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Concept Album Antologia

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    Difficile partorire un concept degno di lode, di quelli che ci trasportano in un atmosfera concepita ad arte in cui il suono stesso rispecchia le sensazioni che la storia vuole trasmettere.

    Sarebbe bello descrivere quali album considerate ottimi concept e perchè?
    Dall'intreccio della trama, alla resa tecnica, all' evocazione di una precisa atmosfera.
    Una descrizione a 360°
    potrebbe anche essere un buon punto di partenza per chi ha bisogno di spunti.
    Esempio (Wiki):
    THE WALL

    Narra la storia di Pink (in gran parte ispirata alla vita di Roger Waters), che, anche a causa dei tragici avvenimenti della propria vita (il padre morto in guerra mentre lui era ancora in fasce, la scuola disumanizzante, la madre iperprotettiva, l'alienante vita da rock-star, le groupies, il divorzio), si chiude dietro ad un muro psicologico invalicabile, che, per proteggerlo dal mondo esterno lo soffoca inesorabilmente, trascinandolo nella follia (e richiamando, in tal modo, anche la storia personale di Syd Barrett). Le canzoni dell'album spaziano tra sbotti di rabbia anche molto violenti (One of My Turns) e ballate delicate ma strazianti (Nobody Home). La novità del sound si afferma fin dai primi brani dell'album.
    Le quartine suonate sul rullante da Mason (In the Flesh) evocano un suono più heavy di quello dei precedenti albums. Il disco richiama spesso suoni bellici (è ancora la batteria di Nick Mason a richiamare sventagliate di mitragliatrice). L'elicottero di Another Brick in the Wall p. II evoca scene di guerra che, legate alla morte del padre di Waters (deceduto nel 1944 ad Anzio), dominano la prima facciata dell'album. Viene forse suggerito anche un rapporto tra la massificazione, subita dai ragazzi ad opera del rigido ed alienante sistema scolastico, e l'inquadramento militare. Dall'infanzia e dalla prima giovinezza di Pink, si passa - nel lato B del primo disco - al difficile rapporto del protagonista, ormai divenuto un rock-star, prima con la madre, poi con il successo. Intanto il rapporto tra Pink e la moglie si incrina a causa della loro incomunicabilità; il muro ormai si è chiuso. Con esso Pink cerca di proteggersi dalle delusioni, da ogni dolore, ma resta più che mai solo. Tenta di vincere il proprio isolamento, ma inutilmente (Is There Anybody Out There? - Nobody Home). Pink è solo ed in balia dei propri produttori che lo salvano da un'overdose solo per sbatterlo su un palco per il suo ennesimo concerto. Waters immagina che la massificazione giovanile, la perdita di identità delle masse di adolescenti venga favorita e forse anche sfruttata dalle rock star, il cui seguito acritico potrebbe addirittura far rivivere gli incubi del nazismo. Ma resta l'isolamento del protagonista. Tale solitudine può essere vinta in un solo modo: analizzare la propria vita, rivedere il proprio percorso. Si apre un processo (The Trial - [1]), il cui esito è la condanna, forse dolorosa, forse liberatoria, ad abbattere il muro, ad eliminare le proprie difese, ad esporsi - nudo - ai propri simili. Il doppio album si chiude con la ballade Outside the Wall, poesia delicata e dal tono introspettivo (Soli, o a coppie - Quelli che davvero ti amano - Camminano su e giù fuori dal il muro - Qualcuno mano nella mano - Qualcuno si riunisce in band - I cuori sanguinanti e gli artisti - Fanno la loro comparsa - E quando hanno dato tutto ciò che potevano - Alcuni barcollano e cadono - Dopo tutto non è facile - Sbattere il tuo cuore contro un muro di pazzi), eseguita, alla fine del concerto, da Waters, che prima suona il tema con il clarinetto e poi, affiancato da una band folk (con chitarre e fisarmonica), recita, sul sottofondo del coro, il testo della canzone ([2]). The Wall è il punto di arrivo della complessiva esperienza musicale dei Pink Floyd. La critica è abbastanza unanime nel ritenere questo doppio album il capolavoro dei Pink Floyd in quanto connubio perfetto tra musica, testo e rappresentazione dal vivo, segnando una tappa fondamentale nella comunicazione multimediale. L'album è attraversato dal "leit motiv" di Another Brick in the Wall (ma dal vivo i leit motiv sono vari - il tema di Empty Spaces ad esempio ricorre prima di Goodbye Cruel World). In tal modo Waters inserisce nel rock elementi della musica classica. Inoltre l'opera è anche una rappresentazione teatrale: The Trial si svolge addirittura nel palcoscenico della mente di Pink. È un'elaborazione mentale attraverso la quale Pink processa se stesso, immaginando, come testimoni a carico, il maestro, la moglie, la madre.
    @Mago: del tipo come facemmo per i chitarristi, potete aggiungere dei pareri personali oltre alle info da Wikipedia.
    Ultima modifica di Peter89; 23-04-2009, 01:55.

  • #2
    fai un esempio non ho ben capito O_O


    "Forse sono il re degli imbecilli, l'ultimo rappresentante di una dinastia completamente estinta che credeva nella generosità e nell'eroismo!"

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    • #3


      L'album comincia con un brusio di sottofondo, apparentemente in un teatro, con voci di spettatori che attendono un'orchestra che accorda i suoi strumenti. Questo preludio introduce la finzione che guida l'album, ovvero che a suonare non siano i Beatles ma la "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band", che si introduce al pubblico nel primo brano, title track dell'album. Il concept della banda del sergente Pepe permise ai Beatles di rompere gli schemi di composizione e di immagine in cui erano stati imprigionati dalla loro celebrità di "bravi ragazzi" e che tutti si aspettavano in un nuovo album. Invece, il look dei "Baronetti" lascia posto a lunghe barbe e baffi, capelli ancora più lunghi di prima, vestiti coloratissimi ed eccentrici, espressione di una nuova e più libera cultura.

      Ma sono soprattutto i testi più profondi e incisivi ad esprimere i nuovi modi di vedere la cultura, la droga, la religione, come è evidente già nei prime due brani, la title-track e With a Little Help From My Friends ("Con un piccolo aiuto dai miei amici"), il cui titolo iniziale era Bad Finger Boogie ("il boogie del dito dolente").

      Lucy in the Sky with Diamonds ("Lucy nel cielo con diamanti"), diventerà famosa per una presunta allusione all'LSD. Scritta da Lennon nel tentativo di emulare lo stile sognante di Lewis Carroll, sarà una delle canzoni censurate dalla BBC (all'uscita dell'LP saranno quattro). Lennon sostenne in seguito che il titolo del brano (le cui iniziali sono appunto "LSD") fosse ispirato da un disegno di suo figlio Julian, che aveva ritratto la sua compagna di classe (Lucy) nel cielo con dei diamanti. Anche a causa del suo presunto significato allusivo, Lucy divenne in seguito uno dei brani più citati dell'album (tra l'altro dagli stessi Beatles e dai Pink Floyd in A Saucerful of Secrets).

      La quarta canzone è Getting Better ("Va meglio"): il titolo nasce da un modo di dire di Jimmy Nicol, batterista che sostituì Ringo Starr nel 1964. Fixing a Hole ("aggiustare un buco"), quinta canzone, fu interpretata come un riferimento all'eroina (che nessuno dei Beatles in realtà aveva ancora provato) e quindi censurata.

      She's Leaving Home ("Lei se ne va di casa") è un inno degli anni '60 al pari di America di Paul Simon e The Times They're a-Changin' di Bob Dylan. L'atmosfera e l'armonia melanconica è tra le più apprezzate dei Beatles, anche per via della particolare efficacia della collaborazione fra McCartney (autore della melodia principale e del testo) e Lennon (seconda voce). Gli arrangiamenti sono di Mike Leander.

      Being For the Benefit of Mr. Kite! nacque dal tentativo scherzoso da parte di Lennon di trasformare in canzone un manifesto circense di età vittoriana che gli era capitato di vedere.

      Within You Without You, scritta da George Harrison, è il secondo brano di Harrison chiaramente ispirato alla musica indiana, dopo Love you To sull'album Revolver.

      La nona canzone When I'm Sixty-Four ("quando avrò sessantaquattro anni"), garbato esercizio vagamente dixieland di un McCartney ancora ventiquattrenne, ripulito per l'occasione e reso "adulto" da un basso particolarmente curato. Per la canzone McCartney si ispirò al padre - sessantaquattrenne all'epoca dell'uscita del disco - che in gioventù ebbe un complessino specializzato proprio in dixieland. Secondo Lennon, invece, venne scritta dal suo autore all'epoca del loro ingaggio al Cavern Club di Liverpool.

      Lovely Rita ("bella Rita") è l'ennesima dimostrazione della versatilità di McCartney, scritta dopo uno scontro-incontro con una vigilessa. Secondo i sostenitori della leggenda della morte di Paul McCartney, Rita sarebbe l'autostoppista cui Paul diede un passaggio quel fatidico 9 novembre del 1966.

      Good Morning Good Morning ("buon mattino buon mattino") di Lennon fu uno dei brani dell'album meno apprezzati dalla critica, e lo stesso Lennon in seguito ammise di non amarla; eppure ha un ruolo importante nell'introdurre il gran finale: il sergente Pepper riprende le vesti di gran cerimoniere e si lancia in un'infuocata reprise della title track, accelerata, che lascia poi spazio al brano che molti ritengono il capolavoro dell'album e il punto più alto della collaborazione Lennon-McCartney, ovvero A Day in the Life ("un giorno della vita"), il cui working title era In the Life Of.... Anche in questo brano molti lessero riferimenti alla droga in frasi che Lennon sostenne in seguito essere solo esercizi di nonsense: in particolare, molto noti sono i versi
      (EN)
      « I read the news today, oh boy / 4000 holes in Blackburn, Lancashire / and though the holes were rather small / they had to count them all / now they know how many holes it takes to fill the Albert Hall »
      (IT)
      « Ho letto il giornale oggi, ragazzi! / 4000 buchi a Blackburn, Lancashire / e sebbene i buchi fossero piuttosto piccoli / hanno dovuto contarli tutti / ora sanno quanti buchi ci vogliono a riempire l'Albert Hall »
      (da A day in the life)

      In seguito Lennon ammise che entrò in studio quel giorno con la strofa incompleta. Non sapeva che verbo mettere nella riga finale, e solo poco prima di registrare la parte vocale si decise, consigliato dall'amico Terry Doran, per "to fill" (riempire)
      Side one
      1) Sgt. Pepper Lonely Hearts Club Band
      2) With a Little Help from My Friends
      3) Lucy in the Sky with Diamonds
      4) Getting Better
      5) Fixing a Hole
      6) She's Leaving Home
      7) Being for the Benefit of Mr. Kite!!

      Side two
      1) Within You Without You
      2) When I'm Sixty-Four
      3) Lovely Rita
      4) Good Morning Good Morning
      5) Sgt. Pepper Lonely Hearts Club Band Reprise
      6) A Day in the Life

      Che dire, un capolavoro incredibile.

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      • #4
        Queensryche: OPERATION MINDCRIME I


        Quando si parla di concept-albums inevitabilmente emerge il nome dei Queensrÿche..
        Il 1988 vede alle stampe “Operation: Mindcrime” uno dei dischi metal/rock più belli e affascinanti. Ma cos’ha di così speciale questo strepitoso album, soprattutto per le migliaia di estimatori? Penso che ognuno di noi ha una sua spiegazione, la mia idea è che l’album si fondi su un perfetto connubio tra lyrics/storia/musica. È un concept album che narra la storia di una serie di personaggi: del Dr X uomo malvagio e furbo, leader di una cospirazione politica rivoluzionaria dalle tinte notevolmente oscure; di Nikki, giovane tossicodipendente coinvolto nell’organizzazione; di Mary, ragazza dal passato difficile ex prostituta salvata e ora diventata Sister Mary; di Padre William, il suo “salvatore”. Questi personaggi vengono sapientemente intrecciati durante la narrazione che si sviluppa in modo intricato ma fluido, dando luogo a colpi di scena e svolte emozionanti che lasciano aperte diverse vie interpretative e un caso ancora irrisolto: chi ha ucciso Sister Mary? Musicalmente i Queensrÿche sono riusciti magistralmente ad assecondare la narrazione in modo fine, curato e tecnicamente ineccepibile in quel loro modo di suonare rock/metal progressivo unico. Sommariamente l’album è questo, ma visto l’importanza del disco in questione e il grande spazio che il web ci offre, direi che possiamo passare all’analisi track by track, ponendo l’attenzione oltre che sulla musica anche e soprattutto sull’avvincente songwriting. Premessa doverosa: è stato un duro lavoro, sia di traduzione sia di interpretazione perché l’album, come già accennato, lascia ampi spazi di lettura e doppie chiavi interpretative; le mie fonti principali sono state i testi delle lyrics, vari libretti e video pubblicati dalla band. Spero che lo troviate interessante e utile per inoltrarvi nel viaggio “Operation: Mindcrime”.
        La storia che andiamo a narrare inizia dalla fine; il sipario si alza alle "6:00 P.M." (tenete a mente l’ora) con “I Remember Now” nel momento in cui l’infermiera Debbie fischiettando entra nella stanza dove nel letto c’è un paziente mezzo intontito di nome Nikki, ricoverato presso State Hospital e tenuto in stretta sorveglianza in quanto accusato (lo si apprende anche da un notiziario in sottofondo) di aver assassinato vari politici e religiosi della città; mentre ascolta il suo nastro preferito, s’immerge in un viaggio nel suo passato: "I remember now, I remember how it starter”. La strumentale “Anarchy-X”, è una sorta di overture; se si fa attenzione si sente un nutrito numero di persone che acclamano un oratore. Nikki rivive in flashback il momento in cui si è imbattuto con uno strano personaggio. Era in un parco ed incuriosito dalle grida si avvicina ad un centinaio di persone: in mezzo c’era un indiavolato personaggio che propinava infuocati discorsi sulla mancanza di libertà e di uguaglianza, invocando un cambiamento radicale e drastico. Era il Dr. X. La prima canzone vera e propria si ha con “Revolution Calling” ed è subito un classico, uno dei pezzi più conosciuti dell’intera discografia. È la storia del giovane Nikki, che viene reclutato e coinvolto dal Dr. X in questa organizzazione sovversiva. È un tossicodipendente arrabbiato con il suo mondo (che per noi non ha una collocazione spazio/temporale definita) dove la politica è dominata dalla corruzione e dalla crudeltà e il sesso è una merce di scambio, non un atto frutto dell’amore, “Credevo che solo il metodo americano fosse quello giusto, Ma adesso il Santo Dollaro regola la vita di tutti” . Non c’è da aggiungere altro se nonché non è poi così distante dal nostro mondo. La voce di Tate è sopra le righe per tutto il pezzo e diventa impressionante durante il chorus raggiungendo con facilità e disinvoltura note molto alte. Ottimi gli arrangiamenti e il lavoro alle chitarre, intenso e potente, per un’ottima apertura dell’album.
        Segue la title track, coinvolgente e solida; scopriamo che il Dr X è un uomo senza scrupoli e che non esita a far uccidere chiunque si opponga al suo programma. Ha già costruito un’intricata rete di spie e sicari spietati, e ora tocca a Nikki! Sa che è un tossicodipendente e che è facilmente manovrabile se pungolato nel modo giusto, così lo “ipnotizza” garantendosi la sottomissione “Sei venuto a trovare il dottore, E io ti darò la cura”. Ora è nell’organizzazione e da questo momento in poi, ogni volta che il telefono squillerà e la parola “Mindcrime” verrà sussurrata dall’altro capo della cornetta, dovrà eseguire gli omicidio politico/religiosi che gli verranno ordinati. Da segnalare un ottimo lavoro alla batteria che intrecciandosi fluidamente con le chitarre e il basso rende la canzone sublime. Un memorabile riff da inizio a “Speak” nella quale il nostro protagonista, paragonandosi al “nuovo messia” e “Angelo della morte con la pistola”, è convinto che si possa influenzare il mondo politico con l’uso della forza; parla in modo sprezzante del sistema in cui “Le multinazionali ci afferrano con gli artigli, I ricchi controllano il governo, i media la legge” gridando al mondo “Capovolgiamo il sistema di potere, e abbattiamo il loro trono, Educare le masse, incendieremo la Casa Bianca”. Musicalmente ci sono dei riff memorabili e la solita voce di Tate che padroneggia per un pezzo veramente forte. Una delle perle dell’album è sicuramente “Spreading the disease” in cui faremo conoscenza con un altro personaggio importante del concept: Sister Mary. Infanzia sconvolta dai continui abusi sessuali del padre, scappa di casa a 16 anni e per campare costretta a prostituirsi per “25 dollari”. Vita di sofferenze e di continue delusioni, in cui tutti gli uomini che ha incontrato, famigliari, amici o clienti, l’hanno sempre e solo usata. All’età di 18 anni viene salvata da Padre William che l’aiuta a prendere i voti; ma il prezzo è alto e anche lui si rivela come tutti gli altri, pretendendo dei “servizi” particolari: “Lui la prende una volta alla settimana, Sull'altare come un sacrificio”. Buon amico del famigerato Dr X che la “rileva” per offrirla a Nikki come compenso per la lealtà dimostrata. Dopo circa due minuti termina la prima parte della canzone e un ottimo assolo, delle convincenti percussioni e un Tale ad effetto creano un’atmosfera perfetta per un capoverso famoso quanto ancora del tutto attuale: l’accostamento in apertura di paragrafo “Religion and sex are powerplays” è emblematico, per proseguire con le pesanti accuse “I politici dicono no alla droga, Mentre noi paghiamo per guerre in Sud America … E i poveri rimangono poveri, E i ricchi diventano ricchi, E i poliziotti vengono pagati, Per guardare altrove, Mentre l'un per cento governa l'America”. Ascoltando attentamente gli ultimi secondi si sente un bisbiglio "Sex... sex... sex...". Grande canzone! la sezione ritmica capitanata dal duo Rockenfield/Jackson è eccezionale. Segue “The Mission”: dopo circa un anno fatto di morti e omicidi, Nikki comincia a prendere coscienza di ciò che ha fatto. Per uno strano rituale riparatore, si chiude nella sua stanza e accende una candela per ogni delitto. L’unica cosa che lo fa sentire ancora vivo e capace di emozioni umane sono i “rituali” che ha con Sister Mary; non se ne rendeva conto ma piano piano si stava innamorando di lei. La canzone inizia con Nikki seduto nella sua stanza, circondato da candele mentre guarda la TV, e rimugina. L’arpeggio e l’assolo di questa traccia sono davvero ottimi, forse i migliori dell’intero lavoro che ricostruiscono magistralmente il pathos, la "tensione", per un’interpretazione grandiosa di Tate.

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        • #5
          Vero e proprio capolavoro per 10:39 epici si ha con “Suite Sister Mary” sia per come è strutturata musicalmente sia per il songwriting. Prima svolta importante nella narrazione: una giornata piovosa, un finestrino elettrico si abbassa e la voce del Dr X che ordina a Nikki di uccidere Mary e il prete, anelli deboli nei suoi piani. Seguono dei pomposi e solenni versi in latino che creano la giusta atmosfera, con l’Angelo della morte combattuto, tra l’eseguire gli ordini, e ascoltare il suo cuore; nel profondo sente già qualcosa, amore, anche se non realizza cosa. Per ora capisce solo che lei è rimasta l’unica cosa positiva della sua vita. Va a cercarla in chiesa e quando incrocia i suoi occhi, capisce che non può ucciderla e come un sussulto l’amore si rivela in tutta la sua essenza. Le confida tutto, le confessa anche del prete “freddo e morto in ginocchio” ma a sorpresa lei gli dice di ucciderla. Solo per questa notte “Brucia le mie cosce, distendimi in un rito sacrificale, L'altare benedetto brucia la mia carne ancora una volta stanotte”. Non nascondo che è una delle mie preferite in assoluto della band, un vero capolavoro. Un’interpretazione "teatrale" di Tate con parti tenue che rendono l’atmosfera ottima per dieci minuti di intensità emotive non comuni, con parti in stile neo-classico e hard rock che si fondono per i primi tre minuti. Il tono aumenta e il delizioso duetto tra Tate e Pamela Moore che interpreta Mary è coinvolgente senza che tutta la canzone non smarrisca quel particolare pathos. Con sussurri amorosi e la pioggia si chiude probabilmente il primo atto della storia; sfortunatamente qualcosa complica l’idillio creato. In “The Needle Lies” Nikki ha intenzione di liberarsi dal suo master, il Dr X, sgomberarsi la mente ed iniziare una nuova vita con Mary. Lo stato d’animo di lei invece è diverso: sicuramente l’ha amato ma nel momento in cui era sdraiata con lui nei pressi dell’altare ha visto nel suo volto quello di Padre William (come conferma anche il booklet di Livecrime). E lì ha capito che anche lui l’ha usata. Quando il Dr X vede arrivare Nikki conosce già le sue intenzioni e gioca l’ultima carta rammentandogli come lui sia il sua unico fornitore e senza il quale morirebbe “Non potrai mai andare via”. Sconfitto Nikki parla dell’orrore della sua dipendenza “Non ti fidare, Non ti fidare dell'ago, mente …. quando piange... Piange il tuo nome”. Musicalmente è una delle più potenti dell’album con un’ottima apertura da parte di Rockenfield, davvero un grande dietro le pelli! Così Nikki in “Electric Requiem” ritorna nella chiesa dalla sua amata ma la trova sdraiata per terra morta e in un attimo tutti i suoi sogni svaniscono. Suicidio? Omicidio? Un mistero! Davvero una canzone emozionante con un ottimo lavoro alle chitarre, che contribuiscono a renderla toccante e drammatica.
          Le atmosfere con la successiva “Breaking the Silence” mutano il corso dell’album, che si fa meno accessibile e diretto, d’altro canto si stanno esplorando i turbamenti e le crisi che si celano nella mente umana, quelli che porteranno Nikki alla demenza. Quella vista l’ha sconvolto, e in preda alla disperazione corre via come un folle urlando il suo nome per strada, scorgendo in ogni persona il volto dell’amata, per un viaggio nella disperazione umana. Sfinito, catatonico in “I don’t believe in love” torna alla chiesa per stare per gli ultimi istanti vicino a Mary ma trova la polizia già sul posto. Immediatamente lo riconducono all’omicidio di Mary anche se ufficialmente lo arrestano con l’accusa di condotta contraria all’ordine pubblico, possesso d’arma non registrata e resistenza all’arresto; presto cominciano i sospetti anche per gli altri omicidi. Ironicamente viene incastrato per l’unico omicidio che probabilmente non ha commesso! Arrivano le prime conferme dall’analisi dell’arma che risulta essere quella utilizzata per gli altri omicidi. Nikki interrogato, non è per niente lucido, balbetta circa un prete pervertito, di un’operazione nascosta, e di non credere nell’amore “non ne vale la pena per il dolore che ne ricevi”. Segue una canzone la strumentale “Waiting for 22” con un DeGarmo emozionante, ottima per condurci alla fase finale. Le ultime due sono grandiose, con tutti i suoi misteriosi risvolti; musica e testo da brividi sin dalla successiva “My empty Room”. Nikki accusato di molti omicidi, è consegnato al State Hospital per disintossicarsi. Nella sua stanza il delirio lo riporta a Mary e agli omicidi procurandogli una terribile insonnia “Non c’è sonno oggi, non posso pretenderlo Quando tutti i miei sogni sono crimini”. E siamo all’epilogo, con “Eyes of a Stranger” continua il delirio solitario “Rimango sveglio e sudato con la paura di addormentarmi, Vedo il tuo viso che guarda indietro verso di me”, continua a scavare cercando le motivazioni del perché di tutto ciò, mentre specchiandosi vede solo uno sconosciuto. 1 minuto... tutti i ricordi affiorati dalla mente di Nikki, e così tutta la storia di queste 15 canzoni, sono avvenuti sorprendentemente in questo breve lasso di tempo; alle "6:01 P.M." può finalmente dire: "I remember now.". Adoro questa canzone: il testo, l’intro emozionante, il lavoro alle chitarre e alla batteria (specialmente durante il chorus), il finale; tutto è straordinario.
          Come avrete certamente capito dall’enfasi con cui ho narrato la storia, è uno dei miei album preferiti in assoluto; la sua importanza è ormai consolidata, molti gruppi prog successivi hanno tratto ispirazione da questa opera e tra i fans ci sono 17 anni di interpretazioni e discussioni sulle varie sfaccettature che l’album presenta (basta dare un occhio al web per capire); ad attirare l’attenzione è soprattutto il desiderio di dare una soluzione, interpretando addirittura le singole parole, all’enigma del concept: chi ha ucciso Sister Mary? Indiscrezioni circolano già, ma la soluzione sarà svelata definitivamente a breve per la volontà della band di dare un seguito all’album. Se anche musicisti del calibro di Steve Harris lo considerano un album epocale o gruppi come Dream Theater la considerano l’Opera con la “O” maiuscola di maestri un motivo ci sarà no?
          Capolavoro indiscusso a differenza del secondo capitolo, un vero flop.

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          • #6
            Pictures at an Exhibition

            Pictures at an Exhibition è il terzo album di Emerson Lake & Palmer, gruppo di rock progressivo britannico, registrato dal vivo nel 1971.

            Si tratta della rielaborazione in chiave rock dell'omonima composizione pianistica del 1874 di Modest Musorgskij. Nel disco le partiture originali del musicista sono alternate alle composizioni del trio: Emerson Lake and Palmer hanno saputo integrare bene il loro contributo, tanto che è difficile capire dove termina il lavoro di Musorgskij e dove comincia quello del gruppo. In più l'album è impreziosito dal fatto di essere stato registrato dal vivo. Il fattore più eclatante è che in questo concerto Palmer ha "solo" 21 anni, cosa che aggiunge ancora più valore all'opera in sè.

            Il lato A dell'LP si apre con "Promenade", di Mussorgskij, un brano dall'incedere marziale, seguito da "The Gnome", ancora di Mussorgskij ma con contributi di Carl Palmer che aggiunge parti di batteria molto curate. Dopo la ripresa di "Promenade", con contributo di Greg Lake che vi aggiunge alcune liriche, trova posto una composizione del solo Lake, "The Sage", un pezzo per chitarra acustica nel quale si respira una forte atmosfera classica ed i cui fraseggi di chitarra possono costituire una palestra per molti aspiranti chitarristi. Con "The Old Castle" si ritorna all'opera di Mussorgskij, in questo caso con un contributo di Keith Emerson. Il lato A si chiude con un vivace rock-blues composto dal trio che per i contenuti si stacca nettamente dall'opera.

            Sul lato B del disco in vinile dopo un'altra ripresa del tema di "Promenade", si trova "The Hut of Baba Yaga": il pezzo è diviso in due parti e tra queste il gruppo inserisce una propria composizione: "The curse of Baba Yaga". "The Great Gates of Kiev" conclude la rielaborazione dell'opera, ma la chiusura vera e propria del disco è affidata a "Nutrocker" di Kim Fowley, un brano dall'arrangiamento brioso condotto dal clavinet; come suggerisce il titolo, è tratto da Lo Schiaccianoci di Čajkovskij.

            Tratto da un brano classico per pianoforte, riadattato al rock da Emerson, Lake & Palmer, la composizione è ispirata al "viaggio" che un visitatore compie durante una mostra di quadri. Il brano dunque non dà l'idea di essere formato da un unico pezzo, ma da tanti pezzi legati insieme. La musica che "rappresenta" il tratto di percorso da un quadro all' altro è ripetuta più volte ed è tranquilla e allegra. Dopodiché si passa ad una melodia inquietante : la batteria accompagnata dall' organo crea un' atmosfera tutt'altro che serena e calma. Finito questo brano, si torna a riascoltare la promenade iniziale.

            La melodia de "il vecchio castello" è triste, malinconica e nostalgica: tratta infatti di un menestrello che, dopo anni di viaggio lontano dal suo castello, riesce finalmente a tornarvici; purtroppo, però, questo è completamente distrutto (probabilmente a causa di una guerra). La chitarra classica pizzicata è accompagnata dalle parole del cantante del gruppo.

            * Lato A (19.02)

            1. Promenade (Musorgskij)
            2. The Gnome (Musorgskij/Palmer)
            3. Promenade reprise (Mussorgskij/Lake)
            4. The Sage (Lake)
            5. The Old Castle (Musorgskij/Emerson)
            6. Blues Variations (Emerson Lake and Palmer)

            * Lato B (18.47)

            1. Promenade reprise 2 (Musorgskij)
            2. The Hut of Baba Yaga part one (Musorgskij)
            3. The Curse of Baba Yaga (Emerson Lake and Palmer)
            4. The Hut of Baba Yaga part two (Musorgskij)
            5. The Great Gates of Kiev (Mussorgskij/Lake)
            6. Nutrocker (Kim Fowley)

            Tracce Bonus [modifica]

            1. Pictures at an Exhibition (studio version) – 15:28
            2. Promenade
            3. The Gnome
            4. Promenade
            5. The Sage
            6. The Hut of Baba Yaga
            7. The Great Gate of Kiev

            Pictures at an Exhibition (studio version) è stata incisa nel 1993 ed è presente nella versione rimasterizzata del disco pubblicato nel 2001 e nelle successive pubblicazioni.

            YouTube - ELP Emerson, Lake & Palmer - Promenade+The Gnome

            YouTube - ELP Emerson, Lake & Palmer - The Sage

            YouTube - ELP Emerson, Lake & Palmer -The Great Gates of Kiev+The End

            YouTube - Emerson Lake & Palmer - The Curse Of Baba Yaga

            ecc ecc ecc


            "Forse sono il re degli imbecilli, l'ultimo rappresentante di una dinastia completamente estinta che credeva nella generosità e nell'eroismo!"

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            • #7
              Metropolis pt2: Scenes from a memory


              metropolis part 2: Scenes from a memory è un concept album pubblicato nel 1999 dalla band progressive metal americana dream theater.

              Basato sulla storia noir di nicholas che scopre la sua vita passata, fatta di amore, infedeltà e morte, l'album rappresenta, secondo molti, uno degli apici della carriera del gruppo, corroborato dalla fresca entrata nell'organico dell'esperto tastierista e pianista jordan rudess.
              Come si evince dal titolo dell'album, metropolis pt. 2: Scenes from a memory è il seguito di metropolis pt. 1: The miracle and the sleeper, brano contenuto nel secondo lavoro della band, images and words. Quando il brano fu intitolato "metropolis pt. 1", la band non era, in realtà, intenzionata a scrivere una "parte seconda"; il titolo fu formulato in quel modo, quasi come uno scherzo. Dopo le molte pressioni dei fans, però, la band decise di iniziare a lavorare ad un "metropolis pt. 2".

              Inizialmente, la band lavorò alla seconda parte pensandola come un unico brano piuttosto che come un intero album. Fu durante la preparazione di falling into infinity, il quarto album del gruppo, che part 2 iniziò ad essere scritta.

              Dal punto di vista del suono, l'album rappresenta una sorta di ritorno alle origini e soprattutto alle sonorità e alle strutture di images and words ma con un sound leggermente più attuale; questa scelta può essere vista come un tentativo da parte della band di riconquistare il proprio pubblico, in parte deluso dal precedente falling into infinity. L'album presenta strutture estremamente complesse e un alto contenuto tecnico, in contrapposizione alle strutture più accessibili del predecessore. In particolare, alcuni brani come overture 1928, fatal tragedy e soprattutto the dance of ********, sono caratterizzate da un virtuosismo quasi estremo che si rifà alle sonorità dei liquid tension experiment, progetto che nel biennio 1998-99 ha coinvolto john petrucci, mike portnoy e il nuovo entrato jordan rudess.
              L'ultima traccia dell'album inizia un esperimento musicale da parte dei dream theater. Il brusio all'inizio di the glass prison, il primo brano dell'album six degrees of inner turbulence (2002), è lo stesso brusio che si sente alla fine di finally free, brano conclusivo di questo album. Si verrà così a creare una sorta di concept interno negli album seguenti dei dream theater, che ricollega the glass prison a this dying soul dell'album seguente train of thought, sino ad arrivare al penultimo album, octavarium, in cui l'inizio di the root of all evil si collega all'ultima nota di in the name of god.

              Luogo:
              Echo's hill
              tempo:
              1928
              personaggi:

              Julian : The sleeper
              edward : The miracle
              victoria : Fidanzata di julian
              fatti:
              Julian e edward sono gemelli "confinati nella stessa mente" e questo lo sappiamo da metropolis pt. 1.
              Essendo gemelli i due dovrebbero essere telepatici e pertanto dovrebbero percepire l'uno i sentimenti dell'altro.
              La differenza tra i due è che edward è stato il miracolato nel senso che era riuscito nella vita (era senatore) mentre julian era caduto nel gioco
              d'azzardo e nella droga. Victoria era fidanzata di julian ma "lei voleva amore per sempre, ma lui aveva altri piani, lui è caduto in una brutta
              strada, lei ha dovuto lasciarlo giù, ha detto 'non posso amare un uomo ribelle'".
              Pertanto ha cercato comprensione e ha avuto una relazione con il fratello edward.
              Così facendo edward si è innamorato di victoria e non voleva più che lei si rimettesse con il fratello drogato perchè "non li stà portando da
              nessuna parte".
              Ma victoria si accorge che è ancora innamorata solo di julian e così i due hanno un incontro segreto.
              Edward percepisce questo e così va a casa di julian un venerdì sera, sfonda la porta, cammina sui vetri mentre il cane abbaia, con due colpi di
              pistola ammazza julian che nel frattempo aveva preso un coltello a serramanico.
              Victoria visto questo comincia ad urlare in preda al terrore. Edward dice "apri gli occhi victoria" e ammazza anche lei con due colpi di pistola.
              Julian in punto di morte solleva il volto di victoria e canta "un'ultima volta, giaceremo oggi ..." e poi ".. Gli spiriti si innalzano al cielo".
              Edward prima di uscire lascia una lettera nella tasca di julian che porterebbe a pensare all'omicidio di victoria e poi al suicidio.
              Molto probabilmente edward usa il suo potere politico per insabbiare il caso.
              Edward è il testimone.
              Qui finisce il passato.
              Dopo circa 30/40 anni l'anima di victoria si reincarna in nicholas.

              Luogo:
              Studio psichiatrico
              tempo:
              1999
              personaggi:
              Il terapista : Colui che ipnotizza nicholas nell' intento di liberarlo dagli incubi.
              Nicholas : Circa 30enne reincarnazione di victoria.
              Fatti:
              Nicholas è un uomo sposato con figli. E' sempre tormentato da incubi che gli ricordano la vita passata e vede "... Attraverso i suoi occhi ..." (di
              victoria).
              Nicholas ricorda tutto nel lettino del terapista meno che l'omicidio.
              All'inizio di "finally free" il terapista finisce l'ipnosi su nicholas il quale prende la macchina e, ascoltando finally free si dirige verso casa.
              Durante il tragitto si ricorda dell'intero omicidio.
              Arriva a casa, spegne l'auto e l'autoradio, chiude l'auto, e si dirige verso l'ingresso.
              Prima di lui però era entrato a casa sua il terapista (?) che aveva la tv accesa (parlava di jhon fitgerald kennedy junior), l'ha spenta e mentre si
              versava da bere (con ghiaccio) arrivava nicholas che parcheggiava l'auto (si sente la musica in lontananza).
              Il terapista accende il giradischi e si nasconde dietro una porta scricchiolante e aspetta.
              Entra nicholas e si dirige verso il giradischi e non appena arrivatovi il terapista dice "apri gli occhi nicholas" come edward disse a victoria.
              La puntina del giradischi va fuori e si sentono gli ultimi 30s di rumore.

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              • #8
                Track by track:

                atto 1

                prima scena: Regression

                l'album inizia con nicholas che si rilassa al suono della voce dell'ipnoterapeuta, entrando in uno stato ipnotico durante una seduta di regressione. Il conto alla rovescia comincia da 10 e lentamente nella mente di nicholas si materializzano le immagini che da tempo tormentano i suoi sogni.

                Seconda scena (i): Overture 1928
                nicholas è in trance ipnotica e si sorprende della sensazione surreale di tranquillità che prova. Entrando in trance, inizia a focalizzare l'oggetto dei suoi sogni: Una ragazza di nome victoria, la cui vita sembra stranamente simile alla sua.

                Seconda scena (ii): Strange déjà vu
                nicholas è ancora in stato di trance, ma adesso si riesce a comprendere qualcosa di più delle immagini che gli vengono alla mente. Si scopre come il protagonista, ogni volta che chiude gli occhi, venga trasportato in un sogno molto vivido e ricorrente riguardante un'altra vita, forse una sua vita precedente. è proprio questo che l'ha spinto a sottoporsi alla terapia ipnotica.
                Nel sogno appare un sentiero che porta ad una casa; all'interno della casa, al piano superiore, c'è una stanza in cui una ragazza appare in uno specchio. Tutte queste cose gli sembrano molto familiari, anche se logicamente non dovrebbero esserlo. Ma in questo sogno, a differenza di quelli precedenti, alcune cose sembrano più chiare del solito, forse perché si tratta di una trance ipnotica e non di un sogno qualunque. Nicholas può vedere il volto della ragazza e le pone una domanda "young child, why don't you tell me why i'm here?" ("bambina, perché non mi dici il motivo per cui sono qui?"). Nicholas comprende che c'è qualcosa che li accomuna, che c'è un ragione per la quale lei lo sta guidando: Una storia da raccontare, e questa storia è così terribile da lacerarle l'anima.
                Victoria sta cercando il modo di rivelare a nicholas la verità riguardo il suo omicidio e, allo stesso tempo, esprime tutta la sua sofferenza "... Tears my heart into two..." (trad. "... Strappa il mio cuore in due..."), che, con la frase successiva "... I'm not the one the sleeper thought he knew..." (trad. "... Non sono quella che the sleeper crede che sia..."), esprime il senso di colpevolezza che la ragazza ha dentro al cuore. Colpevolezza che deriva dal fatto di non aver mai detto a julian baynes (nella storia chiamato anche "the sleeper") della relazione che la lega al fratello, il senatore edward baynes (nella storia chiamato anche "the miracle"). Victoria è sopraffatta dalla colpa per quello che ha fatto a julian.
                A questo punto nick torna alla realtà ed esce dallo studio del terapeuta. Nonostante sia sveglio i pensieri e gli eventi dell'altra vita permeano ogni istante della sua quotidianità; questo è l'inizio della sua ossessione per la soluzione del caso. Desidera disperatamente sapere il perché di quegli eventi, vorrebbe accedere all' "altra realtà" in uno stato di coscienza piena. Non gli importa più nulla della sua vita reale, l'unica cosa a cui pensa è la sua ossessione, l'ossessione per il destino di victoria e per i fatti avvenuti nella "sua realtà"; è durante queste riflessioni che si rende conto di poter riuscire a vivere in quel mondo oggetto dei suoi sogni. Capisce che il "mondo del sogno" ha con sè la chiave della sua pace interiore, l'unica cosa da fare è "sbloccare" la porta ed accedere a quel mondo.

                Terza scena (i): Through my words
                nick riesce, finalmente, a comprendere a pieno il collegamento che lo lega a victoria ed il perché del dolore provocato dalle sue parole. Comprende che condivide, con la ragazza, lo stesso spirito.

                Terza scena (ii): Fatal tragedy
                la terza scena inizia con nick 'solo nella notte'. Lui sa chi è victoria, ma non sa perché è così straziata o quale ne sia la causa. Successivamente nick va a visitare un vecchio, anche lui solo,che abita nella casa dove è stata assassinata victoria.chi sia in effetti il vecchio, non si riesce ad evincere con chiarezza dal racconto. Il vecchio confida qualcosa a nick riguardo ad un assassinio: Gli parla di una giovane ragazza assassinata. Nick si siede ed ascolta la storia del vecchio e scopre che tutto ancora rimane avvolto nel mistero.
                Nick realizza che, fin quando non riuscirà a scoprire la verità riguardo all'assassinio di victoria, non potrà vivere una vita normale ("there can be no peace of mind" (trad.) "non ci può essere la pace mentale"). è totalmente preso da questa ossessione e non riesce a tornare indietro. Nick si fa coraggio e comincia a nutrire una minima speranza di arrivare alla verità. La canzone finisce con l'ipnoterapeuta che parla e, la successiva scena, inizia con nick che, ipnotizzato, torna all'omicidio di victoria.

                Quarta scena: Beyond this life
                dal giornale si scopre ciò che è successo nel 1928. La storia narra di un testimone oculare, edward baynes, che ha sentito un suono terribile e che, raggiungendo la scena del crimine, ha trovato una donna morta e l'assassino di fronte al cadavere. Edward tenta di aiutarlo, ma l'assassino si spara e cade sopra al corpo della donna. Il titolo del giornale cita una tragedia a causa di un conflitto amoroso, identificando la vittima ed il carnefice come amanti.
                Il giornale presuppone una rottura tra victoria e julian a causa dello stile di vita di quest'ultimo. Quali siano le cause precise si può solo immaginare dalle parole di victoria "i can't love a wayward man.." (non posso amare un uomo perso...), julian infatti avrebbe il vizio del gioco d'azzardo e dell'alcool come poi suggeriscono le immagini del dvd incluso, victoria, dunque avrebbe riconsiderato il rapporto se julian si fosse messo in riga: Il giornale parla di un omicidio premeditato.
                Le prove parlano di una violenta colluttazione e di un coltello a serramanico, che sarebbe stato trovato sulla scena. La presenza del coltello causa qualche dubbio, perché difficilmente una giovane ragazza, nel 1928, avrebbe portato con sé un coltello, a meno che non avesse previsto di dover difendersi. Inoltre, viene trovato nella tasca dell'omicida un biglietto con scritto che preferisce uccidersi piuttosto che vivere senza victoria.
                Segue la ripetizione di "beyond this life", volta a ribadire la convinzione di nick di condividere il proprio spirito con victoria; allo stesso tempo nick comprende non solo che l'anima di victoria è trasmigrata nel suo corpo ma che, assieme alla stessa, sono trasmigrati anche i tratti caratteriali, personali, e tutte le esperienze che in eterno accompagneranno quell'anima.

                Quinta scena: Through her eyes
                nicholas è di nuovo sveglio. Venuto a conoscenza dell'assassinio di victoria commesso nel 1928 si sente in dovere di visitare la sua tomba. Nick esprime il dolore per la sua morte, vista anche la giovane età e l'innocenza della ragazza. Nello stesso momento si rende conto che, da quando sta osservando la propria vita attraverso gli occhi della ragazza, riesce a comprendere completamente ciò che le è realmente accaduto, ed è straziato per quest'ingiustizia.
                Raggiungendo la sua tomba è sopraffatto dalla tristezza. Anche le parole incise sulla sua lapide testimoniano che era una dolce e innocente ragazza la cui vita è stata brutalmente strappata prima del tempo. Nicholas sente la morte come propria o come quella di qualcuno che ama. Continua a lasciar vagare le immagini di lei per la sua mente mentre si chiude per un po' nella sua tristezza. Pensa a quanto più di lei ha vissuto ed è ancora addolorato per l'ingiustizia della sua morte prematura. Poi sul finire della canzone nicholas riprende la sua compostezza e si conforta e realizza che affrontando questa tragedia e piangendo questa perdita può ora andare ancora avanti. Questo momento di dolore era necessario per accettare la propria morte in un'altra vita e comprendere pienamente perché quest'altra vita l'abbia cercato.

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                • #9
                  ATTO2

                  SESTA SCENA: Home
                  La scena si apre con Julian che parla della sua ossessione e di come la sua vita sia diventata una sciarada. Negli ultimi tempi, come si è saputo in precedenza, Victoria lo aveva lasciato a causa della sua dipendenza, di qualsiasi natura sia ("Lines take me higher" le strisce mi portano su).
                  In seguito sentiamo Edward raccontare di come Victoria sia venuta da lui piangendo dopo aver lasciato Julian. Edward sente che si sta innamorando della ragazza, e inizialmente si sente in colpa perché sa di tradire il proprio fratello. Ma la sua ossessione per Victoria diviene più forte del suo senso di colpa e approfitta di questo momento in cui è vulnerabile per sedurla.
                  Infine, a parlare è nuovamente Nicholas, al giorno d'oggi, e sveglio. Al momento, dell'intera vicenda conosce solo quello che gli è stato raccontato dal vecchio e quello che ha appreso dalla lettura del giornale. Si rende conto che gli sfugge qualche altro dettaglio della storia ed è ossessionato dalla risoluzione del mistero: non vede l'ora di iniziare la successiva sessione di terapia.

                  SETTIMA SCENA: One Last Time
                  La scena inizia con Nicholas che riflette. Non è convinto, dalle prove raccolte fino a questo punto, che il giornale dica la verità. Gli sembra di aver sentito qualche diceria, probabilmente chiacchiere sulla relazione della ragazza con Edward: Victoria ha forse ferito i sentimenti di Edward e gli ha detto addio? Poi sentiamo Victoria, ancora nel passato, che dice: One last time, we'll lay down today. Potrebbero essere le parole di Victoria mentre lascia Edward e gli dice che quello sarà il loro ultimo incontro.
                  Nicholas visita la casa di Edward, dove lui e Victoria hanno avuto la loro relazione. La casa sembra contenere molti indizi e Nicholas ritiene di avere finalmente alcune conferme ai suoi sospetti. Sebbene sia sveglio, non appena entra nella camera da letto, gli appare una sorta di rivelazione: come se avesse perso coscienza, sente nuovamente il freddo che provava nei suoi precedenti sogni ricorrenti, si trova improvvisamente all'esterno e sente l'urlo di una donna e un uomo che supplica perdono. È possibile che Nicholas a questo punto sospetti che Edward e Victoria avessero una relazione, a causa dei numerosi indizi che trova nella casa. Nel suo momentaneo stato di doppia coscienza, vede i ricordi di Victoria dell'incontro fatale, ma non ottiene ancora sufficienti informazioni e la visione scompare.

                  OTTAVA SCENA: The Spirit Carries On
                  Nicholas è di nuovo, e per l'ultima volta, sotto ipnosi e ripete il suo convincimento che la sua anima trascenderà e che non deve temere la morte. Ora crede che Edward sia coinvolto nell'omicidio e progetta di rivelare la verità riguardo ad un crimine avvenuto più di 70 anni prima. Victoria gli appare, nel presente questa volta, e gli dice di andare avanti, gli ha svelato la verità e gli chiede di non dimenticarla mai. Nicholas prova un piacevole senso di pace dopo aver placato il tormento di Victoria e la propria ossessione; si rende conto che la ragione per cui tutto questo è accaduto, il messaggio fondamentale, è che la morte non è la fine, ma solo un passaggio, come l'ipnosi ha rivelato.

                  NONA SCENA: Finally Free
                  Nell'ultima scena veniamo a conoscenza di informazioni che Nicholas ignora, perché è uscito dalla trance ipnotica e lo sentiamo salire in auto ed andarsene. Victoria e Julian si incontrano per caso e decidono di vedersi di nascosto più tardi per poter parlare. La ragazza è emozionata perché Julian è l'amore della sua vita, e sta per lasciare Edward. Non è più divisa in due tra Edward e Julian, ma sa che Edward avrebbe potuto uccidere il fratello se avesse saputo della sua relazione con lui.
                  Si incontrano in segreto, o almeno così pensano. Edward si fa vivo, comincia a lottare con Julian che perde una bottiglia di liquore dalla tasca ed estrae il coltello. Edward spara a Julian, Victoria urla, Edward le dice open your eyes, Victoria! ("apri gli occhi, Victoria!") e spara anche a lei. Julian striscia fino a lei, le crolla sopra e pronuncia le sue ultime parole: one last time... ("un'ultima volta..."). Edward nasconde una lettera nella tasca di Julian, quindi chiede aiuto e recita il ruolo di testimone.
                  Torniamo quindi a Nicholas, che sta guidando verso casa pensando di essere finalmente libero dall'ossessione che lo ha tormentato; ha inoltre appreso che la sua vita continuerà dopo la morte. Nick arriva quindi a casa, entra ed inizia a rilassarsi, versandosi qualcosa da bere ed ascoltando un disco. Un'altra automobile arriva, l'ipnoterapeuta entra nella stanza e dice Open your eyes, Nicholas! ("apri gli occhi, Nicholas!"). Il giradischi viene urtato da Nick, spaventato dall'ipnoterapeuta: la musica si interrompe e si sente il brusìo tipico della puntina sul disco, ormai terminato, che continua a girare. L'ipnoterapeuta, reincarnazione di Edward, ha ucciso Nicholas.
                  Il brusìo è anche l'inizio di The Glass Prison che è la prima traccia di Six Degrees of Inner Turbulence, il successivo album dei Dream Theater.
                  1. Regression - 2:07
                  2. Overture 1928 - 3:37
                  3. Strange Deja Vu - 5:12
                  4. Through My Words - 1:02
                  5. Fatal Tragedy - 6:49
                  6. Beyond This Life - 11:22
                  7. Through Her Eyes - 5:29
                  8. Home - 12:53
                  9. The Dance of Eter.nity - 6:13 (La censura, i misteri di GN)
                  10. One Last Time - 3:46
                  11. The Spirit Carries On - 6:38
                  12. Finally Free - 11:59
                  Ultima modifica di Peter89; 24-04-2009, 15:13.

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                  • #10
                    Eter.nity è censurato (non capisco poi perché censurare parole che hanno anche e soprattutto un significato fine a sè stesso...).
                    Who is Kaiser Souze? He is supposed to be Turkish. Some say his father was German. Nobody believed he was real. Nobody ever saw him or knew anybody that ever worked directly for him, but to hear Kobayashi tell it, anybody could have worked for Souze. You never knew. That was his power. The greatest trick the Devil ever pulled was convincing the world he didn't exist. And like that, poof. He's gone.

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                    • #11
                      Rock, Rock, Rock è considerato il primo album in studio del cantante statunitense Chuck Berry, rilasciato nel Dicembre 1956. Esso è famoso per essere stato lanciato sul mercato come un album di colonne sonore dell'omonimo film, il che non è vero. In realtà solo 4 canzoni di questo album erano presenti nel film. Le altre canzoni sono state composte da Chuck Berry, The Moonglows e dai The Flamingos.

                      Tracce

                      1. "I Knew From the Stars"
                      2. "Would I Be Crying"
                      3. "Maybellene"
                      4. "Sincerely"
                      5. "Thirty Days"
                      6. "The Vow"
                      7. "You Can't Catch Me"
                      8. "Over And Over Again"
                      9. "Roll Over Beethoven"
                      10. "I'll Be Home"
                      11. "See Saw"
                      12. "A Kiss From Your Lips".

                      Singoli

                      * "Maybellene"
                      * "Thirty Days"
                      * "Roll Over Beethoven"
                      * "You Can't Catch Me"



                      Chuck Berry

                      Background

                      1926 Charles Edward Anderson Berry nasce a St Louis , nel Missouri, il 18 Ottobre
                      1951 Berry inizia a suonare la chitarra alle feste
                      1952 Il pianista Johnnie Johnson chiede a Berry di unirsi al suo gruppo, composto da Ebby Hardy alle batterie, per un
                      ingaggio per la festa di Capodanno. Piu' tardi, Johnson e Hardy accompagneranno Berry nella sua prima sessione di
                      registrazione per la Chess.
                      1955 Berry registra "Maybellene" insieme a "Wee Wee Hours", "You Can't Catch Me", e "Thirty Days" alla Chess
                      Records di Chicago, la quale pubblica "Maybellene" come singolo. Entro la fine dell'anno, diventa la canzone di
                      R&B al primo posto in America
                      1957 Esce iI primo album di Chuck, "After School Session"
                      1961 Berry viene arrestato per aver condotto un minore oltre i confini di stato per scopi immorali.
                      1964 Collabora con Bo Diddley all'album "Two Great Guitars"
                      1966 Inizia a registrare per la Mercury Records
                      1970 Berry ritorna alla Chess
                      1972 Ottiene il suo primo successo che va al primo posto della classifica Billboard dei singoli, con la canzone-novita'
                      "My Ding -A-Ling"
                      1975 Registra il suo ultimo album per la Chess intitolato "Chuck Berry"
                      1979 Berry viene messo in carcere per evasione fiscale
                      1980 Viene lanciata nello spazio sulla navetta spaziale Voyager una registrazione di "Johnny B.Goode"
                      1984 Vince un Grammy per Lifetime Achievement
                      1986 Berry entra a far parte del Rock & Roll Hall of Fame
                      1987 Berry viene presentato assieme ad un divo al Hollywood Walk of Fame. "Hail ! Hail ! Rock n' Roll", un film-
                      concerto biografico. Chuck scrive anche "Chuck Berry : The Autobiography".
                      1990 Si dichiara colpevole di possesso di marijuana e riceve una sospensione della sentenza
                      1993 Berry suona alla festa per la nomina del Presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton

                      Le influenze

                      Chuck venne a contatto con la musica fin dalla sua tenera eta'. Durante la sua adolescenza a St Louis, nel Missouri, il coro della chiesa del posto - il coro dell' Antioch Baptist Church- si esercitava a casa dei suoi genitori. Piu' tardi, Chuck inizio' a cantare in quello stesso coro. Ottenne il suo primo successo quando canto' "Confessin ' The Blues" di Jay McShann ad un concerto organizzato dalla classe del '41 della Summer High School. " Mentre ero in scena, mi accorsi che il pubblico rispondeva se gli veniva dato cio' che voleva" - ricordo' nella sua autobiografia.
                      Berry decise di imparare a suonare la chitarra quando frequentava il liceo. A quel tempo, la sua musica preferita era il boogie woogie, il blues e lo swing. Lo stile che sviluppo'piu'tardi quando registrava per la Chess e' in gran parte un insieme di questi stili. Uno dei suoi primi libri educativi fu "Guitar Book Of Chords" di Nick Manoloff.
                      Piu' tardi, studio' teoria musicale e armonia alla Ludwig's Music di St Louis.
                      Fu influenzato da diversi chitarristi blues, quali Muddy Waters, Elmore James e Tampa Red. Gli piacevano anche gli stili rhytm-and-blues di T-Bone Walker, Lonnie Johnson e Carl Hogan con i Tympany Five di Louis Jordan, cosi' come la musica jazz di Charlie Christian e Django Reinhardt. (Un musicista jazz del posto, il chitarrista Ira Harris, gli mostro' come suonare alcuni lick jazz con lo stile di Christian). La musica ritmata d Hogan ha avuto particolare influenza su Chuck. "Rimaneva sempre fedele ai I-IV-V, suonava principalmente quartine ed ottave e suonava perfettamente a tempo".- disse Berry a Tom Wheeler nell'edizione del Marzo 1988 di Guitar Player. Berry fu influenzato anche dai suonatori di sassofono, tra i quali, tra i suoi preferiti citiamo Illinois Jacquet.
                      Quando Berry inizio' a suonare nei clubs, cerco' di imparare tantissime cose per riuscire a trovare e a mantenere gli ingaggi.. Il materiale andava dal blues al pop, come, per esempio, "Banana Boat Song" di Harry Belafonte, e le musiche di Nat King Cole, alle canzoni country , tra cui "Mountain Dew" e "Jambalaya" di Hank Williams. L'influenza country fu molto evidente nel primo singolo di Berry, "Maybellene", cosi come in molte altre canzoni ove egli suonava la pedalsteel.


                      "Forse sono il re degli imbecilli, l'ultimo rappresentante di una dinastia completamente estinta che credeva nella generosità e nell'eroismo!"

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                      • #12
                        Lo Stile

                        Sebbene una volta Chuck Berry abbia detto di non riconoscere alcun stile suo proprio, la maggior parte degli storici musicali sono concordi a ritenere che il suo modo di suonare la chitarra fu uno dei fattori nella definizione del "suono
                        della prima musica rock".
                        La musica di Berry mescolava elementi di R&B con elementi di country, ottenendo cio' che infine venne chiamato come rock n' roll. La sua musica abbracciava molti stili tra cui il blues, lo swing , il jazz e il calypso, ma seppe sempre mantenere la sua personalita'.
                        L'aspetto piu' importante dello stile di Berry e' la sua raffinatezza ritmica. La maggior parte dei suoi ritmi sono sincopati e si basano su schemi di boogie-woogie che si diffusero agli inizi degli anni 50. Berry fa notare che questo fu un risultato delle sue influenze swing big-band.
                        Spesso, i suoi ritmi sono un incrocio tra 4/4 di tempo, note ad ottavo, downstroke shuffles e un aria rock ad ordinata nota ad ottavo . Ama cambiare gli accenti degli shuffles per evidenziare maggiormente lo swing. Un'altro tratto comune dei ritmi di Berry e' uno schema di basso root to fifth (dalla nota forndamentale al quinto), che ricorda la musica country degli inizi.
                        Le canzoni di Berry iniziano spesso con un lick di introduzione, un breve assolo, o un effetto sonoro inventivo, come per esempio l'uso di un accordo aumentato per imitare la campanella di scuola in "School Days" oppure il quarto intervallo che egli suona in "Maybellene" per imitare il clacson di una macchina. I suoi assoli fanno ampio uso di double-stop e note tirate. Uno dei suoi lick piu' comuni, in cui una nota e'tenuta di una battuta intera , seguita dalla stessa nota suonata sulla corda adiacente, e' simile al lick che suonava spesso T-Bone Walker.
                        Molte delle prime composizioni di Berry furono influenzate dal blues, come per esempio "No Money Down", che ricorda "Hoochie Coochie Man"di Muddy Waters. Ben presto, pero', il suo modo di procedere con gli accordi deviarono leggermente dalle progressioni blues ed iniziarono a mostrare elementi delle variazioni stilistiche emergenti di Berry. Per esempio, invece di suonare un cambiamento a V :IV :I su un verso, inizio' a preferire suonare il V-V-I.
                        Forse per il fatto che Chuck suona spesso con dei pianisti ( e' stato notevolmente influenzato dal suo pianista, Johnnie Johnson), molte delle sue canzoni sono suonate in chiave di Bb e Eb, mentre la maggior parte dei chitarristi preferisce suonare in A o E. Poiche' Chuck usa soprattutto accordi a barrè e schemi pentatonici a box patterns non si affida cosi tanto alle corde aperte quanto quei chitarristi che suonano solitamente in A o E.

                        Tecniche

                        Per comprendere pienamente il modo di suonare ritmato di Berry, un chitarrista dovrebbe concentrarsi tanto sulla tecnica a mano destra che sulla tecnica a diteggio a mano sinistra. Per ottenere un suono staccato, Berry usa una combinazione di sordina a mano destra (soffermando la parte finale del palmo sul bridge della chitarra), e di downstrokes.Per i ritmi piu' veloci, come per esempio nell'introduzione a "School Days", utilizza una combinazione di battute inferiori e superiori. Egli tiene il suo pick piatto tra il pollice della mano sinistra e il suo dito indice, pizzicando proprio nella zona sovrastante il pickup del bridge.
                        La tecnica ritmica a mano sinistra di Berry fa ampio uso di fermate doppie ed accordi a barrè Spesso usa il dito indice della mano sinistra per suonare schemi di basso alternanti, sulle corde inferiori. Questi schemi di basso sono divenuti una segnatura dello stile ritmico di Berry.

                        In aggiunta alle note di curvatura, Berry usa liberamente slides e legature. Molte delle sue canzoni e dei suoi asoli iniziano con uno schema a stop doppi discendenti, dove egli lega gli accordi verso il basso man mano che si muove verso quello seguente. Tende anche a piegare e a rilasciare le note lentamente diverse volte dopo averle pizzicate , facendole risuonare piu' come due note separate che come un vibrato. Un'altra sua tecnica preferita consiste nell'utilizzare hammer-ons e pull-offs in maniera parsimoniosa per accentuare e mettere in evidenza o anticipare un'accordo.

                        La strumentazione

                        La prima chitarra di Berry fu una chitarra elettrica Kay che gli fu venduta per 30 $ da Joe Sherman, un suonatore di R&B a St. Louis. Nelle prime foto pubblicitarie per la Chess, Chuck e' raffigurato con una chitarra elettrica archtop Epiphone, ma egli sostiene di non aver mai fatto registrazioni con quella chitarra. Anteriormente alla sua prima sessione di registrazione per la Chess, Chuck aveva acquistato a St Louis, da Ludwig's Music, una chitarra elettrica archtop Gibson ES-350T Blond avente 2 pickups P-90. Questa e'la chitarra con la quale le prime foto promozionali lo raffigurano maggiormente ed e' anche la chitarra che egli uso' per gran parte delle sue leggendarie registrazioni nella meta' degli anni 50. Durante il 1957, non si sa precisamente quando, egli acquisto' una chitarra simile ES-350T, ma questa con due pickups humbucking invece che a bobine singole come i P90. Berry si ricorda di aver usato questa chitarra per la maggior parte dei successi che registro' duranti i tardi anni 50. Piu' avanti, regalo' questa chitarra al suo amico Joe Edwards ed si trova ora in mostra al Ristorante Da Ewards, in Blueberry Hill, a St Louis, nel Missouri.
                        Sebbene il film "Rock, Rock, Rock" mostri Berry mentre suona con una Gretsch Chet Atkins 6120, egli ammette che la chitarra servi' solo da supporto. Egli possedette per un po' una Gretsch hollowbody, ma egli fece chiaramente capire di non gradire la chitarra per il fatto che pesava di piu', se paragonata alle sue Gibson e sembra che non l'abbia mai usata per i suoi concerti dal vivo o per qualsiasi registrazione di una certa importanza.
                        Negli anni 60, Chuck inizio' a suonare con una chitarra elettrica semi-hollow Gibson ES-355, equipaggiata di due pickups humbucking e vibrola. Poiche'le spalle mancanti doppie della ES-355 permettono un accesso migliore ai tasti alti rispetto alle sue prime Gibsons, questo modello Gibson e' quello che Chuck preferisce ancora oggi. Possiede, inoltre, anche una Gibson Lucile privo di f-holes , basato sul modello ES-355 usato da B.B.King.
                        Per un breve periodo a meta' degli anni 50, quando Chuck suonava al Cosmopolitan Club di St. Louis, uso' una solidbody Gibson Les Paul Custom nera. " Cio' che mi fece protendere per una Les Paul fu il modo in cui ci si sentiva con essa" - disse a Tom Wheeler , nel Marzo dell'88, in un intervista per Guitar Player. "Aveva quei tasti piatti, ed era confortevole e sembrava che non si consumasse mai e che rimanesse sempre accordata" Questa fu l'unica volta che Berry suono' una chitarra solidbody.
                        Nei suoi numerosi primi singoli, come "Blues For Hawaians", "Deep Feeling", e "Low Feeeling", Berry suono'una pedal steel Gibson Electraharp della fine degli anni 30.

                        Amplificatori ed effetti

                        Uno dei primi amplificatori di Berry fu un modello Epiphone in un cabinet di legno con la scritta senza la "E" sulla griglia dello speaker. Ben poco si sa riguardo gli amplificatori di cui Berry si servi' per le sue prime registrazioni, sebbene egli rammenti che si trattava di Fenders tweed cover.
                        Berry si sposta per i suoi ingaggi di lavoro portando con se solo la sua chitarra. Egli puntualizza , pero', che gli organizzatori del concerto debbano fornirgli due amplificatori Fender Dual Showman Reverb.
                        Una volta in scena, si collega all'ampflificatore con nessun altro effetto se non il reverb dell'amplificatore.
                        "Una volta, ho provato ad usare il wah-wah" - fa notare- " Mi ci sono inciampato...l'asciamolo perdere".

                        Discografia

                        Su consiglio di Muddy Waters, Chuck Berry invio' una cassetta alla Chess Records di Chicago. La casa discografica rimase ben impressionata e il 21 Maggio 1955, agli studios della Chess, Chuck registro' il suo primo singolo "Maybellene" che venne poi pubblicato piu' avanti, durante l'estate.
                        Durante i numerosi anni seguenti, Chuck fece uscire un flusso continuo di singoli , tra i quali "Roll Over Beethoven", "School Days", "Rock and Roll Music", "Sweet Little Sixteen", e "Johnny B.Goode" che entrarono tutti nella classifica Billboard dei 100 successi. Il primo LP di Berry , "After School Session" venne pubblicato nel 1957
                        La Chess pubblico' i seguenti album di Chuck Berry e le seguenti compilations di greatest hits ( i piu' grandi successi) :
                        "One Dozen Berrys" (1958), "Chuck Berry Is On Top" (1959), "Rockin'At The Hops" (1960), "New Juke Box Hits" (1961), "Twist" (1962), "Chuck Berry on Stage" (1963), "Chuck Berry Greatest Hits" (1964), "Two Great Guitars" (con Bob Diddley, 1964), "St.Louis To Liverpool" (1964), "Chuck Berry In London" (1965), "Fresh Berrys" (1966), "Chuck Berry's Golden Decade" (1967), "Back Home" (1970), "San Francisco Dues" (1971), "The London Chuck Berry Sessions" (1972), "Chuck Berry Golden Decade, Vol 2" (1973), "Bio" (1973), "Chuck Berry Golden Decade, Vol 3 " (1974), "Chuck Berry" (1975), "The Great Twenty-Eight" (1982), "Rock n'Roll Rarities" (1986), e "More Rock n' Roll Rarities" (1986).

                        YouTube - Chuck Berry - Roll Over Beethoven (1962 video quality poor)

                        YouTube - Chuck Berry - You Can't Catch Me (Rock Rock Rock, 1956)


                        "Forse sono il re degli imbecilli, l'ultimo rappresentante di una dinastia completamente estinta che credeva nella generosità e nell'eroismo!"

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