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La sensitività in generale è da considerarsi l’"insieme delle facoltà che caratterizzano il sensitivo - cioé - la persona dotata di facoltà paranormali, in senso lato" (Sergio Conti, Dizionario enciclopedico della parapsicologia, Oscar Mondadori, Milano 1989).
Fenomeni oggettivamente accertati ma non spiegabili con le leggi conosciute. Un esempio è quello di vedere accadimenti non ancora verificatisi (precognizione) o attraverso mura o altro (chiaroveggenza), o leggere i pensieri della gente o influenzare col proprio pensiero altri individui (telepatia).
Strani poteri, misteriose conoscenze. Alla base di ogni conoscenza, di ogni sapere vi è la capacità di intuire, ne consegue quella percezione immediata, che chiarisce i nessi e i termini, della questione oggetto del comprendere. L'intuire è osservare (saper osservare) e conoscere intimamente e immediatamente l'oggetto o la persona della nostra osservazione. Processi in cui è, non di rado, possibile che si estrinsecano, in soggetti naturalmente predisposti, sottili poteri non facilmente classificabili.
Tutto ciò non deve stupire il lettore perché, come asseriva il filosofo francese Victor Cousin (1792-1867) iniziatore della scuola spiritualistica eclettica: "L'anima dell'umanità è un'anima poetica che scopre in se stessa i segreti degli esseri, e li esprime con canti profetici che echeggiano d'età in età".
L'anima umana costituisce una piccola scheggia dell'anima mundi, della divinità, e perciò possiede la proprietà di predire attraverso l'osservare non disgiunto dallo studio. Gli stoici videro una causalità, che lega ogni cosa riconducendola a Dio, per cui, ogni accadimento è stabilito da un altro che gli succede e che lo svela, prima che lo stesso si manifesti.
Come il principio informatore della Scuola di Chartres, nata in Germania nel XII secolo, che asseriva: "in tutte le cose create si rispecchiano, sotto forme ed apparenze varie, o sono contenute in potenza tutte le cose ancora non create che però l'Onnipotenza di Dio ognora può creare" cioé, le immagini archetipiche dello Spirito. E' un Uomo-Cosmo concepito da Santa Ildegarda da Bingen (1100-1179) sostanza dell'armonia universale, che la colta Ildegarda identifica in una visione del mondo platonica e agostiniana.
Tommaso d'Aquino (1225-1274), scrisse nella 'Summa theologiae' (Parte II, quest. 47 art.I.) : "futura vero in suis causis possunt cognosci naturali cognitione etiam ab homine" (le cose future nelle loro cause possono essere conosciute con mezzi conoscitivi naturali dell'uomo stesso).
Ogni produzione scrittorea ha una impronta di unicità, che è osservabile anche da chi non ha mai studiato la psicologia della scrittura e spesso basta a far avvertire delle sensazioni (simpatia, antipatia, ecc. inconsce) verso l'autore dello scritto. Max Pulver, del resto, ammetteva che il significato psicologico delle lettere tracciate è frequentemente percepito da individui molto sensibili.
Le facoltà paranormali sono, secondo il parapsicologo Milan Ryzl ed altri ricercatori, presenti in tutti gli individui anche se, nel maggior numero delle persone, sono latenti o, al più, appena accennati. In casi piuttosto rari, come nei paragnosti e nei medium, sono, più o meno, piuttosto evidenziati. Questi poteri si manifestano, come ha codificato il neuropsichiatra Piero Cassoli (I guaritori, Oscar Mondadori, Milano 1985), cottraddicendo tre fondamentali principi della Scienza:
-L'individuo comunica con l'esterno unicamente servendosi dei cinque sensi (vista, udito, tatto, gusto e odorato).
-Nessuno, senza l'applicazione di una forza conosciuta, può influire sullo stato di quiete o di moto di un oggetto o di un sistema fisico.
-Nessun avvenimento può produrne un altro prima che esso stesso sia accaduto.
I fenomeni paranormali sono detti anche PSI, sigla che rappresenta la ventitreesima lettera dell'alfabeto greco antico e che fu proposta, come precisa Sergio Conti (Dizionario enciclopedico della parapsicologia, cit.) dagli studiosi R. H. Thouless e B. P. Wiesner. I fenomeni cosiddetti PSI sono: la telepatia, la chiaroveggenza, la precognizione e quelli PSI-cinetici (o PK). Questi ultimi fenomeni, detti Psicocinetici da J. B. Rhine, indicano l'influenza di una sconosciuta forza psichica sulla materia (telecinesi, telergia, teleplastia, ectoplasmia, ecc.). Tutte le persone, come ho gia detto, hanno capacità PSI.
La sensitività in generale è da considerarsi l’"insieme delle facoltà che caratterizzano il sensitivo - cioé - la persona dotata di facoltà paranormali, in senso lato" (Sergio Conti, Dizionario enciclopedico della parapsicologia, Oscar Mondadori, Milano 1989).
Fenomeni oggettivamente accertati ma non spiegabili con le leggi conosciute. Un esempio è quello di vedere accadimenti non ancora verificatisi (precognizione) o attraverso mura o altro (chiaroveggenza), o leggere i pensieri della gente o influenzare col proprio pensiero altri individui (telepatia).
Strani poteri, misteriose conoscenze. Alla base di ogni conoscenza, di ogni sapere vi è la capacità di intuire, ne consegue quella percezione immediata, che chiarisce i nessi e i termini, della questione oggetto del comprendere. L'intuire è osservare (saper osservare) e conoscere intimamente e immediatamente l'oggetto o la persona della nostra osservazione. Processi in cui è, non di rado, possibile che si estrinsecano, in soggetti naturalmente predisposti, sottili poteri non facilmente classificabili.
Tutto ciò non deve stupire il lettore perché, come asseriva il filosofo francese Victor Cousin (1792-1867) iniziatore della scuola spiritualistica eclettica: "L'anima dell'umanità è un'anima poetica che scopre in se stessa i segreti degli esseri, e li esprime con canti profetici che echeggiano d'età in età".
L'anima umana costituisce una piccola scheggia dell'anima mundi, della divinità, e perciò possiede la proprietà di predire attraverso l'osservare non disgiunto dallo studio. Gli stoici videro una causalità, che lega ogni cosa riconducendola a Dio, per cui, ogni accadimento è stabilito da un altro che gli succede e che lo svela, prima che lo stesso si manifesti.
Come il principio informatore della Scuola di Chartres, nata in Germania nel XII secolo, che asseriva: "in tutte le cose create si rispecchiano, sotto forme ed apparenze varie, o sono contenute in potenza tutte le cose ancora non create che però l'Onnipotenza di Dio ognora può creare" cioé, le immagini archetipiche dello Spirito. E' un Uomo-Cosmo concepito da Santa Ildegarda da Bingen (1100-1179) sostanza dell'armonia universale, che la colta Ildegarda identifica in una visione del mondo platonica e agostiniana.
Tommaso d'Aquino (1225-1274), scrisse nella 'Summa theologiae' (Parte II, quest. 47 art.I.) : "futura vero in suis causis possunt cognosci naturali cognitione etiam ab homine" (le cose future nelle loro cause possono essere conosciute con mezzi conoscitivi naturali dell'uomo stesso).
Ogni produzione scrittorea ha una impronta di unicità, che è osservabile anche da chi non ha mai studiato la psicologia della scrittura e spesso basta a far avvertire delle sensazioni (simpatia, antipatia, ecc. inconsce) verso l'autore dello scritto. Max Pulver, del resto, ammetteva che il significato psicologico delle lettere tracciate è frequentemente percepito da individui molto sensibili.
Le facoltà paranormali sono, secondo il parapsicologo Milan Ryzl ed altri ricercatori, presenti in tutti gli individui anche se, nel maggior numero delle persone, sono latenti o, al più, appena accennati. In casi piuttosto rari, come nei paragnosti e nei medium, sono, più o meno, piuttosto evidenziati. Questi poteri si manifestano, come ha codificato il neuropsichiatra Piero Cassoli (I guaritori, Oscar Mondadori, Milano 1985), cottraddicendo tre fondamentali principi della Scienza:
-L'individuo comunica con l'esterno unicamente servendosi dei cinque sensi (vista, udito, tatto, gusto e odorato).
-Nessuno, senza l'applicazione di una forza conosciuta, può influire sullo stato di quiete o di moto di un oggetto o di un sistema fisico.
-Nessun avvenimento può produrne un altro prima che esso stesso sia accaduto.
I fenomeni paranormali sono detti anche PSI, sigla che rappresenta la ventitreesima lettera dell'alfabeto greco antico e che fu proposta, come precisa Sergio Conti (Dizionario enciclopedico della parapsicologia, cit.) dagli studiosi R. H. Thouless e B. P. Wiesner. I fenomeni cosiddetti PSI sono: la telepatia, la chiaroveggenza, la precognizione e quelli PSI-cinetici (o PK). Questi ultimi fenomeni, detti Psicocinetici da J. B. Rhine, indicano l'influenza di una sconosciuta forza psichica sulla materia (telecinesi, telergia, teleplastia, ectoplasmia, ecc.). Tutte le persone, come ho gia detto, hanno capacità PSI.
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