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Virus dei polli arriva in Turchia

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  • Virus dei polli arriva in Turchia

    Dopo aver colpito la Romania, il virus dei polli è arrivato anche in Turchia: le autorità di Ankara hanno comunicato che l'influenza aviaria ha ucciso circa duemila tacchini nella provincia nordoccidentale di Balikesir.


    La fattoria dove venivano allevati gli animali, ha spiegato il vice governatore della provincia, Halil Yavuz Kaya, è stata messa in quarantena.

    Il timore, però, è che il virus possa comunque diffondersi rapidamente: la provincia di Balikesir si trova infatti nella regione di Mayas, che ospita una riserva naturale dove vivono centinaia di uccelli selvatici.

    In Romania, intanto, il ministro della Sanità, Eugen Nicolaescu, ha chiesto aiuto all'Oms per fronteggiare l'emergenza, pur assicurando che nessun a persona è stata colpita dal virus e invitando la popolazione a mantenere la calma. Nell'area dove si sono registrati i casi di influenza aviaria 700 persone sono già state vaccinate, e altre 3mila lo saranno nei prosimi giorni. I casi di contagio sono stati registrati sul Danubio, nella maggiore zona paludosa dell'Europa dove si raccolgono uccelli migratori da Russia, Scandinavia, Polonia e Germania.

    In Italia, dopo l'annuncio dei casi registrati in Romania e Turchia, è stata rinforzata la vigilanza alle frontiere.


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    Raffaele Lepore

  • #2
    La Commissione europea è pronta a prendere misure per bloccare leimportazioni di polli dalla Thailandia se il caso di influenza dei polli verrà confermato ufficialmente. Ecco le schede per saperne di più



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    Raffaele Lepore

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    • #3
      Influenza dei polli anche in Italia

      Un sottotipo del virus dell'influenza aviaria ha contagiato in Italia, tra il 1999 e il 2003, sette persone che lavoravano in due allevamenti del Nord del Paese. Si tratta di un virus aviario a bassa patogenicità che quindi non ha manifestato sintomi di sorta. I ricercatori dell'Istituto Superiore di Sanità, che l'hanno isolato, invitano a non abbassare la guardia anche di fronte a forme minori dell'influenza.

      La notizia pubblicata dal quotidiano Il Messaggero, rivela che l'analisi molecolare realizzata da un'equipe dell'Isituto di Sanità, ha identificato nel sangue di sette allevatori che entrarono negli anni scorsi in contatto con polli malati, la presenza del virus H7N3, analogo a quello in circolazione, il temuto H5N1, ma molto meno pericoloso sia per uomini che per animali. Il virus, a bassa patogenicità, sembra in grado di contagiare l'uomo anche se senza conseguenze apparenti, dimostrando soprattutto, - fattore preoccupante secondo i ricercatori che hanno effettuato la scoperta - che non solo l'H5N1 è in grado di passare dall'animale all'uomo, ma anche altri sottotipi di influenza.

      Per allontanare la minaccia è raccomandata la vaccinazione anti-influenzale. Lo studio realizzato dall'equipe guidata dalla dottoressa Isabella Donatelli sarà pubblicato sul numero di ottobre della rivista americana Journal of Infections Diseases.

      Raffaele Lepore

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