annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

-Medicina- I fumatori sono a rischio cecità

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • -Medicina- I fumatori sono a rischio cecità

    La sigaretta fa male anche agli occhi. I fumatori infatti sono esposti a un rischio doppio, rispetto a chi no fuma, di perdere la vista in età avanzata . Il rapporto tra una patologia della vista come la degenerazione maculare senile (DMS) e il fumo è nota almeno quanto quello tra l'insorgere dei tumori ai polmoni e le sigarette.



    Il grido d’allarme viene da uno studio comparso su Eye, la rivista di The Royal College of Ophthalmologists di Londrail, ripreso dalla stampa britannica. I fumatori di solito sottovalutano il rischio, alto e concreto, di mettere in gioco la vista a causa del vizio. Per questo motivo la AMD Alliance (che promuove la ricerca contro la degenerazione maculare senile) e il Royal National Institute of the Blind, istituti che si occupano della cura della cecità, hanno invitato il governo ad introdurre specifici avvertimenti sui pacchetti di sigarette e ad intensificare le campagne di sensibilizzazione. Il fumo d'altronde e' l'unica causa accertata della degenerazione maculare senile contro cui è possibile adottare efficaci contromisure.

    La DMS è una malattia che compare di solito dopo i 50 anni, danneggiando la retina. In alcuni casi la chirurgia laser può essere d'aiuto per la cura della Dms umida (ma il 90% dei malati accusa la Dms di tipo secco, solo il 10% quella umida), al momento non esiste una cura risolutiva efficace. Nella sola Gran Bretagna sono oltre 500mila le persone afflitte da questa malattia che, secondo gli ultimi studi condotti dalla AMD Alliance, in 54.000 casi sarebbe una diretta conseguenza del fumare.

    L'importanza della prevenzione e di una corretta informazione è confermata da un sondaggio secondo il quale molti fumatori sarebbero pronti a smettere di fumare (41%), o comunque a ridurre le sigarette quotidiane (28%), se questo fosse utile a prevenire la perdita della vista. Le ricerche sulla degenerazio maculare hanno infatti stabilito che chi ha smesso di fumare da almeno 20 anni ha le stesse probabilità di sviluppare la malattia rispetto un non fumatore,. Il rischio della malattia comincia a diminuire dopo 10 anni di astensione dalla nicotina.

    "Ancora troppe persone non sono consapevoli del legame diretto tra Dms e sigarette, la maggior parte non ne ha mai sentito parlare. Eppure il fumo è l'unica causa insorgente della malattia contro cui si può fare qualcosa", ha ammonito Steve Winyard, presidente della AMD Alliance.

    Raffaele Lepore

  • #2
    Occhio: la visione funziona così

    La medicina è finalmente arrivata a comprendere nel dettaglio il funzionamento del meccanismo della visione. Gli scienziati sono riusciti a sciogliere gli ultimi interrogativi sul processo molecolare responsabile della visione e apre la strada alla progettazione di "occhi" artificiali di grande precisione.



    Il grande regista della visione è il "retinale", il pigmento visivo localizzato nella proteina della retina, la rodopsina. La ricerca, svolta in collaborazione tra i ricercatori delle Università di Siena e di Bologna, rivela i dettagli del meccanismo molecolare responsabile della visione negli animali superiori, compreso l'uomo, un processo tra più veloci osservati in natura: la trasformazione fotochimica del retinale si completa infatti in tempi inferiori al milionesimo di milionesimo di secondo.

    Lo studio, pubblicato e riportato in copertina dall'autorevole rivista scientifica "Proceeding of the National Accademy of Sciences of the United States of America", apre la strada alla progettazione di molecole artificiali che riproducano con precisione il comportamento del pigmento visivo e che in futuro potranno essere utilizzate per la costruzione di retine artificiali, di memorie ottiche per computer o di macchine molecolari alimentate dalla luce.

    "Il meccanismo della visione, di cui è responsabile la proteina rodopsina che si trova sul fondo dell'occhio, non era mai stato compreso in modo cosi' preciso", ha detto il professor Massimo Olivucci, del gruppo di Chimica e fotochimica computazionale del dipartimento di Chimica dell'Universitò di Siena.

    Il professore ha condotto la ricerca in collaborazione con il dottor Marco Garavelli, con il dottorando Alessandro Cembran e con il professor Fernando Bernardi del dipartimento 'G. Ciamician' dell'Ateneo di Bologna. Entrambi i gruppi sono all'avanguardia in campo internazionale nello sviluppo della teoria delle reazioni fotochimiche e questo è solo l'ultimo di una serie di risultati nell'ambito di una linea di ricerca avviata da Olivucci e Garavelli oltre dieci anni fa.
    Raffaele Lepore

    Commenta


    • #3
      Il fatto che il fumo nuoccia alla salute è risaputo e conosciuto da tutti.
      Esattamente come il fatto che oggi si tenda a considerare il fumo dome il capro espiatorio un pò per tutti i mali.

      Non è strano che si scoprano sempre nuove interazioni tra l'insorgere di malattie e il vizio di fumare dei pazienti malati, perchè il fumo costituisce un debilitante generico di tutto l'organismo. Trovo però decisamente inutile questo continuo accanimento contro un vizio che pochi abbandonerebbero (molti sono bravi a promettere, pochi a mantenere); bisognerebbe pensare ad altri studi, piuttosto che concentrarsi su quei "mali comuni" con cui ormai tutti convivono. Non sento, infatti, mai nessuno levarsi seriamente contro lo smog e le polveri sottili nell'aria milanese; eppure è decisamente ipocrita (e FALSO) dire che il fumo nuoce più di queste. Prima di fare tutte queste campagne contro il fumo, dovrebbero chiudere (o spostare) tutte le fabbriche).
      Poi se ne riparlerebbe.
      In fase di ristrutturazione.
      Mi piace sto verde...

      Commenta

      Sto operando...
      X