-Clima- Brutta sorpresa in Antartide

[Cosmo]

La superficie di ghiaccio utilizzata come aeroporto da una base scientifica italiana si è rotta con più di un mese di anticipo.



Atterraggio difficile per i ricercatori impegnati in Antartide. La superficie di ghiaccio della Thetis Bay, dove ha sede la base italiana "Stazione Mario Zucchelli", quest'estate appariva dall'alto come un puzzle di tessere bianche galleggianti. "E' la prima volta" dichiara Roberto Azzolini, coordinatore del progetto Polarnet del Consiglio nazionale delle ricerche e membro della Commissione scientifica nazionale per l'Antartide, "che la banchisa, utilizzata come aeroporto, si rompe con più di un mese di anticipo, rendendo difficile qualsiasi operazione logistica per il ricambio del personale e l'approvvigionamento". Con questa notizia si è aperto il Convegno " Il K2 cinquant'anni dopo. La ricerca scientifica negli ambienti estremi" che si è svolta a Roma. Secondo gli esperti il fenomeno della rottura della banchisa può dipendere dai cambiamenti climatici che hanno portato in un cinquantennio a un aumento della temperatura di 2.5 °C, e al collasso delle piattaforme di ghiaccio galleggianti che bloccano l'entrata in mare dei ghiacciai. Ciò consente un più rapido afflusso di ghiaccio sotto forma di iceberg alla deriva. L'Antartide è considerato come il "barometro" della situazione climatica globale,da cui dipendono direttamente o indirettamente la circolazione atmosferica e quella oceanica, il livello del mare e il clima della Terra. Nella profondità dei suoi ghiacciai sono registrate le variazioni climatiche degli ultimi 740 mila anni.

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Antartide, pinguini alla fame causa gigantesco iceberg

"SYDNEY, 15 dic - In Antartide si sta rischiando una catastrofe ecologica. Decine di migliaia di pulcini della specie più piccola di pinguini antartici potrebbero morire di fame. La causa un gigantesco iceberg che impedisce ai loro genitori di pescare nell'Oceano. A lanciare l'allarme gli scienziati di Antarctica New Zealand, convinti che gli esemplari adulti per sfamare i loro piccoli, situati nei terreni di nidificazione di Capo Royds, dovranno affrontare un viaggio di 180 chilometri, che quasi sicuramente porterà molti di loro incontro alla morte.

«Nel tempo che un pinguino impiegherà per ritornare dai margini del ghiaccio fino alla sua colonia, avrà usato tutta la sua energia e tutto il cibo che si è procurato», ha dichiarato Lou Sanson, direttore di Antartica News Zealand. Situazione difficile anche quella vissuta dai pinguini di Adelia che, non potendo accedere ai loro terreni di pesca sempre a causa dello stesso iceberg, hanno abbandonato uova e pulcini. «Quello che può avvenire è che la colonia, o quello che sarà rimasto, dovrà trasferirsi in un'altra area, che potrà avere terreni di alimentazione ancora più poveri», ha detto ancora Sanson."

Toccatemi tutto, ma non i miei pinguini...