gggggggggggggggggggggg Firenze diventa comune
Nel 1115 diventa comune libero, appoggiata dal papato, essendosi schierata con Matilde di Canossa nelle lotte per le investiture; un momento determinante per la città che vede la nascita e la crescita di fazioni politiche per il dominio.
Alla morte di Enrico IV (1197), Firenze raggiunge il predominio nella Lega filopapale di S. Genesio delle città toscane raggiungendo un potere sempre crescente fino ad ottenere l'egemonia sulla Toscana. Questo alimenta i continui scontri con la fazione opposta dei Ghibellini che si fa davvero intensa con l'arrivo di Federico II (1248). Alla sua morte, la Compagnia delle Arti insorge creando il governo del Primo Popolo con un Capitano del Popolo affiancato al Podestà e ai 12 anziani (1251). Segue un decennio di conquiste ed espansione economica. Dopo un periodo ghibellino, i Guelfi tornano al potere con il governo del Secondo Popolo sotto la Signoria di Carlo d'Angiò. Pacificati i rivali da Nicola II (1283), si afferma la Magistratura del Priorato (le Arti assumono il potere determinando il prevalere di un'oligarchia di mercanti e banchieri).
Alcune famiglie creano compagnie mercantili e bancarie che operano in Europa come multinazionali.
I Bardi, ad esempio, nel '200 finanziano le guerre espansionistiche di Firenze e re Edoardo III d'lnghilterra durante la guerra dei Cento Anni. I Peruzzi estendono il loro potere economico dal Regno di Napoli a quelli di Francia e d'lnghilterra. Metropoli commerciale e finanziaria, Firenze ha un incremento demografico e delibera la costruzione di un'altra cerchia di mura affidandone l'esecuzione ad Arnolfo di Cambio (1284). Negli anni seguenti si nota un grande fermento artistico e culturale e Firenze diventa centro di cultura dove nascerà il Dolce Stil Novo in cui spicca la figura di Dante e quella di molti artisti, scrittori, poeti che soggiornarono e vissero nel cuore dela città d'arte, tra cui Boccaccio, Giotto, l'architetto Arnolfo di Cambio che fu autore dei principali edifici medievali. Ma questo non evitò le disavventure a Firenze che fu in un certo qual modo, segnata da profondi continui cambiamenti, infatti verso la metà del '300 Firenze, dopo essere stata travolta da una crisi finanziaria per il fallimento dei Bardi e dei Peruzzi, è colpita dalla peste (1348). Successivamente scese in guerra per difendere la sua egemonia, contro i Visconti: prima contro Gian Galeazzo e poi contro Filippo Maria, alleato di Venezia.
Dovette aspettare il XV sec. per vedere grandi cambiamenti tra cui il rientro dall'esilio di Padova di Cosimo de' Medici che instaura la Signoria.
La preminenza dei Medici si rafforza dopo la fallita Congiura dei Pazzi che uccidono Giuliano e feriscono Lorenzo. Questi, detto il Magnifico, porta un periodo di pace e chiama intorno a se artisti, filosofi e poeti.
Dopo il 1420 la città diviene il più importante centro artistico dell'Occidente, anche per le opera di Brunelleschi, Masaccio e Donatello, che affermano una nuova visione artistica: il Rinascimento. Coi loro allievi e continuatori, dal Botticelli all'Angelico, da Leon Battista Alberti ai Della Robbia, si delinea il ruolo culturale della Corte Medicea, dove si formano Leonardo e Michelangelo. Alla morte di Lorenzo il Magnifico ritorna la Repubblica con il Savonarola, figura che influenzerà arte, letteratura e politica il quale, per le sue idee religiose, verrà condannato a morte da Alessandro VI Borgia (1498). E' un periodo di numerose e repentine alternanze di potere e politica: la Repubblica, che continua fino al 1512, annovera come ambasciatore Niccolò Machiavelli. Poco dopo si ricostituisce la Signoria dei Medici, ma vengono cacciati (1527) e Carlo V li riporta al potere alla Giuda di Cosimo I (che diventa Granduca). Sempre più potente i Medici avranno il dominio su tutta la Toscana (1569). Firenze rimase ai Medici fino al 1737. Nel 1745 passò ai Lorena che si interessarono più alla Toscana che a Firenze.
Allontanati nel periodo napoleonico, vi tornano con la restaurazione per abbandonare definitivamente la città nel 1859. La libertà e floridezza economica di cui gode rendono Firenze blandamente partecipe delle idee risorgimentali. Nel 1855 vi nasce il movimento dei Macchiaioli e nel 1865 diviene capitale d'ltalia. Nei sette anni seguenti si effettueranno lavori urbanistici, dovuti al Poggi: la sostituzione delle mura con ampi viali, l'apertura del Viale dei Colli con P.le Michelangelo, l'allargamento di strade del centro e dei lungarni. Il resto è storia dei nostri giorni. Firenze nasce nel VII-VI sec.a.C. da un insediamento etrusco e viene chiamata per la prima volta “Florentia” nel I sec.a.C. dai Romani. Già in quel periodo assume l’aspetto di una città con foro, anfiteatro e terme. Nel periodo medioevale Firenze diventa Comune e si espande, ma è tormentata da lotte intestine fra Guelfi (sostenitori del Papa) e Ghibellini (sostenitori dell’Imperatore). Tuttavia intorno al XIII sec. comincia un periodo fiorente soprattutto per quanto riguarda le arti figurative, le arti letterarie e il commercio. Firenze intraprende un cammino pieno di successi in tutti questi campi e raggiunge il culmine durante gli anni della Signoria de’ Medici e in particolar modo sotto il governo di Cosimo e di Lorenzo de’ Medici, nel XV sec. Successivamente Firenze attraversò periodi di guerre e di alterne fortune fino ad arrivare all’unificazione d’Italia. Nel 1865 Firenze ne diventa capitale, per rimanerlo fino al 1871. In questo periodo si avvia un processo di trasformazione dell’aspetto della città che la porta alla Firenze che oggi conosciamo.
Ci sono diversi modi di visitare Firenze. Si può andare alla scoperta dei suoi bellissimi monumenti e chiese, ci si può addentrare nei musei alla scoperta delle meravigliose opere lì custodite; oppure si possono visitare i dintorni di Firenze con un tour nelle affascinanti ville medicee.
Per una visita alla scoperta di Firenze la tappa principale è sicuramente Piazza S.Giovanni, dove sorgono il Duomo (o S.Maria del Fiore), costruzione iniziata da Arnolfo di Cambio (1296) con Cupola del Brunelleschi (XV sec.), il Campanile di Giotto (XIV sec.) e il Battistero (a cui è stato dato l’aspetto attuale fra l'XI ed il XIII sec.) significativo in particolar modo per le sue tre stupende porte bronzee. Il Duomo rivela nelle sue parti diversi stili a testimonianza del variare del gusto nel lungo periodo di tempo occorso per la sua costruzione; si trovano infatti reminescenze romaniche all’esterno, mentre all’interno la chiesa presenta elementi gotici. La cupola è rinascimentale. La facciata riprende lo stile gotico, ma è ottocentesca. Il Campanile di Giotto è testimonianza dell'architettura gotica fiorentina del trecento, ha un notevole slancio verticale pur mantenendo uno spiccato senso di orizzontalità e di stabilità ed è caratterizzato da un rivestimento marmoreo fatto di liste e specchi nei colori verde, bianco e rosa.
Da vedere sono poi Santa Maria Novella realizzata fra il XIII e il XIV sec. la cui famosa facciata fu rielaborata nel rinascimento da Leon Battista Alberti che riprese elementi del romanico fiorentino, come il rivestimento marmoreo bicolore e le arcate cieche.
La basilica francescana di Santa Croce è una delle più belle chiese gotiche d'Italia, sebbene la facciata sia del XIX sec. All’interno sono custodite numerose opere di importanti artisti fra cui Donatello e Cimabue. Dal chiostro si accede alla Cappella Pazzi opera del Brunelleschi. Dello stesso architetto sono l’Ospedale degli Innocenti in cui lo schema dell’edificio con facciata a portico riprende quello degli ospedali medioevali e al cui interno è custodita una raccolta di dipinti del XV e del XVI sec.; la chiesa di S. Lorenzo a cui lavorarono successivamente anche Michelangelo e Donatello; la chiesa di Santo Spirito e la chiesa di Santa Maria degli Angeli.
Oppure si può scegliere di andare alla scoperta delle opere d’arte custodite nei musei della città, alcuni di fama mondiale, come Palazzo Pitti e la Galleria degli Uffizi. Palazzo Pitti, che è stato anticamente la residenza dei granduchi di Toscana e in seguito dei re d’Italia, ospita diverse importanti collezioni ed offre un ambiente storico magnificamente conservato, che include il giardino di Boboli. Il complesso di Palazzo Pitti comprende: la Galleria Palatina e gli Appartamenti Reali, la Galleria d’Arte Moderna, la Galleria del Costume, il Museo delle Porcellane e il Museo degli Argenti. La Galleria Palatina creata tra la fine del Settecento e i primi decenni dell'Ottocento, custodisce una collezione straordinaria che comprende opere di Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Rubens, Pietro da Cortona e di altri maestri italiani ed europei del Rinascimento e del Seicento. Gli Appartamenti Reali sono allestiti con mobili, arredi ed opere d'arte che vanno dal Cinquecento all'Ottocento. La Galleria d’Arte Moderna espone opere che coprono un arco di tempo compreso tra il neoclassicismo e il romanticismo, una straordinaria raccolta dei Macchiaioli, importanti testimonianze delle scuole italiane del secondo Ottocento oltre che dei movimenti artistici dell’inizio del Novecento. La Galleria del Costume offre al pubblico un’ampia selezione di abiti dal Settecento al Novecento. Il Museo delle Porcellane si trova all’interno del giardino di Boboli, al centro del Giardino e si tratta di una palazzina settecentesca dalle delicate tinte pastello in cui sono raccolte porcellane che ripercorrono la storia del collezionismo e il gusto dei Medici, dei
ne Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Caravaggio. Importanti sono anche le raccolte di pittori tedeschi, olandesi e fiamminghi. Tra questi: Dürer, Rembrandt, Rubens. All’interno si trova il Corridoio
Nel 1115 diventa comune libero, appoggiata dal papato, essendosi schierata con Matilde di Canossa nelle lotte per le investiture; un momento determinante per la città che vede la nascita e la crescita di fazioni politiche per il dominio.
Alla morte di Enrico IV (1197), Firenze raggiunge il predominio nella Lega filopapale di S. Genesio delle città toscane raggiungendo un potere sempre crescente fino ad ottenere l'egemonia sulla Toscana. Questo alimenta i continui scontri con la fazione opposta dei Ghibellini che si fa davvero intensa con l'arrivo di Federico II (1248). Alla sua morte, la Compagnia delle Arti insorge creando il governo del Primo Popolo con un Capitano del Popolo affiancato al Podestà e ai 12 anziani (1251). Segue un decennio di conquiste ed espansione economica. Dopo un periodo ghibellino, i Guelfi tornano al potere con il governo del Secondo Popolo sotto la Signoria di Carlo d'Angiò. Pacificati i rivali da Nicola II (1283), si afferma la Magistratura del Priorato (le Arti assumono il potere determinando il prevalere di un'oligarchia di mercanti e banchieri).
Alcune famiglie creano compagnie mercantili e bancarie che operano in Europa come multinazionali.
I Bardi, ad esempio, nel '200 finanziano le guerre espansionistiche di Firenze e re Edoardo III d'lnghilterra durante la guerra dei Cento Anni. I Peruzzi estendono il loro potere economico dal Regno di Napoli a quelli di Francia e d'lnghilterra. Metropoli commerciale e finanziaria, Firenze ha un incremento demografico e delibera la costruzione di un'altra cerchia di mura affidandone l'esecuzione ad Arnolfo di Cambio (1284). Negli anni seguenti si nota un grande fermento artistico e culturale e Firenze diventa centro di cultura dove nascerà il Dolce Stil Novo in cui spicca la figura di Dante e quella di molti artisti, scrittori, poeti che soggiornarono e vissero nel cuore dela città d'arte, tra cui Boccaccio, Giotto, l'architetto Arnolfo di Cambio che fu autore dei principali edifici medievali. Ma questo non evitò le disavventure a Firenze che fu in un certo qual modo, segnata da profondi continui cambiamenti, infatti verso la metà del '300 Firenze, dopo essere stata travolta da una crisi finanziaria per il fallimento dei Bardi e dei Peruzzi, è colpita dalla peste (1348). Successivamente scese in guerra per difendere la sua egemonia, contro i Visconti: prima contro Gian Galeazzo e poi contro Filippo Maria, alleato di Venezia.
Dovette aspettare il XV sec. per vedere grandi cambiamenti tra cui il rientro dall'esilio di Padova di Cosimo de' Medici che instaura la Signoria.
La preminenza dei Medici si rafforza dopo la fallita Congiura dei Pazzi che uccidono Giuliano e feriscono Lorenzo. Questi, detto il Magnifico, porta un periodo di pace e chiama intorno a se artisti, filosofi e poeti.
Dopo il 1420 la città diviene il più importante centro artistico dell'Occidente, anche per le opera di Brunelleschi, Masaccio e Donatello, che affermano una nuova visione artistica: il Rinascimento. Coi loro allievi e continuatori, dal Botticelli all'Angelico, da Leon Battista Alberti ai Della Robbia, si delinea il ruolo culturale della Corte Medicea, dove si formano Leonardo e Michelangelo. Alla morte di Lorenzo il Magnifico ritorna la Repubblica con il Savonarola, figura che influenzerà arte, letteratura e politica il quale, per le sue idee religiose, verrà condannato a morte da Alessandro VI Borgia (1498). E' un periodo di numerose e repentine alternanze di potere e politica: la Repubblica, che continua fino al 1512, annovera come ambasciatore Niccolò Machiavelli. Poco dopo si ricostituisce la Signoria dei Medici, ma vengono cacciati (1527) e Carlo V li riporta al potere alla Giuda di Cosimo I (che diventa Granduca). Sempre più potente i Medici avranno il dominio su tutta la Toscana (1569). Firenze rimase ai Medici fino al 1737. Nel 1745 passò ai Lorena che si interessarono più alla Toscana che a Firenze.
Allontanati nel periodo napoleonico, vi tornano con la restaurazione per abbandonare definitivamente la città nel 1859. La libertà e floridezza economica di cui gode rendono Firenze blandamente partecipe delle idee risorgimentali. Nel 1855 vi nasce il movimento dei Macchiaioli e nel 1865 diviene capitale d'ltalia. Nei sette anni seguenti si effettueranno lavori urbanistici, dovuti al Poggi: la sostituzione delle mura con ampi viali, l'apertura del Viale dei Colli con P.le Michelangelo, l'allargamento di strade del centro e dei lungarni. Il resto è storia dei nostri giorni. Firenze nasce nel VII-VI sec.a.C. da un insediamento etrusco e viene chiamata per la prima volta “Florentia” nel I sec.a.C. dai Romani. Già in quel periodo assume l’aspetto di una città con foro, anfiteatro e terme. Nel periodo medioevale Firenze diventa Comune e si espande, ma è tormentata da lotte intestine fra Guelfi (sostenitori del Papa) e Ghibellini (sostenitori dell’Imperatore). Tuttavia intorno al XIII sec. comincia un periodo fiorente soprattutto per quanto riguarda le arti figurative, le arti letterarie e il commercio. Firenze intraprende un cammino pieno di successi in tutti questi campi e raggiunge il culmine durante gli anni della Signoria de’ Medici e in particolar modo sotto il governo di Cosimo e di Lorenzo de’ Medici, nel XV sec. Successivamente Firenze attraversò periodi di guerre e di alterne fortune fino ad arrivare all’unificazione d’Italia. Nel 1865 Firenze ne diventa capitale, per rimanerlo fino al 1871. In questo periodo si avvia un processo di trasformazione dell’aspetto della città che la porta alla Firenze che oggi conosciamo.
Ci sono diversi modi di visitare Firenze. Si può andare alla scoperta dei suoi bellissimi monumenti e chiese, ci si può addentrare nei musei alla scoperta delle meravigliose opere lì custodite; oppure si possono visitare i dintorni di Firenze con un tour nelle affascinanti ville medicee.
Per una visita alla scoperta di Firenze la tappa principale è sicuramente Piazza S.Giovanni, dove sorgono il Duomo (o S.Maria del Fiore), costruzione iniziata da Arnolfo di Cambio (1296) con Cupola del Brunelleschi (XV sec.), il Campanile di Giotto (XIV sec.) e il Battistero (a cui è stato dato l’aspetto attuale fra l'XI ed il XIII sec.) significativo in particolar modo per le sue tre stupende porte bronzee. Il Duomo rivela nelle sue parti diversi stili a testimonianza del variare del gusto nel lungo periodo di tempo occorso per la sua costruzione; si trovano infatti reminescenze romaniche all’esterno, mentre all’interno la chiesa presenta elementi gotici. La cupola è rinascimentale. La facciata riprende lo stile gotico, ma è ottocentesca. Il Campanile di Giotto è testimonianza dell'architettura gotica fiorentina del trecento, ha un notevole slancio verticale pur mantenendo uno spiccato senso di orizzontalità e di stabilità ed è caratterizzato da un rivestimento marmoreo fatto di liste e specchi nei colori verde, bianco e rosa.
Da vedere sono poi Santa Maria Novella realizzata fra il XIII e il XIV sec. la cui famosa facciata fu rielaborata nel rinascimento da Leon Battista Alberti che riprese elementi del romanico fiorentino, come il rivestimento marmoreo bicolore e le arcate cieche.
La basilica francescana di Santa Croce è una delle più belle chiese gotiche d'Italia, sebbene la facciata sia del XIX sec. All’interno sono custodite numerose opere di importanti artisti fra cui Donatello e Cimabue. Dal chiostro si accede alla Cappella Pazzi opera del Brunelleschi. Dello stesso architetto sono l’Ospedale degli Innocenti in cui lo schema dell’edificio con facciata a portico riprende quello degli ospedali medioevali e al cui interno è custodita una raccolta di dipinti del XV e del XVI sec.; la chiesa di S. Lorenzo a cui lavorarono successivamente anche Michelangelo e Donatello; la chiesa di Santo Spirito e la chiesa di Santa Maria degli Angeli.
Oppure si può scegliere di andare alla scoperta delle opere d’arte custodite nei musei della città, alcuni di fama mondiale, come Palazzo Pitti e la Galleria degli Uffizi. Palazzo Pitti, che è stato anticamente la residenza dei granduchi di Toscana e in seguito dei re d’Italia, ospita diverse importanti collezioni ed offre un ambiente storico magnificamente conservato, che include il giardino di Boboli. Il complesso di Palazzo Pitti comprende: la Galleria Palatina e gli Appartamenti Reali, la Galleria d’Arte Moderna, la Galleria del Costume, il Museo delle Porcellane e il Museo degli Argenti. La Galleria Palatina creata tra la fine del Settecento e i primi decenni dell'Ottocento, custodisce una collezione straordinaria che comprende opere di Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Rubens, Pietro da Cortona e di altri maestri italiani ed europei del Rinascimento e del Seicento. Gli Appartamenti Reali sono allestiti con mobili, arredi ed opere d'arte che vanno dal Cinquecento all'Ottocento. La Galleria d’Arte Moderna espone opere che coprono un arco di tempo compreso tra il neoclassicismo e il romanticismo, una straordinaria raccolta dei Macchiaioli, importanti testimonianze delle scuole italiane del secondo Ottocento oltre che dei movimenti artistici dell’inizio del Novecento. La Galleria del Costume offre al pubblico un’ampia selezione di abiti dal Settecento al Novecento. Il Museo delle Porcellane si trova all’interno del giardino di Boboli, al centro del Giardino e si tratta di una palazzina settecentesca dalle delicate tinte pastello in cui sono raccolte porcellane che ripercorrono la storia del collezionismo e il gusto dei Medici, dei
ne Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Caravaggio. Importanti sono anche le raccolte di pittori tedeschi, olandesi e fiamminghi. Tra questi: Dürer, Rembrandt, Rubens. All’interno si trova il Corridoio
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