Volevo proporre un dibattito su alcuni temi importanti riguardo gli argomenti trattati in questa sezione. Leggendo un articolo di aprile, ho notato molte cose interessanti che avrei piacere discutere con voi, se ve la sentite
Incontro ravvicinato con i protagonisti del paranormale in Italia: Manuela Pompas, giornalista e ipnologa, il sensitivo Umberto di Grazia, l'acchiappafantasmi Marco Pepè, il segretario del Cicap Massimo Polidoro e Franco Rol, cugino di Gustavo Rol
- Cosa si intende per paranormale? - Bando al vocabolario, nella vita quotidiana è un universo in cui vengono fatti rientrare maghi, cartomanti, guaritori, medium, sensitivi, prestigiatori, illusionisti, persone che danno numeri per vincere al lotto e altre che non accettano facili etichette, parlano di rilassamento e concentrazione, di percorsi spirituali e di conoscenza personale. Persone sconosciute ai più e vere e proprie star, come Silvan, Uri Geller, James Randi, Ian Rowland. Con tutte le dovute distinzioni e al di là delle motivazioni che portano una persona a praticare, a credere o non credere, solo i numeri fanno riflettere: il giro d'affari è di 5 miliardi l'anno, con una crescita del mercato del 30% negli ultimi anni. Impossibile quantificare il numero di persone che comunque pensa che "qualcosa ci sia", ma sono almeno 10 milioni gli italiani che ogni anno cercano risposte in palle di vetro, astri, tarocchi e altre pratiche. «La grande maggioranza di persone che si rivolge ai maghi o che crede a determinati fenomeni è effettivamente alla ricerca di risposte consolatorie che nessuno ovviamente può dare» dice Massimo Polidoro. C'è anche chi crede di avere doti particolari, e quasi tutti quelli che si sono rivolti al Cicap erano in buona fede: «Semplicemente, però, scambiavano fenomeni naturali (ma poco noti) per qualcosa di inspiegabile.»
Tante le truffe, ma si stima che solo 5 su 100 sporgano denuncia contro una stragrande maggioranza che tace per vergogna, paura di ricatti e ritorsioni. Il profilo medio del truffato, secondo il Cicap e il "Telefono Antiplagio", corrisponde a una donna di 44 anni, di cultura medio-bassa, con difficoltà familiari e psicologiche.
Sedute spiritiche, rituali esoterici e satanismo attirano invece sempre più giovani. Sempre secondo il "Telefono Antiplagio" in Italia ci sarebbero almeno una cinquantina di gruppi che fanno riferimento alle sette sataniche e qualcosa come 3mila adepti. «A volte la magia è una via breve di comunicazione fra i piani del Maligno e la Storia» osserva monsignor Danzi, arcivescovo al Santuario di Loreto. «Senza contare che pratiche come la stregoneria, e più ancora lo spiritismo falsano il rapporto con l'aldilà, perché mentre la preghiera cristiana aiuta i nostri defunti quei tipi di approccio non favoriscono ciò di cui i nostri cari hanno bisogno». Anni fa un quasi sconosciuto monsignor Milingo girava i paesi di provincia, e attirava le folle dicendo messa con persone sedute in prima fila che, in attesa di essere esorcizzate, urlavano e si agitavano.
Pochi giorni fa sulle tv via cavo e via satellite statunitensi è andata in onda una trasmissione, "The Spirit of John Lennon", in cui un gruppo di persone ha presentato un effetto audio come voce dell'ex Beatle. L'anima di Lennon si sarebbe presentata nel ristorante "La Fortuna", uno dei suoi preferiti. Tre anni fa era stato fatto un tentativo analogo con la principessa Diana: lei non si fece vedere ma 500mila persone pagarono 15 dollari per seguire la trasmissione e furono vendute 2mila copie del dvd portando nelle tasche del produttore televisivo Paul Sharatt 8 milioni di dollari.
Fantasmi, esperienze extracorporee, fluidi e premonizioni hanno scomodato ben più di qualche ricercatore. Gli psicologi dell'università di Manchester, forse solo gli ultimi in ordine di tempo, hanno deciso di avviare un'indagine su 500 persone - i cui risultati non sono ancora stati resi noti - che hanno dichiarato di essere uscite dal proprio corpo, per tracciare un identikit, catalogare i vari tipi di esperienza e capire come nascano le loro sensazioni.
«Non conosco questo studio ma è una cosa possibile. Io stessa esco dal corpo. Uscire dal corpo significa entrare in uno stato alterato di coscienza, uno stato di rilassamento profondo in cui si possono avere delle esperienze» dice Manuela Pompas, giornalista e ipnologa. «Alla fine non si può dimostrare niente, cioè bisognerebbe dimostrare che c’è un quid che esce dal corpo. Quello che si può fare è cercare di provare. Negli Stati Uniti hanno organizzato questo esperimento: hanno diviso alcuni studenti in due gruppi. Ogni ragazzo del primo, munito di cartina, compiva un percorso a caso mentre uno studente dell’altro gruppo si rilassava e cercava di dire dove si stava recando. Poi verificavano se ciò che aveva visto quello che si stava concentrando era vero. Questo è certamente un sistema interessante. Non scientifico, ma certamente rigoroso».
Che persone si rivolgono a lei per la regressione nelle vite passate (past-life therapy)? «Questa serve per conoscere le cause dei propri conflitti e delle proprie problematiche. Molti medici e psicologi, persone che leggono il mio libro e pensano che possa essere una buona strada» dice la Pompas. «Ora c’è una grandissima richiesta di persone che vogliono capire il proprio destino e la propria strada. Mentre una volta si avvicinavano quelli che cercavano risposte irrazionali ora si rivolgono a me persone laureate che vogliono intraprendere un cammino. Vogliono vivere un’esperienza e decidere se è quella la loro strada. Pià che risposte cercano uno strumento. Oggi c’è un esigenza più matura».
«Maghi, persone che danno i numeri da giocare al lotto, Wanna Marchi… questo è l’aspetto peggiore, il più deteriore. A me non interessa» ci ha detto Manuela Pompas, «L'uomo utilizza meno del 10% delle sue potenzialità cerebrali: perché non intraprendere un percorso sistematico per sviluppare la propria intuizione, la capacità di autoguarigione e la medianità? Negli Stati Uniti si parla da tempo di potenzialità della mente. Queste discipline vengono studiate all'università e si fa della ricerca». Non è l'unica a rivendicare dignità al proprio operato: «In Italia si deve lottare anche quando si lavora in un certo modo e senza fare magheggi» ci ha confessato il sensitivo Umberto Di Grazia. «Non so se rimarrò ancora molto, qui non si parla di quella che è la vera natura dell'uomo, non ti fanno parlare, esprimere».
Incontro ravvicinato con i protagonisti del paranormale in Italia: Manuela Pompas, giornalista e ipnologa, il sensitivo Umberto di Grazia, l'acchiappafantasmi Marco Pepè, il segretario del Cicap Massimo Polidoro e Franco Rol, cugino di Gustavo Rol
- Cosa si intende per paranormale? - Bando al vocabolario, nella vita quotidiana è un universo in cui vengono fatti rientrare maghi, cartomanti, guaritori, medium, sensitivi, prestigiatori, illusionisti, persone che danno numeri per vincere al lotto e altre che non accettano facili etichette, parlano di rilassamento e concentrazione, di percorsi spirituali e di conoscenza personale. Persone sconosciute ai più e vere e proprie star, come Silvan, Uri Geller, James Randi, Ian Rowland. Con tutte le dovute distinzioni e al di là delle motivazioni che portano una persona a praticare, a credere o non credere, solo i numeri fanno riflettere: il giro d'affari è di 5 miliardi l'anno, con una crescita del mercato del 30% negli ultimi anni. Impossibile quantificare il numero di persone che comunque pensa che "qualcosa ci sia", ma sono almeno 10 milioni gli italiani che ogni anno cercano risposte in palle di vetro, astri, tarocchi e altre pratiche. «La grande maggioranza di persone che si rivolge ai maghi o che crede a determinati fenomeni è effettivamente alla ricerca di risposte consolatorie che nessuno ovviamente può dare» dice Massimo Polidoro. C'è anche chi crede di avere doti particolari, e quasi tutti quelli che si sono rivolti al Cicap erano in buona fede: «Semplicemente, però, scambiavano fenomeni naturali (ma poco noti) per qualcosa di inspiegabile.»
Tante le truffe, ma si stima che solo 5 su 100 sporgano denuncia contro una stragrande maggioranza che tace per vergogna, paura di ricatti e ritorsioni. Il profilo medio del truffato, secondo il Cicap e il "Telefono Antiplagio", corrisponde a una donna di 44 anni, di cultura medio-bassa, con difficoltà familiari e psicologiche.
Sedute spiritiche, rituali esoterici e satanismo attirano invece sempre più giovani. Sempre secondo il "Telefono Antiplagio" in Italia ci sarebbero almeno una cinquantina di gruppi che fanno riferimento alle sette sataniche e qualcosa come 3mila adepti. «A volte la magia è una via breve di comunicazione fra i piani del Maligno e la Storia» osserva monsignor Danzi, arcivescovo al Santuario di Loreto. «Senza contare che pratiche come la stregoneria, e più ancora lo spiritismo falsano il rapporto con l'aldilà, perché mentre la preghiera cristiana aiuta i nostri defunti quei tipi di approccio non favoriscono ciò di cui i nostri cari hanno bisogno». Anni fa un quasi sconosciuto monsignor Milingo girava i paesi di provincia, e attirava le folle dicendo messa con persone sedute in prima fila che, in attesa di essere esorcizzate, urlavano e si agitavano.
Pochi giorni fa sulle tv via cavo e via satellite statunitensi è andata in onda una trasmissione, "The Spirit of John Lennon", in cui un gruppo di persone ha presentato un effetto audio come voce dell'ex Beatle. L'anima di Lennon si sarebbe presentata nel ristorante "La Fortuna", uno dei suoi preferiti. Tre anni fa era stato fatto un tentativo analogo con la principessa Diana: lei non si fece vedere ma 500mila persone pagarono 15 dollari per seguire la trasmissione e furono vendute 2mila copie del dvd portando nelle tasche del produttore televisivo Paul Sharatt 8 milioni di dollari.
Fantasmi, esperienze extracorporee, fluidi e premonizioni hanno scomodato ben più di qualche ricercatore. Gli psicologi dell'università di Manchester, forse solo gli ultimi in ordine di tempo, hanno deciso di avviare un'indagine su 500 persone - i cui risultati non sono ancora stati resi noti - che hanno dichiarato di essere uscite dal proprio corpo, per tracciare un identikit, catalogare i vari tipi di esperienza e capire come nascano le loro sensazioni.
«Non conosco questo studio ma è una cosa possibile. Io stessa esco dal corpo. Uscire dal corpo significa entrare in uno stato alterato di coscienza, uno stato di rilassamento profondo in cui si possono avere delle esperienze» dice Manuela Pompas, giornalista e ipnologa. «Alla fine non si può dimostrare niente, cioè bisognerebbe dimostrare che c’è un quid che esce dal corpo. Quello che si può fare è cercare di provare. Negli Stati Uniti hanno organizzato questo esperimento: hanno diviso alcuni studenti in due gruppi. Ogni ragazzo del primo, munito di cartina, compiva un percorso a caso mentre uno studente dell’altro gruppo si rilassava e cercava di dire dove si stava recando. Poi verificavano se ciò che aveva visto quello che si stava concentrando era vero. Questo è certamente un sistema interessante. Non scientifico, ma certamente rigoroso».
Che persone si rivolgono a lei per la regressione nelle vite passate (past-life therapy)? «Questa serve per conoscere le cause dei propri conflitti e delle proprie problematiche. Molti medici e psicologi, persone che leggono il mio libro e pensano che possa essere una buona strada» dice la Pompas. «Ora c’è una grandissima richiesta di persone che vogliono capire il proprio destino e la propria strada. Mentre una volta si avvicinavano quelli che cercavano risposte irrazionali ora si rivolgono a me persone laureate che vogliono intraprendere un cammino. Vogliono vivere un’esperienza e decidere se è quella la loro strada. Pià che risposte cercano uno strumento. Oggi c’è un esigenza più matura».
«Maghi, persone che danno i numeri da giocare al lotto, Wanna Marchi… questo è l’aspetto peggiore, il più deteriore. A me non interessa» ci ha detto Manuela Pompas, «L'uomo utilizza meno del 10% delle sue potenzialità cerebrali: perché non intraprendere un percorso sistematico per sviluppare la propria intuizione, la capacità di autoguarigione e la medianità? Negli Stati Uniti si parla da tempo di potenzialità della mente. Queste discipline vengono studiate all'università e si fa della ricerca». Non è l'unica a rivendicare dignità al proprio operato: «In Italia si deve lottare anche quando si lavora in un certo modo e senza fare magheggi» ci ha confessato il sensitivo Umberto Di Grazia. «Non so se rimarrò ancora molto, qui non si parla di quella che è la vera natura dell'uomo, non ti fanno parlare, esprimere».
Articolo di Manuela Magistris
Commenta