MILANO 06/11/2009 - «Settantacinquemila spettatori per un incontro di rugby non li ho mai visti neanche in Sudafrica». Inizia così, con queste parole, la strada che porterà la nazionale italiana di rugby ad affrontare, allo stadio San Siro di Milano, la Nuova Zelanda.
I BEST AL MONDO
Sì, proprio loro, gli All Blacks, non tanto una squadra quanto una leggenda vera e propria. E per l’occasione, la federazione italiana ha deciso di far disputare la gara nel migliore impianto possibile: lo stadio Giuseppe Meazza. Nick Mallet, il ct sudafricano dell’Italia, non vede l’ora: giocare in un grande stadio come San Siro, con 75.000 tifosi sugli spalti, sarà una grande emozione. Certo, è solo un test match, il primo dei tre previsti dagli azzurri; ma il fatto che un evento del genere abbia riempito il tempio del calcio fa sognare. Anche se di fronte ci saranno i migliori al mondo. L’ultima volta che le due squadre si sono affrontate, a giugno in Nuova Zelanda, l’Italia uscì sconfitta per 27-6: «Di solito fanno almeno 30 punti a qualsiasi avversario, anche i più forti – precisa Mallett – in attacco sono i migliori». Dunque, quale medicina per fermarli: «Difesa, difesa e difesa – prosegue Mallet, che sa che le chance di vittoria sono praticamente nulle – sarà comunque utile vedere a che livello siamo arrivati». Dopo gli All Blacks, sfida al Sudafrica campione del mondo, il 21 novembre a Udine. «Una squadra fantastica – dice Mallet, che spera di potersi rifare tutto nella gara di Ascoli Piceno, il 28, contro Samoa – possiamo batterli e dobbiamo farlo». Sarà pur vero che l’Italia vince poco nel rugby, ma alla fine gli spettatori e gli aficionados sono in costante aumento: «Vorremmo dare delle soddisfazioni ai tifosi – precisa Giancarlo Dondi, presidente federale – con All Blacks e Springboks dobbiamo giocare per vincere, anche se è quasi impossibile».
ISTITUZIONI ALLA RIBALTA
Che la gara di Milano contro gli All Blacks sia un evento si era capito: l’ultima volta che l’Italia giocò a San Siro era il 1988, ma Italia-Romania venne vista solo da 7.000 spettatori. Ora, per la gara contro la Nuova Zelanda, la federazione ha potuto contare addirittura sull’appoggio congiunto di Comune, Provincia e Regione, tutte rappresentate nell’incontro con i media di ieri a Palazzo Marino: «Per la gara sono stati venduti tutti i biglietti disponibili – ha annunciato l’assessore allo Sport del Comune, Alan Rizzi, al quale ha fatto subito replica il suo alter ego a livello regionale Piergianni Prosperini – ci troviamo di fronte ad un grande evento e potremo assistere ad un grande sport: c’è più nobiltà in 5 minuti di rugby che in 3 campionati di calcio».
NIENTE ARENA PER L’AMATORI
Alla conferenza presente anche Guido Romiti, nuovo presidente dell’Amatori Milano; che ironicamente ha lanciato una richiesta all’assessore Alan Rizzi: «Perché non ci fate giocare all’Arena Civica?». Pronta la risposta: «L’Arena è la casa dell’atletica. Certo, ci saranno ancora degli eventi extra sportivi in futuro, ma ripeto: l’Arena Civica è, e resta, solo la casa dell’Atletica». Povera Amatori, a poco valgono i 18 scudetti vinti nella sua storia...
io vorrei sapere chi è il coglione che fa giocare quei bisonti del rugby nella scala del calcio 2 settimane dopo che il campo è stato rizzollato???
finisce come a torino l anno scorso (o 2 anni fa) che il campo appena rifatto verrà distrutto e milan e inter devono giocare su un campo di *****!
I BEST AL MONDO
Sì, proprio loro, gli All Blacks, non tanto una squadra quanto una leggenda vera e propria. E per l’occasione, la federazione italiana ha deciso di far disputare la gara nel migliore impianto possibile: lo stadio Giuseppe Meazza. Nick Mallet, il ct sudafricano dell’Italia, non vede l’ora: giocare in un grande stadio come San Siro, con 75.000 tifosi sugli spalti, sarà una grande emozione. Certo, è solo un test match, il primo dei tre previsti dagli azzurri; ma il fatto che un evento del genere abbia riempito il tempio del calcio fa sognare. Anche se di fronte ci saranno i migliori al mondo. L’ultima volta che le due squadre si sono affrontate, a giugno in Nuova Zelanda, l’Italia uscì sconfitta per 27-6: «Di solito fanno almeno 30 punti a qualsiasi avversario, anche i più forti – precisa Mallett – in attacco sono i migliori». Dunque, quale medicina per fermarli: «Difesa, difesa e difesa – prosegue Mallet, che sa che le chance di vittoria sono praticamente nulle – sarà comunque utile vedere a che livello siamo arrivati». Dopo gli All Blacks, sfida al Sudafrica campione del mondo, il 21 novembre a Udine. «Una squadra fantastica – dice Mallet, che spera di potersi rifare tutto nella gara di Ascoli Piceno, il 28, contro Samoa – possiamo batterli e dobbiamo farlo». Sarà pur vero che l’Italia vince poco nel rugby, ma alla fine gli spettatori e gli aficionados sono in costante aumento: «Vorremmo dare delle soddisfazioni ai tifosi – precisa Giancarlo Dondi, presidente federale – con All Blacks e Springboks dobbiamo giocare per vincere, anche se è quasi impossibile».
ISTITUZIONI ALLA RIBALTA
Che la gara di Milano contro gli All Blacks sia un evento si era capito: l’ultima volta che l’Italia giocò a San Siro era il 1988, ma Italia-Romania venne vista solo da 7.000 spettatori. Ora, per la gara contro la Nuova Zelanda, la federazione ha potuto contare addirittura sull’appoggio congiunto di Comune, Provincia e Regione, tutte rappresentate nell’incontro con i media di ieri a Palazzo Marino: «Per la gara sono stati venduti tutti i biglietti disponibili – ha annunciato l’assessore allo Sport del Comune, Alan Rizzi, al quale ha fatto subito replica il suo alter ego a livello regionale Piergianni Prosperini – ci troviamo di fronte ad un grande evento e potremo assistere ad un grande sport: c’è più nobiltà in 5 minuti di rugby che in 3 campionati di calcio».
NIENTE ARENA PER L’AMATORI
Alla conferenza presente anche Guido Romiti, nuovo presidente dell’Amatori Milano; che ironicamente ha lanciato una richiesta all’assessore Alan Rizzi: «Perché non ci fate giocare all’Arena Civica?». Pronta la risposta: «L’Arena è la casa dell’atletica. Certo, ci saranno ancora degli eventi extra sportivi in futuro, ma ripeto: l’Arena Civica è, e resta, solo la casa dell’Atletica». Povera Amatori, a poco valgono i 18 scudetti vinti nella sua storia...
io vorrei sapere chi è il coglione che fa giocare quei bisonti del rugby nella scala del calcio 2 settimane dopo che il campo è stato rizzollato???
finisce come a torino l anno scorso (o 2 anni fa) che il campo appena rifatto verrà distrutto e milan e inter devono giocare su un campo di *****!
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