TORINO, 10 maggio 2006 - Ordine di custodia cautelare per il 39enne direttore generale dell'Alessandria Michele Padovano nell'ambito di una vasta operazione antidroga, denominata Tuareg, che ha portato in carcere 33 persone. Giocatore professionista, Padovano ha militano nel Cosenza, Pisa, Napoli, Genoa, Reggiana e, dal '94 al '97, nella Juventus che poi lo cedette al Crystal Palace. Giocò poi anche nel Metz. Nel suo curriculum anche due partite nella nazionale italiana.
Padovano è accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. Gli è stato contestato il ruolo del finanziatore. Secondo quanto hanno raccontato i carabinieri, l'ex calciatore era in rapporti di amicizia con Luca Mosole, 39 anni, di La Cassa (Torino), considerato il capo della banda di trafficanti di hashish che avrebbe smerciato in un paio d'anni droga, importata dal Marocco, per un valore di 14 milioni di euro.
Dopo avere appeso le scarpe al chiodo, Padovano era rimasto nel mondo del calcio come procuratore e dirigente. L'anno scorso fu uno dei protagonisti dell'estate calda torinese, quando il Torino, a causa della grave situazione economica, non venne iscritto alla serie A e il suo titolo sportivo fu rilevato da un gruppo di professionisti cittadini e dall'imprenditore ciociaro Luca Giovannone. Padovano venne chiamato a svolgere il ruolo di direttore sportivo, ma dovette abbandonarlo quando, dopo le forti contestazioni dei tifosi, Giovannone cedette il suo pacchetto di maggioranza all'editore-pubblicitario Urbano Cairo.
http://www.gazzetta.it/Calcio/Altro_...padovano.shtml
qui tra un po bisognera' aprire 1 sottoforum sulle magagne dei bianconeri
Padovano è accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. Gli è stato contestato il ruolo del finanziatore. Secondo quanto hanno raccontato i carabinieri, l'ex calciatore era in rapporti di amicizia con Luca Mosole, 39 anni, di La Cassa (Torino), considerato il capo della banda di trafficanti di hashish che avrebbe smerciato in un paio d'anni droga, importata dal Marocco, per un valore di 14 milioni di euro.
Dopo avere appeso le scarpe al chiodo, Padovano era rimasto nel mondo del calcio come procuratore e dirigente. L'anno scorso fu uno dei protagonisti dell'estate calda torinese, quando il Torino, a causa della grave situazione economica, non venne iscritto alla serie A e il suo titolo sportivo fu rilevato da un gruppo di professionisti cittadini e dall'imprenditore ciociaro Luca Giovannone. Padovano venne chiamato a svolgere il ruolo di direttore sportivo, ma dovette abbandonarlo quando, dopo le forti contestazioni dei tifosi, Giovannone cedette il suo pacchetto di maggioranza all'editore-pubblicitario Urbano Cairo.
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