Storia dei Nick

[fortunesgravo]

io non sapevo ke nick scegliere....
e avevo appena finito mgs2...

[Kalindor]

Zena= il nome della mia città in genovese

[Ospite]

io quella volta ero andato a pescare con un gruppo di tossici che continuavano a dire eh bisbocione, sei un bisbocione, dai che facciamo bisbocce eh, bi-sbo-cio-ne trallallà trallallero guarda che bisbocione, bel pampino guarda che trota ja desso tu fare bisboccia.
La serata finì con il sottoscritto che vomitava sul lago e si faceva la cacca addosso (non sto scherzando) e questi che continuavano con la storia del bisbocione.
Ancora oggi non riesco a capire che tipo di sostanza mi hanno somministrato quella volta.
Bello che ora tutte le persone ke leggeranno sta roba sapranno che mi sono cagato addosso a 21 anni.


s*******mento oh yeah!




PS: se qualcuno vi invita a pescare e continua a dire bisboccia bisboccia bisbocione, voi NON andateci.

[Faina]

io ci vado spesso a fare bisboccia e mi piace pure....

Comunque il mio nick deriva dalla frase in signa.

[NeuZZo]

Melkior è i re magio...

neuzzo è una storpiatura di neo(mio nick abituale), nata in irc,
poi siccome un neo c'era gia', ecco qui neuzzo, (odio essere uguale un altro)

[daniele91]

Originally posted by -AnTi FLaG-
Anti Flag nome di un gruppo punk oltre che simbolo di un idea



skunk invece....

skunk the tammar !!!!

[Summoner89]

Il mio proviene essenzialmente dalle 'summon' d Final Fantasy in particolare il 7 che poi nei successivi capitoli si chiameranno in modi diversi tipo eoni (FFX) e 'Summoner' in pratica vuol dire invocatore. E anke perchè insieme a un mio grande (gay) amico che tt ora gioka anke lui su dreams Trickmaster quello ke a inventato Rosiko taroccando la scatola d risiko facevamo rpg( o almeno c provavamo) cn un programma d nome RpgMaker..Però nn sono un tipo serio tt altro basta vedere la mia signa e poi ve faccio vedere io che ve evoco :P

Nulla storia un pò banale ma bella in se stesso ^^

[Ospite]

Originally posted by bisboccia
io quella volta ero andato a pescare con un gruppo di tossici che continuavano a dire eh bisbocione, sei un bisbocione, dai che facciamo bisbocce eh, bi-sbo-cio-ne trallallà trallallero guarda che bisbocione, bel pampino guarda che trota ja desso tu fare bisboccia.
La serata finì con il sottoscritto che vomitava sul lago e si faceva la cacca addosso (non sto scherzando) e questi che continuavano con la storia del bisbocione.
Ancora oggi non riesco a capire che tipo di sostanza mi hanno somministrato quella volta.
Bello che ora tutte le persone ke leggeranno sta roba sapranno che mi sono cagato addosso a 21 anni.


s*******mento oh yeah!




PS: se qualcuno vi invita a pescare e continua a dire bisboccia bisboccia bisbocione, voi NON andateci.

E fu cosi' che da questo momento ebbi un altro idolo!

[schizzoide]

beh il mio nick è un di un tossico che amava vestire bene e farsi di brutto...TRAINSPOTTING

[Mozgus]

Un condottiero leale

La storia di quella che è ricordata come Terza Crociata è ricca d’episodi dai quali emerge la figura di un condottiero leale e tollerante nei confronti dei suoi avversari. Di certo, la sua immagine fu romanzata dai cronisti, sia arabi sia occidentali. Già nel secolo successivo alla Crociata, circolava in Europa la leggenda di un Saladino eroe “giusto”, vicino alla conversione al Cristianesimo e investito cavaliere (o desideroso di divenirlo). Al termine della battaglia nei pressi del Lago di Tiberiade, con la quale era riuscito a piegare l’esercito cristiano (Hattin, 3-4 luglio 1187), Saladino fece portare nella sua tenda alcuni dei prigionieri più “illustri”. Al povero re Guido di Lusignano, stravolto dalla paura e dalla sete, il sultano offrì una coppa d’acqua in segno d’ospitalità, il che nelle consuetudini musulmane significava essere considerati ospiti e, come tali, rispettati. In altre parole, anche se prigioniero il re aveva salva la vita. Ma quando questi passò la coppa al suo vicino Renaud de Chatillon, per il quale Saladino provava un astio feroce (e si poteva giustificarlo per l’arroganza e la spavalderia di questo nobile che non aveva rispetto per nessuno), e al quale non voleva riconoscere la stessa protezione offerta al re, dopo aver apostrofato il cavaliere rimproverandogli i suoi misfatti, il sultano lo colpì con la spada tra il collo e la spalla, e lo fece finire dalle sue guardie che lo decapitarono.
Questo potrebbe sembrare un gesto di ferocia estrema, ma va riconosciuto che la condotta del principe Renaud era stata sempre ispirata dall’arroganza e dall’indole predatoria; l’atteggiamento di sfida perpetua nei confronti dell’Islam (ma in fondo di chiunque tentasse di porre limiti al suo agire), come l’assoluta mancanza di rispetto delle popolazioni locali e della loro fede, rappresentavano un’offesa che avrebbe esasperato la pazienza di qualsiasi avversario. A Saladino, che gli rimproverava le sue colpe chiedendone giustificazione, il cavaliere rispose con la solita spavalderia, quasi non fosse intimorito di trovarsi prigioniero di colui che lo considerava un nemico della fede e, come tale, da eliminare. Stessa sorte toccò ai Templari e agli Ospedalieri, che furono trucidati all’indomani della battaglia: i soli prigionieri verso i quali il sultano non mostrò la consueta clemenza. Anche in questo caso, tuttavia, Saladino aveva le sue giustificazioni; sapeva bene, infatti, che questi strani monaci soldati erano i veri crociati perpetui, i soli non disposti a scendere a compromessi o a tradire il loro voto di combattere per la fede cristiana. La loro era una Crociata permanente, combattuta fino al martirio, e se fatti prigionieri, non era neppure possibile richiedere un riscatto, che nessuno avrebbe pagato: tanto valeva eliminarli! Al contrario, si dimostrò clemente con la popolazione cristiana di Gerusalemme, che conquistò pochi mesi dopo la battaglia di Hattin (20 ottobre 1187). Consapevole che molti tra i prigionieri non avevano le possibilità economiche di riscattare la loro libertà e per questo sarebbero finiti schiavi, il nobile Saladino scelse di liberare tutti gli anziani, sia uomini che donne. Promise alle spose franche di liberare i mariti che erano prigionieri, mentre alle vedove e agli orfani, per i quali non pretese riscatto, offrì persino doni presi dal suo tesoro. Permise, inoltre, a suo fratello al-Adil di rimettere in libertà un migliaio di prigionieri e un numero di poco inferiore lo affidò al patriarca della Città Santa. Per contro, lo stesso patriarca uscì con un carico di ricchezze e una scorta per raggiungere Tiro, pagando solo 10 dinar come gli altri. In netto contrasto con la generosità del nobile condottiero, Riccardo Cuor di Leone si sarebbe dimostrato certamente più “feroce” durante la Terza Crociata, facendo decapitare circa tremila prigionieri nella città di Acri. Tra gli episodi che mostrano l’animo nobile e leale del condottiero curdo, riuscito a unificare l’Islam, se ne contano alcuni anche divertenti. Durante l’assedio al castello di Kerak, Saladino ricevette la notizia che nella fortezza si stava celebrando un matrimonio. La madre dello sposo, che in passato aveva conosciuto il sultano, gli inviò alcune pietanze del banchetto nuziale e questi, in segno di riconoscenza, si informò in quale ala del castello era alloggiata la coppia, dando ordine di non bombardarla con le catapulte. Solo l’arrivo in lettiga del coraggioso Baldovino IV (il re lebbroso) convinse Saladino a togliere l’assedio, anche in rispetto del giovane sovrano. Durante la sua permanenza in Terra Santa, Riccardo, propose al fratello di Saladino, al-Adil, per il quale provava grande ammirazione, di sposare sua sorella Giovanna. Quest’unione avrebbe permesso la fine delle ostilità tra l’Islam e i cristiani, tutti i prigionieri di entrambi gli schieramenti sarebbero stati liberati, i possedimenti degli ordini militari in Palestina sarebbero tornati in loro possesso, e nella Città Santa i cristiani avrebbero avuto libero accesso. Informato di questa proposta, Saladino avrebbe riso considerandola una trovata scherzosa, e si sarebbe detto d’accordo. Alle rimostranze della sorella che, risentita, informò Riccardo che mai avrebbe accettato un matrimonio con un musulmano, il Cuor di Leone avrebbe mandato candidamente a chiedere ad al-Adil se aveva difficoltà ad accettare di convertirsi al Cristianesimo.

http://www.heramagazine.net/graal/ar.../saladino.html

Ho scelto questo nick pechè è originale e perchè mi piace il personaggio storico.

[Darknightfelin]

Vault.... semplicemente io sono un po' appassionato di vampiri....
cercavo un nick che potesse richiamare l'atmosfera dark e le volte della cripta ove il "Dark Lord" apparentemente riposa.

Poi mi decisi quando sentii un mio amico chiamarmi LucaVault

Lu Cavaul in paesano è il cavallo.... da allora mi chiama sempre così simpaticamente ed è Vault il nick.

Von Draken: Drakenhof la sede dei Von Carstein di warhammer

volevo scrivere Von Drakenhof ma poi ci andava Von Draken... "de' Draghi". Ci sta bene. Appioppo il nick.

Insomma è stato proprio il caso a deciderlo.


Poi x i PvM: Darknightfeline. Felino della notte oscura è il mio gattone nero Ares... è in onore a lui. E lui è mooooolto notturno.

[ThE_FoOl]

ThE FoOl





0 - Il Matto

Il Matto si avventura gioiosamente verso l’ignoto, pieno di fiducia. Il suo abito è elegante e leggero come quello di un danzatore. Il fagotto che porta sulla schiena è altrettanto leggero, anche se lì dentro c’è tutto ciò che possiede. Nel suo aspetto c’è un’aria di felicità e di sicurezza assoluta.

E’ forse il bianco il colore più importante, in questa carta; sono bianchi il sole, i picchi innevati, la rosa, simbolo di purezza e innocenza, e anche il cane, che abbaia per salutarlo o per dirgli addio.

Il Matto è lo spettatore, il sognatore, il testimone dell’intero film della vita.

E’ tre cose contemporaneamente:
E’ lo sciocco nel senso più comune del termine e, in quanto tale rappresenta il normale stato di consapevolezza dell’umanità. Non ha idea di dove i suoi passi lo stiano portando, di come sia fatta la vita.
E’ l’iniziato, il discepolo, pronto a rischiare la vita per seguire la sua vocazione, la sua passione.
E’ l’illuminato che appare pazzo agli occhi del mondo perché vive in completa libertà, non ha un’identità individuale, ed è per questo che ha il numero zero. La tradizione lo mette tra il Giudizio, la carta del risveglio spirituale e il Mondo, la carta dell’illuminazione finale. Non insegue nessuna meta. È completamente libero di giocare.

[Ospite]

TJLion= T. J. Lion= Tom Joad + leone abbreviazione di Leonardo che è il mio nome

TomJoad= my nick since 1992 protagonista della canzone di bruce Springsteen rifatta dai rage against the machine di cui mi colpì molto tempo fa questo pezzo:

Now Tom said "Mom, wherever there's a cop beatin' a guy
Wherever a hungry newborn baby cries
Where there's a fight 'gainst the blood and hatred in the air
Look for me Mom I'll be there
Wherever there's somebody fightin' for a place to stand
Or decent job or a helpin' hand
Wherever somebody's strugglin' to be free
Look in their eyes Mom you'll see me.

---traduzione---

Adesso Tom dice "Mamma, dovunque c'è un poliziotto che picchia un ragazzo
Dovunque c'è un neonato affamato che piange
Dove c'è una lotta contro il sangue e l'odio nell'aria
Cercami mamma, io sarò lì
Dovunque c'è qualcuno che combatte per un posto in cui stare
O per un lavoro decente o per una mano d'aiuto
Dovunque qualcuno lotta per ottenere la libertà
Guarda nei loro occhi, mamma, e vedrai me

i miei amici mi chiamavano così per le mie lotte contro le ingiustizie (spesso stile Don Chichotte contro i mulini a vento ) cosa che da sempre mi fa molto onore, anche troppo

i miei pg:
-cavallo pazzo= capo indiano
-alathar= uno dei 5 istharii inviati dai valar sulla terra di mezzo per sconfiggere sauron
-Soth= personaggio della saga di dragonlance e protagonista della serie di Ravenloft
-stakanov= la prima persona a prendere il "premio produzione" dopo la rivoluzione d'ottobre
-crimosh= non ha alcun senso

[TheBugatti]

Bugga = Bugatti = automobile
ebbene si, il mio nickname deriva dalle automobili bugatti.
ma il primo nickname su UO era inquietante:
BUGATTONE

[idrogeno]

Vercetti.