Originariamente inviato da Private_Me
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Beh no certo, effettivamente domani con i tuoi soldi deciderò di cambiarmi macchina perché la mia ha 2 anni e preferisco farmi un 300 cavalli.
Ma ti rendi conto di quello che dici?
Negli altri stati un imprenditore non è costretto a tenerti lì fino a 101 anni semplicemente perché quel giorno magari fece il gravissimo errore di assumerti senza rendersi conto che ti piaceva mettere le i coltelli nella spina dell'elettricità.
La mia opinione (anche se tutti al ritengono cannata ) è che tra le capacità richieste ad un imprenditore, ci sia anche quella di valutare l'eventuale dipendente. Fai un "gravissimo" errore? Ne paghi le conseguenze. Per rimediare, "licenzi" senza giusta causa il dipendente con una abbondante "buona uscita" (ditte piccole); oppure te la prendi al cu.lo ferocemente (ditte grandi). Parlo per esperienza personale: il mio ex "suocero" fa il direttore del personale in una grossa compagnia assicurativa, e sà che gli errori si pagano (perse negli ultimi 5 anni una causa per mobbing ed una per licenziamento senza giusta causa). Nel mio lavoro precedente, ero invece andato a "risanare" una agenzia assicurativa ROVINATA dal vecchio dipendente.
Negli altri stati, fino a prova contraria molto più AVANZATI DEI NOSTRI (e da loro bisognerebbe imparare invece di continuarli a criticare) un imprenditore se ti vuole mandare a casa, lo fa e basta, se poi sei disoccupato ci pensa lo stato a pagarti la disoccupazione, molti stati anche l'affitto, e sempre molti stati anche a cercarti un lavoro organizzandoti i colloqui, senno continuando a pagarti la disoccupazione ed eventualmente affitto della casa fino a quando non avrai un nuovo lavoro.
SI CHIAMANO AMMORTIZZATORI SOCIALI, quelli che in ogni buona società che non ha buttato soldi nel cesso per pagare tutte le follie di questo stato ha a disposizione per i propri cittadini!!
Purtroppo non nel nostro
Tu rientri nell'ottica dell'ignoranza popolare di quelle persone che pensano che è l'imprenditore che ti deve pure pulire le chiappe la mattina ma ricordati che lui non dovrebbe avere doveri nei tuoi confronti se non quello di pagarti a fine mese e trattarti in in una situazione dignitosa per ogni essere umano.
Non diverso dalla schiavitù... vitto + alloggio + sistemazione dignitosa per non far "deperire" il bene.
I doveri sono quelli che dovresti avere tu nei tuoi confronti, perché nella stipula del contratto sei tu il beneficiario che deve DARE una prestazione, non lui!
Un beneficiario che DEVE DARE?
E se tu non sei in grado di assolvere i tuoi doveri, vattene a casa che il paese è pieno di gente che aspetta di lavorare, il mondo non si ferma con te.
Il dipendente non è un fornitore "qualsiasi di prestazione". C'è una grossa differenza tra libero professionista e dipendente.
Sono stronzate come queste, i SINDACATI e tutto il resto che professano di stare dalla parte del dipendente che invece fanno solo del male alla società in cui viviamo ed aziendale.
Concordo pienamente
Non è sul datore di lavoro su cui devi piangere e ti devi scagliare contro e su cui devi andare a gridare, è questo maledetto paese che ti mette nelle condizioni di farlo, sei cittadino italiano, un paese che ama i propri cittadini dovrebbe esserci per loro anche nel momento del bisogno, TUTTI GLI STATI hanno gli ammortizzatori sociali, solo qui stiamo messi così.
Ed il problema è da ricercare nella politica degli ultimi decenni, non in quello che succede in questi mesi.
Concordo soltanto in parte. Sono convinto che gli "imprenditori" siano andati a nozze con le leggi varate negli ultimi decenni (non si parla ovviamente del piccolo artigiano). Ora la cuccagna è finita.
Domani mattina se qualcuno ti verrà a dire CHI PAGARE e soprattutto FINO A QUANDO PAGARLO, ci faremo due sane risate e li magari mi darai ragione, ma d'altronde con i soldi degli altri sono capaci tutti a parlare finchè non gli toccano i propri.
Ipotizzando che avvii un'azienda che produce mutande, assumo 30 operai che me ne producono 5000 al giorno, ma mi rendo conto che ci sono 30 operai migliori che me ne producono 10.000, tengo i 30 di prima?
Ma andassero a Lourdes, licenzio tutti.
Al posto di assumere a tempo indeterminato, scegli una diversa tipologia contrattuale; o addirittura rivolgiti a qualche "libero professionista".
Si chiama COMPETITIVITà e deve esserci IN QUALSIASI POSTO.
Perché spinge la gente ad essere migliore, spinge la gente che ha firmato un contratto a tempo indeterminato a non addormentarsi in ufficio quando fuori c'è gente disoccupata che costruirebbe palazzi senza usare le mani, perché fuori ci sono giovani ventenni che vanno a fare l'università come "PARCHEGGIO" perché fuori non c'è lavoro e rimane a lavorare l'anziano di 86 anni che non sa neanche dove si trova e magari deve lavorare su un computer che non sa neanche come si accende.
La competitività si raggiunge solo attraverso una condivisione (ovviamente proporzionale) dei risultati ottenuti. In soldoni se non vuoi, o se non sei capace di incentivare i tuoi dipendenti sono caxxi tuoi.
La competitività detta anche "MERCATO" fai in modo tale che tu oggi la connessione ad internet la paghi 20 euro invece di 2.000 euro, perché non è monopolizzata, se esistesse una sola società che produce computer oggi per comprartene uno dovresti fare un mutuo di una casa, e ancora, se ad oggi una macchina costa una cifra abbordabile ed acquistabile, se fosse esistito un solo marchio oggi costerebbe quanto un aereo.
COMPETIVITà = Vita migliore.
Andrebbe applicata anche sul lavoro per far riscoprire a tutti quei dipendenti statali che puliscono la scrivania e stanno su facebook dalla mattina alla sera durante le ore di lavoro, che non sono stati assunti per fare quello, e che se NON PRODUCONO ci sarà sicuramente qualcuno migliore di loro pronto a sedersi sulla stessa sedia.
E domandatevi quante pratiche gestite dallo stato o enti pubblici sono lente ai limiti dell'impossibile, costringendoci talvolta anche ad aspettare anni ed anni prima di vedere una conclusione.
Ecco perché bisogna licenziare, ecco perché ci deve essere libertà di farlo, ed ecco perché siamo un paese che facciamo schifo.
Ed è la gente come te che ci farà fallire, la stessa gente che una volta che si è seduta su una scrivania ci rimane con il sedere appiccicato fino a che non arriva a mettersi la dentiera.
Il lavoro è un diritto, su questo non si discute, ma bisogna sempre ricordarsi che va onorato ogni giorno e che bisogna sempre essere eccezionali al momento dell'assunzione.
E per la cronaca faccio piccole citazioni dato che conosco la situazione economica europea degli ammortizzatori sociali.
In paesi come Lussemburgo la disoccupazione è pari a 1.100 euro mensili.
In Germania che ttuti quanti continuate a proncunciare e ce l'avete sempre in bocca, gli ammortizzatori sociali sono di circa 700 euro mensili (670 e qualcosa) senza contare che la vita costa molto meno e senza contare che se hai una casa in affitto ti danno ulteriori soldi anche per l'affitto, e se hai figli a carico anche i soldi per i relativi figli.
E potrei andare avanti con Svizzera ed altre 200 nazioni, ed invece di stare qui a discutere DELLO STATO che ti mette nell'impossibilità di AVVIARE UN'ATTIVITà e nell'impossibilità di vivere, siamo qui a parlare degli imprenditori attuali che fanno a lotta a chi fallisce prima.
"Eh ma loro ci licenziano, facciamo una bella manifestazione davanti l'azienda!" MA andate a ca.gar.e.
Ci stanno imprenditori che si portano avanti debiti fino a quando moriranno, certi per non avere il rammarico di dover licenziati i propri dipendenti o più semplicemente per essersi trovati nelle condizioni di trovarsi tutto pignorato con debiti a vita si sono dovuti suicidare non sapendo più dove scappare, PARLIAMO DI LORO.
E vattene in Cina visto che pensi che sia uguale a quello che ho detto io, li per 12 ore di lavoro al giorno in condizioni disumane dentro le fabbriche hai circa 150 euro mensili di stipendio, ed informati prima di sparare cavolate menzionando stati dove non sai neanche lontanamente come stanno messi.
Ultima cosa e poi finisco di scrivere.
Il dipendente LA NOTTE dorme sogni tranquilli, provate a vedere un imprenditore quante ore al giorno dorme, e soprattutto come va a dormire rilassato con 5.000 responsabilità di non riuscire, POI NE RIPARLIAMO.
E per la cronaca a te che mi hai scritto, visto che hai da lamentarti e la vita che fa il datore di lavoro è tanto semplice, ma invece di fare l'impiegato, apriti una bell'azienda, poi tra qualche anno (se non fallisci prima) mi vieni a dire cosa ti è successo.
Se lo STATO avesse messo i titolari di aziende nelle condizioni di pagare meno tasse vi garantisco che sarebbero fallite meno società e ci sarebbero meno disoccupati da veder piangere in giro.
Ed io non sono un insensibile, sono semplicemente una persona che odia chi riversa odio nei confronti delle persone sbagliate e nei confronti di diretti che si pensa di avere solo perché si è nati.
Ma ti rendi conto di quello che dici?
Negli altri stati un imprenditore non è costretto a tenerti lì fino a 101 anni semplicemente perché quel giorno magari fece il gravissimo errore di assumerti senza rendersi conto che ti piaceva mettere le i coltelli nella spina dell'elettricità.
La mia opinione (anche se tutti al ritengono cannata ) è che tra le capacità richieste ad un imprenditore, ci sia anche quella di valutare l'eventuale dipendente. Fai un "gravissimo" errore? Ne paghi le conseguenze. Per rimediare, "licenzi" senza giusta causa il dipendente con una abbondante "buona uscita" (ditte piccole); oppure te la prendi al cu.lo ferocemente (ditte grandi). Parlo per esperienza personale: il mio ex "suocero" fa il direttore del personale in una grossa compagnia assicurativa, e sà che gli errori si pagano (perse negli ultimi 5 anni una causa per mobbing ed una per licenziamento senza giusta causa). Nel mio lavoro precedente, ero invece andato a "risanare" una agenzia assicurativa ROVINATA dal vecchio dipendente.
Negli altri stati, fino a prova contraria molto più AVANZATI DEI NOSTRI (e da loro bisognerebbe imparare invece di continuarli a criticare) un imprenditore se ti vuole mandare a casa, lo fa e basta, se poi sei disoccupato ci pensa lo stato a pagarti la disoccupazione, molti stati anche l'affitto, e sempre molti stati anche a cercarti un lavoro organizzandoti i colloqui, senno continuando a pagarti la disoccupazione ed eventualmente affitto della casa fino a quando non avrai un nuovo lavoro.
SI CHIAMANO AMMORTIZZATORI SOCIALI, quelli che in ogni buona società che non ha buttato soldi nel cesso per pagare tutte le follie di questo stato ha a disposizione per i propri cittadini!!
Purtroppo non nel nostro
Tu rientri nell'ottica dell'ignoranza popolare di quelle persone che pensano che è l'imprenditore che ti deve pure pulire le chiappe la mattina ma ricordati che lui non dovrebbe avere doveri nei tuoi confronti se non quello di pagarti a fine mese e trattarti in in una situazione dignitosa per ogni essere umano.
Non diverso dalla schiavitù... vitto + alloggio + sistemazione dignitosa per non far "deperire" il bene.
I doveri sono quelli che dovresti avere tu nei tuoi confronti, perché nella stipula del contratto sei tu il beneficiario che deve DARE una prestazione, non lui!
Un beneficiario che DEVE DARE?
E se tu non sei in grado di assolvere i tuoi doveri, vattene a casa che il paese è pieno di gente che aspetta di lavorare, il mondo non si ferma con te.
Il dipendente non è un fornitore "qualsiasi di prestazione". C'è una grossa differenza tra libero professionista e dipendente.
Sono stronzate come queste, i SINDACATI e tutto il resto che professano di stare dalla parte del dipendente che invece fanno solo del male alla società in cui viviamo ed aziendale.
Concordo pienamente
Non è sul datore di lavoro su cui devi piangere e ti devi scagliare contro e su cui devi andare a gridare, è questo maledetto paese che ti mette nelle condizioni di farlo, sei cittadino italiano, un paese che ama i propri cittadini dovrebbe esserci per loro anche nel momento del bisogno, TUTTI GLI STATI hanno gli ammortizzatori sociali, solo qui stiamo messi così.
Ed il problema è da ricercare nella politica degli ultimi decenni, non in quello che succede in questi mesi.
Concordo soltanto in parte. Sono convinto che gli "imprenditori" siano andati a nozze con le leggi varate negli ultimi decenni (non si parla ovviamente del piccolo artigiano). Ora la cuccagna è finita.
Domani mattina se qualcuno ti verrà a dire CHI PAGARE e soprattutto FINO A QUANDO PAGARLO, ci faremo due sane risate e li magari mi darai ragione, ma d'altronde con i soldi degli altri sono capaci tutti a parlare finchè non gli toccano i propri.
Ipotizzando che avvii un'azienda che produce mutande, assumo 30 operai che me ne producono 5000 al giorno, ma mi rendo conto che ci sono 30 operai migliori che me ne producono 10.000, tengo i 30 di prima?
Ma andassero a Lourdes, licenzio tutti.
Al posto di assumere a tempo indeterminato, scegli una diversa tipologia contrattuale; o addirittura rivolgiti a qualche "libero professionista".
Si chiama COMPETITIVITà e deve esserci IN QUALSIASI POSTO.
Perché spinge la gente ad essere migliore, spinge la gente che ha firmato un contratto a tempo indeterminato a non addormentarsi in ufficio quando fuori c'è gente disoccupata che costruirebbe palazzi senza usare le mani, perché fuori ci sono giovani ventenni che vanno a fare l'università come "PARCHEGGIO" perché fuori non c'è lavoro e rimane a lavorare l'anziano di 86 anni che non sa neanche dove si trova e magari deve lavorare su un computer che non sa neanche come si accende.
La competitività si raggiunge solo attraverso una condivisione (ovviamente proporzionale) dei risultati ottenuti. In soldoni se non vuoi, o se non sei capace di incentivare i tuoi dipendenti sono caxxi tuoi.
La competitività detta anche "MERCATO" fai in modo tale che tu oggi la connessione ad internet la paghi 20 euro invece di 2.000 euro, perché non è monopolizzata, se esistesse una sola società che produce computer oggi per comprartene uno dovresti fare un mutuo di una casa, e ancora, se ad oggi una macchina costa una cifra abbordabile ed acquistabile, se fosse esistito un solo marchio oggi costerebbe quanto un aereo.
COMPETIVITà = Vita migliore.
Andrebbe applicata anche sul lavoro per far riscoprire a tutti quei dipendenti statali che puliscono la scrivania e stanno su facebook dalla mattina alla sera durante le ore di lavoro, che non sono stati assunti per fare quello, e che se NON PRODUCONO ci sarà sicuramente qualcuno migliore di loro pronto a sedersi sulla stessa sedia.
E domandatevi quante pratiche gestite dallo stato o enti pubblici sono lente ai limiti dell'impossibile, costringendoci talvolta anche ad aspettare anni ed anni prima di vedere una conclusione.
Ecco perché bisogna licenziare, ecco perché ci deve essere libertà di farlo, ed ecco perché siamo un paese che facciamo schifo.
Ed è la gente come te che ci farà fallire, la stessa gente che una volta che si è seduta su una scrivania ci rimane con il sedere appiccicato fino a che non arriva a mettersi la dentiera.
Il lavoro è un diritto, su questo non si discute, ma bisogna sempre ricordarsi che va onorato ogni giorno e che bisogna sempre essere eccezionali al momento dell'assunzione.
E per la cronaca faccio piccole citazioni dato che conosco la situazione economica europea degli ammortizzatori sociali.
In paesi come Lussemburgo la disoccupazione è pari a 1.100 euro mensili.
In Germania che ttuti quanti continuate a proncunciare e ce l'avete sempre in bocca, gli ammortizzatori sociali sono di circa 700 euro mensili (670 e qualcosa) senza contare che la vita costa molto meno e senza contare che se hai una casa in affitto ti danno ulteriori soldi anche per l'affitto, e se hai figli a carico anche i soldi per i relativi figli.
E potrei andare avanti con Svizzera ed altre 200 nazioni, ed invece di stare qui a discutere DELLO STATO che ti mette nell'impossibilità di AVVIARE UN'ATTIVITà e nell'impossibilità di vivere, siamo qui a parlare degli imprenditori attuali che fanno a lotta a chi fallisce prima.
"Eh ma loro ci licenziano, facciamo una bella manifestazione davanti l'azienda!" MA andate a ca.gar.e.
Ci stanno imprenditori che si portano avanti debiti fino a quando moriranno, certi per non avere il rammarico di dover licenziati i propri dipendenti o più semplicemente per essersi trovati nelle condizioni di trovarsi tutto pignorato con debiti a vita si sono dovuti suicidare non sapendo più dove scappare, PARLIAMO DI LORO.
E vattene in Cina visto che pensi che sia uguale a quello che ho detto io, li per 12 ore di lavoro al giorno in condizioni disumane dentro le fabbriche hai circa 150 euro mensili di stipendio, ed informati prima di sparare cavolate menzionando stati dove non sai neanche lontanamente come stanno messi.
Ultima cosa e poi finisco di scrivere.
Il dipendente LA NOTTE dorme sogni tranquilli, provate a vedere un imprenditore quante ore al giorno dorme, e soprattutto come va a dormire rilassato con 5.000 responsabilità di non riuscire, POI NE RIPARLIAMO.
E per la cronaca a te che mi hai scritto, visto che hai da lamentarti e la vita che fa il datore di lavoro è tanto semplice, ma invece di fare l'impiegato, apriti una bell'azienda, poi tra qualche anno (se non fallisci prima) mi vieni a dire cosa ti è successo.
Se lo STATO avesse messo i titolari di aziende nelle condizioni di pagare meno tasse vi garantisco che sarebbero fallite meno società e ci sarebbero meno disoccupati da veder piangere in giro.
Ed io non sono un insensibile, sono semplicemente una persona che odia chi riversa odio nei confronti delle persone sbagliate e nei confronti di diretti che si pensa di avere solo perché si è nati.
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