e dopo l'illecito, le minacce con violenza, i trasferimenti di giocatori, il doping, pure.... SCOMMESSE
Piove sul bagnato in casa Juve. Dopo la bufera intercettazioni, ora ci si mette anche il calcioscommesse. Sarebbero quattro i giocatori bianconeri coinvolti in un'inchiesta delle Procure di Torino e di Parma su un giro di scommesse sportive in Italia e all'estero. Dalle indagini emergerebbe come i calciatori inviassero somme consistenti a broker emiliani non autorizzati a raccogliere denaro per scommesse in Italia.
Come se non bastasse la bufera che si sta abbattendo come uno tsunami sul calcio italiano, in casa Juve si devono preoccupare anche per il calcioscommesse. Sono addirittura due le Procure che si occupano dell'inchiesta: quella di Parma (una new entry, dopo che Napoli, Roma e Torino si sono già attivate per altri motivi) e quella di Torino. Il filone torinese dell'indagine è aperto per violazione dell'articolo 4 della legge 401 dell' '89 che punisce chi partecipa o organizza scommesse senza essere autorizzato. Al momento a Torino non e' stato accertato ne' il tipo di scommesse ne' la disciplina sportiva verso cui erano indirizzate. Il "cuore" dell' inchiesta è infatti a Parma, dove i magistrati stanno analizzando gli elementi nei confronti dei broker per capire la destinazione delle scommesse
Il giro sul quale stanno indagando gli inquirenti sarebbe molto grosso, come riporta il "Giornale". Scommesse per milioni di euro: si tratta di puntate clandestine fatte attraverso società schermo per evitare che si potesse risalire alla vera identità dei giocatori. Quattro calciatori bianconeri si sarebbero infatti dedicati a questa attività, investendo somme cospicue. Uno di loro, da solo, avrebbe scommesso oltre un milione e 600mila euro. Tre persone sono già state iscritte nel registro degli indagati, ma sul loro nome c'è il riserbo.
Piove sul bagnato in casa Juve. Dopo la bufera intercettazioni, ora ci si mette anche il calcioscommesse. Sarebbero quattro i giocatori bianconeri coinvolti in un'inchiesta delle Procure di Torino e di Parma su un giro di scommesse sportive in Italia e all'estero. Dalle indagini emergerebbe come i calciatori inviassero somme consistenti a broker emiliani non autorizzati a raccogliere denaro per scommesse in Italia.
Come se non bastasse la bufera che si sta abbattendo come uno tsunami sul calcio italiano, in casa Juve si devono preoccupare anche per il calcioscommesse. Sono addirittura due le Procure che si occupano dell'inchiesta: quella di Parma (una new entry, dopo che Napoli, Roma e Torino si sono già attivate per altri motivi) e quella di Torino. Il filone torinese dell'indagine è aperto per violazione dell'articolo 4 della legge 401 dell' '89 che punisce chi partecipa o organizza scommesse senza essere autorizzato. Al momento a Torino non e' stato accertato ne' il tipo di scommesse ne' la disciplina sportiva verso cui erano indirizzate. Il "cuore" dell' inchiesta è infatti a Parma, dove i magistrati stanno analizzando gli elementi nei confronti dei broker per capire la destinazione delle scommesse
Il giro sul quale stanno indagando gli inquirenti sarebbe molto grosso, come riporta il "Giornale". Scommesse per milioni di euro: si tratta di puntate clandestine fatte attraverso società schermo per evitare che si potesse risalire alla vera identità dei giocatori. Quattro calciatori bianconeri si sarebbero infatti dedicati a questa attività, investendo somme cospicue. Uno di loro, da solo, avrebbe scommesso oltre un milione e 600mila euro. Tre persone sono già state iscritte nel registro degli indagati, ma sul loro nome c'è il riserbo.
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