Argentina,anno 1978. L'Italia di Bearzot presenta una nazionale favorita a vincere il mondiale dopo il 2ndo posto del '70. In porta Zoff, ala destra Paolo Rossi, in difesa esordiva Cabrini. In attacco Bettega. In campo anche Causio.
Quell'Italia battè la Francia di Platinì, e battè anche l'Argentina che ospitava i mondiali in casa. Si andava a vincere il mondiale, passando anche in vantaggio in semifinale contro l'Olanda, ma sfortunatamente, 2 gol da lontanissimo ci eliminarono...
Quell'Italia era bellissima e giocava all'attacco con un tridente.
Spagna, 1982. Di nuovo l'Italia di Bearzot, sotto lo scetticismo di tutti comincia il mondiale degli azzurri. Nell'Italia non ci crede nessuno. Prime 3 partite nessuna vittoria. Qualificazione al dopo-gironi solamente per un caso matematico.
Quand'è che l'Italia comincia a giocare bene? Quando, dopo essere capitata nel girone di Argentina e Brasile, non avendo più nulla da perdere, data come squadra già eliminata comincia a giocare a pallone. Per giocare a pallone s'intende attaccare, fare azioni e fare gol. Anche quell'Italia cominciò a vincere quando cominciò a smettere di difendersi. Il gioco "all'Italiana", messo da parte nelle ultime 4 partite, dà i suoi frutti facendoci diventare campioni del mondo.
Messico, 1986. L'Italia partecipa ai mondiali senza gioco e senza idee. Risultato? Eliminati agli ottavi.
Italia, 1990. Nuova Italia allenata da un nuovo CT, Vicini. Una bella nazionale, giocatori fortissimi, mondiali giocati in casa. l'Italia vince tutte le partite ma si ferma terrorizzata da Maradona. Risultato? Siamo l'unica grande squadra ad aver perso i mondiali in casa...
La stessa nazionale, allenata da Vicini, fa una figuraccia anche agli Europei. Manca gioco, manca un modulo d'attacco.
Stati Uniti, 1994. Arriva ad allenare la nazionale il CT che ha cambiato il calcio. Il numero 1 in assoluto, maestro dei maestri, Arrigo Sacchi. Sacchi dopo aver rivoluzionato il calcio in generale, rivoluziona anche la nazionale. Il suo coraggio non ha limiti. Sotto lo stupore di tutti gli Italiani, comincia a convocare per la prima volta in nazionale giocatori che partecipano al campionato di serie B. La nazionale è sempre diversa, mai uguale. Le critiche sono tutte contro di lui, ma nessuno ha il coraggio di dirlo veramente, dato il personagio di grande spicco che è Sacchi. Nessuno ha il coraggio di dire che uno come Sacchi possa sbagliare. La fiducia è talmente grande, che nonostante le critiche tutti sperano veramente in Sacchi. E mentre Sacchi continua nel suo immenso coraggio la nazionale arriva ai mondiale con grande scetticismo. Prima partita d'esordio mondiale negli Stati Uniti contro l'Eire ed un'Italia senza nessun gioco perde 1-0. E' l'apoteosi della critica. Fino a quando, dalla partita successiva, l'Italia prende finalmente la forma di Arrigo Sacchi.
E quand'è che comincia a vincere? Quando comincia ad attaccare come una matta, quando comincia a fare gioco, quando comincia a buttarsi in avanti. Basta difesa, si attacca. Non ce n'è per nessuno, l'Italia gioca e batte tutti, fino ad arrivare addirittura in finale e perdendo solamente ai rigori contro un Brasile tra i più forti della storia.
Francia, 1998. L'Italia viene allenata da Maldini. Il principe del gioco difensivo. Ha in mano una grandissima squadra che però in campo spreca senza riuscirla a valutare.
l'Italia gioca troppo sulla difensiva, risultato? Eliminati ai quarti.
Giappone, 2002. Dopo il "Principe del gioco difensivista", in panchina arriva il Re del gioco difensivista, Giovanni Trapattoni. Risultato? Un'Italia bruttissima eliminata addirittura agli Ottavi, addirittura dalla Korea...Squadra che ha comnosciuto le regole del calcio prima del mondiale.
Germania, 2006. In panchina arriva un grandissimo, uno che con la Juve ha vinto tutto.
Il suo gioco ha sempre avuto successo ovunque. Risultato? campioni del mondo.
Oggi c'è Donadoni, un ct che non ha paura di giocare a calcio. Nonostante giuocasse fino a pochi anni fa, la sua giovane età non viene messa sotto da nessuno.
Lui gioca a pallone, l'Italia di Donadoni non è mai brutta.
Io sto dalla sua parte, perchè è un CT che va controcorrente, contro la filosofia Italiana.
Donadoni attacca da tutte le parti. Mette in campo squadre con 3 attaccanti e giocatori che possonos egnare in qualsiasi momento da calcio piazzato.
Quell'Italia battè la Francia di Platinì, e battè anche l'Argentina che ospitava i mondiali in casa. Si andava a vincere il mondiale, passando anche in vantaggio in semifinale contro l'Olanda, ma sfortunatamente, 2 gol da lontanissimo ci eliminarono...
Quell'Italia era bellissima e giocava all'attacco con un tridente.
Spagna, 1982. Di nuovo l'Italia di Bearzot, sotto lo scetticismo di tutti comincia il mondiale degli azzurri. Nell'Italia non ci crede nessuno. Prime 3 partite nessuna vittoria. Qualificazione al dopo-gironi solamente per un caso matematico.
Quand'è che l'Italia comincia a giocare bene? Quando, dopo essere capitata nel girone di Argentina e Brasile, non avendo più nulla da perdere, data come squadra già eliminata comincia a giocare a pallone. Per giocare a pallone s'intende attaccare, fare azioni e fare gol. Anche quell'Italia cominciò a vincere quando cominciò a smettere di difendersi. Il gioco "all'Italiana", messo da parte nelle ultime 4 partite, dà i suoi frutti facendoci diventare campioni del mondo.
Messico, 1986. L'Italia partecipa ai mondiali senza gioco e senza idee. Risultato? Eliminati agli ottavi.
Italia, 1990. Nuova Italia allenata da un nuovo CT, Vicini. Una bella nazionale, giocatori fortissimi, mondiali giocati in casa. l'Italia vince tutte le partite ma si ferma terrorizzata da Maradona. Risultato? Siamo l'unica grande squadra ad aver perso i mondiali in casa...
La stessa nazionale, allenata da Vicini, fa una figuraccia anche agli Europei. Manca gioco, manca un modulo d'attacco.
Stati Uniti, 1994. Arriva ad allenare la nazionale il CT che ha cambiato il calcio. Il numero 1 in assoluto, maestro dei maestri, Arrigo Sacchi. Sacchi dopo aver rivoluzionato il calcio in generale, rivoluziona anche la nazionale. Il suo coraggio non ha limiti. Sotto lo stupore di tutti gli Italiani, comincia a convocare per la prima volta in nazionale giocatori che partecipano al campionato di serie B. La nazionale è sempre diversa, mai uguale. Le critiche sono tutte contro di lui, ma nessuno ha il coraggio di dirlo veramente, dato il personagio di grande spicco che è Sacchi. Nessuno ha il coraggio di dire che uno come Sacchi possa sbagliare. La fiducia è talmente grande, che nonostante le critiche tutti sperano veramente in Sacchi. E mentre Sacchi continua nel suo immenso coraggio la nazionale arriva ai mondiale con grande scetticismo. Prima partita d'esordio mondiale negli Stati Uniti contro l'Eire ed un'Italia senza nessun gioco perde 1-0. E' l'apoteosi della critica. Fino a quando, dalla partita successiva, l'Italia prende finalmente la forma di Arrigo Sacchi.
E quand'è che comincia a vincere? Quando comincia ad attaccare come una matta, quando comincia a fare gioco, quando comincia a buttarsi in avanti. Basta difesa, si attacca. Non ce n'è per nessuno, l'Italia gioca e batte tutti, fino ad arrivare addirittura in finale e perdendo solamente ai rigori contro un Brasile tra i più forti della storia.
Francia, 1998. L'Italia viene allenata da Maldini. Il principe del gioco difensivo. Ha in mano una grandissima squadra che però in campo spreca senza riuscirla a valutare.
l'Italia gioca troppo sulla difensiva, risultato? Eliminati ai quarti.
Giappone, 2002. Dopo il "Principe del gioco difensivista", in panchina arriva il Re del gioco difensivista, Giovanni Trapattoni. Risultato? Un'Italia bruttissima eliminata addirittura agli Ottavi, addirittura dalla Korea...Squadra che ha comnosciuto le regole del calcio prima del mondiale.
Germania, 2006. In panchina arriva un grandissimo, uno che con la Juve ha vinto tutto.
Il suo gioco ha sempre avuto successo ovunque. Risultato? campioni del mondo.
Oggi c'è Donadoni, un ct che non ha paura di giocare a calcio. Nonostante giuocasse fino a pochi anni fa, la sua giovane età non viene messa sotto da nessuno.
Lui gioca a pallone, l'Italia di Donadoni non è mai brutta.
Io sto dalla sua parte, perchè è un CT che va controcorrente, contro la filosofia Italiana.
Donadoni attacca da tutte le parti. Mette in campo squadre con 3 attaccanti e giocatori che possonos egnare in qualsiasi momento da calcio piazzato.
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