nome più specifico in italiano. E' un tipo di oggettivismo realistico, suppongo. "Suppongo" perché c'è poca gente al di fuori dei seguaci della tipa che ne parli o lo citi felicemente...
                Originariamente inviato da Private_Me Visualizza il messaggio
                *
                Incidentalmente, non sono particolarmente a favore o contro al survival of the fittest. Ciò che mi premeva di sottolineare non era che tu fossi cattivo piuttosto che buono, cosa che a me non fa alcuna differenza. Piuttosto, il mio interesse verteva sulla parte metafisica della questione, considerando che eravamo anche sul thread del Luca volante e non su quello più economico degli stipendi o cos'era.
                Hai detto:
                Originariamente inviato da Private_Me Visualizza il messaggio
                A me basta sapere che ha sfidato la vita, tutti gli altri esempi che ho fatto erano di persone che la vita se la sono vista togliere per disgrazie avvenute magari mentre dormivano accanto ai figli, non perché sono andati a protestare in quel modo.
                (...)
                Preferisco ricordare le persone che non hanno avuto la sua stessa possibilità e fortuna : DECIDERE.
                Non posso che vedere una contraddizione tra la legge della giungla e questa sorta di empatia per i disgraziati, che è poi la stessa che ritrovo nella beneficenza nel capitalismo. Una sorta di culla morale dell'animo, nella quale si rifugia chi non ha abbastanza forza per sopportare la lex naturalis prima a cui ti riferisci. "Compra questo prodotto del capitalismo, e noi doniamo PER TE soldi ai poveri". I classici prodotti da supermercato. Ovviamente i poveri in questione sono assolutamente utili e indispensabili al capitalismo, ma esso è talmente potente da poter masochisticamente farsi questo e andare avanti. Perché è un piccolo prezzo da pagare per sopire gli animi che potrebbero abbatterlo.
                Tengo a precisare che non è mio interesse se qualcuno decida di abbatterlo o meno, se tu sia per il capitalismo o meno.
                Se tuttavia dovessi trovare un motivo per questo tuo commento che ho quotato, mi chiedo quale sarebbe e come faresti a riconciliarlo con la tua posizione.
                Di certo non penserai di avere una "coscienza morale". (Intendo qui una coscienza moralmente influenzata da Male e Bene reali)
                Ultima modifica di RainyDays; 28-02-2012, 21:09.


                「世界の意味は世界の外に在るはずだ。世界においては総ては在るがままに在り、生じるがままに生じる。世界 の中には何の価値も存在しない――それに、存在したとしても、それは何の価値ももたないことだろう。
                価値をもつ価値なるものが存在するならば、それは総ての生起と相在〔So-Seins〕の外に在るはずだ。総ての生起と相在は偶然的なのだから。
                それを非偶然的にするものは、世界の中には在り得ない。在り得たとすれば、そのことはまた偶然的だろうから。
                それは世界の外に在るはずだ。」
                (ウィトゲンシュタイン『論理哲学論考』6.41)



                「命を自由に奪い取れる死神でも、奪えぬものがある。
                Mon panache.」
                (エドモン・ロスタン『シラノ・ド・ベルジュラック』より翻案)

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                • #68
                  Oh cioè, ma quel Nietzsche! Che matto genio del male! True 666 the number of the nihilist!

                  Commenta


                  • #69
                    Originariamente inviato da Eiweri Visualizza il messaggio
                    Oddio, l'estremizzazione di questo processo porta, alla lunga, il più forte ad una supremazia totale se non erro, dovuto al fatto che le aziende si possono considerare in "guerra le une contro le altre"... ma non ricordo chi diceva che la competitività regala una vita migliore.
                    Ed infatti da una vita migliore, altrimenti tu una fettina di pane oggi la pagheresti 40 euro. La chiusura dei negozi o delle aziende è un effetto collaterale, perché nel più delle volte i commercianti per entrare in competizione con i "grandi" devono abbassare radicalmente i prezzi giovando così su tutti i cittadini.
                    Se oggi esistesse una sola panetteria in tutta Italia, garantito che il pane starebbe a 50€ al KG. Come si fa a non dire che la competitività non giova?

                    E poi fino a prova contraria stai commentandomi un post dove io torno a ripetere che sono favorevole alla chiusura del piccolo per via della competizione O_o
                    Non c'è nessuna contraddizione in tutto questo. Mantengo la mia linea.
                    Ultima modifica di Private_Me; 28-02-2012, 21:13.

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                    • #70
                      siete offtopic stronzi
                      L'altruismo è la più grande e sofisticata forma di egoismo

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                      • #71
                        Ti faccio un esempio, nel mio quartiere ci sono 3 alimentari, un bel giorno apre un supermercato di una grande catena, propone per i primi mesi prezzi stracciati rispetto agli alimentari di quartiere, se lo può permettere dal momento che compra grosse quantità di merce, improponibile per un azienda a conduzione familiare e di conseguenza i costi della vendita sono abbattuti.
                        Gli alimentari chiudono.
                        I prezzi del supermercato lievitano.
                        True story.

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                        • #72
                          Originariamente inviato da RainyDays Visualizza il messaggio
                          All'oggettivismo di Ayn Rand. L'ho tradotto da Objectivism, non so se abbia un nome più specifico in italiano. E' un tipo di oggettivismo realistico, suppongo. "Suppongo" perché c'è poca gente al di fuori dei seguaci della tipa che ne parli o lo citi felicemente...

                          Incidentalmente, non sono particolarmente a favore o contro al survival of the fittest. Ciò che mi premeva di sottolineare non era che tu fossi cattivo piuttosto che buono, cosa che a me non fa alcuna differenza. Piuttosto, il mio interesse verteva sulla parte metafisica della questione, considerando che eravamo anche sul thread del Luca volante e non su quello più economico degli stipendi o cos'era.
                          Hai detto:

                          Non posso che vedere una contraddizione tra la legge della giungla e questa sorta di empatia per i disgraziati, che è poi la stessa che ritrovo nella beneficenza nel capitalismo. Una sorta di culla morale dell'animo, nella quale si rifugia chi non ha abbastanza forza per sopportare la lex naturalis prima a cui ti riferisci. "Compra questo prodotto del capitalismo, e noi doniamo PER TE soldi ai poveri". I classici prodotti da supermercato. Ovviamente i poveri in questione sono assolutamente utili e indispensabili al capitalismo, ma esso è talmente potente da poter masochisticamente farsi questo e andare avanti. Perché è un piccolo prezzo da pagare per sopire gli animi che potrebbero abbatterlo.
                          Tengo a precisare che non è mio interesse se qualcuno decida di abbatterlo o meno, se tu sia per il capitalismo o meno.
                          Se tuttavia dovessi trovare un motivo per questo tuo commento che ho quotato, mi chiedo quale sarebbe e come faresti a riconciliarlo con la tua posizione.
                          Di certo non penserai di avere una "coscienza morale". (Intendo qui una coscienza moralmente influenzata da Male e Bene reali)
                          Sono favorevole al capitalismo e la competizione perché ci rende tutti migliori, ma non sono assolutamente contro le persone disagiate, malate o che hanno problemi economici. Il veder fiorire chi è più bravo di un altro non vuol dire augurarsi fame e morte a chi invece non è stato in grado.
                          Ho fatto l'esempio del pesce grande che "mangia" quello piccolo solo per concettualizzare un discorso commerciale.
                          Siamo ben lontani dalla "Jungla" del predatore che mangia la preda e la digerisce sputando l'osso.

                          Non è questione moralistica la mia, nella mia vita ho avuto molti problemi come probabilmente tutti, e mi son reso conto che dove io non avevo problemi altre persone magari ce l'avevano, e viceversa dove io avevo problemi altre persone erano tranquille.

                          Fortunatamente non siamo tutti uguali, ad ognuno di noi le proprie fortune e sfortune, ma visto che tutti quanti noi abbiamo provato dispiaceri e dolori conoscendo benissimo che cosa comportino, sarebbe disumano augurare di provare tale sensazioni o dispiaceri anche a chi ci circonda, tutto qua.

                          Quindi tornando al discorso capitalistico perché di quello stavo parlando, auguro a tutti di fare una vita più che bella e dignitosa, ma allo stesso tempo a chi avrà più talento o voglia di fare auguro anche altro.

                          Commenta


                          • #73
                            Originariamente inviato da Eiweri Visualizza il messaggio
                            Ti faccio un esempio, nel mio quartiere ci sono 3 alimentari, un bel giorno apre un supermercato di una grande catena, propone per i primi mesi prezzi stracciati rispetto agli alimentari di quartiere, se lo può permettere dal momento che compra grosse quantità di merce, improponibile per un azienda a conduzione familiare e di conseguenza i costi della vendita sono abbattuti.
                            Gli alimentari chiudono.
                            I prezzi del supermercato lievitano.
                            True story.

                            Le grande catene societarie hanno prezzi imposti in tutta Italia, non gliene frega niente del tuo quartiere.
                            Lo stesso latte che paghi 1.39€ al supermercato tuo, lo paghi anche a Palermo dalla stessa catena allo stesso prezzo, proprio perché si chiama CATENA vuol dire che mantiene gli stessi prezzi e gli stessi prodotti.
                            Quindi i prezzi non lievitano e tutto rimane invariato.

                            True story.

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                            • #74
                              Originariamente inviato da Fulvosam Visualizza il messaggio
                              siete offtopic stronzi
                              Questo è vero, cacciate quell'essere inutile che sta sporcando il thread sbagliato.

                              Commenta


                              • #75
                                Originariamente inviato da Private_Me Visualizza il messaggio
                                Non è questione moralistica la mia
                                Hm. Effettivamente questa condizione di separazione tra morale e pratica è abbastanza comune nel capitalismo odierno. E' per questo che va tanto di moda per i magnati "convertirsi" al "buddhismo". "Fai quello che vuoi con i tuoi soldi, l'importante è rimanere puliti dentro, il mondo è solo un'illusione etc.". Il tuo ragionamento mi pare simile. Dici che non auguri la sofferenza a nessuno e io credo che effettivamente tu sia sincero, ma sostanzialmente non te ne importa poi molto se qualcuno soffre per ciò che hai fatto coi tuoi soldi. E' un genere di halfheartedness che mi ripugna e davvero mi domando come qualcuno possa vivere in questo modo, senza indagare le ragioni dell'unica vita che ci è data. (E anche qui il Buddhismo offre un comodo Samsara con cui risolvere il problema)
                                Posso capire più facilmente un Demone di Dostoevskij che il medio imprenditore del nostro secolo. Ma è probabilmente un mio difetto.
                                Visto che hai finito con un augurio, auguro a tutti di farsi più problemi.
                                Ultima modifica di RainyDays; 28-02-2012, 21:58.


                                「世界の意味は世界の外に在るはずだ。世界においては総ては在るがままに在り、生じるがままに生じる。世界 の中には何の価値も存在しない――それに、存在したとしても、それは何の価値ももたないことだろう。
                                価値をもつ価値なるものが存在するならば、それは総ての生起と相在〔So-Seins〕の外に在るはずだ。総ての生起と相在は偶然的なのだから。
                                それを非偶然的にするものは、世界の中には在り得ない。在り得たとすれば、そのことはまた偶然的だろうから。
                                それは世界の外に在るはずだ。」
                                (ウィトゲンシュタイン『論理哲学論考』6.41)



                                「命を自由に奪い取れる死神でも、奪えぬものがある。
                                Mon panache.」
                                (エドモン・ロスタン『シラノ・ド・ベルジュラック』より翻案)

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