Era un giorno soleggiato come tanti altri.
Nacqui a Haven, ma come tutti del resto. Piccolo uomo in una terra immensa e per certi versi ostile.
La prima cosa che pensai fu "devo lasciare questo posto, non mi sento a casa mia.... devo cercare il gate per Britain, li sara' tutto piu' facile."
Dopo qualche peripezia con alcuni mostri privati della loro testa, e qualche consiglio datomi da un passante, trovai la porta magica ed entrai. Pensavo di venire trasportato in chissa' quale locazione, ma invece un magico apparecchietto simil-pulsantiera-di-ascensore, mi chiedeva la destinazione..... ah, non c'e' piu' il medioevo d'una volta.
Arrivai a Britain e cercai di spendere nel piu' breve tempo possibile i miei soldi. Mi feci insegnare da alcuni indigeni poche nozioni di combattimento, e comprato un cavallo per 300 pezzi d'oro ed un 'armatura per 500, corsi al cimitero a nord.... non so perche' ma qualcosa mi diceva che si sarebbe trovato a nord.
Un vento gelido mi faceva capire che quel posto era pericoloso, e sentivo l'aria pesante, quasi mi immobilizzava.
Anzi no.
Erano i mostri dietro i cancelli che mi stavano tirando potenti tuoni sull'osso occipitale, a me e al mio cavallo.
Non ci sono piu' i cimiteri di una volta.
Pensai che la cosa migliore fosse tornare indietro.
Mi passo' per la testa che probabilmente i mostri di Haven erano piu' alla mia altezza, ma non sono uno che torna sui propri passi.... Fuori da Britain, credetti di trovare qualcosa di meglio.
E via verso nuove avventure.
Ecco, lo vidi, un orchetto mi guardava con aria di scherno. Non sapeva cosa lo attendeva.
Un fendente, un colpo a girare, un urlo di guerra che caricasse il colpo successo di maggiore rabbia, ed un altro colpo ancora piu' volento. Questo grosso modo fu cio' che mi fece l'orchetto.
Scappai a gambe levate dentro la capitale, offrendo al mio cavallo un buon boccale di birra presso un'accogliente -e priva di mostri- taverna.
Alticci decidemmo entrambi (io e il mio cavallo) di tornare alla carica. Magari esplorando il mondo in cerca di qualche malcapitato ed isolato mostricciatolo, possibilmente in stato febbrile.
Strada facendo ci allenammo su alcune bestie per vedere se effettivamente la nostra spada era in grado di recar danni. La gallina stramazzo' a terra. Un fiero sorriso si dipinse sul mio volto e quello del mio cavallo.
Poi fu la volta di un topo. Ci sentivamo potentissimi. Qualcosa mi fece cambiare idea sull'attaccare il toro.
Arivammo alle porte di Yew. Ci vollero tutti questi chilometri per farci trovare una definitiva morte.
Mentre organizzavamo nel bosco (io e il mio cavallo) le prossime mosse, osservando la mappa, un simpatico lupetto ci rosicchiava lentamente ma inesorabilmente le ginocchia. Tutte e sei (le mie piu' quelle del mio cavallo).
Nelle vesti di fantasma tornai alla capitale, ed appresi da alcuni indigeni che la provvidenza sino al 7 luglio dava la possibilita' di far aumentare le proprie capacita' con uno stratagemma. Non esitai, aderendo.
Nel frattempo non volevo rimanere con le mani in mano, cosi' decisi di rintanarmi a Cove, con un nuovo cavallo sotto al mio sedere, ed aumentare le mie abilita' di minatore e fabbro.
Lungo era il lavoro ed estenuante.
Di tanto in tanto mi prendevo una pausa per vedere cosa offrisse il mondo.
Una venditrice di pere (inteso come frutto della natura) mi chiese di lavorare nel suo negozio, ma voleva essere pagata lei.... chiedeva 1200 pezzi d'oro per offrirmi il contratto.
Uscii educatamente.
Cosi' io ed il mio cavallo andammo dal fabbro che -di sua spontanea volonta'- mi chiese di lavorare per lui procurandogli quindici ottime mazze (intese come armi da guerra).
Detto fatto.
Nel giro di pochissimo, circa 20 ore di lavoro, le mazze erano pronte. Ed io ero diventato un bravissimo minatore.
Meno bravo come fabbro, ma i calli sulle mani mi davano soddisfazione, sapendo che erano il frutto del lavoro....
Consegnai la merce e ricevetti in cambio un assegno di 1000 monete d'oro da depositare in banca ed una picozza denominata Gargoyle..... "che simpatico oggettino, prima o poi la usero'" pensai...."Chissa' come mi aiutera' nel mio lavoro!"
Trovai fuori dal negozio una giovane donzella desiderosa di esser accompagnata a Magincia. Scorsi dietro alle sue spalle un'altra persona che voleva essere scortata a Hythloth. Ed un'altra ancora! E un'altra!!! Controllai se sul mio cavallo ci fosse scritto Taxi -ma non c'era- ....pensai che era strano il fatto che tutti volessero andare via da Cove. Magari ce l'avevano col sindaco.... cosi' decisi chi accompagnare.
Optai per la fanciulla, per due motivi. Uno perche' tramite porte magiche Magincia era dietro l'angolo e Due perche' era una fanciulla. Sai mai che per strada.... beh, comunque arivammo a Magincia. Un'orda di ragni, serpenti, mostri d'ogni sorta ci attendevano fuori dal gate.
Dovevo difendere la mia protetta.
A tutti i costi.
Osservai il piccone cha ancora stringevo in mano e decisi.
Corsi come un disperato sperando che mi seguisse.
Ce la facemmo.
Esausti raggiungemmo la citta' e lei mi pago'. Settecento pezzi d'oro in piu' nella mia tasca....
Bene dopo questa piccola avventura decisi di tornare in miniera.
Era arrivato il momento di sperimentare la mia nuova picozza fiammeggiante.
Impugnai la Gargoyle e cominciai ad estrarre minerali come al solito. Trovai dell'agapite, dell'ottimo shadow, estrassi alcuni pezzi di bronzo ed insieme a loro un gigantesco e spensierato Elementale del Bronzo.
Mi colpi' sull'osso occipitale esattamente dove erano soliti colpirimi i mostri del cimitero. Basto' un solo colpo a me, ed uno al mio cavallo per trapassare.
Tornai dopo poco per recuperare la fiammeggiante picozza.
Che oggetto pieno di fascino!
"Eh beh. Domani e' un altro giorno. Presto smettero' di lavorare e collezionare avventure particolari, e tornero' ad essere il guerriero che ero un tempo." Mentre estraevo il bronzo lo toccavo con diffidenza, controllandomi alle spalle.
(To be continued....)
Nacqui a Haven, ma come tutti del resto. Piccolo uomo in una terra immensa e per certi versi ostile.
La prima cosa che pensai fu "devo lasciare questo posto, non mi sento a casa mia.... devo cercare il gate per Britain, li sara' tutto piu' facile."
Dopo qualche peripezia con alcuni mostri privati della loro testa, e qualche consiglio datomi da un passante, trovai la porta magica ed entrai. Pensavo di venire trasportato in chissa' quale locazione, ma invece un magico apparecchietto simil-pulsantiera-di-ascensore, mi chiedeva la destinazione..... ah, non c'e' piu' il medioevo d'una volta.
Arrivai a Britain e cercai di spendere nel piu' breve tempo possibile i miei soldi. Mi feci insegnare da alcuni indigeni poche nozioni di combattimento, e comprato un cavallo per 300 pezzi d'oro ed un 'armatura per 500, corsi al cimitero a nord.... non so perche' ma qualcosa mi diceva che si sarebbe trovato a nord.
Un vento gelido mi faceva capire che quel posto era pericoloso, e sentivo l'aria pesante, quasi mi immobilizzava.
Anzi no.
Erano i mostri dietro i cancelli che mi stavano tirando potenti tuoni sull'osso occipitale, a me e al mio cavallo.
Non ci sono piu' i cimiteri di una volta.
Pensai che la cosa migliore fosse tornare indietro.
Mi passo' per la testa che probabilmente i mostri di Haven erano piu' alla mia altezza, ma non sono uno che torna sui propri passi.... Fuori da Britain, credetti di trovare qualcosa di meglio.
E via verso nuove avventure.
Ecco, lo vidi, un orchetto mi guardava con aria di scherno. Non sapeva cosa lo attendeva.
Un fendente, un colpo a girare, un urlo di guerra che caricasse il colpo successo di maggiore rabbia, ed un altro colpo ancora piu' volento. Questo grosso modo fu cio' che mi fece l'orchetto.
Scappai a gambe levate dentro la capitale, offrendo al mio cavallo un buon boccale di birra presso un'accogliente -e priva di mostri- taverna.
Alticci decidemmo entrambi (io e il mio cavallo) di tornare alla carica. Magari esplorando il mondo in cerca di qualche malcapitato ed isolato mostricciatolo, possibilmente in stato febbrile.
Strada facendo ci allenammo su alcune bestie per vedere se effettivamente la nostra spada era in grado di recar danni. La gallina stramazzo' a terra. Un fiero sorriso si dipinse sul mio volto e quello del mio cavallo.
Poi fu la volta di un topo. Ci sentivamo potentissimi. Qualcosa mi fece cambiare idea sull'attaccare il toro.
Arivammo alle porte di Yew. Ci vollero tutti questi chilometri per farci trovare una definitiva morte.
Mentre organizzavamo nel bosco (io e il mio cavallo) le prossime mosse, osservando la mappa, un simpatico lupetto ci rosicchiava lentamente ma inesorabilmente le ginocchia. Tutte e sei (le mie piu' quelle del mio cavallo).
Nelle vesti di fantasma tornai alla capitale, ed appresi da alcuni indigeni che la provvidenza sino al 7 luglio dava la possibilita' di far aumentare le proprie capacita' con uno stratagemma. Non esitai, aderendo.
Nel frattempo non volevo rimanere con le mani in mano, cosi' decisi di rintanarmi a Cove, con un nuovo cavallo sotto al mio sedere, ed aumentare le mie abilita' di minatore e fabbro.
Lungo era il lavoro ed estenuante.
Di tanto in tanto mi prendevo una pausa per vedere cosa offrisse il mondo.
Una venditrice di pere (inteso come frutto della natura) mi chiese di lavorare nel suo negozio, ma voleva essere pagata lei.... chiedeva 1200 pezzi d'oro per offrirmi il contratto.
Uscii educatamente.
Cosi' io ed il mio cavallo andammo dal fabbro che -di sua spontanea volonta'- mi chiese di lavorare per lui procurandogli quindici ottime mazze (intese come armi da guerra).
Detto fatto.
Nel giro di pochissimo, circa 20 ore di lavoro, le mazze erano pronte. Ed io ero diventato un bravissimo minatore.
Meno bravo come fabbro, ma i calli sulle mani mi davano soddisfazione, sapendo che erano il frutto del lavoro....
Consegnai la merce e ricevetti in cambio un assegno di 1000 monete d'oro da depositare in banca ed una picozza denominata Gargoyle..... "che simpatico oggettino, prima o poi la usero'" pensai...."Chissa' come mi aiutera' nel mio lavoro!"
Trovai fuori dal negozio una giovane donzella desiderosa di esser accompagnata a Magincia. Scorsi dietro alle sue spalle un'altra persona che voleva essere scortata a Hythloth. Ed un'altra ancora! E un'altra!!! Controllai se sul mio cavallo ci fosse scritto Taxi -ma non c'era- ....pensai che era strano il fatto che tutti volessero andare via da Cove. Magari ce l'avevano col sindaco.... cosi' decisi chi accompagnare.
Optai per la fanciulla, per due motivi. Uno perche' tramite porte magiche Magincia era dietro l'angolo e Due perche' era una fanciulla. Sai mai che per strada.... beh, comunque arivammo a Magincia. Un'orda di ragni, serpenti, mostri d'ogni sorta ci attendevano fuori dal gate.
Dovevo difendere la mia protetta.
A tutti i costi.
Osservai il piccone cha ancora stringevo in mano e decisi.
Corsi come un disperato sperando che mi seguisse.
Ce la facemmo.
Esausti raggiungemmo la citta' e lei mi pago'. Settecento pezzi d'oro in piu' nella mia tasca....
Bene dopo questa piccola avventura decisi di tornare in miniera.
Era arrivato il momento di sperimentare la mia nuova picozza fiammeggiante.
Impugnai la Gargoyle e cominciai ad estrarre minerali come al solito. Trovai dell'agapite, dell'ottimo shadow, estrassi alcuni pezzi di bronzo ed insieme a loro un gigantesco e spensierato Elementale del Bronzo.
Mi colpi' sull'osso occipitale esattamente dove erano soliti colpirimi i mostri del cimitero. Basto' un solo colpo a me, ed uno al mio cavallo per trapassare.
Tornai dopo poco per recuperare la fiammeggiante picozza.
Che oggetto pieno di fascino!
"Eh beh. Domani e' un altro giorno. Presto smettero' di lavorare e collezionare avventure particolari, e tornero' ad essere il guerriero che ero un tempo." Mentre estraevo il bronzo lo toccavo con diffidenza, controllandomi alle spalle.
(To be continued....)
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