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Verdena for paraplegics (Ioshi edition)
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Inutile che posti 'ste coglionate, ho l'album intero.
E ce l'ho perché mi ero convinto a rivalutarli, ma le mie convinzioni di prima si sono solo rafforzate. Hanno un sound stronzo, nessun carisma, sono semplicissimi e banali, provano spesso a citare Radiohead fallendo nel farlo. A questo punto ascolto i Radiohead stessi, dato che li preferisco e non li schifo. Loro sì, li schifo, sarà che ho superato l'adolescenza.
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Originariamente inviato da sgnarf Visualizza il messaggioBeatles[Amdir]Firma Irregolare[/Amdir]
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Originariamente inviato da sgnarf Visualizza il messaggiorigaz a mio avviso siamo di fronte al white album del nuovo millennio...
Si trova anche qualche richiamo alla musica italiana degli anni 60-70, Battisti in primis
E' un album complicato e poco immediato, l'apice della band e non è male, visto che prima c'era quel pezzo da novanta di Requiem.
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Firenze, concerto. Ho scarrozzato per la Toscana la mia carcassa e la mia sgrilla impazzita.
Ogni volta che mi trovo in questa regione sento una sorta di ronzio operoso ed ammirevole sotto i movimenti dei suoi indigeni eppure questa volta, lì, in mezzo alla folla impaziente di fagocitare a buon mercato i propri beniamini, ho provato un certo disagio. Un disagio che appartiene più alle mie serate romane (alcune serate romane). Mi ricordo, non ci voleva molto: io odio i concerti. Rieccomi, sì mi ha trascinato lei va bene, sono in balia di lei.
Fanno la propria entrata i tre e la loro presenza snella già mi irradia di ponderazioni su risparmi energetici elevati vista e considerata la loro modesta massa.
I bufali cominciano ad agitarsi ed io lo so che non empatizzerò nulla di positivo. Non empatizzo.
Per passare il tempo fra un pezzo e l'altro mi immagino una lama rotante di un Predator falciargli le gambe all'altezza delle caviglie ma la puerile distrazione dura poco. Qualche pezzo cerco d'ascoltarlo ma c'è sempre qualche corpo sudato che mi sorride, la mia sgrilla impazzita è in mezzo alla ressa che mi lancia sguardi vittimistici. Lasciami in pace, per piacere.
Un riccioluto spensierato è ora sollevato dal tappeto di mani. La pratica mi dicono si chiami Stage diving, lui sorride è in cima al mondo delle mani e tutte lo vogliono accarezzare e portare più un alto.
Me lo trovo davanti e sopra, lo accolgo a braccia conserte. Provo un poco di gioia nel vederlo precipitare di testa ai miei piedi come nei peggiori allenamenti di boxe cinese. Mi guardo intorno ed accenno una punta di stupore ma non voglio stupirmi più di tanto. Si rialza, qui in Toscana sono tutti amici.
Roberta, la tizia che suona il basso, è la protagonista dei miei sogni di questa serata e le sto masticando morbidamente il buco del culo rosa ed anche lei conviene con me che tutto questo chiasso è esagerato: <<Non state mica facendo una rivoluzione>> ed io sborro. Il pubblico intona <<Nuda! Nuda!>> per ripicca ma lei ha il buco del culo abbottonato alla mia bocca e non ce n'è per nessun altro, non a Firenze.
Si chiude il sipario, Alberto esce di scena, si chiede il Bis. Poi rientra. Da due gomitate alla tastiera per 5 minuti, il pubblico si guarda attorno, un furetto negli occhi dell'altro. Serpeggia lo sconforto ed io sborro l'ultimo succo. Non male i Verdena.Ultima modifica di ErDaniel; 20-03-2011, 23:18.
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