Presentato ieri Thunderhawk, il primo velivolo costruito
per questa gara. Che si correrà tra meno di un anno in Usa
Aerei-razzo in gara tra loro
è la Formula uno dei cieli
Velocità prevista nella competizione: circa 520 km/h
PRONTI, via. Il numero 4 prende subito il commando sul rettilineo davanti ai box. Poi curva e controcurva. E la posizione viene mantenuta anche su rettilineo opposto alla luinea di partenza. E così giro su giro, finché dopo 12 anelli arriva il primo pit stop.
Non è la cronaca di una gara automobilistica, bensì di quella che sarà la prima competizione di aerei razzi che si terrà tra poco meno di un anno negli Stati Uniti.
Ieri è stato ufficialmente presentato dalla Racket Racing League il primo degli aerei costruiti appositamente per le gare di formula uno dei cieli. Si chiama Marl-1 X-Races, ma sarà meglio noto come Thunderhawk, perché così soprannominato dagli amatori.
La Racket Racing League è un'organizzazione aerospaziale che sta mettendo appunto le future gare di aerei-razzo in una successione di gare del tutto simili a quelle di Formula 1.
La prima competizione avverrà il prossimo autunno utilizzando aerei già esistenti, ma potenziati con motori che bruciano ossigeno liquido e kerosene, tanto da dare spinte, soprattutto in fase di partenza, solo di poco inferiore a quelle dei razzi. La velocità massima che ogni aereo potrà raggiungere è prevista attorno a 520 km all'ora.
Una delle modifiche fondamentali degli aerei riguarda il rifornimento che dovrà richiedere un tempo compreso tra i 5 e i 10 minuti. Ovviamente ci si aspetta che con lo sviluppo di tali veivoli anche i tempi dei pit stop diminuiranno notevolmente.
Ogni aereo avrà tanto carburante per tenere acceso a intervalli il motore-razzo per 4 minuti, ma potrà volare anche per 10 minuti senza motore acceso. Questo permetterà ai concorrenti di realizzare dai 3 ai 4 giri del percorso prima di fermarsi per il rifornimento.
La "pista" sarà uno spazio del cielo lungo 3.300 m, largo 900 e alto 1700 m. I piloti navigheranno utilizzando i satelliti GPS e una strumentazione di altissima tecnologia paragonabile a quella degli aerei da caccia di ultima generazione.
Si sta pensando di utilizzare anche una serie di ostacoli, quali piloni o palloni gonfiabili o anche punti luce al laser nel caso le gare vengano realizzate di notte.
"Sarà lo sport del 21mo secolo", spiega Granger Whitelaw, responsabile della Racket Racing League.
La presentazione di questo nuovo tipo di competizione ha acceso gli animi di migliaia di persone amanti degli aerei e dello spazio. La dimostrazione è il fatto che una volta preparato l'aereo è stato indetto un concorso per dargli un nome. Nel giro di pochi giorni sono arrivate migliaia di proposte. La vittoria è andata a Michael Higgins del Maryland: "L'aereo, con il suo motore a razzo, fonde il rumore del temporale con una spettacolare luce di fiamme e fuoco. Ho pensato a cosa potesse meglio rappresentare un simile mezzo e mi sembra che non ci sia nulla che il temporale stesso e il falco".
Thunderhawk è solo il primo aereo della serie. Ora ci si aspetta che altri aerei verranno modificati per ottenere le prestazioni da poter scendere in pista. Dei cieli ovviamente.
di LUIGI BIGNAMI, Repubblica.it (21 ottobre 2006)
per questa gara. Che si correrà tra meno di un anno in Usa
Aerei-razzo in gara tra loro
è la Formula uno dei cieli
Velocità prevista nella competizione: circa 520 km/h

PRONTI, via. Il numero 4 prende subito il commando sul rettilineo davanti ai box. Poi curva e controcurva. E la posizione viene mantenuta anche su rettilineo opposto alla luinea di partenza. E così giro su giro, finché dopo 12 anelli arriva il primo pit stop.
Non è la cronaca di una gara automobilistica, bensì di quella che sarà la prima competizione di aerei razzi che si terrà tra poco meno di un anno negli Stati Uniti.
Ieri è stato ufficialmente presentato dalla Racket Racing League il primo degli aerei costruiti appositamente per le gare di formula uno dei cieli. Si chiama Marl-1 X-Races, ma sarà meglio noto come Thunderhawk, perché così soprannominato dagli amatori.
La Racket Racing League è un'organizzazione aerospaziale che sta mettendo appunto le future gare di aerei-razzo in una successione di gare del tutto simili a quelle di Formula 1.
La prima competizione avverrà il prossimo autunno utilizzando aerei già esistenti, ma potenziati con motori che bruciano ossigeno liquido e kerosene, tanto da dare spinte, soprattutto in fase di partenza, solo di poco inferiore a quelle dei razzi. La velocità massima che ogni aereo potrà raggiungere è prevista attorno a 520 km all'ora.
Una delle modifiche fondamentali degli aerei riguarda il rifornimento che dovrà richiedere un tempo compreso tra i 5 e i 10 minuti. Ovviamente ci si aspetta che con lo sviluppo di tali veivoli anche i tempi dei pit stop diminuiranno notevolmente.
Ogni aereo avrà tanto carburante per tenere acceso a intervalli il motore-razzo per 4 minuti, ma potrà volare anche per 10 minuti senza motore acceso. Questo permetterà ai concorrenti di realizzare dai 3 ai 4 giri del percorso prima di fermarsi per il rifornimento.
La "pista" sarà uno spazio del cielo lungo 3.300 m, largo 900 e alto 1700 m. I piloti navigheranno utilizzando i satelliti GPS e una strumentazione di altissima tecnologia paragonabile a quella degli aerei da caccia di ultima generazione.
Si sta pensando di utilizzare anche una serie di ostacoli, quali piloni o palloni gonfiabili o anche punti luce al laser nel caso le gare vengano realizzate di notte.
"Sarà lo sport del 21mo secolo", spiega Granger Whitelaw, responsabile della Racket Racing League.
La presentazione di questo nuovo tipo di competizione ha acceso gli animi di migliaia di persone amanti degli aerei e dello spazio. La dimostrazione è il fatto che una volta preparato l'aereo è stato indetto un concorso per dargli un nome. Nel giro di pochi giorni sono arrivate migliaia di proposte. La vittoria è andata a Michael Higgins del Maryland: "L'aereo, con il suo motore a razzo, fonde il rumore del temporale con una spettacolare luce di fiamme e fuoco. Ho pensato a cosa potesse meglio rappresentare un simile mezzo e mi sembra che non ci sia nulla che il temporale stesso e il falco".
Thunderhawk è solo il primo aereo della serie. Ora ci si aspetta che altri aerei verranno modificati per ottenere le prestazioni da poter scendere in pista. Dei cieli ovviamente.
di LUIGI BIGNAMI, Repubblica.it (21 ottobre 2006)
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