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Ambiente&Energia: news

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  • Ambiente&Energia: news

    Vorrei lasciare stickato questo thread per avere sott'occhio le news che riguardano l'ambiente e l'energia alternativa in costante evoluzione di questi tempi.
    A mio avviso sono argomenti importanti da conoscere allo stato attuale delle cose, ma non per uno scopo allarmistico, bensì per stimolare a volgere il pensiero su temi che vengono poco pubblicizzati quando, in un mondo a rischio di collasso, dovrebbero essere affrontati ogni giorno per cercare in un certo senso di "non sporcare" la casa in cui viviamo, cioè il nostro pianeta. Mi permetto un'altra considerazione riferita alle nostre conoscienze culturali che, nel terzo millennio più evolute senza dubbio di 50 anni fa, ma che non riescono a far spiccare allo stesso tempo il sistema di ragionamento umano.
    L'iniziativa non vuole essere una propaganda personale o politica, ma una cosa che potrebbe interessare tutti per un futuro non molto lontano, in più il thread viene lasciato aperto per dare spazio alle vostre opinioni sul tema.

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    ansa.it 23/11/2006 15:57

    AMBIENTE: NEL 2005 NUOVO RECORD DI EMISSIONI DI CO2

    ROMA - Nel 2005, le emissioni globali di anidride carbonica causate dal massiccio utilizzo dei combustibili fossili hanno toccato la quota record di 7,9 miliardi di tonnellate, un aumento di circa il 3% rispetto all'anno precedente. Lo annuncia l ultimo articolo dell Earth Policy Institute americano, diretto da Lester Brown. Il 55% delle emissioni derivano dai paesi industrializzati. La concentrazione atmosferica media di CO2 ha raggiunto nel 2005 le 380 parti per milione, 2,2 parti per milione in piu rispetto al 2004 e 103 in piu rispetto ai periodi pre-industriali. Le emissioni globali annue sono cresciute di quindici volte dal 1900, aumentando di quasi il 3% all'anno - sottolinea il report di Joseph A. Florence. La meta' di tutte le emissioni di carbonio vengono da soli quattro paesi: gli Usa, con meno del 5% della popolazione mondiale, rappresentano il 21% delle emissioni, seguiti dalla Cina (18%). Entrambi i paesi utilizzano massicciamente il carbone, il combustibile fossile che provoca le maggiori emissioni di Co2. A seguire Russia e Giappone. Contribuiscono non poco all'inquinamento globale anche India, Germania, Canada, Regno Unito, Corea del sud e Italia (circa 150 milioni di tonnellate di carbonio nel 2005). Il Qatar guida la classifica delle emissioni di carbonio pro-capite, con 14 tonnellate a persona l'anno. 9 per Emirati Arabi e Singapore, 7 per il Kuwait, paesi con popolazioni limitate ed economie prospere. Usa, Australia e Canada sono a quota 5, cioe' 5 volte il livello della Cina e 17 volte l'India. Circa il 40% delle emissioni sono causate dalla combustione dei combustibili fossili quali petrolio, carbone e gas naturale per il fabbisogno energetico, sottolinea lo studio dell'Earth Policy. Il settore dei trasporti e' la seconda fonte in tutto il mondo, responsabile del 20% delle emissioni. Le costruzioni residenziali e commerciali rappresentano circa il 15% del totale, altrettanto il settore industriale. Secondo l'IPCC, la task force di 2.000 scienziati climatologi dell'Onu, l'attuale concentrazione di CO2 in atmosfera non e' stata mai raggiunta durante gli ultimi 420.000 anni. L'Organizzazione Mondiale della Sanita' attribuisce ogni anno 150.000 morti agli effetti dei cambiamenti climatici. In questi ultimi 30 anni le temperature globali sono aumentate di 0.6 gradi Centigradi. Secondo l'IPCC questa tendenza al riscaldamento continuera' e le temperature globali aumenteranno da 1,4 fino a 5,8 gradi entro il 2100. Per fermare o rallentare questa tendenza, secondo gli scienziati le emissioni di anidride carbonica devono essere tagliate di circa il 70 per cento.
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    Ultima modifica di Ospite; 25-11-2006, 02:26.

  • #2
    purtroppo si smetterà di inquinare solo quando i ghiacciai inizieranno a sciogliersi mooolto velocemente e le belle fabbriche inquinanti verranno sommerse dall'acqua del mare

    Il problema, a mio avviso, è sempre il solito. Le lobby economiche che regolano tutto.
    dei piccolissimi passi avanti si stanno a fare (leggete qua) ma va fatto ancora molto.

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    • #3
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      ansa.it 24/11/2006 11:38

      AMBIENTE: Libano, missione italiana di bonifica coste

      ROMA - Si e' conclusa la prima fase dell' operazione di disinquinamento delle coste libanesi curata dal nostro Paese. E' quanto rende noto il ministero dell'ambiente, sottolineando che ieri durante la seduta del Consiglio dei Ministri il premier Romano Prodi e il ministro degli esteri Massimo D'Alema hanno avuto parole di apprezzamento per lo svolgimento delle operazioni di disinquinamento volute dal Ministro Pecoraro Scanio Pecoraro Scanio ha informato il consiglio sulla conclusione della prima fase e sul rientro delle truppe ambientaliste inviate dall'Italia in Libano lo scorso 12 settembre. ''Il nostro Paese, ricorda il ministero, fu il primo a rispondere all' appello lanciato dal governo libanese all' indomani del bombardamento della centrale elettrica di Jieh ad opera dell' esercito israeliano. L'operazione ambientale, meglio conosciuta come 'Operazione Bahar' (mare in arabo) ha visto coinvolti uomini e strumentazione di Apat (Agenzia per la Protezione ambientale), Icram (Istituto di ricerca sul mare) e Guardia Costiera e ha provveduto al disinquinamento della superficie acquatica, della costa e dei fondali marini colpiti dalla marea nera di olio combustibile stimata in oltre 22.000 tonnellate''. Prodi e D'Alema ''hanno rivolto, a nome di tutto il Governo, l' apprezzamento per l'operazione Bahar. Inoltre ringraziamenti ufficiali erano gia' stati inviati al nostro Paese dal Governo e dal Ministero dell' Ambiente libanese''. Pecoraro ha ringraziato Apat, Icram e Guardia Costiera, aggiungendo che ''la missione ambientale in Libano e' il primo esempio di come si possa cooperare in ambito mediterraneo per la difesa dell' ambiente. Mi auguro che la seconda fase dell' operazione di disinquinamento, che potra' aver luogo dalla prossima primavera, veda impegnati assieme tutti i Paesi che hanno dato la loro disponibilita' durante l'incontro del Cairo di alcuni giorni fa tra i Paesi europei e Nord Africani per cooperare nella protezione del mar Mediterraneo''.
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      • #4
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        ansa.it 25/11/2006 12:13

        ENERGIA: Il più grande impianto fotovoltaico del Trentino

        TRENTO - Il piu grande impianto fotovoltaico in produzione del Trentino (capacita' di 50 mila kw) sara' inaugurato questa mattina a Brentonico alla presenza dell' assessore provinciale all'energia, Ottorino Bressanini. Si tratta di nove grandi pannelli mobili ad inseguimento solare che contengono a loro volta quasi trecento pannelli piu' piccoli, realizzati e montati in tempi record a Festa di Brentonico, all' interno di Double ''S'', dei due fratelli Marco e Leonardo Schelfi, azienda specializzata nella produzione di ferri da cavallo per la monta americana (western) che da dieci anni esporta con successo in tutto il mondo. Il nuovissimo impianto, unico in Trentino, e uno dei pochi a regime in Italia con queste caratteristiche (quantita' di produzione di kw e inseguimento solare, il che significa che i pannelli sono motorizzati e si muovono a seconda del movimento del sole e della stagione), sara' presentato nell'ambito di un open day aziendale aperto a tutti.

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        ansa.it 25/11/2006 12:13

        AMBIENTE: 500€ di incentivi per acquisto scooter, 250€ per una bici elettrica

        CATANIA - Via libera al decreto che sblocca l' erogazione degli incentivi per chi acquista bici e scooter elettrici. I contributi, 250 euro per l' acquisto di una bici a pedalata assistita e di 500 euro per chi ha intenzione di acquistare uno scooter elettrico, saranno erogati dal Comune di Catania grazie ad un finanziamento di 150 mila euro concesso dal ministero dell' Ambiente per sostenere la mobilita' sostenibile. La somma erogata, spiega una nota del Comune, permettera' l' acquisto di 150 scooter e 300 bici elettriche e fa parte di quelle misure , strumenti ed iniziative finalizzate alla riduzione del traffico privato e quindi l' inquinamento. Negli ultimi anni, il problema dell' inquinamento si e' fatto sempre piu' sentire nella nostra vita quotidiana. ''Bisogna pensare verde, pensare pulito - afferma l' assessore Orazio D' Antoni - lasciando la macchina nel box per usarla solo per i lunghi spostamenti e sostituirla per spostarsi in citta' con mezzi alternativi ecologici , poco ingombranti e facili da guidare oltre ad aiutare l' ambiente serve soprattutto a salvaguardare la nostra salute''. ''La bici e' salutare - aggiunge Orazio D' Antoni - occupa poco spazio e si puo' usare senza fatica , come nel caso di quelle elettriche. Si tratta di un veicolo ecologico , pratico innovativo senza obbligo di assicurazione , ne' patente, ne' casco e non paga tassa di circolazione e puo' circolare liberamente anche in caso di blocco del traffico''. Possono beneficiare del contributo per l' acquisto di un solo mezzo a persona i cittadini maggiorenni residenti o aventi il domicilio lavorativo da almeno due anni a Catania o nei seguenti comuni limitrofi: Accastello, San Gregorio, Tremestieri Etneo, Sant' Agata li Battiati, Gravina di Catania, Mascalucia, San Pietro Clarenza,Misterbianco. Il cittadino che ottiene il contributo deve impegnarsi a firmare una dichiarazione riportante l' impegno a mantenere la proprieta' del veicolo per almeno 2 anni dalla data di acquisto. L' erogazione degli incentivi da parte del Comune di Catania avverra' fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Tutti i documenti richiesti e la modulistica della domanda sono reperibili sul sito www.comune.catania.it sullo stesso sono disponibili sia il disciplinare tecnico riguardante l' erogazione dei contributi, sia il protocollo d' intesa da sottoscrivere da parte dei rivenditori che intendono partecipare alla campagna.

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        Ultima modifica di Ospite; 25-11-2006, 14:29.

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        • #5
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          Uno studio commissionato dal governo di Berlino rilancia le potenzialità di questa tecnologia. Costruendo centrali nei deserti del Nordafrica si potrebbe dare un enorme aiuto all'Europa

          Rapporto tedesco sull'energia solare
          "Col termodinamico possibile autosufficienza"

          Per l'Italia si tratta di uno schiaffo: Rubbia è tra i pionieri, ma è dovuto emigrare in Spagna

          ROMA - L'Europa potrebbe ottenere entro il 2050 la quasi totalità del suo fabbisogno energetico da fonti pulite, senza ricorrere a combustibili fossili o al nucleare. A sostenerlo è un rapporto commissionato dal ministero dell'Ambiente tedesco. Lo studio, realizzato dai fisici Gerhard Knies e Franz Trieb, due membri del Trec, un consorzio di ricerca per la cooperazione tra Europa e paesi del bacino del Mediterraneo nello sviluppo delle fonti rinnovabili, sottolinea però che per raggiungere l'obiettivo è necessario puntare sul solare termodinamico, realizzando una serie di centrali nelle zone desertiche del Nordafrica e una rete elettrica a corrente continua.

          "In un anno ogni chilometro quadrato di deserto - spiega Franz Trieb - riceve l'energia solare equivalente a un milione e mezzo di barili di petrolio. Moltiplicando questa potenzialità per le aree desertiche della Terra otteniamo un totale di energia pari a qualche migliaia di volte l'attuale consumo energetico mondiale. Questa energia può essere catturata usando degli specchi per concentrare la luce solare e trasformarla in calore"

          Le centrali invocate dallo studio non utilizzano infatti i consueti pannelli fotovoltaici che siamo abituati ad associare all'energia solare, ma il sistema termodinamico. Grandi superfici coperte da specchi trasformano la luce del sole in calore che a sua volta riscalda ad altissime temperature (circa 400 gradi) un liquido o un gas che crea vapore in grado di mettere in moto delle turbine di tipo convenzionale.

          Si tratta di un sistema che ha diversi vantaggi. Innanzitutto quello di poter continuare a produrre corrente anche nelle ore notturne grazie alla "forza d'inerzia" della sostanza riscaldata. I curatori dello studio sottolineano poi che queste centrali, se costruite nei pressi del mare, possono alimentare dei desalinatori in grado di fornire acqua con cui coltivare la terra all'ombra degli specchi.

          I limiti del solare termodinamico sono invece legati alle grandi dimensioni richieste dagli impianti. Per questo motivo le possibilità di sviluppo nei paesi fortemente antropizzati come quelli europei è limitato, mentre nei deserti nordafricani avrebbero la loro collocazione ideale. Per i detrattori del solare questo è un ulteriore limite in quanto nel deserto l'energia non serve e trasportarla altrove è inefficiente. Tesi, quest'ultima, che Knies e Trieb nel loro studio negano seccamente.

          "A differenza di quanto si ritiene comunemente - spiegano di due ricercatori - il progetto di alimentare l'Europa con questo tipo di tecnologia è assolutamente realizzabile e vantaggioso dal punto di vista economico. Grazie alle moderne linee di trasmissione a corrente continua ad alto voltaggio, solo il 3% circa della potenza va perduta per ogni 1000 chilometri di rete. Questo significa che si potrebbe portare questa energia dall'Africa del Nord a Londra con perdite del 10%, molto meno delle dispersioni tra il 50% e il 70% che hanno caratterizzato per molti anni la trasmissione delle centrali convenzionali a carbone".

          "Considerando anche i costi di trasmissione - spiega ancora Trieb - abbiamo calcolato che per l'Europa l'energia solare sarebbe una delle forme di approvvigionamento più economiche". Senza contare i vantaggi politici e ambientali dello sganciarsi da fonti inquinanti e dal prezzo volatile come petrolio e gas naturale. Per questo il rapporto raccomanda ai paesi europei di avviare una collaborazione con gli stati dell'Africa settentrionale e del Medio Oriente per creare insieme una rete elettrica ad alto voltaggio per la corrente continua per condividere insieme i vantaggi di una vasta produzione di energia pulita.

          Il problema per realizzare questo ambizioso obiettivo è come al solito di volontà politica. Si tratta di credere in questo progetto, di sostenerlo e di finanziarlo. L'Italia in questo senso non ha assolutamente le carte in regola. Una buona parte della ricerca sul solare termodinamico è infatti "Made in Italy", grazie alle intuizioni del premio Nobel Carlo Rubbia. Quando si è trattato di passare da un prototipo realizzato nel centro Enea della Casaccia a uno su scala produttiva a Priolo, in Sicilia, la fiducia nel grande fisico è venuta però meno. Con il risultato che ora Rubbia si è trasferito in Spagna dove sta progettando una centrale nei pressi di Granada.


          repubblica.it (27 novembre 2006)
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          Insomma una buona notizia dal fronte ambientale energetico. Questo ci fa capire quanto in realtà si stia cercando una soluzione al più presto per risolvere il nostro problema più grande, l'inquinamento del pianeta per l'utilizzo dei combustibili fossili che, producendo grandi quantità di CO2, aumentano l'effetto serra ormai conosciuto da molti.

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          • #6
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            ansa.it 27/11/2006 12:36

            ENERGIA: UN DECRETO PER SVILUPPARE COGENERAZIONE
            ROMA - E' stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto di recepimento della direttiva 2004/8/Ce sulla promozione della cogenerazione di energia. Il decreto che ora dovra' passare al vaglio delle commissioni parlamentari e della Conferenza unificata non comporta oneri nuovi o maggiori per la finanza pubblica. Obbiettivo del provvedimento e' quello di incentivare la diffusione della cogenerazione ad alto rendimento, vale a dire la produzione combinata in un unico processo di energia elettrica ed energia termica. Si tratta di un sistema nel quale a partire da un combustibile: gas, olio combustibile, biomassa, si produce energia elettrica, e il calore derivante da tale processo invece di essere sprecato come nelle produzioni tradizionali di elettricita', viene riutilizzato all'interno di processi industriali o per usi civili. Il vantaggio della cogenerazione e' quello di integrare due fasi altrimenti distinte accrescendo cosi' il rendimento complessivo e assicurando un risparmio energetico. Lo schema di provvedimento applica alla cogenerazione ad alto rendimento il regime di sostegno previsto dal Decreto Bersani del '99 che prevedeva per favorire questa tecnologia sia la priorita' di dispacciamento che l esenzione dall obbligo imposto a produttori e importatori, di immettere in rete una certa percentuale di energia elettrica da fonti rinnovabili o di acquistare in proporzione certificati verdi sul mercato. E' inoltre prevista una revisione dei criteri per l' assegnazione dei certificati bianchi, attraverso l'emanazione di un apposito decreto delle Attivita' produttive e dell'Ambiente, in modo da rendere il sistema piu' vantaggioso e appetibile. In sostanza il decreto in itinere compie dei ritocchi alla legge Marzano che aveva previsto anche per la l'elettricita' prodotta dalla cogenerazione il diritto all'assegnazione dei certificati verdi. Allo scopo di non immettere sul mercato un quantitativo troppo ingente di certificati che renderebbe instabile il meccanismo di domanda e offerta, il decreto stabilisce che la cogenerazione applicata al teleriscaldamento abbia la stessa incentivazione della cogenerazione ad alto rendimenti. Cosi' non beneficera' dei certificati verdi ma di quelli bianchi, dando piu' certezza al valore dei certificati verdi per le filiere agroenergetiche. Il nuovo decreto prevede oltre al risparmio energetico, agevolazioni burocratiche e amministrative per i produttori e gli importatori di energia elettrica e la possibilita' di ottenere la certificazione di Garanzia di origine per l'energia generata. Si tratta di una garanzia che viene data dal Gestore del Sistema Elettrico e che permette di dimostrare che l' elettricita' e' stata effettivamente prodotta da cogenerazione a alto rendimento, consentendo tra l'altro il riconoscimento reciproco di tale energia tra i vari Stati membri.

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            sarebbe anche ora ..

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            • #7
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              ansa.it 05/12/2006 17:21

              ENERGIA: ITALIA PERDE TERRENO SU FONTI RINNOVABILI
              BRUXELLES
              - L Italia perde una posizione e passa dal sesto al settimo posto tra i paesi che hanno adottato politiche a favore delle energie rinnovabili. Lo stabilisce una graduatoria fatta da Ernst & Young che analizza la situazione del mercato mondiale nel settore nel terzo quadrimestre 2006. L indice del nostro paese, relativo a tutte le energie rinnovabili, e di 56/100, quello per l eolico di 57/100, per il solare di 62 /100, per la biomassa ed altri indici di 52/100 e, infine, di 63/100 per le infrastrutture delle rinnovabili. Gli Stati Uniti guadagnano la testa della classifica, sostituendosi alla Spagna, con un indice per tutte le rinnovabili di 71/100 e per le infrastrutture di 76/100. Segue al secondo posto la Spagna. Gran Bretagna e Germania si posiziona rispettivamente al quarto e al quinto posto, mantenendo il piazzamento che gia detenevano in classifica il quadrimestte precedente. Anche la Francia conferma la sua posizione di sesta in classifica. A tallonare molto da vicino i campioni europei e gli Stati Uniti ci sono, come evidenzia la statistica di Ernst & Young, le due grandi potenze emergenti: India e Cina. La prima occupa il terzo posto nella classifica mondiale, mentre la Cina sale al sesto posto, accanto alla Francia, guadagnando due posti nella graduatoria dei paesi piu attenti alle rinovabili. Tra i paesi dell Unione europea e la Grecia quella che, secondo le stime dello studio, ha fatto i maggior progressi passando dal tredicesimo al settimo posto.

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              • #8
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                ansa.it 05/12/2006 17:55

                AMBIENTE:PRIMO CASELLO AUTOSTRADALE CON ASFALTO ELIMINA SMOG
                TORINO
                - Il primo casello autostradale con asfalto in grado di eliminare le sostanze inquinanti e' nel torinese, a Beinasco, sull'autostrada Torino-Pinerolo (Torino). Analisi ambientali hanno dimostrato che in tal modo si riduce dell'83% la presenza nell'aria di monossido carbonio e del 25% quella di biossido di azoto. I risultati sono stati presentati oggi dalla societa' di gestione, l' Ativa (Autostrada Torino-Ivrea-Valle d'Aosta), e dalla Global Engineering, societa' detentrice del brevetto dell'asfalto 'mangiasmog'. Il tipo di pavimentazione in questione viene definita fotocatalitica. ''Contiene infatti sostanze, quali il biossido di titanio - ha spiegato Claudio Terruzzi, amministratore delegato della Global Engineering - in grado di sfruttare l'azione combinata della luce e dell'aria per favorire la trasformazione delle sostanze tossiche in altre innocue, cioe' sali minerali e calcare''. Questo particolare asfalto e' adatto per essere steso a copertura di quello tradizionale in punti ritenuti ad alto rischio di inquinamento. I lavori nell'area del casello di Beinasco, su una superficie di circa diecimila metri quadrati, sono costati circa 100 mila euro e la durata di questo manto stradale e' valutata in una decina d'anni. ''La spesa - ha commentato il presidente dell'Ativa, Giovanni Ossola - non e' particolarmente onerosa, se si tiene conto che l'intera autostrada e' costata circa 80 milioni di euro. E' inoltre un nostro fiore all'occhiello essere stati i primi in questa sperimentazione e, mano a mano che l'asfalto dei cinque caselli della tangenziale sara' da rifare, intendiamo usare la stessa copertura 'mangiasmog'. Sarebbe utile anche all'uscita sopraelevata di Moncalieri, dove sono notevoli l'intensita' del traffico e la vicinanza delle case''. ''Questi prodotti - ha spiegato poi la Global Engineering - hanno un elevato impiego in altri Paesi, come il Giappone e la Francia. Esistono infatti non solo malte per le strade, ma anche pitture per pareti verticali, utili nelle gallerie stradali, ma anche nelle scuole e negli ospedali, applicazioni gia' avviate anche in Italia''. Terruzzi ha sottolineato che, oltre a ridurre l'inquinamento, questi prodotti hanno anche funzioni antisporcamento e antibatteriche. ''Ridurre l'inquinamento - ha precisato - significa infatti impedire che si depositi, inoltre ridurre i microrganismi che si formano vuol dire diminuire di pari passo gli odori''. Da qui l'impiego in punti nevralgici come i caselli, ma anche nelle gallerie, dove ''la maggiore pulizia che si ottiene porta anche ad un risparmio energetico sull'illuminazione e la manutenzione''. ''Possiamo dire - ha concluso il presidente dell'Ativa - di avere compiuto un altro passo verso la sostenibilita' ambientale'', opinione condivisa anche dagli assessori regionale e provinciale all'Ambiente, Nicola De Ruggiero e Dorino Piras, presenti alla conferenza stampa.

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                • #9
                  Successo del solare nel 2006

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                  ansa.it 04/01/2007 17:02

                  BRUXELLES - Il 2006 e' stato un anno di forte crescita per l'energia solare termica. L'Estec, la conferenza europea sull'energia solare termica che si svolge tutti gli anni a Francoforte, rende noto che nel corso dell'ultimo anno la vendita di sistemi solari termici in Europa e' cresciuta del 35% fino a raggiungere 1900 megawatt di potenza, con un incremento soprattutto negli ultimi mesi. Il 2006 e' stato particolarmente positivo per l'industria francese con un 80% di istallazioni solari termiche in piu rispetto a quelle del 2005. Traguardo che e' stato possibile raggiungere anche grazie alle riduzioni fiscali, pari al 50% dell'imposta sull'istallazione venduta, e ai benefici regionali previsti per gli acquirenti di tali sistemi. L'obiettivo del governo francese, grazie a questi incentivi, e' di incrementare la nuova capacita' annuale istallata dagli attuali 150 MWth ai 700 MWth nel 2010. L'Estif, la federazione europea dell'industria solare termica, stima che il settore continuera' a registrare un trend in crescita nel 2007. Quest'anno infatti entrano in vigore nuove regole per il solare termico in Italia, Spagna e Portogallo. Un aumento e previsto anche per il mercato britannico e per i due paesi leader nel campo del solare termico, Germania e Austria.
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                  Date una mano anche voi .. daltronde è il nostro mondo da salvare mica quello per gli alieni -_-

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                  • #10
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                    Repubblica.it 15/01/07

                    ROMA - Entro questo mese sarà pronto il decreto relativo al nuovo "conto energia" per gli impianti fotovoltaici. Lo ha assicurato il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, spiegando che la normativa prevederà delle novità e delle facilitazioni per i cittadini. In particolare - ha detto Pecoraro Scanio, intervistato da Repubblica Radio - i contributi per i pannelli fotovoltaici saranno dati dopo l'installazione, e non prima come avveniva in precedenza. "Cambieremo il sistema - ha spiegato il ministro - prima la gente fa gli impianti, anche attraverso convenzioni con le banche, poi lo stato garantirà tutti quelli che hanno materialmente fatto l'impianto".

                    Il governo - ha aggiunto il ministro - "sta lavorando per ottenere un sistema di prestiti facilitati dal sistema bancario"; il contributo dello stato sarà in bolletta e l'obiettivo è far sì che l'utente possa ripagare il pannello nel giro di 5-6 anni, per arrivare poi a costo zero. Il ministero del'Ambiente intende facilitare l'installazione dei pannelli fotovoltaici sugli edifici con una serie di incentivi, in particolare per gli impianti più innovativi, che sostituiscono le coperture degli edifici. Più incentivati - ha aggiunto Pecoraro Scanio - saranno i piccoli impianti rispetto ai grandi.

                    Il ministero dell'ambiente invierà "agli 8.000 Sindaci una lettera per verificare i regolamenti edilizi e per consentire installazione dei pannelli fotovoltaici sugli edifici senza blocchi inaccettabili". Sarebbe assurdo, per il ministro, che i comuni non partecipino alla battaglia globale contro i cambiamenti climatici, ma "se non lo faranno volontariamente- ha detto Pecoraro- saremo costretti a fare intervento nazionale".

                    L'intervista al ministro dell'Ambiente a questo indirizzo, prima e seconda parte.
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                    Belle parole da parte del ministro, ma mi preoccupa l'attuazione. Ad ogni modo è un bene che ci siano segnali positivi.

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                    • #11
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                      Corriere.it 02/02/07
                      I nati nel 2007 vivranno in un mondo più caldo

                      Livello mare salirà di 18-59 cm entro 2100
                      E' la previsione degli esperti dell'Ipcc riuniti a Parigi. Ma potrebbe andare anche peggio: "Livelli maggiori non vanno esclusi"

                      PARIGI - Il livello del mare crescerà probabilmente tra i 18 e i 59 centimentri entro il 2100 anche se potrebbe andare anche peggio, in conseguenza allo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia e in Antartico. Lo afferma il rapporto pubblicato dagli esperti del gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) riuniti a Parigi. Una precedente stima nel 2001 aveva fissato l'innalzamento dei mari tra i 9 e gli 88 centimetri. Il rapporto odierno precisa però che "valori maggiori non possono essere esclusi" e che è impossibile dare una stima più precisa in quanto ancora non si può prevedere con esattezza il comportamento del ghiaccio che ricopre l'Antartico e la Groenlandia.

                      IL RISCALDAMENTO DURERÀ OLTRE UN MILLENNIO - Il riscaldamento del clima sulla Terra durerà per "oltre un millennio", hanno inoltre affermato gli esperti nel rapporto pubblicato oggi sul cambiamento climatico. La temperatura si innalzerà fra l'1,8 i i 4 gradi entro il 2100. Gli esperti dell'Ipcc ritengono con una probabilità del 90% che il riscaldamento climatico sia dovuto all'emissioni umane di gas serra.

                      NATI NEL 2007 VIVRANNO IN MONDO PIÙ CALDO - "I bambini nati nel 2007 vivranno in un mondo più caldo", aveva affermato il direttore esecutivo del Programma dell'Onu per l'ambiente (Unep), Achim Steiner, qualche ora prima della diffusione delle previsioni mondiali sul cambiamento climatico. "Globalmente il messaggio è chiaro: se è vero che la prova assoluta non sarà disponibile prima che sia troppo tardi, non vi possono più essere dubbi seri che le emissioni umane di anidride carbonica e di altri gas da effetto serra presentino un rischio reale per il nostro benessere", scrive Steiner in un comunicato. "I bambini nati nel 2007 vivranno in un mondo più caldo, dalla tendenze meteorologiche considerevolmente modificate e dove il livello del mare sarà più elevato", aveva aggiunto il direttore esecutivo dell'Unep.
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                        ansa.it 12/02/07

                        Habemus Rubbia

                        ROMA - Il premio Nobel Carlo Rubbia torna in Italia e sara' consigliere del ministro dell'Ambiente per le energie rinnovabili. Lo ha annunciato lo stesso ministro, Alfonso Pecoraro Scanio, al termine di un incontro con il professor Rubbia. ''Nelle prossime ore firmero' il decreto di nomina per il professor Carlo Rubbia a consigliere del ministro dell'Ambiente per le fonti rinnovabili'', ha detto Pecoraro Scanio stringendo la mano allo scienziato italiano. ''Sono contento che il professore - ha aggiunto Pecoraro - abbia accettato di dare un concreto contributo al lavoro del ministero per rilanciare le nuove tecnologie nel settore delle rinnovabili nel nostro Paese''. ''Nella settimana del secondo anniversario del protocollo di Kyoto - ha detto ancora Pecoraro - la buona notizia e' il ritorno di Rubbia a collaborare con il governo italiano. Vogliamo puntare decisamente sull'energia solare. Bisogna ripulire l'ambiente, salvare il clima del mondo ma soprattutto dare all'Italia energia pulita, rinnovabile e disponibile''.

                        ''Ringrazio il ministro dell' Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, oggi l'attivita' continua''. Cosi' il Premio Nobel Carlo Rubbia, stringendo la mano al ministro dell' Ambiente, dopo l'accordo raggiunto per la nomina dello scienziato a consigliere per le energie rinnovabili. ''Non va dimenticato - ha detto Rubbia al termine del colloquio durato oltre un'ora e mezza - che l'Italia e' un Paese che ha grande risorsa nel sole e il sole e' qualcosa che noi dobbiamo poter utilizzare. E' l'unica forma di energia indigena che noi abbiamo e quindi - ha proseguito Rubbia - e' giusto sviluppare una tecnologia di avanguardia ma anche una tecnologia di collaborazione con gli altri Paesi. Una tecnologia - ha concluso - che poi dovra' essere a disposizione di tutto il pianeta, inclusi i Paesi in via di sviluppo''.

                        ''Ho buttato la spugna un anno e mezzo fa, ora torno con lo spirito giusto''. Una stretta di mano, oltre 90 minuti a colloquio con il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, e l'Italia riapre le porte al nobel Carlo Rubbia. Il divorzio dall'Italia, nell'estate del '95, dopo l'esperienza alla guida dell'Enea (''impossibile continuare''). Poi la Spagna. Qui il successo per la tecnologia messa a punto dal ''nostro'' nobel per catturare i raggi del sole ha preso la mano e si e' sparsa a macchia d'olio. Ora Rubbia si dice pronto ad accettare la scommessa lanciata dal ministro Pecoraro Scanio: la sfida del sole per la leadership made in Italy nel settore. ''C'e sempre un aspetto calcistico in queste sfide, cioe' arrivare primi ma - ha detto Rubbia - e' importante partecipare ad ambizioni corrette. I problemi sono grandi, seri. Abbiamo assistito allo shock petrolifero e questo e' solo l'inizio. Cosa farebbero i 10 miliardi di abitanti del Pianeta se non avessero un'energia disponibile a basso costo? Sarebbe la fine della civilizzazione umana''. ''Abbiamo bisogno di preparare per il futuro. E questo dell'energia - ha proseguito - e' un problema di prim'ordine, senza energia non ci sarebbe niente". E sul suo ritorno a casa: ''Non ne faccio una questione di radici. Credo che la cosa piu' importante in questo campo e' che ciascun Paese innanzi tutto cerchi di collaborare con gli altri. Non si tratta di fare una competizione tra Paesi ma di vincere una battaglia sulle energie rinnovabili. Una battaglia planetaria che deve essere continuata in modo coerente tra tutti i Paesi''. Rubbia ha ricordato che un miliardo e mezzo di persone nel mondo e' senza corrente elettrica. ''Cercare di portare il contributo da parte di tecnologie semplici ma innovative puo' permettere a questa gente di creare posti di lavoro nel loro Paese'', ha detto. Una sfida che sta a cuore al ministro dell'Ambiente. ''Nella settimana del secondo anniversario del protocollo di Kyoto - ha detto Pecoraro Scanio ricevendo da Rubbia un carica cellulare a energia solare - la buona notizia e' il ritorno di Rubbia a collaborare con il governo italiano come maxiesperto. Vogliamo puntare decisamente sull'energia solare. Bisogna ripulire l'ambiente, salvare il clima del mondo ma soprattutto dare all'Italia energia pulita, rinnovabile e disponibile''. Fondamentale, secondo Pecoraro, il ruolo dell'imprenditoria. ''Faremo un incontro a marzo dopo che il professore ci avra' consegnato la sua proposta'', ha annunciato Pecoraro Scanio. ''Ci sara' un certo numero di scelte che abbiamo gia' in pectore'', ha quindi anticipato Rubbia sottolineando la necessita' di ''discutere con gli industriali perche' siano disposti a investire''. Da dove si parte? ''Per questo primo passo non c'e' bisogno di parlare di tecnologie, di scienza. Io le considero acquisite. Quello che non vedo acquisito in Italia - ha detto Rubbia - e' il passaggio dal prototipo all'impianto industriale. E' gia' successo nel passato. Nel caso dell'eolico, per esempio, l' Italia non ha creato un'industria. Lo compriamo dalla Danimarca, dalla Germania e, allora, tanto vale andare a comprare il petrolio dagli arabi. Quindi il problema - ha proseguito lo scienziato italiano - e' mettere le condizioni perche' ci sia una capacita' nazionale di creare posti di lavoro. Questo e' lo scopo e dovra' avvenire in tempi rapidi''. ''Bisogna spiegare agli industriali che ci sono dei soldi dietro al processo dello sviluppo delle energie rinnovabili e questi soldi vanno valorizzati su un piano globale''.

                        La proposta Rubbia per l'energia verde gia' a marzo e poi l'incontro con il mondo imprenditoriale italiano. Questa la tabella di marcia per il rilancio del solare nel nostro Paese. ''L'obiettivo del ministero - ha detto il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio al termine del colloquio con il nobel Carlo Rubbia - e' quello di avere gia' nelle prossime settimane una proposta da parte del professore sulla base della quale io invitero' tutti gli imprenditori italiani sul settore energia a un incontro che faremo insieme con Rubbia perche' gli imprenditori italiani investano sul solare''. ''Lanciamo la sfida in positivo, una sana competizione - ha detto Pecoraro - con l'imprenditoria spagnola perche' noi non vogliamo farci scavalcare e da amici come siamo degli spagnoli, la sfida la accettiamo, la rilanciamo e chiediamo a Rubbia di aiutarci a mantenere testa alla sfida spagnola e dimostrare che il Paese del sole e' in grado di diventare leader nel solare''. ''In Spagna - ha sottolineato Pecoraro - non e' il Governo, sono gli imprenditori ad investire e, come in Spagna, anche gli imprenditori italiani devono puntare sul sole e non sul carbone. Noi gli daremo gli strumenti. Il sole ce l'abbiamo, il carbone no. E' un invito che facciamo agli imprenditori e diamo loro un riferimento al ministero, un premio nobel, che e' il maggiore esperto''. E in merito al ritorno del premio Nobel ed ex presidente dell' Enea, poi trasferitosi in Spagna: ''Tutti si lamentavano che avevamo perso il professor Rubbia. Oggi lo riportiamo in Italia''. L'obiettivo? ''Quello di acquisire e portare a collaborare con il Governo italiano, e in particolare con il ministero dell'Ambiente, una personalita' di grande prestigio e capacita' internazionale come Rubbia che purtroppo si era dovuto allontanare. Questo - ha proseguito Pecoraro - e' importante per quella che viene chiamata la grande sfida per riportare in Italia i grandi cervelli. Ecco io lavoro concretamente su questo''. Una sfida interna ma anche extranazionale: ''Con la Spagna accettiamo la competizione e mettiamo in campo progetti comuni per vincere insieme. L'Italia puo' sfruttare questa tecnologia anche in iniziative di cooperazione internazionale perche' si tratta di una tecnologia che puo' aiutare molti Paesi poveri che hanno tanto sole ma, paradossalmente, devono abbattere le foreste per cucinare''.
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                        sono veramente contento era ora speriamo bene ..

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                          ansa.it 09/03/07 18:14

                          VERTICE UE: EUROPA ASSUME GUIDA MONDIALE

                          BRUXELLES - L'Europa ridurra' le emissioni di gas ad effetto serra del 20% entro il 2020, con l'opzione di portare questa quota al 30% se altri paesi industrializzati ne seguiranno l'esempio. Lo hanno deciso i capi di Stato e di governo della Ue, riuniti a Bruxelles, che hanno approvato un piano di azione contro il cambiamento climatico che pone l'Europa alla testa della lotta mondiale contro il riscaldamento del Pianeta. Dopo una discussione accesa, i 27 hanno trovato un ''accordo politico'' anche sul carattere vincolante di un obiettivo europeo che punta ad incrementare il consumo di energia da fonti rinnovabili al 20% entro il 2020 sul totale europeo, rispetto al 7% attuale. Cio' significa che l'Europa punta sulle fonti verdi, sole vento, biomasse, per combattere i pericoli del cambiamento climatico. Il testo concordato propone che il target del 20% venga raggiunto con obiettivi differenziati da ciascun Stato membro, tenendo conto delle specifiche realta', dei diversi punti di partenza e della diversita' dei rispettivi mix energetici. Il cancelliere tedesco Angela Merkel, presidente di turno della Ue ha accettato di includere nelle conclusioni un riferimento al ruolo dell'energia nucleare nella lotta al cambiamento climatico, cosi' come richiesto dalla Francia, per non compromettere l'intesa sull'insieme del pacchetto. Nelle conclusioni, i 27 enfatizzano pero' ''l'importanza capitale'' di garantire la sicurezza degli impianti e di migliore il trattamento delle scorie nucleari. Nel piano di azione, gli Stati membri si sono impegnati anche a portare al 10% la quota di biocombustili nel consumo dei trasporti e ad incrementare del 20% l'efficienza energetica, sempre entro il 2020. ''E' un accordo di svolta, che assegna all'Europa un ruolo di avanguardia mondiale'', ha sottolineato Angela Merkel all'avvio del summit, esprimendo fiducia sull'approvazione. Il cancelliere tedesco e' convinta che Ue sia ora piu' credibile per imporre ai partner internazionali di fare la propria parte. Prossimo appuntamento, la riunione del G8 di giugno tra le otto potenze mondiali.
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