Padova alza un muro antispacciatori
Ancora scontri con i maghrebini
Il Comune di Padova ha deciso di innalzare un muro, una recinzione di ferro, intorno ai palazzi di via Anelli, in periferia della città. La zona è da tempo nota per problemi legati allo spaccio di droga, mercato conteso da maghrebini e nigeriani. Mercoledì notte un gruppo di nordafricani ha lanciato sassi e bottiglie contro alcuni bar. Poco prima uno di loro era stato cacciato da un locale, e così ha chiamato rinforzi.
La recinzione di ferro non sarà completamente inaccessibile ma avrà dei varchi sorvegliati giorno e notte dai poliziotti. È tutta di acciaio, è lunga 84 metri e alta tre. La barriera è costata al Comune 80mila euro. I lavori finiranno a settembre quando verranno installate anche le telecamere.
Il quartiere "Serenissima" è diventato un ghetto, con gli abitanti chiusi in casa per paura degli spacciatori. Il mercato della droga e della prostituzione, infatti, è conteso da tempo da due gruppi etnici: i maghrebini e i nigeriani.
"Come a Berlino"
Per la giunta padovana di centrosinistra «era l'unica soluzione possibile in tempi brevi» mentre per il governatore del Veneto Giancarlo Galan è un nuovo muro di Berlino. In realtà, molti esponenti del centrodestra hanno accolto con favore la decisione dell'amministrazione comunale, vista come l'unico rimedio per una zona degradata.
Lanci di sassi e bottiglie
E che la tensione nel quartiere non sia placata lo dimostra l'ultimo episodio. Un gruppo di magrebini, pare una trentina, hanno scatenato mercoledì notte un fitto lancio di sassi e bottiglie contro il complesso "Il naviglio" a Portello, a poche centinaia di metri da via Anelli, una zona che ospita una decina di bar. La sassaiola è avvenuta poco dopo che un marocchino era stato allontanato dagli uomini della sicurezza. E' ritornato chiamando con sé i rinforzi.
Per Federico Contin, coordinatore del complesso "Il naviglio", c'è "un tentativo da parte di alcune decine di maghrebini di portare qui lo spaccio di droga. Ci aspettavamo un qualche atto di violenza, così nei giorni scorsi - ha aggiunto Contin - è stato deciso di raddoppiare la sicurezza privata. Certo non ci saremo mai aspettati un atto di guerriglia del genere".
Via Anelli, le scorse settimane, ha visto gli scontri tra bande di nigeriani e maghrebini. In quell'occasione furono in sessanta i fermati dagli agenti della polizia che sequestrarono anche cocaina e a una serie impressionante di armi da taglio: asce, roncole, machete e coltelli da cucine.
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Non capisco quale sia il problema... 80mila €.... con molto meno li sbattevano fuori...
E' così difficile?
P.S. Dopo siamo razzisti noi no... quanti episodi di stupri, violenze, rapine, omicidi, minacce, spaccio ecc siamo ancora intenzioati a sopportare prima di cercare di fare qualcosa di serio contro la criminalità portata dall'immigrazione? Quella interna è già un grosso macigno sulla nostra reputazione all'estero, ora dobbiamo pure arrivare al punto che ci chiameranno "Bagdad italica?".
Ancora scontri con i maghrebini
Il Comune di Padova ha deciso di innalzare un muro, una recinzione di ferro, intorno ai palazzi di via Anelli, in periferia della città. La zona è da tempo nota per problemi legati allo spaccio di droga, mercato conteso da maghrebini e nigeriani. Mercoledì notte un gruppo di nordafricani ha lanciato sassi e bottiglie contro alcuni bar. Poco prima uno di loro era stato cacciato da un locale, e così ha chiamato rinforzi.
La recinzione di ferro non sarà completamente inaccessibile ma avrà dei varchi sorvegliati giorno e notte dai poliziotti. È tutta di acciaio, è lunga 84 metri e alta tre. La barriera è costata al Comune 80mila euro. I lavori finiranno a settembre quando verranno installate anche le telecamere.
Il quartiere "Serenissima" è diventato un ghetto, con gli abitanti chiusi in casa per paura degli spacciatori. Il mercato della droga e della prostituzione, infatti, è conteso da tempo da due gruppi etnici: i maghrebini e i nigeriani.
"Come a Berlino"
Per la giunta padovana di centrosinistra «era l'unica soluzione possibile in tempi brevi» mentre per il governatore del Veneto Giancarlo Galan è un nuovo muro di Berlino. In realtà, molti esponenti del centrodestra hanno accolto con favore la decisione dell'amministrazione comunale, vista come l'unico rimedio per una zona degradata.
Lanci di sassi e bottiglie
E che la tensione nel quartiere non sia placata lo dimostra l'ultimo episodio. Un gruppo di magrebini, pare una trentina, hanno scatenato mercoledì notte un fitto lancio di sassi e bottiglie contro il complesso "Il naviglio" a Portello, a poche centinaia di metri da via Anelli, una zona che ospita una decina di bar. La sassaiola è avvenuta poco dopo che un marocchino era stato allontanato dagli uomini della sicurezza. E' ritornato chiamando con sé i rinforzi.
Per Federico Contin, coordinatore del complesso "Il naviglio", c'è "un tentativo da parte di alcune decine di maghrebini di portare qui lo spaccio di droga. Ci aspettavamo un qualche atto di violenza, così nei giorni scorsi - ha aggiunto Contin - è stato deciso di raddoppiare la sicurezza privata. Certo non ci saremo mai aspettati un atto di guerriglia del genere".
Via Anelli, le scorse settimane, ha visto gli scontri tra bande di nigeriani e maghrebini. In quell'occasione furono in sessanta i fermati dagli agenti della polizia che sequestrarono anche cocaina e a una serie impressionante di armi da taglio: asce, roncole, machete e coltelli da cucine.
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Non capisco quale sia il problema... 80mila €.... con molto meno li sbattevano fuori...
E' così difficile?
P.S. Dopo siamo razzisti noi no... quanti episodi di stupri, violenze, rapine, omicidi, minacce, spaccio ecc siamo ancora intenzioati a sopportare prima di cercare di fare qualcosa di serio contro la criminalità portata dall'immigrazione? Quella interna è già un grosso macigno sulla nostra reputazione all'estero, ora dobbiamo pure arrivare al punto che ci chiameranno "Bagdad italica?".
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