Per il venditore abusivo pene fino a 3 anni di carcere
Multe severe per chi compra cd o file pirata
Dal 29 aprile via alle nuove norme sul copyright: 154 euro di sanzione a chi compra cd o dvd contraffatti o scarica da reti p2p
MILANO - Attenti al file scaricato dalla rete. O al cd pirata comprato dal venditore ambulante. Quello che fino a ieri era un gesto abituale può ora costare caro. Il recepimento di una direttiva europea dispone multe severe per chi collabora in ogni modo alla violazione della tutela del copyright.
Norme che si applicano ora anche al web. Così ad esempio, pubblicare su un proprio sito documenti, musiche, video, foto protetti da copyright senza pagare i relativi diritti d'autore può costare carissimo.
MULTE SEVERE - Un decreto legislativo (il numero 68 del 9 aprile 2003) che recepisce la direttiva europea 2001/29 che entrerà in vigore il prossimo 29 aprile stabilisce infatti la sanzione di 154 euro di multa per chi acquista cd o dvd pirata. La multa per i recidivi può arrivare fino a 1032 euro. Per il venditore, oltre alla sanzione penale fino a tre anni di carcere, scatta la sanzione amministrativa di 103 Euro per ogni copia illegale posseduta.
Sanzioni che andranno a coprire i costi di campagne informative promosse per sensibilizzare il pubblico sui rischi della pirateria. La direttiva stabilisce anche il diritto di farsi una copia, ma solo per uso esclusivamente personale.
Diventa reato pertanto distribuire brani musicali protetti da copyright via internet tramite i software P2P e il file sharing tipo lo scomparso Napster o l'ancora attivo Kazaa. Inoltre, sempre in linea con le norme europee, chi abusivamente rimuoverà le misure di protezione di cd o dvd rischierà il carcere.
AUMENTI - Le nuove norme sul diritto d'autore prevedono anche aumenti per i supporti vergini che verranno corrisposti dai produttori di nastri e cd vergini alla Siae, che provvederà a sua volta a girarla agli autori.
In Italia il fenomeno della pirateria musicale rappresenta il 25% del mercato con gravi danni per gli artisti, autori, produttori, senza contare i danni derivanti dall'evasione fiscale e dal lavoro nero conesso alla produzione ed alla commercializzazione di prodotti contraffatti.
Articolo preso da Corriere della Sera
Multe severe per chi compra cd o file pirata
Dal 29 aprile via alle nuove norme sul copyright: 154 euro di sanzione a chi compra cd o dvd contraffatti o scarica da reti p2p
MILANO - Attenti al file scaricato dalla rete. O al cd pirata comprato dal venditore ambulante. Quello che fino a ieri era un gesto abituale può ora costare caro. Il recepimento di una direttiva europea dispone multe severe per chi collabora in ogni modo alla violazione della tutela del copyright.
Norme che si applicano ora anche al web. Così ad esempio, pubblicare su un proprio sito documenti, musiche, video, foto protetti da copyright senza pagare i relativi diritti d'autore può costare carissimo.
MULTE SEVERE - Un decreto legislativo (il numero 68 del 9 aprile 2003) che recepisce la direttiva europea 2001/29 che entrerà in vigore il prossimo 29 aprile stabilisce infatti la sanzione di 154 euro di multa per chi acquista cd o dvd pirata. La multa per i recidivi può arrivare fino a 1032 euro. Per il venditore, oltre alla sanzione penale fino a tre anni di carcere, scatta la sanzione amministrativa di 103 Euro per ogni copia illegale posseduta.
Sanzioni che andranno a coprire i costi di campagne informative promosse per sensibilizzare il pubblico sui rischi della pirateria. La direttiva stabilisce anche il diritto di farsi una copia, ma solo per uso esclusivamente personale.
Diventa reato pertanto distribuire brani musicali protetti da copyright via internet tramite i software P2P e il file sharing tipo lo scomparso Napster o l'ancora attivo Kazaa. Inoltre, sempre in linea con le norme europee, chi abusivamente rimuoverà le misure di protezione di cd o dvd rischierà il carcere.
AUMENTI - Le nuove norme sul diritto d'autore prevedono anche aumenti per i supporti vergini che verranno corrisposti dai produttori di nastri e cd vergini alla Siae, che provvederà a sua volta a girarla agli autori.
In Italia il fenomeno della pirateria musicale rappresenta il 25% del mercato con gravi danni per gli artisti, autori, produttori, senza contare i danni derivanti dall'evasione fiscale e dal lavoro nero conesso alla produzione ed alla commercializzazione di prodotti contraffatti.
Articolo preso da Corriere della Sera
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