IL RICORDO DI UNA SCONFITTA
Gli scontri furono violenti e sanguinosi, gli eserciti erano numerosi e tanti eroi caddero in nome dei loro ideali, e tra questi vi era un guerriero che cadde invano nella sua lotta solitaria contro le oscure forze del male, il suo nome scorre ancora nel tempo, ma di lui non è chiara la sua sorte e il suo destino ancora incerto non si è ancora compiuto, il tempo passa e altro sangue viene versato in lotte il cui scopo non è ancora del tutto chiaro, ma il potere e la fama sono ciò che l'uomo ha sempre desiderato, è le tenebre si annidano nei meandri più impensabili di queste terre.
Era quasi alla fine il guerriero che a passo trasandato proseguiva verso un sentiero, goccie di sangue perdeva dalla sua ferita mal bendata sul braccio sinistro, e nell'altra mano teneva ancora in pugno la sua spada come quasi fosse la sua stessa vita, d'altronde era la sua compagna più fedele e mai l'avrebbe abbandonata. Il guerriero dopo un pò cominciava a dare segni di affanno e la stanchezza era sempre più forte ma la sua volontà non era da meno, nella sua mente cèra solo la confusione delle grida di battaglia e dei colpi di spada che si incrociavano, e poi quella scena poco prima che venne ferito.. quel volto demoniaco, quell'urlo agghiacciante, quell'energia che scaturiva dalle sua possenti vestigia di metallo, e poi il suo cavallo nero dagli occhi di un rosso che quasi impietriva dal terrore chiunque l'avesse visto.. no non poteva essere un guerriero qualunque, quel querriero doveva aver oltrepassato la valle delle tenebre.. poi quel suo potentissimo colpo di ascia che BlacKnight parò miracolosamente con la sua stessa spada per poi essere scaraventato tra i tanti caduti che erano stati uccisi nel violento scontro, il guerriero fù atterrito e sapeva che era finito e che quella demoniaca figura gli avrebbe dato il colpo di grazia, ma egli si avvicinò e osservando dal suo cavallo lo sconfitto guerriero, notò che BlacKnight sulla sua spada aveva un misterioso simbolo e li fù un attimo di silenzio e poi disse con una voce terrificante "ah ecco spiegato come hai fatto a sopravvivere al mio colpo" e se ne andò deridendo il guerriero che atterrito dovette arrendersi.
L'impavido guerriero poi fu tenuto prigioniero dagli eserciti nemici e per tre giorni viaggiò in una carrozza dove vi erano altri guerrieri feriti, alcuni sul percorso morirono e durante il viaggio quasi tutti sembravano rassegnati a morire, ma il BlacKnight non era tanto preoccupato della sua sorte ma pensava ancora a quell'essere immondo che aveva incontrato in battaglia, poi una triste voce distolse il guerriero da quel ricordo, era un uomo quasi fosse un contadino d'aspetto e mormorava tra se "No è tornato non può essere", Blacknight gli chiese "chi è tornato? A chi ti riferisci", l'uomo quasi disperato rispose con una voce tremolante "è lui, è il demoniaco Aslandur il distruttore" e BlacKnight si rese conto che si riferiva a quel terribile guerriero che incontrò nella mischia, la carrozza d'un tratto si fermò, i cavalli iniziarono a imbizzarrirsi e un esercito di uomini attaccò la carovana piena di prigionieri, si sentirono scoccare delle freccie e le urla doloranti dei soldati, e i prigionieri furono liberati da un gruppo di uomini che si presentarono sotto il nome di Lord Valan..
<<continua.
Gli scontri furono violenti e sanguinosi, gli eserciti erano numerosi e tanti eroi caddero in nome dei loro ideali, e tra questi vi era un guerriero che cadde invano nella sua lotta solitaria contro le oscure forze del male, il suo nome scorre ancora nel tempo, ma di lui non è chiara la sua sorte e il suo destino ancora incerto non si è ancora compiuto, il tempo passa e altro sangue viene versato in lotte il cui scopo non è ancora del tutto chiaro, ma il potere e la fama sono ciò che l'uomo ha sempre desiderato, è le tenebre si annidano nei meandri più impensabili di queste terre.
Era quasi alla fine il guerriero che a passo trasandato proseguiva verso un sentiero, goccie di sangue perdeva dalla sua ferita mal bendata sul braccio sinistro, e nell'altra mano teneva ancora in pugno la sua spada come quasi fosse la sua stessa vita, d'altronde era la sua compagna più fedele e mai l'avrebbe abbandonata. Il guerriero dopo un pò cominciava a dare segni di affanno e la stanchezza era sempre più forte ma la sua volontà non era da meno, nella sua mente cèra solo la confusione delle grida di battaglia e dei colpi di spada che si incrociavano, e poi quella scena poco prima che venne ferito.. quel volto demoniaco, quell'urlo agghiacciante, quell'energia che scaturiva dalle sua possenti vestigia di metallo, e poi il suo cavallo nero dagli occhi di un rosso che quasi impietriva dal terrore chiunque l'avesse visto.. no non poteva essere un guerriero qualunque, quel querriero doveva aver oltrepassato la valle delle tenebre.. poi quel suo potentissimo colpo di ascia che BlacKnight parò miracolosamente con la sua stessa spada per poi essere scaraventato tra i tanti caduti che erano stati uccisi nel violento scontro, il guerriero fù atterrito e sapeva che era finito e che quella demoniaca figura gli avrebbe dato il colpo di grazia, ma egli si avvicinò e osservando dal suo cavallo lo sconfitto guerriero, notò che BlacKnight sulla sua spada aveva un misterioso simbolo e li fù un attimo di silenzio e poi disse con una voce terrificante "ah ecco spiegato come hai fatto a sopravvivere al mio colpo" e se ne andò deridendo il guerriero che atterrito dovette arrendersi.
L'impavido guerriero poi fu tenuto prigioniero dagli eserciti nemici e per tre giorni viaggiò in una carrozza dove vi erano altri guerrieri feriti, alcuni sul percorso morirono e durante il viaggio quasi tutti sembravano rassegnati a morire, ma il BlacKnight non era tanto preoccupato della sua sorte ma pensava ancora a quell'essere immondo che aveva incontrato in battaglia, poi una triste voce distolse il guerriero da quel ricordo, era un uomo quasi fosse un contadino d'aspetto e mormorava tra se "No è tornato non può essere", Blacknight gli chiese "chi è tornato? A chi ti riferisci", l'uomo quasi disperato rispose con una voce tremolante "è lui, è il demoniaco Aslandur il distruttore" e BlacKnight si rese conto che si riferiva a quel terribile guerriero che incontrò nella mischia, la carrozza d'un tratto si fermò, i cavalli iniziarono a imbizzarrirsi e un esercito di uomini attaccò la carovana piena di prigionieri, si sentirono scoccare delle freccie e le urla doloranti dei soldati, e i prigionieri furono liberati da un gruppo di uomini che si presentarono sotto il nome di Lord Valan..
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