Per chi parla di vergogna per la rissa a fine partita ieri
http://www.tgcom.mediaset.it/sport/a...lo352120.shtml
Dal '69 ad oggi, quante botte in gara
Clicca!
La rissa scoppiata al termine di Valencia-Inter è solo l'ultima, in ordine cronologico, di una lunga serie. La madre di tutte risale addirittura alla Coppa Intercontinentale nel '69 tra Estudiantes e Milan. Più recentemente da ricordare nel 2002 il gigantesco parapiglia in Roma-Galatasaray, ma ancora più vicino è il pugno rifilato da Frings a Cruz nel quarto di finale ai Mondiali del 2006 tra Argentina e Germania.
Non è la prima e probabilmente e purtroppo non sarà l'ultima. Le risse, gli scontri in campo, i calcetti fanno parte della storia del calcio, sono quella parte dell'esasperazione che non vorremmo più vedere in questo sport. E quindi come testimonianze della storia del calcio vanno necessariamente raccontate affinché il ricordo induca a riflettere e magari a ragionare di più prima di sferrare un colpo a un avversario con il rischio, reale, di scatenare una vera e propria caccia all'uomo da incorniciare nel quadro della vergogna. La storia delle risse parte da lontano da quell'indimenticabile 1969 nell'Intercontinentale tra Estudiantes e Milan dove fu Nestor Combin ad avere la peggio con un naso rotto e l'arresto da parte della polizia argentina. Tristemente famoso è anche il parapiglia di Roma nel febbraio 2002 quando uno scatenato Lima accese una rissa infinita con i calciatori del Galatasaray che porterà alla squalifica di Totti e dello stesso brasiliano per tre turni. Come non dimenticare, poi, il recentissimo pugno di Frings a Cruz in Arrgentina-Germania ai Mondiali 2006.
Se in sudamerica gigantesche "s*****ttate" avvengono con una certa regolarità, in Italia, limitandosi agli ultimi tempi, ci si ricorda della rissa dopo Messina-Venezia, mai chiarita del tutto e con il portiere Soviero letteralmente invasato. Sei espulsi e tante botte, perfino all'amministratore delegato Alessandro Gaucci, furono dopo un Lazio-Perugia di tre anni fa, con Serse Cosmi ripreso mentre urlava "forza Roma" al pubblico biancoceleste. Più in basso nei valori tecnici, ma non nella classifica della vergogna, lo spareggio tra Cesena e Lumezzane che, a metà del 2003, assegnò un posto in serie B. La rissa fu gigantesca, tra i protagonisti principali ci fu il tecnico dei romagnoli Castori che poi venne squalificato per tre anni, ridotti a due in appello. Squalificati per sei mesi anche alcuni giocatori delle due squadre, pena giudicata troppo lieve. Rissa anche un anno e due mesi fa in Udinese-Brescia, dopo un gol del lombardo Mannini segnato con il portiere avversario a terra per infortunio. Tra i 22 in campo e i giocatori in panchina fu un vero match di wrestling. Vengono in mente le belle parole spese da tanti addetti ai lavori in tema di violenza, sarebbe ora che anche parte dei protagonisti del calcio, alle buone intenzioni facciano seguire fatti concreti.
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Milan e roma non sono meglio dell'inter...... tutt'altro.......
avanti il prossimo...
avanti.
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La rissa scoppiata al termine di Valencia-Inter è solo l'ultima, in ordine cronologico, di una lunga serie. La madre di tutte risale addirittura alla Coppa Intercontinentale nel '69 tra Estudiantes e Milan. Più recentemente da ricordare nel 2002 il gigantesco parapiglia in Roma-Galatasaray, ma ancora più vicino è il pugno rifilato da Frings a Cruz nel quarto di finale ai Mondiali del 2006 tra Argentina e Germania.
Non è la prima e probabilmente e purtroppo non sarà l'ultima. Le risse, gli scontri in campo, i calcetti fanno parte della storia del calcio, sono quella parte dell'esasperazione che non vorremmo più vedere in questo sport. E quindi come testimonianze della storia del calcio vanno necessariamente raccontate affinché il ricordo induca a riflettere e magari a ragionare di più prima di sferrare un colpo a un avversario con il rischio, reale, di scatenare una vera e propria caccia all'uomo da incorniciare nel quadro della vergogna. La storia delle risse parte da lontano da quell'indimenticabile 1969 nell'Intercontinentale tra Estudiantes e Milan dove fu Nestor Combin ad avere la peggio con un naso rotto e l'arresto da parte della polizia argentina. Tristemente famoso è anche il parapiglia di Roma nel febbraio 2002 quando uno scatenato Lima accese una rissa infinita con i calciatori del Galatasaray che porterà alla squalifica di Totti e dello stesso brasiliano per tre turni. Come non dimenticare, poi, il recentissimo pugno di Frings a Cruz in Arrgentina-Germania ai Mondiali 2006.
Se in sudamerica gigantesche "s*****ttate" avvengono con una certa regolarità, in Italia, limitandosi agli ultimi tempi, ci si ricorda della rissa dopo Messina-Venezia, mai chiarita del tutto e con il portiere Soviero letteralmente invasato. Sei espulsi e tante botte, perfino all'amministratore delegato Alessandro Gaucci, furono dopo un Lazio-Perugia di tre anni fa, con Serse Cosmi ripreso mentre urlava "forza Roma" al pubblico biancoceleste. Più in basso nei valori tecnici, ma non nella classifica della vergogna, lo spareggio tra Cesena e Lumezzane che, a metà del 2003, assegnò un posto in serie B. La rissa fu gigantesca, tra i protagonisti principali ci fu il tecnico dei romagnoli Castori che poi venne squalificato per tre anni, ridotti a due in appello. Squalificati per sei mesi anche alcuni giocatori delle due squadre, pena giudicata troppo lieve. Rissa anche un anno e due mesi fa in Udinese-Brescia, dopo un gol del lombardo Mannini segnato con il portiere avversario a terra per infortunio. Tra i 22 in campo e i giocatori in panchina fu un vero match di wrestling. Vengono in mente le belle parole spese da tanti addetti ai lavori in tema di violenza, sarebbe ora che anche parte dei protagonisti del calcio, alle buone intenzioni facciano seguire fatti concreti.
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Milan e roma non sono meglio dell'inter...... tutt'altro.......
avanti il prossimo...
avanti.
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