Van Basten, il fischio finale
"Ho sbagliato ad operarmi. Ora spero di non restare zoppo"
Alberto Costa
MILANO - Stasera scendera' per l'ultima volta in campo, prima di Milan-Juve. "La gente avra'
letto i giornali, avra' visto la Tv, sapra' della mia decisione. Un saluto a tutti e sara' finita per
davvero". Detesta i piagnistei, Marco Van Basten. Al Milan ha chiesto di organizzargli una
conferenza stampa "da uomini". E' stato un grande, Marco. E' stato una sorta di computer del
gol. Con Maradona, genio e sregolatezza, forse il piu' grande dell'ultimo decennio. E nella storia
rossonera potrebbe tranquillamente prendere sotto braccio Rivera, garantisce Galliani, alter ego
calcistico di Silvio Berlusconi, che gli ha pure offerto di lavorare per il Milan a vita.
Ieri Marco ha detto basta. La caviglia destra l'ha definitivamente tradito dopo averlo illuso per
due anni e mezzo. Da ieri Marco Van Basten e' un ex calciatore. Con lui se ne va l'ultimo pezzo
del Milan olandese, quello attorno a cui la rivoluzione sacchiana divenne leggenda. "La notizia
che devo darvi e' corta - spiega l'attaccante che danzava in area di rigore nel suo italiano "arran-
giato". - Semplicemente ho deciso di smettere di fare il calciatore. Grazie a tutti quanti".
- Marco, quando ha deciso di arrendersi?
"Due settimane fa, in Belgio, dopo l'ennesima visita di controllo. Ma fino a due settimane fa ci
ho creduto intensamente, ho sperato di tornare in campo. Fino a due settimane fa ho cercato con
disperazione le persone giuste. Ho fatto agopuntura, mi sono perfino rivolto a qualche mago. Pur-
troppo non sono a posto, quando mi alzo la caviglia mi fa male. Zoppico ancora. Con il Milan ho
trascorso otto anni bellissimi ma purtroppo mi devo fermare qui. Fa parte della vita".
- Rimpianti?
"Probabilmente non mi metterei piu' tra le mani dei chirurghi. Dopo ogni intervento, infatti, la ca-
viglia, anziche' migliorare, andava peggiorando. Mi dispiace, mi spiace per tutti. Lavorare al Milan
e' stato veramente bello".
A questo punto nel salone dei trofei saturo di telecamere, di riflettori e di umidita' pesante scatta
una domanda per Adriano Galliani: "Se Baggio e' Raffaello, a chi mai potrebbe essere paragonato
uno come Marco Van Basten?". Replica meditata del vicepresidente vicario rossonero: "Credo che
lui possa essere Leonardo da Vinci. Leonardo era un eclettico. Era tutto. Ingegnere, artista".
- Marco, torniamo a lei. Adesso che accadra'?
"Per un po' rimarro` a Milano. Non so ancora cosa fare. Il Milan mi da' la possibilita' di continuare,
ci devo pensare bene".
- Dopo avere incominciato la carriera di calciatore prendendo il posto di Cruijff, che ne direbbe di
succedergli come allenatore?
"In questo momento quella di allenatore non mi sembra una soluzione praticabile".
- Spaventato da un futuro da ex?
"Affatto. Una vita senza calcio e' bella lo stesso".
- Servirebbero nuove regole per proteggere i giocatori come lei.
"Non e' stato un colpo a rovinarmi la caviglia. Certo, il calcio sta diventando troppo cattivo ma
ormai la vita e' cosi".
- Ora la ricorderanno come il piu' grande.
"Quando un giocatore smette, diventa sempre migliore. Ma io ho giocato tante brutte partite, ho
sbagliato gol clamorosi. Adesso mi dite che sono stato il piu' grande ma la verita' e' che ho fatto
parte di una squadra imbottita di campioni".
- Qual e' stata la sua piu' brutta partita?
"Quella giocata oggi".
- E il momento piu' bello?
"A Barcellona, prima della finale con la Steaua, quando avvicinandoci con il pullman al Nou Camp,
attraversammo le strade piene dei nostri 90.000 tifosi. Fu una sensazione impressionantissima (te-
stuale - n.d.r.). Poi ricordo l'Europeo vinto in Germania con la nazionale olandese. Ma ora, scusate-
mi, devo guardare al futuro. Ho gia' parlato troppo del passato".
A questo punto anche la platea degli addetti ai lavori, gente rotta ad ogni tipo di emozione, si ritrova
ad applaudire. Quasi senza rendersene conto.
Originally Posted by Emiliano
° Pelè era un buon giocatore, ma nulla di straordinario. NEW!
°ci sono molto giocatori che preferisco a Pelè, vedi Giggs, Cristiano Ronaldo, Messi, Totti, Van Basten, Henry oltre molti altri e su tutti Roby Baggio. Nella classifica dei miei preferiti Pelè non è ai primi posti di sicuro.
"Ci sono alcuni misteri che la mente umana non penetrerà mai. Per convincercene non dobbiamo far altro che gettare un'occhiata alle tavole di numeri primi. Ci accorgeremo che non vi regna né ordine né legge."
Originally posted by Wang Hsjung Si dice che Grampasso prima dell'infortunio pallegiava continuamente di testa edi piedescendendo erisalendo le scale di piazza di spagna. Io ci credo.
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