Tra le montagne, nelle campagne, in riva ai fiumi o ai laghi, sulla costa marittima o nelle grandi città, ignorato dall'occhio della gente comune vive un folto numero di persone, emarginate per la loro triste condizione sociale. Calpestati dai nobili, ignorati dai mercanti, torturati dalle guardie del Re che estorcono loro anche l'ultimo spicciolo in nome delle finanze di Lord British.
Risulta difficile credere che un grasso porco come il Re possa davvero aver bisogno dei pochi centesimi rimasti a persone che vedono morire di fame i loro figli ogni giorno sulle strade lastricate d'oro che i ricchi tracciano sul volto di Sosaria.
Eppure è così.
Ormai la tensione stava anche affiorando, più o meno manifesta, attraverso le urla di protesta dei giovani poveri che ormai sempre più raramente cercavano di portare una rivoluzione, una scossa a questo tetro mondo bigotto e perbenista.
Finchè un giorno, attraverso le grandi e splendenti porte della città, un manipolo di esattori del Re fecero ritorno tra la gente di Britannia, più morti che vivi, pesti e malconci. Il loro capitano aveva i tendini tagliati e, probabilmente, non avrebbe mai più mosso nemmeno un'unghia per il resto dei suoi giorni.
Mentre gli uomini procedevano, a passo lento, attraverso le porte, si fece lentamente il silenzio. Le donne rientravano in casa coprendo gli occhi dei bambini, gli uomini guardavano esterrefatti ed inorriditi, ma, cosa più importante di tutte, nessuno alzò un dito o mosse un pelo quando videro che un ragazzino scagliò in faccia al capitano paralizzato una grossa pietrà. Rimasero tutti fermi. Zitti. Muti. Ad osservare mentre il viso già tumefatto del capitano si riempiva ancor più di sangue, fino a diventare una maschera informe dal colorito rossastro. Il ragazzo e il suo amico non furono però ignorati dalle altre guardie che li costrinsero alla fuga su un ostard rubato.
Di loro due non si seppe più nulla per mesi. Nulla di certo, si intende. Eppure le voci continuavano a ronzare e ronzare. Voci di una imminente ribellione. Voce di una forza rivoluzionaria composta da ragazzi e da poveri, da persone coraggiose e da persone meno coraggiose ma mosse dallo stesso bisogno di sovvertire l'ordine di Lord British e ridare al popolo la sovranità sulla propria esistenza.
Per mesi si barricarono, esiliati dalle città, lentamente riallacciarono i rapporti, come potrebbero fare persone che si conoscono già da una vita precedente in cui avevano condiviso le stesse lotte, lo stesso sangue, le stesse ferite e le stesse morti.. Qualcosa di orribile stava per accadere a Lord British e alle sue guardie senza cuore..
Un manipolo di Ribelli, pazzi e a tratti sanguinari, stava per venirgli a far visita nelle fredde notti del suo castello, insediandosi sotto le sue fondamenta, corrodendolo dalle fogne, costringendo lentamente l'atmosfera generale a cambiare verso una nuova frontiera di terrore per i cosiddetti "buoni".
Dormi sereno Lord British, nelle tue preziosissime lenzuola di seta. La stessa seta che avremo l'onore di tingere di rosso la notte che finalmente le nostre lame assaggeranno la tua gola, maledetto.
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Questo è il BG della nostra gilda: noi siamo i Rebels. La tag è RbL (sarebbe REBEL). In questi giorni adderemo tutti i membri e finiremo di mettere insieme le risorse.
Siamo settati neutrali ma non appena saremo in condizione di difenderci al meglio la nostra intenzione è quella di aprire più guerre possibile.
Chiaramente le guerre non saranno massacri indiscriminati ma avranno regole di rispetto reciproco molto precise: contiamo di avere in gilda anche personaggi non dediti al pvp quindi la fiducia e il rispetto in guerra saranno fondamentali per potersi garantire il rispetto reciproco
Riguardo questo argomento inizieremo a parlarne ad inizio Settembre. Fino ad allora qualunque tipo di ostilità nei nostri confronti non avrà seguito. Non siamo fisicamente in grado di reggere per ora
Il nostro obbiettivo in game è unico e chiaro:
rovesciare qualunque tipo di autorità.
Per qualunque tipo di informazione potete contattare me, Tyler Durden, oppure Drach'nyen (Malus sul forum).
I nostri ICQ:
-Tyler Durden 6189900
-Drach'nyen 282930657
Buon divertimento a tutti
Risulta difficile credere che un grasso porco come il Re possa davvero aver bisogno dei pochi centesimi rimasti a persone che vedono morire di fame i loro figli ogni giorno sulle strade lastricate d'oro che i ricchi tracciano sul volto di Sosaria.
Eppure è così.
Ormai la tensione stava anche affiorando, più o meno manifesta, attraverso le urla di protesta dei giovani poveri che ormai sempre più raramente cercavano di portare una rivoluzione, una scossa a questo tetro mondo bigotto e perbenista.
Finchè un giorno, attraverso le grandi e splendenti porte della città, un manipolo di esattori del Re fecero ritorno tra la gente di Britannia, più morti che vivi, pesti e malconci. Il loro capitano aveva i tendini tagliati e, probabilmente, non avrebbe mai più mosso nemmeno un'unghia per il resto dei suoi giorni.
Mentre gli uomini procedevano, a passo lento, attraverso le porte, si fece lentamente il silenzio. Le donne rientravano in casa coprendo gli occhi dei bambini, gli uomini guardavano esterrefatti ed inorriditi, ma, cosa più importante di tutte, nessuno alzò un dito o mosse un pelo quando videro che un ragazzino scagliò in faccia al capitano paralizzato una grossa pietrà. Rimasero tutti fermi. Zitti. Muti. Ad osservare mentre il viso già tumefatto del capitano si riempiva ancor più di sangue, fino a diventare una maschera informe dal colorito rossastro. Il ragazzo e il suo amico non furono però ignorati dalle altre guardie che li costrinsero alla fuga su un ostard rubato.
Di loro due non si seppe più nulla per mesi. Nulla di certo, si intende. Eppure le voci continuavano a ronzare e ronzare. Voci di una imminente ribellione. Voce di una forza rivoluzionaria composta da ragazzi e da poveri, da persone coraggiose e da persone meno coraggiose ma mosse dallo stesso bisogno di sovvertire l'ordine di Lord British e ridare al popolo la sovranità sulla propria esistenza.
Per mesi si barricarono, esiliati dalle città, lentamente riallacciarono i rapporti, come potrebbero fare persone che si conoscono già da una vita precedente in cui avevano condiviso le stesse lotte, lo stesso sangue, le stesse ferite e le stesse morti.. Qualcosa di orribile stava per accadere a Lord British e alle sue guardie senza cuore..
Un manipolo di Ribelli, pazzi e a tratti sanguinari, stava per venirgli a far visita nelle fredde notti del suo castello, insediandosi sotto le sue fondamenta, corrodendolo dalle fogne, costringendo lentamente l'atmosfera generale a cambiare verso una nuova frontiera di terrore per i cosiddetti "buoni".
Dormi sereno Lord British, nelle tue preziosissime lenzuola di seta. La stessa seta che avremo l'onore di tingere di rosso la notte che finalmente le nostre lame assaggeranno la tua gola, maledetto.
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Questo è il BG della nostra gilda: noi siamo i Rebels. La tag è RbL (sarebbe REBEL). In questi giorni adderemo tutti i membri e finiremo di mettere insieme le risorse.
Siamo settati neutrali ma non appena saremo in condizione di difenderci al meglio la nostra intenzione è quella di aprire più guerre possibile.
Chiaramente le guerre non saranno massacri indiscriminati ma avranno regole di rispetto reciproco molto precise: contiamo di avere in gilda anche personaggi non dediti al pvp quindi la fiducia e il rispetto in guerra saranno fondamentali per potersi garantire il rispetto reciproco
Riguardo questo argomento inizieremo a parlarne ad inizio Settembre. Fino ad allora qualunque tipo di ostilità nei nostri confronti non avrà seguito. Non siamo fisicamente in grado di reggere per ora
Il nostro obbiettivo in game è unico e chiaro:
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