Ora, abbiamo tutti sentito parlare della fine dei tempi e della fine del mondo. A parte le rappresentazioni fumettistiche del libro delle rivelazioni, questa idea proviene principalmente da Matteo (28:20) dove Gesù dice: “Io sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (vedi link sopra per chiarimenti). Tuttavia la traduzione della parola “mondo” è errata, assieme ad altri errori di traduzione. La parola utilizzata veramente è “aeon”, che significa “era”. “Sarò con voi sino alla fine dell’era” che è vero poiché la personificazione dell’era dei Pesci in Gesù-Sole terminerà quando il sole entrerà nell’era dell’acquario. L’intero concetto di fine dei tempi e di fine del mondo è un errore di interpretazione di un’allegoria astrologica.
Diciamolo a quei circa 100 milioni di americani che credono che la fine del mondo sia vicina.
Inoltre, il personaggio di Gesù, essendo un ibrido letterario ed astrologico, è più esplicitamente un plagio della figura del Dio sole egiziano Horus. Per esempio, graffiti di oltre 3500 anni fa delle mura del tempio di Luxor in Egitto riportano immagini dell’annunciazione, dell’immacolata concezione, della nascita e dell’adorazione di Horus. Le immagini iniziano con Thaw che annuncia alla vergine Isis che concepirà Horus, dopodiché il fantasma sacro Nef ingravida la vergine, e abbiamo il parto della vergine e l’adorazione. Questa è esattamente la storia del miracolo del concepimento di Gesù. Infatti, le similitudini letterali tra Horus e Gesù sono sbalorditive. E il plagio è continuo. La storia di Noè e della sua arca è presa direttamente dalla tradizione. Il concetto di Grande alluvione è onnipresente nel mondo antico, con oltre 200 differenti citazioni in differenti periodi ed epoche. Tuttavia, basta guardare non più lontano di una fonte precristiana risalente al 2600 a.C., la leggenda di Gilgamesh. Questa storia parla di un Grande alluvione ordinato da Dio, di un’arca con sopra animali salvati e persino la liberazione e il ritorno di una colomba, che corrispondono completamente alla storia biblica, assieme a molte altre similitudini. Tuttavia, diversamente dalla bibbia, la storia di Gilgamesh è sempre stata considerata una leggenda. E poi c’è il plagio della storia di Mosè. Sulla nascita di Mosè è stato detto che fu messo in una cesta e abbandonato in riva al fiume per evitare l’infanticidio. Venne successivamente salvato da una figlia di reali e da lei cresciuto come un principe. Questa storia del bimbo nella cesta è stata rubata direttamente dal mito di Sargon di Akkad del 2250 a.C.
Sargon una volta nato, fu messo in una cesta in modo da evitare l’infanticidio, e abbandonato lungo un fiume e a sua volta salvato e cresciuto ad Akki, una levatrice di una famiglia reale. Inoltre, Mosè era conosciuto come il portatore delle leggi, colui che ha portato i dieci comandamenti, le leggi di Mosè. L’idea di una legge inviata da un Dio ad un profeta su una montagna è anch’esso un tema ricorrente molto antico. Mosè è solo un altro portatore di leggi, assieme ad una lunga schiera di portatori di leggi nella storia mitologica. In Babilonia, a Nemo venne conferito l’incarico di andare a ritirare le tavole delle leggi sulla montagna per darle al suo popolo. In India, Manou fu il grande portatore di leggi. A Creta, Minos accese il monte Dicta dove Zeus gli diede le sacre leggi. Mentre in Egitto c’era Mises, che portò le tavole di pietra sopra le quali c’erano le leggi scritte da Dio.
E circa i 10 comandamenti, sono ripresi integralmente dalla formula magica n. 125 del libro egizio dei morti. Quello che nel libro dei morti era “io non ho rubato” diventa “non rubare”, “io non ho ucciso” diventa “non uccidere”, “io non ho detto bugie” diventa “non dire falsa testimonianza” e così via. Infatti, la religione egiziana costituisce probabilmente il 90% delle basi fondamentali della teologia Giudaico-Cristiana.
Battesimo, vita dopo la morte, giudizio finale, concepimento da una vergine, morte e resurrezione, crocifissione, arca dell’alleanza, circoncisione, salvatori, santa comunione, grande alluvione, pasqua, natale, ascesa al cielo (pasqua ebraica) e molti molti altri.
Sono tutte ascrivibili a credenze egizie, create molto prima della cristianità e del Giudaismo.
Giustino il Martire (100 – 165 d.C.), uno dei primi difensori e storici cristiani, scrisse: “Quando noi affermiamo che lui, Gesù Cristo, nostro maestro, fu generato senza unione sessuale, fu crocifisso, morto e risorto e, poi, asceso in cielo, non proponiamo niente di diverso da ciò che voi considerate appartenga alle credenze dei seguaci del Dio Giove”. In un altro testo, Giustino il Martire affermava: “Egli era nato da una vergine, accettate questa come una similitudine con le credenze circa (il Dio) Perseo”. È ovvio come Giustino e altri paleocristiani sapessero quanto simili fossero la cristianità e le religioni pagane. Tuttavia, Giustino aveva una soluzione.
“I demoni diffusero ad arte la storia che Minerva, figlia di Giove, fosse anch’essa stata procreata senza unione sessuale”. Giustino era così preoccupato della questione, che decise di incolpare il Demonio. Il Demonio ebbe la lungimiranza di venire prima di Cristo, e diffondere queste sue caratteristiche anche nel mondo pagano.
“Cristianesimo fondamentalista, affascinante. Questa gente crede davvero che il mondo abbia 12.000 anni. Allora ho chiesto a uno di questi: “ok, e allora i fossili di dinosauro?” e lui mi ha detto: “i fossili di dinosauro? Dio li ha messi li per testare la nostra fede!” … “… io credo che Dio ti abbia messo qui per testare la mia fede!”
La bibbia non è nient’altro che un’opera letteraria ibrida astro-teologica come pressoché tutte le precedenti mitologie religiose. In effetti, questa abitudine di trasferire caratteristiche di un personaggio ad un nuovo personaggio si può trovare anche all’interno della stessa bibbia. Nel vecchio testamento c’è la storia di Giuseppe. Egli era un prototipo di Gesù. Giuseppe fu generato da una nascita miracolosa, Gesù fu generato da una nascita miracolosa. Giuseppe aveva 12 fratelli, Gesù aveva 12 discepoli. Giuseppe fu venduto per 20 monete d’argento, Gesù fu venduto per 30 monete d’argento. Il fratello Giuda suggerisce di vendere Giuseppe, il discepolo Giuda propone la vendita di Gesù. Giuseppe inizia a lavorare all’età di 30 anni, Gesù inizia il suo ministero all’età di 30 anni. Il parallelo può continuare all’infinito. Per di più, esiste una qualsiasi prova storica non biblica dell’esistenza di una persona vivente di nome Gesù il figlio di Maria, che ha viaggiato con 12 discepoli, che ha guarito persone e cose di questo tipo? Ci sono oltre 40 storici ben documentati che hanno vissuto sia durante che subito dopo la presunta vita di Gesù che hanno prodotto opere letterarie che messe insieme potrebbero riempire una piccola biblioteca. Quanti di questi storici hanno documentato questo leader spirituale?
Neanche uno.
Non c’è nessuna prova di nessun uomo, conosciuto con il nome di Gesù, nei documenti storici di quel periodo che rassomigli, anche vagamente, alla presunta vita biblica di Gesù. Voi credete che un uomo che è risorto dopo la morte e asceso in paradiso, davanti agli occhi dei presenti, e ha compiuto numerosi miracoli, a lui attribuiti, non sarebbe apparso nei documenti storici? Non è apparso perché Gesù, sia come persona che come Messia, non è esistito.
“La religione cristiana è una parodia del culto del sole. Hanno messo un uomo chiamato Cristo al posto del sole e adorano quella figura come originariamente si adorava il sole.” - Thomas Paine (1737 – 1809)
Non vogliamo essere offensivi, ma vogliamo basarci sui fatti. Non vogliamo ferire sentimenti, ma vogliamo essere accademicamente corretti rispetto a ciò che comprendiamo e sappiamo essere vero. La cristianità, appunto, non si basa sulla verità. Abbiamo scoperto che la cristianità era infatti niente più che una storia romana, sviluppata in modo politico. La realtà è che Gesù era la divinità Sole della setta gnostica Cristiana e come tutti gli altri dei pagani, era una figura mitologica. È stato l’establishment politico che ha cercato di storicizzare la figura di Gesù per funzioni di controllo sociale.
Dal 325 d.C. a Roma, l’imperatore Costantino riunì il Concilio di Nicea. È stato durante questo incontro che il Nuovo Testamento venne formalmente definito e da allora ebbe inizio una lunga storia di frodi spirituali e spargimenti di sangue in nome della religione cristiana. E per i 1600 anni successivi, il Vaticano ha mantenuto una forza opprimente su tutta l’Europa, portando periodi “gioiosi” come l’Alto Medioevo, assieme ad eventi “gloriosi” come le Crociate e l’Inquisizione. La cristianità, assieme agli altri sistemi religiosi teistici, sono la frode di questa Era. È servita per separare popolazioni dal loro habitat naturale, e allo stesso modo, per separare i popoli. Sostiene una cieca sottomissione all’autorità. Riduce la responsabilità dell’uomo considerato che è “Dio” che controlla tutto e oltretutto terribili crimini possono essere giustificati nel nome di un obiettivo divino. E più importante di tutto, rende più potenti coloro che sanno la verità, ma usano il mito per manipolare e controllare le società. Il mito religioso è l’arma più potente che sia mai stata creata e serve come terreno psicologico sopra il quale altri miti possono sorgere.
Diciamolo a quei circa 100 milioni di americani che credono che la fine del mondo sia vicina.
Inoltre, il personaggio di Gesù, essendo un ibrido letterario ed astrologico, è più esplicitamente un plagio della figura del Dio sole egiziano Horus. Per esempio, graffiti di oltre 3500 anni fa delle mura del tempio di Luxor in Egitto riportano immagini dell’annunciazione, dell’immacolata concezione, della nascita e dell’adorazione di Horus. Le immagini iniziano con Thaw che annuncia alla vergine Isis che concepirà Horus, dopodiché il fantasma sacro Nef ingravida la vergine, e abbiamo il parto della vergine e l’adorazione. Questa è esattamente la storia del miracolo del concepimento di Gesù. Infatti, le similitudini letterali tra Horus e Gesù sono sbalorditive. E il plagio è continuo. La storia di Noè e della sua arca è presa direttamente dalla tradizione. Il concetto di Grande alluvione è onnipresente nel mondo antico, con oltre 200 differenti citazioni in differenti periodi ed epoche. Tuttavia, basta guardare non più lontano di una fonte precristiana risalente al 2600 a.C., la leggenda di Gilgamesh. Questa storia parla di un Grande alluvione ordinato da Dio, di un’arca con sopra animali salvati e persino la liberazione e il ritorno di una colomba, che corrispondono completamente alla storia biblica, assieme a molte altre similitudini. Tuttavia, diversamente dalla bibbia, la storia di Gilgamesh è sempre stata considerata una leggenda. E poi c’è il plagio della storia di Mosè. Sulla nascita di Mosè è stato detto che fu messo in una cesta e abbandonato in riva al fiume per evitare l’infanticidio. Venne successivamente salvato da una figlia di reali e da lei cresciuto come un principe. Questa storia del bimbo nella cesta è stata rubata direttamente dal mito di Sargon di Akkad del 2250 a.C.
Sargon una volta nato, fu messo in una cesta in modo da evitare l’infanticidio, e abbandonato lungo un fiume e a sua volta salvato e cresciuto ad Akki, una levatrice di una famiglia reale. Inoltre, Mosè era conosciuto come il portatore delle leggi, colui che ha portato i dieci comandamenti, le leggi di Mosè. L’idea di una legge inviata da un Dio ad un profeta su una montagna è anch’esso un tema ricorrente molto antico. Mosè è solo un altro portatore di leggi, assieme ad una lunga schiera di portatori di leggi nella storia mitologica. In Babilonia, a Nemo venne conferito l’incarico di andare a ritirare le tavole delle leggi sulla montagna per darle al suo popolo. In India, Manou fu il grande portatore di leggi. A Creta, Minos accese il monte Dicta dove Zeus gli diede le sacre leggi. Mentre in Egitto c’era Mises, che portò le tavole di pietra sopra le quali c’erano le leggi scritte da Dio.
E circa i 10 comandamenti, sono ripresi integralmente dalla formula magica n. 125 del libro egizio dei morti. Quello che nel libro dei morti era “io non ho rubato” diventa “non rubare”, “io non ho ucciso” diventa “non uccidere”, “io non ho detto bugie” diventa “non dire falsa testimonianza” e così via. Infatti, la religione egiziana costituisce probabilmente il 90% delle basi fondamentali della teologia Giudaico-Cristiana.
Battesimo, vita dopo la morte, giudizio finale, concepimento da una vergine, morte e resurrezione, crocifissione, arca dell’alleanza, circoncisione, salvatori, santa comunione, grande alluvione, pasqua, natale, ascesa al cielo (pasqua ebraica) e molti molti altri.
Sono tutte ascrivibili a credenze egizie, create molto prima della cristianità e del Giudaismo.
Giustino il Martire (100 – 165 d.C.), uno dei primi difensori e storici cristiani, scrisse: “Quando noi affermiamo che lui, Gesù Cristo, nostro maestro, fu generato senza unione sessuale, fu crocifisso, morto e risorto e, poi, asceso in cielo, non proponiamo niente di diverso da ciò che voi considerate appartenga alle credenze dei seguaci del Dio Giove”. In un altro testo, Giustino il Martire affermava: “Egli era nato da una vergine, accettate questa come una similitudine con le credenze circa (il Dio) Perseo”. È ovvio come Giustino e altri paleocristiani sapessero quanto simili fossero la cristianità e le religioni pagane. Tuttavia, Giustino aveva una soluzione.
“I demoni diffusero ad arte la storia che Minerva, figlia di Giove, fosse anch’essa stata procreata senza unione sessuale”. Giustino era così preoccupato della questione, che decise di incolpare il Demonio. Il Demonio ebbe la lungimiranza di venire prima di Cristo, e diffondere queste sue caratteristiche anche nel mondo pagano.
“Cristianesimo fondamentalista, affascinante. Questa gente crede davvero che il mondo abbia 12.000 anni. Allora ho chiesto a uno di questi: “ok, e allora i fossili di dinosauro?” e lui mi ha detto: “i fossili di dinosauro? Dio li ha messi li per testare la nostra fede!” … “… io credo che Dio ti abbia messo qui per testare la mia fede!”
La bibbia non è nient’altro che un’opera letteraria ibrida astro-teologica come pressoché tutte le precedenti mitologie religiose. In effetti, questa abitudine di trasferire caratteristiche di un personaggio ad un nuovo personaggio si può trovare anche all’interno della stessa bibbia. Nel vecchio testamento c’è la storia di Giuseppe. Egli era un prototipo di Gesù. Giuseppe fu generato da una nascita miracolosa, Gesù fu generato da una nascita miracolosa. Giuseppe aveva 12 fratelli, Gesù aveva 12 discepoli. Giuseppe fu venduto per 20 monete d’argento, Gesù fu venduto per 30 monete d’argento. Il fratello Giuda suggerisce di vendere Giuseppe, il discepolo Giuda propone la vendita di Gesù. Giuseppe inizia a lavorare all’età di 30 anni, Gesù inizia il suo ministero all’età di 30 anni. Il parallelo può continuare all’infinito. Per di più, esiste una qualsiasi prova storica non biblica dell’esistenza di una persona vivente di nome Gesù il figlio di Maria, che ha viaggiato con 12 discepoli, che ha guarito persone e cose di questo tipo? Ci sono oltre 40 storici ben documentati che hanno vissuto sia durante che subito dopo la presunta vita di Gesù che hanno prodotto opere letterarie che messe insieme potrebbero riempire una piccola biblioteca. Quanti di questi storici hanno documentato questo leader spirituale?
Neanche uno.
Non c’è nessuna prova di nessun uomo, conosciuto con il nome di Gesù, nei documenti storici di quel periodo che rassomigli, anche vagamente, alla presunta vita biblica di Gesù. Voi credete che un uomo che è risorto dopo la morte e asceso in paradiso, davanti agli occhi dei presenti, e ha compiuto numerosi miracoli, a lui attribuiti, non sarebbe apparso nei documenti storici? Non è apparso perché Gesù, sia come persona che come Messia, non è esistito.
“La religione cristiana è una parodia del culto del sole. Hanno messo un uomo chiamato Cristo al posto del sole e adorano quella figura come originariamente si adorava il sole.” - Thomas Paine (1737 – 1809)
Non vogliamo essere offensivi, ma vogliamo basarci sui fatti. Non vogliamo ferire sentimenti, ma vogliamo essere accademicamente corretti rispetto a ciò che comprendiamo e sappiamo essere vero. La cristianità, appunto, non si basa sulla verità. Abbiamo scoperto che la cristianità era infatti niente più che una storia romana, sviluppata in modo politico. La realtà è che Gesù era la divinità Sole della setta gnostica Cristiana e come tutti gli altri dei pagani, era una figura mitologica. È stato l’establishment politico che ha cercato di storicizzare la figura di Gesù per funzioni di controllo sociale.
Dal 325 d.C. a Roma, l’imperatore Costantino riunì il Concilio di Nicea. È stato durante questo incontro che il Nuovo Testamento venne formalmente definito e da allora ebbe inizio una lunga storia di frodi spirituali e spargimenti di sangue in nome della religione cristiana. E per i 1600 anni successivi, il Vaticano ha mantenuto una forza opprimente su tutta l’Europa, portando periodi “gioiosi” come l’Alto Medioevo, assieme ad eventi “gloriosi” come le Crociate e l’Inquisizione. La cristianità, assieme agli altri sistemi religiosi teistici, sono la frode di questa Era. È servita per separare popolazioni dal loro habitat naturale, e allo stesso modo, per separare i popoli. Sostiene una cieca sottomissione all’autorità. Riduce la responsabilità dell’uomo considerato che è “Dio” che controlla tutto e oltretutto terribili crimini possono essere giustificati nel nome di un obiettivo divino. E più importante di tutto, rende più potenti coloro che sanno la verità, ma usano il mito per manipolare e controllare le società. Il mito religioso è l’arma più potente che sia mai stata creata e serve come terreno psicologico sopra il quale altri miti possono sorgere.
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