A prima vista si rischia di confonderlo tra le migliaia di asteroidi che popolano la fascia che si trova fra Marte e Giove, ma quello scoperto dagli astronomi dell'università americana di Berkeley in collaborazione l'Osservatorio di Parigi e descritto su Nature è il primo e finora l'unico noto ad avere due piccole lune.
Oltre che su Nature, la scoperta sarà annunciata domani nel convegno su asteroidi, comete e meteoriti organizzato in Brasile, nello Stato di Rio de Janeiro.
Si chiama 87 Sylvia ed è largo 280 chilometri, mentre le due lune che lo accompagnano sono molto più piccole: appena 18 e 7 chilometri. L'asteroide principale era noto agli astronomi: le prime osservazioni risalgono al 1866 ed è allora che venne romanticamente ribattezzato Rea Silva, la vestale protagonista della leggenda della fondazione di Roma. Era quindi inevitabile che le sue due piccole lune, scoperte quasi un secolo e mezzo più tardi e indicate con le sigle S/2001(87)1 e S/2004(87)1, venissero chiamate come i gemelli figli di Rea Silva, Romolo e Remo. La scelta, approvata dall'Unione Astronomica Internazionale, è stata di Franck Marchis, dell'università di Berkeley, il coordinatore dello studio che ha permesso di scoprire la seconda luna, la più vicina all'asteroide principale e la più piccola. Vederla è stato possibile utilizzando il Very Large Telescope (VLT) dello European Southern Observatory (ESO) che si trova nel Nord del Cile, a Cerro Paranal.
87 Sylvia è uno degli asteroidi più grandi fra quelli noti che popolano la cintura fra arte e Giove. Ha una forma irregolare e allungata simile a quella di una patata e si trova nella zona più esterna della cintura, distante dal Sole quasi 330 milioni di chilometri. La sua luna più grande, Romolo, è stata scoperta nel 2001: 87 Sylvia era diventato così uno dei 17 sistemi binari fino ad allora noti nella fascia di asteroidi ed uno dei 60 noti nell'intero sistema solare.
La scoperta della seconda luna, Remo, lo ha trasformato nel primo sistema di asteroidi triplo mai scoperto. La nuova luna, anche questa dalla forma irregolare e lunga appena 7 chilometri, dista da 87 Sylvia 710 chilometri e percorre intorno ad esso un'orbita circolare ogni 33 ore. Romolo è invece più grande e più distante (1.360 chilometri) e compie un'orbita completa intorno all'asteroide principale ogni 87,6 ore.
Gli astronomi hanno osservato per la prima volta direttamente un asteroide con due lune, un fenomeno che inseguivano da decenni e la cui esistenza era prevista sulla base della teoria più accreditata sulla formazione degli asteroidi. Secondo quest'ultima gli asteroidi sarebbero il risultato di continue collisioni, seguite dall'aggregazione dei frammenti creati dalle collisioni. Dopo avere scoperto asteroidi intorno ai quali orbitava una sola luna, tutti si aspettavano ormai di riuscire a vedere prima o poi più frammenti trasformati in minuscole lune.
Oltre che su Nature, la scoperta sarà annunciata domani nel convegno su asteroidi, comete e meteoriti organizzato in Brasile, nello Stato di Rio de Janeiro.
Si chiama 87 Sylvia ed è largo 280 chilometri, mentre le due lune che lo accompagnano sono molto più piccole: appena 18 e 7 chilometri. L'asteroide principale era noto agli astronomi: le prime osservazioni risalgono al 1866 ed è allora che venne romanticamente ribattezzato Rea Silva, la vestale protagonista della leggenda della fondazione di Roma. Era quindi inevitabile che le sue due piccole lune, scoperte quasi un secolo e mezzo più tardi e indicate con le sigle S/2001(87)1 e S/2004(87)1, venissero chiamate come i gemelli figli di Rea Silva, Romolo e Remo. La scelta, approvata dall'Unione Astronomica Internazionale, è stata di Franck Marchis, dell'università di Berkeley, il coordinatore dello studio che ha permesso di scoprire la seconda luna, la più vicina all'asteroide principale e la più piccola. Vederla è stato possibile utilizzando il Very Large Telescope (VLT) dello European Southern Observatory (ESO) che si trova nel Nord del Cile, a Cerro Paranal.
87 Sylvia è uno degli asteroidi più grandi fra quelli noti che popolano la cintura fra arte e Giove. Ha una forma irregolare e allungata simile a quella di una patata e si trova nella zona più esterna della cintura, distante dal Sole quasi 330 milioni di chilometri. La sua luna più grande, Romolo, è stata scoperta nel 2001: 87 Sylvia era diventato così uno dei 17 sistemi binari fino ad allora noti nella fascia di asteroidi ed uno dei 60 noti nell'intero sistema solare.
La scoperta della seconda luna, Remo, lo ha trasformato nel primo sistema di asteroidi triplo mai scoperto. La nuova luna, anche questa dalla forma irregolare e lunga appena 7 chilometri, dista da 87 Sylvia 710 chilometri e percorre intorno ad esso un'orbita circolare ogni 33 ore. Romolo è invece più grande e più distante (1.360 chilometri) e compie un'orbita completa intorno all'asteroide principale ogni 87,6 ore.
Gli astronomi hanno osservato per la prima volta direttamente un asteroide con due lune, un fenomeno che inseguivano da decenni e la cui esistenza era prevista sulla base della teoria più accreditata sulla formazione degli asteroidi. Secondo quest'ultima gli asteroidi sarebbero il risultato di continue collisioni, seguite dall'aggregazione dei frammenti creati dalle collisioni. Dopo avere scoperto asteroidi intorno ai quali orbitava una sola luna, tutti si aspettavano ormai di riuscire a vedere prima o poi più frammenti trasformati in minuscole lune.
Commenta