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Poco dormire dà effetti simili alle droghe?

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  • Poco dormire dà effetti simili alle droghe?

    Ciao, so che sembrerà una cretinata e che mi prenderete per scemo...ma ho notato che, quando mi capita di non dormire per una o due notti di fila, noto una notevole alterazione mentale...mi spiego meglio:
    dopo la notte in bianco, i pensieri rallentano. Volendo, posso arrivare a bloccarli praticamente del tutto, come se fossi in meditazione. Mi ritrovo in uno stato quasi di trance. Poi, tutto sembra assolutamente distaccato e distante...e certe volte distorto. Questi mi sono sembrati effetti simili a quelli provocati da certe droghe...e per certi versi possono essere pure piacevoli, proprio perchè la mente arriva a svuotarsi e ci si sente lontani dal mondo.
    Voi che pensate?

  • #2
    Beh, certamente sono degli effetti molto strani quelli che stai descrivendo tu.
    Personalmente, non sono mai stato per più di una notte senza dormire e, quelle volte in cui non ho dormito al lungo, ho provato solo una tremenda stanchezza. Certo, quella stanchezza causava anche un rallentamento del pensiero e della percezione, ma credo che quello, presumibilmente, fosse dovuto al rallentamento globale di tutte le attività sensoriali.

    La stanchezza induca perdita di forza, di velocità e di lucidità e, a lungo andare, aumentando, questo immagino possa portare ad effetti molto devastanti. Non credo che però questi effetti possano essere considerati simili a quelli delle droghe, anche se non ho provato nè l'esperienza di due notti consecutive in bianco, nè quella degli allucinogeni o affini.
    Poi teniamo anche in considerazione che ogni organismo reagisce diversamente.

    Esperienza comunque interessante...
    In fase di ristrutturazione.
    Mi piace sto verde...

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    • #3
      Già...io sono del settore e mi piace molto studiare il sonno, i sogni e gli effetti di eventuali alterazioni del ciclo sonno/veglia. Diciamo quindi che questo è 1pò un mio esperimento

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      • #4
        Per quanto riguarda esperienze di veglie protratte ne so qualcosa.

        Io di media dormo dalle 4 alle 6 ore per notte a volte saltando a piè pari il sonno anche andando a lezioni di facoltà o esami.
        (Tranne ovviamente ogni 2 settimane circa quando ho il "lungo sonno", una sorta di catalessi di 12/16 ore in cui recupero quel che ho perso)

        Le tue reazioni mi paiono alquanto strane comunque, quando non si dorme ci si sente si svuotati da molti pensieri ma si ha anche una reattività immediata (a meno che non si sia proprio al limitare ultimo della veglia forzata)

        Concordo sulla sensazione di distacco da cio' che si sta facendo (torna utile nel far certe cose).

        Una cosa che ti chiedo è se, durante la veglia protratta, alterni periodi di vitalità quasi eccessiva a fasi di inerzia quasi meccanica.

        Spiego meglio con un esempio: qui in svizzera la sessione di esami è un po diversa dall'italia con tutti quegli appelli a mille date diverse..
        Qui ci sono due settimane per semestre in cui è possibile dare gli esami di quel semestre, data unica.
        Questo semestre avevamo, in 1 settimana e mezza, 5 esami.

        Io sono un tipo notturno e il "mattino" (dopo svegliati) generalmente sono produttivo e proficuo come una medusa schiantata su una scogliera, contrariamente alla mia elevata vitalità notturna.
        Ho usato uno stratagemma quindi, fare la notte in bianco ripassando, guardando film (mi son rivisto praticamente tutta la stagione I di Millenium ;__ e ascoltando musica.
        Arrivate le 6 doccia e via cosi'
        Esame (generalmente alle 8, qlc alle 10) e poi, tornato a casa, sonno fino a tarda serata
        Ripetere per 4 volte circa.

        Risultati? Molto piu' fattibili gli esami in quel modo, niente appannamento mattutino.

        Controindicazioni: Alle 7 del mattino ogni tanto mi trovavo a ribaltarmi per la stanza a causa di scariche di vitalità che mi arrivavano addosso di botto (durata circa mezz'ora l'una) .
        Risolte cantando in growl (penso che i miei vicini ormai conoscano a memoria i Carpathian Forest, i Marduk ed i Type 0 Negative) o semplicemente prendendo a calci il coinquilino.

        Ogni tanto, specie subito dopo l'esame, subentrava quella che chiamo "fase zombie" (e che conoscono alcuni che han fatto qualche nottata di veglia con me e bazzicano su questo forum) ovverosia una sorta di veglia meccanica.
        Nessuno stimolo, nessun casino, nessuna sensazione.
        Una strana fissità nello sguardo (da qui "zombie") e la sensazione di poter tirar dritto anche per sempre con quella sorta di flemma mentale.
        Ah già e impossibilità ad assumere alcunchè di solido (o di gustarlo per meglio dire)

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        • #5
          Originally posted by - ClM -
          Per quanto riguarda esperienze di veglie protratte ne so qualcosa.

          Io di media dormo dalle 4 alle 6 ore per notte a volte saltando a piè pari il sonno anche andando a lezioni di facoltà o esami.
          (Tranne ovviamente ogni 2 settimane circa quando ho il "lungo sonno", una sorta di catalessi di 12/16 ore in cui recupero quel che ho perso)

          Le tue reazioni mi paiono alquanto strane comunque, quando non si dorme ci si sente si svuotati da molti pensieri ma si ha anche una reattività immediata (a meno che non si sia proprio al limitare ultimo della veglia forzata)

          Concordo sulla sensazione di distacco da cio' che si sta facendo (torna utile nel far certe cose).

          Una cosa che ti chiedo è se, durante la veglia protratta, alterni periodi di vitalità quasi eccessiva a fasi di inerzia quasi meccanica.

          Spiego meglio con un esempio: qui in svizzera la sessione di esami è un po diversa dall'italia con tutti quegli appelli a mille date diverse..
          Qui ci sono due settimane per semestre in cui è possibile dare gli esami di quel semestre, data unica.
          Questo semestre avevamo, in 1 settimana e mezza, 5 esami.

          Io sono un tipo notturno e il "mattino" (dopo svegliati) generalmente sono produttivo e proficuo come una medusa schiantata su una scogliera, contrariamente alla mia elevata vitalità notturna.
          Ho usato uno stratagemma quindi, fare la notte in bianco ripassando, guardando film (mi son rivisto praticamente tutta la stagione I di Millenium ;__ e ascoltando musica.
          Arrivate le 6 doccia e via cosi'
          Esame (generalmente alle 8, qlc alle 10) e poi, tornato a casa, sonno fino a tarda serata
          Ripetere per 4 volte circa.

          Risultati? Molto piu' fattibili gli esami in quel modo, niente appannamento mattutino.

          Controindicazioni: Alle 7 del mattino ogni tanto mi trovavo a ribaltarmi per la stanza a causa di scariche di vitalità che mi arrivavano addosso di botto (durata circa mezz'ora l'una) .
          Risolte cantando in growl (penso che i miei vicini ormai conoscano a memoria i Carpathian Forest, i Marduk ed i Type 0 Negative) o semplicemente prendendo a calci il coinquilino.

          Ogni tanto, specie subito dopo l'esame, subentrava quella che chiamo "fase zombie" (e che conoscono alcuni che han fatto qualche nottata di veglia con me e bazzicano su questo forum) ovverosia una sorta di veglia meccanica.
          Nessuno stimolo, nessun casino, nessuna sensazione.
          Una strana fissità nello sguardo (da qui "zombie") e la sensazione di poter tirar dritto anche per sempre con quella sorta di flemma mentale.
          Ah già e impossibilità ad assumere alcunchè di solido (o di gustarlo per meglio dire)
          Che dire...tutto ciò è estremamente interessante...
          io purtroppo non riuscirei mai ad essere proficuo, specie ad un esame, senza aver dormito minimo 9 ore. Non potrei tenere i tuoi ritmi, anche se, lo ammetto, di mattina mi viene molto difficile studiare e spesso mi alzo tardi. Solo qualche volta al liceo studiavo di notte o di mattina prestissimo.
          Credo che sia proprio una questione fisica..c'è chi riesce ad essere molto più attivo nottetempo, piuttosto che di giorno. Comunque, i sintomi da carenza di sonno corrispondono tutti e ciò è quello che mi interessava.

          "Una strana fissità nello sguardo (da qui "zombie") e la sensazione di poter tirar dritto anche per sempre con quella sorta di flemma mentale."

          Questo è descritto perfettamente, però per quel che mi riguarda potevo anche mangiare o bere o fare qualsiasi altra cosa, senza provare la minima emozione.

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