Due suore fanno l'autostop. Con grande stridore di gomme, un camion si ferma e, dopo i soliti convenevoli, le suore salgono.
Dopo un po', per rompere il ghiaccio, una delle due suore chiede: "Come si chiama, buon uomo?".
Al che l'energumeno risponde, con voce roca ma potente: "Io mme chiamo come quella cosa che a vvoi vve piace de ave' tra le mani tutto r'giorno".
Le due suore si guardano sgomente e nessuna ha piu' il coraggio di proferire verbo.
Giunte a destinazione, le suore scendono, ma le regole dell'educazione
le obbligano a ringraziare e salutare. Al che l'altra suora si fa coraggio: "Beh, allora grazie, e arrivederci signor Càzzo!". "Ma quale càzzo! Io me chiamo Rosario!!".
Dopo un po', per rompere il ghiaccio, una delle due suore chiede: "Come si chiama, buon uomo?".
Al che l'energumeno risponde, con voce roca ma potente: "Io mme chiamo come quella cosa che a vvoi vve piace de ave' tra le mani tutto r'giorno".
Le due suore si guardano sgomente e nessuna ha piu' il coraggio di proferire verbo.
Giunte a destinazione, le suore scendono, ma le regole dell'educazione
le obbligano a ringraziare e salutare. Al che l'altra suora si fa coraggio: "Beh, allora grazie, e arrivederci signor Càzzo!". "Ma quale càzzo! Io me chiamo Rosario!!".
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