Ma il Banner del free internet (quello col mitragliatore) è cannato o è giusto così che si sposta l'immagine?
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Domanda al Grafico
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E' un effetto che si base su alcuni principi di percezione visiva, senza fare tutta la teoria e senza andare nel dettaglio dell'applicazione medesima diciamo che alla fine il banner deve essere recepito, colpire, distinguersi dagli altri elementi di comunicazione presenti nel suo contesto.
Altra "forzatura percettiva" in quel banner e' il timing del cliclo, le 2 parti non compaiono per il medesimo tempo, fatto appositamente per lo stesso discorso "ottico"
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Forse si poteva evitare di tagliare il bordo destro, e forse anche la U di fuoco poteva non essere tagliata in 2... (Oltre allo sfondo chiaramente spostato da circa la metà verso destra di qualche pixel)
Ma se é fatto apposta per avere una "certa percezione visiva" é certamente giusto così (in effetti l'occhio lo nota...)
Immagino che sia frutti di studi approfonditi anche il fatto che per leggere per intero la prima frase o vado alla speedy gonzales, o devo riattendere l'inizio del ciclo di roteazione del banner.
Invece trovo molto bello quello di M59... Anche se li "certe percezioni visive" non ci sono...
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Esatto, il fatto che tu debba svolgere un atto consapevole "per leggere questo messaggio debbo porvi attenzione" e il fatto che comunque cicli ad una velocità che ti rende conscio del fatto che vi e' un messaggio sono effetti voluti e studiati. Nel momento in qui sai che vi e' una comunicazione, e che devi porre attenzione se vuoi rece*****, il mesaggio risulta più penetrante. Tanto è vero che un utente ha notato questo nuovo banner e ne ha parlato il primo giorno di rotazione. Mentre altri banner lenti ma sicuramente esteticamente migliori sono stati "notati" e sono stati fatti post di apprezzamento dopo parecchie settimane che erano in rotazione. Piccola parentesi tecnica, se ti è piaciuto M59 penso che allora ti sia piaciuto 468_primo.gif in relazione ai banner proposti per il 702. Ma qui entriamo in considerazioni "gestionali" e non è certo questa la sede per discuterne.
Se invece veramente vuoi approfondire gli argomenti di percezione di metto giù un po' di carne al fuoco:
Rudolf Arnheim, Arte e percezione visiva, Feltrinelli
Sicuramente uno dei capisaldi della moderna teoria della percezione, bello, ma è un mattone. Certe considerazioni poi tipo "un torso di arte è se stesso arte" potrebbero portare al suicidio anche le menti più forti. Dallo stesso autore cito "Il pensiero visivo" libro che ho solo intravisto nel corso dei miei studi.
Attilio Marcolli, Teoria del campo,
Il libro è bello, capibile. E' del 71, ho avuto la fortuna di conoscere e fare 2 esami universiari con Marcolli, e per certi versi l'autore su alcune questioni ormai non appoggia più le teorie che aveva scritto )
W. Kandisky, Punto, linea e superficie
Inutile spiegare chi sia Kandisky, seriamente questo è un libro piacevolissimo che consiglio sinceramente a tutti. Non un malloppone tecnico/teorico come gli altri
Giovanni Anceschi, Monogrammi e figure. Teorie e storie di artefatti comunicativi
Di Anchesci c'e' un altro libro, nel quale parla della sua teoria dei dodici iconici, che mi era piaciuto tanto. Non l'ho qui in libreria, e non ricordo il nome. Altro guru della "grafica" e della comuncazione, legato alla sperimentazione anni '70 ( che è poi la teoria che studiamo attualmente noi designer. Loro erano "gli innovatori" negli anni '70, si facevano dei trattati moderni di comunicazione, ora sono dei guru e fanno studiare i giovani sui loro libri. Spesso appoggiando teorie superate dai tempi. Ancheschi comunque è molto aperto al moderno, tanto è vero che negli esami con lui ho sempre rimediato dei bei 30 )
Walter Benjamin, L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica.
Uno dei due libri che amo maggiormente, si tratta di un insieme di articoli giornalistici. Cito una parte per far capire: "Come, l'acqua, il gas o la corrente elettrica, entrano grazie a uno sfrozo quasi nullo, provenendo da lontano, nelle nostre abitazioni per rispondere ai nostri bisogni, così saremo approvvigionati di immagini e di sequenze di suoni, che si manifestano a un piccolo gesto, quasi un segno, e poi subito ci lasciano". Parole scritte nel 1936. Questo e' nella mia top 5 "libri che non presto manco morto"
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Finisco la carrellata, ho spezzato in 2 per motivi di spazio:
Georce P. Landow, Ipertesto il futuro della scrittura.
Un testo che parla di ipetestualità scritto quando ancora non si era sviluppato il web, con il vantaggio di avere una visione molto ampia e analitica e non soffrire del complesso della "new economy" che definiva figo tutto quello che era dopo un www.
Mo che l'ho spolverato penso che sarà la mia lettura nel week-end , non lo tocco da un po'
Fausto Colombo, Ombre Sintetiche
Colombo penso che sia un semiotico-semantico-teorico divulgatore abbastanza noto. Cito anche da questo " La novità della società post-industriale è che, grazie all'integrazione elettronica, la produzione d'immaginario e di comunicazione è diventata centrale rispetto a ogni tipo di processo produttivo".
Un testo da leggere, e poi magari da non condividere, ma vale una lettura attenta. In alternativa valgono articoli dello stesso Colombo o di Omar Calabrese.
Finiamo in bellezza...
Johannes Itten, Arte del colore
Itten è uno degli artiti e professori della Bauhaus forse meno noto al grande pubblico. La sua arte del colore, in modo chiaro, passionale, e profondamente pratico è un testo che chiunque abbia un minimo di pretesa estatico-grafica dovrebbe possedere.
Sempre che sia disposto a spendere 38mila lire ( prezzo di diversi anni fa ) per 95 pagine formato 21x21cm ( i colori non sono stampati in quadricromia ma colore per colore ).
Altri testi al volo non mi sovvengono, anzi mi vengono ma sono sommersi dai libri di altre discipline, andremmo off topic e non ho voglia di smontare tutto per ricordarmi il nome di un paio di volumetti niente male...
ps: echoes lo stai studiano l'Arnheim ? ricordo che la prima volta che lo lessi, alla tua età, mi era venuta voglia di buttarmi dalla finestra. Bello, ma da vietare ai minorenni !
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Certo che se andiamo avanti con tutta questa cultura, all'interno del net, tra poco ci ritroveremo con dei banner raffiguranti la famosa scatoletta di "cacca" d'autore...
LOOOOLLL
Io sposterei questo "saggio" nell'area forum apposita...
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Non è mica colpa mia se ho studiato
Alcuni libri citati poi dovrebbero far parte, secondo me, del bagaglio culturale di qualsiasi persona lavorante nel campo della comunicazione di massa. In qualsiasi lavoro non si nasce imparati, ne ci si improvvisa. Bisogna essere preparati, altrimenti si rischia l'inettitudine
Comunque non mi chiamare "cultura" una lista di libri... chiamala lista della spesa, consigli, letture interessanti, se iniziassi a parlare della "negazione del concetto di originalità artistica nella videopittura, essendo una forma artistica basata su un sistema notazionale formale" potrei accettare di vedere le persone iniziare ad avere l'orticaria. In pratica la videopittura è un arte che ha più similitudini con la musica, rispetto alla pittura tradizionale. Infatti entrambe si basano su un linguaggio formale, la musica ha uno spartito, la videopiuttra ha un insieme di dati digitali. Qualsiasi spartito che contenga una determinata sequenza notazionale è l'opera del compositiore XXX, come qualsiasi insieme di dati messi in una determinata sequenza è la videopittura di yyy. Se alcune notazioni vengono spostate non abbiamo un falso xxx o un falso yyy, ma semplicemente una sequenza che non è più opera di xxx o di yyy. Al contrario nella piuttura tradizionale potremmo avere una riproduzione esattamente fedele tranne che per un particolare e dichiararla falso d'autore. Ma no dove fuggite, è interesante il discorso, hey giù quelle mazze ferrate, ummm mi state guardando male... vi fa bene un po' di teoria.. no noo... aiutooo
Il fatto che abbia vinto 2 premi internazionali di computer art comunque è scritto sul mio CV
Per il fatto di avere riproduzioni dell'opera di Manzoni non ti preoccupare, quando faccio il designer ragiono da designer, quando mi occupo di arte faccio l'artista. Per non essere venuti a picchiarmi a casa ( o forse siete in cammino ??? ) vi dedico uno dei miei ultimi bozzetti http://visual.gamesnet.it/perugia.jpg
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