Pesante colpo al gemellaggio della vergogna
I tifosi del Liverpool, una volta capito il vero motivo del gemellaggio hanno fatto annullare una coreografia preparata per la gara di ritorno.
Nei mesi scorsi era stata riportata, con grande enfasi, la notizia del gemellaggio proposto dalla tifoseria della Fiorentina alla tifoseria del Liverpool.
Tutti i giornali avevano ammirato il grande senso di sportività dei tifosi viola, parlando di esempio per le altre tifoserie; a sostegno dell’iniziativa si erano scomodati questore, sindaco e le più alte autorità cittadine.
I pochi che osavano porsi delle domande sul perché di un gemellaggio con il Liverpool, e non con le altre squadre incontrate dalla Fiorentina nella Champions League, e sul perché poi proprio con il Liverpool, protagonista della tragedia dell’Heysel, venivano zittiti immediatamente... la campagna mediatica messa in campo per coprire l’evento non doveva scricchiolare in nessun ingranaggio.
La faccia pulita del tifo italiano, quella della collaborazione con la questura e dell’accettazione della tessera del tifoso che altri osteggiavano, doveva essere difesa ad ogni costo. E così è stato...
Così è stato... finché a qualcuno (OrgoglioGobbo) non è venuto in mente di andare in fondo alla questione sul gemellaggio Fiorentina - Liverpool, per capirne i motivi... e mostrarne a tutti i veri scopi.
Ricordando bene che, da sempre, la tifoseria viola si è distinta per cori, striscioni e magliette inneggianti ai tifosi reds, in quanto autori della più grande tragedia del calcio (quella dell’Heysel), da subito abbiamo denunciato che il gemellaggio fosse stato concepito come dispetto ai tifosi juventini e come tale fosse intriso di un senso offensivo per la memoria dei 39 caduti dell’Heysel.
Ma troppo bello era l’esempio dei tifosi viola agli occhi di tutta la stampa, perché potesse essere macchiato da quello che veniva definito come "vittimismo" o "senso di paranoia" dei tifosi juventini... e nessuno sembrava volerci ascoltare.
Nel frattempo, i tifosi viola gongolavano (senza nemmeno troppo pudore), consapevoli di aver ingannato tutti.
Domenica 18 ottobre (in occasione di Juventus-Fiorentina), alcuni di loro si sono addirittura presentati a Torino con le magliette rosse del Liverpool, con la scritta "meno 39", pubblicando poi le foto ed i video sul web, quasi a vantarsi dell’impresa!
Ancora indignazione da parte nostra, ancora silenzio da parte degli altri!
Ma, fortunatamente, oggi l'informazione può essere diffusa e circolare senza bisogno di aspettare che un giornale la mandi in stampa (magari previa censura).. e, partendo dai forum e passando per Facebook, i dubbi e le perplessità su questo gemellaggio sono arrivati fino a Liverpool.
La società Liverpool F.C., vittima in buona fede di questa farsa, aveva organizzato per la partita di ritorno del 9 dicembre una coreografia in onore dei tifosi della Fiorentina e, sulla falsariga della campagna mediatica a sostegno di questo "esempio di sportività" italiana, molti giornali italiani hanno ripreso la notizia con malcelato orgoglio, ricominciando la glorificazione dei tifosi viola.
Ma, il giorno prima della gara, la coreografia è stata annullata per scelta della stessa società Liverpool F.C., e nessuno di quei giornali che tanto spazio avevano dato all’evento ne ha rivelato i motivi; ancora una volta, tocca a noi dire la verità.
I tifosi del Liverpool, dimostrando maturità e senso civico, discutendo con tifosi juventini e fiorentini anche sui forum ufficiali della tifoseria dei reds, hanno compreso di essere stati coinvolti in un gemellaggio che, probabilmente, di amicizia e rispetto nei loro confronti non aveva niente.
Su alcuni tra i forum principali dei reds, i tifosi inglesi hanno discusso e ragionato sull'argomento, comprendendone lo spirito: il gemellaggio era stato voluto e proposto dai viola allo scopo di vantarsi di aver fatto un dispetto agli juventini e, di fatto, veniva usato per inneggiare ancora una volta alla più grande tragedia del calcio.
Decine di telefonate sono state inviate dai tifosi alla società Liverpool F.C. con l'esplicita richiesta di annullare la coreografia, minacciando in caso contrario di boicottarla.
Il movimento di opinione è stato tanto forte a Liverpool, quanto ignorato in Italia.
Persino il Daily Telegraph ha dedicato alla questione un articolo, spiegando le ragioni dei tifosi Juventini ed i motivi per cui la coreografia era stata annullata.
Il resto è storia recente: nel silenzio, ancora una volta assoluto, dei media italiani è stata data una grande dimostrazione di maturità e correttezza... e, se davvero il calcio inglese ha qualcosa da insegnare a quello italiano, forse la lezione alla stampa italiana è sfuggita!
Noi abbiamo difeso la memoria delle 39 vittime dell’Heysel, disonorata anche con la complicità di tutti quelli che sapendo hanno taciuto e di coloro che, pur informati, hanno voltato la faccia dall’altra parte. E non sono pochi!
Il vero senso di questo unilaterale pseudo-gemellaggio lo abbiamo capito noi e lo hanno capito i tifosi del Liverpool... ed insieme abbiamo costretto tutti a gettare la maschera: quella coreografia annullata rimarrà, per i tifosi viola e per i giornalisti che in questi giorni hanno fatto finta di non vedere, la più grande sconfitta.
E di questo ringraziamo ovviamente i reds, perché hanno fatto un gesto sicuramente per noi molto importante, del quale prendiamo atto. Ma preferiamo farlo in modo più esaustivo con una lettera aperta alla loro tifoseria, perché è quanto meno doveroso.
Noi non siamo migliori di altri, a volte sbagliamo ed esageriamo nei cori e negli atteggiamenti, ma mai ci siamo nascosti dietro una faccia perbenista e moralista, per insultare la memoria di vittime innocenti, mai ci siamo presentati in Europa come la tifoseria migliore d’Italia, al solo scopo di crearci un alibi per coprire la malcelata intenzione di oltraggiare.
L'articolo l'ho preso da qui
I tifosi del Liverpool, una volta capito il vero motivo del gemellaggio hanno fatto annullare una coreografia preparata per la gara di ritorno.
Nei mesi scorsi era stata riportata, con grande enfasi, la notizia del gemellaggio proposto dalla tifoseria della Fiorentina alla tifoseria del Liverpool.
Tutti i giornali avevano ammirato il grande senso di sportività dei tifosi viola, parlando di esempio per le altre tifoserie; a sostegno dell’iniziativa si erano scomodati questore, sindaco e le più alte autorità cittadine.
I pochi che osavano porsi delle domande sul perché di un gemellaggio con il Liverpool, e non con le altre squadre incontrate dalla Fiorentina nella Champions League, e sul perché poi proprio con il Liverpool, protagonista della tragedia dell’Heysel, venivano zittiti immediatamente... la campagna mediatica messa in campo per coprire l’evento non doveva scricchiolare in nessun ingranaggio.
La faccia pulita del tifo italiano, quella della collaborazione con la questura e dell’accettazione della tessera del tifoso che altri osteggiavano, doveva essere difesa ad ogni costo. E così è stato...
Così è stato... finché a qualcuno (OrgoglioGobbo) non è venuto in mente di andare in fondo alla questione sul gemellaggio Fiorentina - Liverpool, per capirne i motivi... e mostrarne a tutti i veri scopi.
Ricordando bene che, da sempre, la tifoseria viola si è distinta per cori, striscioni e magliette inneggianti ai tifosi reds, in quanto autori della più grande tragedia del calcio (quella dell’Heysel), da subito abbiamo denunciato che il gemellaggio fosse stato concepito come dispetto ai tifosi juventini e come tale fosse intriso di un senso offensivo per la memoria dei 39 caduti dell’Heysel.
Ma troppo bello era l’esempio dei tifosi viola agli occhi di tutta la stampa, perché potesse essere macchiato da quello che veniva definito come "vittimismo" o "senso di paranoia" dei tifosi juventini... e nessuno sembrava volerci ascoltare.
Nel frattempo, i tifosi viola gongolavano (senza nemmeno troppo pudore), consapevoli di aver ingannato tutti.
Domenica 18 ottobre (in occasione di Juventus-Fiorentina), alcuni di loro si sono addirittura presentati a Torino con le magliette rosse del Liverpool, con la scritta "meno 39", pubblicando poi le foto ed i video sul web, quasi a vantarsi dell’impresa!
Ancora indignazione da parte nostra, ancora silenzio da parte degli altri!
Ma, fortunatamente, oggi l'informazione può essere diffusa e circolare senza bisogno di aspettare che un giornale la mandi in stampa (magari previa censura).. e, partendo dai forum e passando per Facebook, i dubbi e le perplessità su questo gemellaggio sono arrivati fino a Liverpool.
La società Liverpool F.C., vittima in buona fede di questa farsa, aveva organizzato per la partita di ritorno del 9 dicembre una coreografia in onore dei tifosi della Fiorentina e, sulla falsariga della campagna mediatica a sostegno di questo "esempio di sportività" italiana, molti giornali italiani hanno ripreso la notizia con malcelato orgoglio, ricominciando la glorificazione dei tifosi viola.
Ma, il giorno prima della gara, la coreografia è stata annullata per scelta della stessa società Liverpool F.C., e nessuno di quei giornali che tanto spazio avevano dato all’evento ne ha rivelato i motivi; ancora una volta, tocca a noi dire la verità.
I tifosi del Liverpool, dimostrando maturità e senso civico, discutendo con tifosi juventini e fiorentini anche sui forum ufficiali della tifoseria dei reds, hanno compreso di essere stati coinvolti in un gemellaggio che, probabilmente, di amicizia e rispetto nei loro confronti non aveva niente.
Su alcuni tra i forum principali dei reds, i tifosi inglesi hanno discusso e ragionato sull'argomento, comprendendone lo spirito: il gemellaggio era stato voluto e proposto dai viola allo scopo di vantarsi di aver fatto un dispetto agli juventini e, di fatto, veniva usato per inneggiare ancora una volta alla più grande tragedia del calcio.
Decine di telefonate sono state inviate dai tifosi alla società Liverpool F.C. con l'esplicita richiesta di annullare la coreografia, minacciando in caso contrario di boicottarla.
Il movimento di opinione è stato tanto forte a Liverpool, quanto ignorato in Italia.
Persino il Daily Telegraph ha dedicato alla questione un articolo, spiegando le ragioni dei tifosi Juventini ed i motivi per cui la coreografia era stata annullata.
Il resto è storia recente: nel silenzio, ancora una volta assoluto, dei media italiani è stata data una grande dimostrazione di maturità e correttezza... e, se davvero il calcio inglese ha qualcosa da insegnare a quello italiano, forse la lezione alla stampa italiana è sfuggita!
Noi abbiamo difeso la memoria delle 39 vittime dell’Heysel, disonorata anche con la complicità di tutti quelli che sapendo hanno taciuto e di coloro che, pur informati, hanno voltato la faccia dall’altra parte. E non sono pochi!
Il vero senso di questo unilaterale pseudo-gemellaggio lo abbiamo capito noi e lo hanno capito i tifosi del Liverpool... ed insieme abbiamo costretto tutti a gettare la maschera: quella coreografia annullata rimarrà, per i tifosi viola e per i giornalisti che in questi giorni hanno fatto finta di non vedere, la più grande sconfitta.
E di questo ringraziamo ovviamente i reds, perché hanno fatto un gesto sicuramente per noi molto importante, del quale prendiamo atto. Ma preferiamo farlo in modo più esaustivo con una lettera aperta alla loro tifoseria, perché è quanto meno doveroso.
Noi non siamo migliori di altri, a volte sbagliamo ed esageriamo nei cori e negli atteggiamenti, ma mai ci siamo nascosti dietro una faccia perbenista e moralista, per insultare la memoria di vittime innocenti, mai ci siamo presentati in Europa come la tifoseria migliore d’Italia, al solo scopo di crearci un alibi per coprire la malcelata intenzione di oltraggiare.
L'articolo l'ho preso da qui
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