Beckham lascerà Madrid a fine stagione e annuncia il suo passaggio ai Los Angeles Galaxy. Contratto di 5 anni per il centrocampista inglese che forse guarda anche a Hollywood
MADRID, 11 gennaio 2007 - Dai galacticos ai Galaxy. David Beckham lascia il Real Madrid e va a Los Angeles, nella Mls statunitense. Non adesso, però: il trasferimento avverrà a fine stagione, perché il contratto quinquennale firmato dal 32enne centrocampista inglese scatterà dal prossimo agosto. Insomma, i mesi che da qui porteranno all'estate saranno presumibilmente gli ultimi per Beckham nel calcio europeo, a meno di improbabili ritorni. Per ben 15 anni, lo Spice Boy è stato protagonista nel Vecchio continente, vestendo prima la maglia del Manchester Utd e poi quelli dei blancos madridisti. Ora, esaurito il quadriennale da 35 milioni di euro firmato nel 2003 con il Real, Beckham inizia il capitolo conclusivo della sua carriera da calciatore.
"Ho trattato a lungo con il Real Madrid il rinnovo del contratto - ha raccontato l'ex capitano della Nazionale inglese -. Mi avevano offerto un biennale e avevo proposte anche da altre big d'Europa, ma insieme alla mia famiglia ho preso la decisione di andare negli Usa". Una scelta di vita, insomma, probabilmente legata anche alle possibilità commerciali che l'avventura in America potrà offrire a lui e alla moglie Victoria. Oltre che nel mondo del pallone, Beckham vanta un nome prestigioso anche nel settore della moda e dello spettacolo. La sua immagine vale un patrimonio e le attività extra-sportive lo hanno portato a conoscere il pianeta delle celebrità americane. La sua familiarità con Tom Cruise, dimostrata dalla corsa in Italia in novembre per assistere al matrimonio dell'attore con Katie Holmes, ne è un esempio.
Le sirene americane, per Beckham, erano suonate proprio nello scorso novembre. A invitare l'inglese nel calcio americano fu un singolare editoriale del New York Times, che recitava così: "Vieni in America, Beckham! Ti promettiamo che qui nessuno ti romperà le scatole sulla tua vita privata. E anche se i tuoi proverbiali cross non sono più delle parabole magiche, pazienza, sapremo adattarci". A distanza di pochi mesi, lo Spice Boy ha accettato, stimolato anche dal fatto che il rigido salary cap della Lega americana (non più di 400mila dollari a stagione per i giocatori, non più di 2 milioni per l'intera rosa) prevede un'eccezione per l'ingaggio di un singolo calciatore. Una stella di valore mondiale come Beckham, insomma.
L'inglese, purtroppo, rischia di lasciare Madrid dopo tre anni di quasi totale digiuno di vittorie. Attribuirgli la colpa delle ultime fallimentari stagioni dei blancos sarebbe ingeneroso, ma di certo il Real ha tratto più giovamento dal marketing legato al giocatore rispetto a quanto non sia derivato dalle sue prestazioni in campo. Finora Beckham ha disputato con la maglia madridista 148 partite, segnando 19 volte. La concorrenza per una maglia da titolare e le difficoltà ad adattarsi a ruoli per lui indigesti (gli è stato anche chiesto di provare a sostituire Makelele in una per lui innaturale posizione da mediano) non gli hanno permesso di rendere al meglio. Così, dopo la rinuncia alla fascia di capitano dell'Inghilterra al termine di un Mondiale deludente, il biondo inglese si prepara adesso a dire addio all'Europa. O almeno arrivederci.
ma che tristezza...secondo me poteva fare ancora un paio di buone stagioni in europa,ormai mirano tutti a fare soldi e dei trofei importa poco................ .... ..... secondo voi lo vedremo nel prossimo terminator?
MADRID, 11 gennaio 2007 - Dai galacticos ai Galaxy. David Beckham lascia il Real Madrid e va a Los Angeles, nella Mls statunitense. Non adesso, però: il trasferimento avverrà a fine stagione, perché il contratto quinquennale firmato dal 32enne centrocampista inglese scatterà dal prossimo agosto. Insomma, i mesi che da qui porteranno all'estate saranno presumibilmente gli ultimi per Beckham nel calcio europeo, a meno di improbabili ritorni. Per ben 15 anni, lo Spice Boy è stato protagonista nel Vecchio continente, vestendo prima la maglia del Manchester Utd e poi quelli dei blancos madridisti. Ora, esaurito il quadriennale da 35 milioni di euro firmato nel 2003 con il Real, Beckham inizia il capitolo conclusivo della sua carriera da calciatore.
"Ho trattato a lungo con il Real Madrid il rinnovo del contratto - ha raccontato l'ex capitano della Nazionale inglese -. Mi avevano offerto un biennale e avevo proposte anche da altre big d'Europa, ma insieme alla mia famiglia ho preso la decisione di andare negli Usa". Una scelta di vita, insomma, probabilmente legata anche alle possibilità commerciali che l'avventura in America potrà offrire a lui e alla moglie Victoria. Oltre che nel mondo del pallone, Beckham vanta un nome prestigioso anche nel settore della moda e dello spettacolo. La sua immagine vale un patrimonio e le attività extra-sportive lo hanno portato a conoscere il pianeta delle celebrità americane. La sua familiarità con Tom Cruise, dimostrata dalla corsa in Italia in novembre per assistere al matrimonio dell'attore con Katie Holmes, ne è un esempio.
Le sirene americane, per Beckham, erano suonate proprio nello scorso novembre. A invitare l'inglese nel calcio americano fu un singolare editoriale del New York Times, che recitava così: "Vieni in America, Beckham! Ti promettiamo che qui nessuno ti romperà le scatole sulla tua vita privata. E anche se i tuoi proverbiali cross non sono più delle parabole magiche, pazienza, sapremo adattarci". A distanza di pochi mesi, lo Spice Boy ha accettato, stimolato anche dal fatto che il rigido salary cap della Lega americana (non più di 400mila dollari a stagione per i giocatori, non più di 2 milioni per l'intera rosa) prevede un'eccezione per l'ingaggio di un singolo calciatore. Una stella di valore mondiale come Beckham, insomma.
L'inglese, purtroppo, rischia di lasciare Madrid dopo tre anni di quasi totale digiuno di vittorie. Attribuirgli la colpa delle ultime fallimentari stagioni dei blancos sarebbe ingeneroso, ma di certo il Real ha tratto più giovamento dal marketing legato al giocatore rispetto a quanto non sia derivato dalle sue prestazioni in campo. Finora Beckham ha disputato con la maglia madridista 148 partite, segnando 19 volte. La concorrenza per una maglia da titolare e le difficoltà ad adattarsi a ruoli per lui indigesti (gli è stato anche chiesto di provare a sostituire Makelele in una per lui innaturale posizione da mediano) non gli hanno permesso di rendere al meglio. Così, dopo la rinuncia alla fascia di capitano dell'Inghilterra al termine di un Mondiale deludente, il biondo inglese si prepara adesso a dire addio all'Europa. O almeno arrivederci.
ma che tristezza...secondo me poteva fare ancora un paio di buone stagioni in europa,ormai mirano tutti a fare soldi e dei trofei importa poco................ .... ..... secondo voi lo vedremo nel prossimo terminator?
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