L’articolo che segue contiene toni forti e un linguaggio che potrebbe ledere la sensibilità altrui. Le frasi non sono riportare in maniera letterale per agevolarne l’inserimento, ma non sono censurate. Sono spezzoni del breve discorso che ho potuto udire dal palco di una festa enogastronomica a Torre Boldone, in provincia di Bergamo, organizzata dalla Lega. Ospite della serata Mario Borghezio, europarlamentare. Un vanto per l’immagine del nostro paese all’estero, sia per il suo passato in ambiti nazionalsocialisti e di estrema destra, sia per gli episodi di razzismo che lo vedono protagonista, come quando diede fuoco a due extracomunitari sotto un ponte a Torino. Riporto alcune esternazioni fra le tante confuse che ricordo, cercando di fare una semplice analisi sui contenuti. Si parte con «Roma ladrona», la frase più gettonata fra i giovani leghisti. Una frase che mi ha sempre incuriosito, soprattutto perchè alla guida dei governi degli ultimi anni possiamo ricordare Silvio Berlusconi, nato a Milano, e Romano Prodi, nato a Reggio Emilia. Se qualcuno facesse notare ai leghisti che la “Roma ladrona” è stata gestita da “padani“, magari questo antico insulto alla capitale, creato per aizzare la folla, strapperebbe risate invece che applausi inconsapevoli. Non potevano mancare alcuni “buffetti affettuosi” anche all’opposizione di governo, e infatti Mario non si risparmia. Duri attacchi alla sinistra, sulla quale si sofferma sul tema delle pensioni «Se aspettavamo la sinistra per alzare le pensioni minime» e poi aggiunge «questa sinistra di *****, 500€ per una pensione, figli di *******». Preso dalla foga continua poi parlando delle elezioni europee che si terranno il prossimo anno. «La sinistra estrema, fuori dal parlamento, come è giusto che sia, ora rompe i coglioni nel parlamento europeo dove sono rimasti in pochi». Che titolo ha Borghezio per dire che un partito è giusto che stia fuori dal parlamento mentre un altro, la Lega, partito xenofobo, secessionista e guidato da un pregiudicato, ha invece il diritto di stare nel governo? «Io personalmente, guardo questi governi di Roma, come guardavo Napoli prima di riportarla in occidente» prosegue Borghezio «e non è stato facile» (ironizzando), mentre «tutti quei giornalisti facce di ***** che parlano su rai 1, al tg3 e sulle televisioni private, ci raccontano la realtà con le loro fiction». Poi l’europarlamentare aggiunge che «il popolo del nord è un popolo con un grande cuore, perchè abbiamo sempre accolto tutti e aiutato tutti, accogliendo i bravi meridionali che volevano lavorare. Chi ci accusa di razzismo non sa un ***** della nostra storia» ma comunque «noi diciamo “no” ad una nazione multietnica, vogliamo un’Italia bianca e cristiana». E dopo aver concluso la sagra delle contraddizzioni estreme, Borghezio auspica, quasi come un elogio ai presenti, una «Bergamo capitale». La pista da ballo allestita sotto il palco riprende vita e i presenti, ragazze e ragazzi in età per la pensione, riprendono a danzare il liscio per concludere questa serata di informazione, cultura e casoncelli.
Postato sul mio blog: Borghezio show in provincia di Bergamo « Neclord’s Den
A breve un leghista ha promesso di farmi avere il video, così correggo le frasi per bene =)
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A breve un leghista ha promesso di farmi avere il video, così correggo le frasi per bene =)
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