Titolo: Il Codice Da Vinci
Autore: Dan Brown
Pubblicato nel: Novembre 2003
Il corpo pallido di Jacque Saunière giaceva sul pavimento esattamente come gliel'aveva mostrato la fotografia. Mentre, fermo al di sopra del corpo, socchiudeva gli occhi a causa della luce troppo forte, Langdon si rammentò con stupore che Saunière aveva consumato i suoi ultimi minuti di vita disponendo il proprio corpo in quello strano modo.
Saunière appariva straordinariamente robusto per un uomo della sua età, e la muscolatura era perfettamente visibile. Si era tolto tutti i vestiti, li aveva posati sul pavimento, ben ripiegati, e si era sdraiato sulla schiena, nel centro dell'ampio corridoio, allineandosi perfettamente con l'asse della sala. Aveva le braccia tese all'esterno e le gambe divaricate come se galleggiasse sull'acqua del mare facendo il "morto" o, pensiero ancora più macabro, come un uomo legato a cavalli invisibili per essere squartato.
Poco sotto lo sterno di Saunière, una macchia di sangue contrassegnava il punto in cui il proiettile era entrato nella sua carne. La ferita appariva straordinariamente piccola, e ne era uscita solo una macchia di sangue nero.
Anche l'indice sinistro di Saunière era insanguinato; a quanto pareva, era stato tuffato nella ferita per creare l'aspetto più sconvolgente del suo macabro letto di morte: servendosi del proprio sangue come inchiostro e usando come carta il proprio addome nudo, Saunière aveva disegnato sulla propria carne un semplice simbolo, cinque linee rette che si incrociavano in modo da formare una stella a cinque punte.
"Il pentacolo."
Questo è uno dei brani che secondo me caratterizza in pieno il libro di Dan Brown, dando una idea del grado di tensione mista a esoterismo di cui è imbevuto tutto il romanzo.
Un romanzo che sicuramente ha appassionato molta gente non per la perizia con cui è scritto (il linguaggio è molto semplice e l'autore non è un maestro nell'indulgere in descrizioni ben fatte), ma per gli argomenti trattati con tutta una serie di dettagli "piccanti" in grado di attrarre rapidamente l'attenzione del lettore anche meno esperto in materia di esoterismo e occultismo.
Perchè il romanzo si pone proprio così: non come un saggio di cultura esoterica (dal momento che molte interpretazioni o notizie date da Brown sono false o tendenziose), ma come un interessante romanzo il cui unico scopo è divertire e intrigare. E ci riesce.
In molti lo hanno letto, ma c'è ancora tanta gente che lo deve leggere. Quale è la vostra posizione in merito?
Che vi sia piaciuto o no, che lo abbiate letto o no, il "Codice Da Vinci" è sicuramente uno dei ultimi best-seller più apprezzati dai lettori. Cosa ne pensate a riguardo?
Commenta