Scontri piazza Navona, Nitto Palma: nessun infiltrato polizia
venerdì, 31 ottobre 2008 10.38
Versione per stampa
ROMA (Reuters) - Il sottosegretario all'Interno Francesco Nitto Palma ha negato oggi i sospetti secondo cui ci sarebbero stati degli infiltrati delle forze dell'ordine tra i manifestanti, durante gli scontri scoppiati lo scorso mercoledì a piazza Navona tra studenti di destra e di sinistra nella protesta studentesca contro la riforma della scuola del ministro Gelmini.
"Ieri è stato diffuso in rete un filmato degli scontri che indica un giovane con in mano un bastone tra gli elementi di destra. Successivamente il giovane è ripreso a bordo di un mezzo della polizia, avanzadosi il sospetto che il soggetto fosse un infiltrato" ha detto Nitto Palma, durante l'informativa urgente del governo alla Camera sugli scontri avvenuti a poche decine di metri da Palazzo Madama.
"In realtà è un giovane del blocco studentesco, fermato ed accompagnato in questura, dove è stato identificato e rilasciato", ha aggiunto. "La sua posizione è tuttora al vaglio degli inquirenti".
Il sottosegretario ha sottolineato che la polizia ha agito seguendo criteri di equilibrio e prudenza nel gestire gli scontri.
"Dalla oggettiva della ricostruzione dei fatti emerge come anche in questa circostanza l'operato delle forze dell'ordine sia stata ispirata a criteri di equilibrio e prudenza, tutelando da un lato i diritti di libertà di pensiero e dall'altro sicurezza e incolumità", ha detto Nitto Palma.
LA DINAMICA
Secondo la ricostruzione presentata dal sottosegretario ai parlamentari, un gruppo di giovani di estrema destra, chiamato "Blocco studentesco", non ha abbandonato la piazza -- mentre numerosi studenti decidevano di spostarsi per dirigersi in corteo verso il ministero dell'Istruzione o l'Università -- nonostante i ripetuti inviti della polizia ad allontanarsi.
Nel frattempo -- ha continuato Nitto Palma -- mentre in piazza Navona erano ancora presenti circa 4000 studenti, da corso Vittorio Emanuele II arrivavano circa 400-500 persone dei collettivi universitari e della sinistra antagonista che invece che attestarsi nella piazza sono arrivati all'altezza di piazza delle Cinque Lune, dove si trovava il gruppo di giovani di estrema destra, intonando cori antifascisti.
I giovani della sinistra antagonista hanno lanciato oggetti tra cui sedie, tavolini e bicchieri ai giovani del Blocco Studentesco. Questi ultimi, in numero molto minore -- ha continuato il sottosegretario -- si sono schierati con bastoni, mentre gli aderenti ai collettivi universitari avanzavano.
L'intervento della polizia ha separato i contendenti. Sono arrestati un 34enne, che ha detto di essere un dipendente di Rifondazione Comunista, e un 19enne, del blocco studentesco che ha detto di essere passato lì per caso, l'udienza per i quali è prevista per il prossimo 17 novembre.
Sono in corso le indagini, ha detto Nitto Palma, per accertare le responsabilità delle quindici persone indagate sulla vicenda.
Scontri piazza Navona, Nitto Palma: nessun infiltrato polizia|Reuters.it
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ROMA (Reuters) - Il sottosegretario all'Interno Francesco Nitto Palma ha negato oggi i sospetti secondo cui ci sarebbero stati degli infiltrati delle forze dell'ordine tra i manifestanti, durante gli scontri scoppiati lo scorso mercoledì a piazza Navona tra studenti di destra e di sinistra nella protesta studentesca contro la riforma della scuola del ministro Gelmini.
"Ieri è stato diffuso in rete un filmato degli scontri che indica un giovane con in mano un bastone tra gli elementi di destra. Successivamente il giovane è ripreso a bordo di un mezzo della polizia, avanzadosi il sospetto che il soggetto fosse un infiltrato" ha detto Nitto Palma, durante l'informativa urgente del governo alla Camera sugli scontri avvenuti a poche decine di metri da Palazzo Madama.
"In realtà è un giovane del blocco studentesco, fermato ed accompagnato in questura, dove è stato identificato e rilasciato", ha aggiunto. "La sua posizione è tuttora al vaglio degli inquirenti".
Il sottosegretario ha sottolineato che la polizia ha agito seguendo criteri di equilibrio e prudenza nel gestire gli scontri.
"Dalla oggettiva della ricostruzione dei fatti emerge come anche in questa circostanza l'operato delle forze dell'ordine sia stata ispirata a criteri di equilibrio e prudenza, tutelando da un lato i diritti di libertà di pensiero e dall'altro sicurezza e incolumità", ha detto Nitto Palma.
LA DINAMICA
Secondo la ricostruzione presentata dal sottosegretario ai parlamentari, un gruppo di giovani di estrema destra, chiamato "Blocco studentesco", non ha abbandonato la piazza -- mentre numerosi studenti decidevano di spostarsi per dirigersi in corteo verso il ministero dell'Istruzione o l'Università -- nonostante i ripetuti inviti della polizia ad allontanarsi.
Nel frattempo -- ha continuato Nitto Palma -- mentre in piazza Navona erano ancora presenti circa 4000 studenti, da corso Vittorio Emanuele II arrivavano circa 400-500 persone dei collettivi universitari e della sinistra antagonista che invece che attestarsi nella piazza sono arrivati all'altezza di piazza delle Cinque Lune, dove si trovava il gruppo di giovani di estrema destra, intonando cori antifascisti.
I giovani della sinistra antagonista hanno lanciato oggetti tra cui sedie, tavolini e bicchieri ai giovani del Blocco Studentesco. Questi ultimi, in numero molto minore -- ha continuato il sottosegretario -- si sono schierati con bastoni, mentre gli aderenti ai collettivi universitari avanzavano.
L'intervento della polizia ha separato i contendenti. Sono arrestati un 34enne, che ha detto di essere un dipendente di Rifondazione Comunista, e un 19enne, del blocco studentesco che ha detto di essere passato lì per caso, l'udienza per i quali è prevista per il prossimo 17 novembre.
Sono in corso le indagini, ha detto Nitto Palma, per accertare le responsabilità delle quindici persone indagate sulla vicenda.
Scontri piazza Navona, Nitto Palma: nessun infiltrato polizia|Reuters.it
Perchè c'è un video dove c'è un poliziotto che chiama per nome un ragazzo schierato con i fasci?
e perchècatso han dato la colpa agli antifascisti? è indubbio che erano lì solo per provocare
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