PREMESSA :
spostatelo pure se non è il luogo adatto.
PREMESSA 2 :
spero non si offenda Jolly se uso il suo personaggio come "CAMEO" nel mio breve racconto. Anzi, spero gli faccia piacere.
***
Shaloom quella serà si svegliò presto. Per un vampiro non è facile osservare il mondo quando ancora la luce illumina la gente. Ma ormai era vi abituato.
Prese l'arco migliore, delle frecce. Si mise abiti adatti a un lungo viaggio, e qualche reagente in sacchetti accuratamente sigillati da corde d'argento. Oro con se ne aveva poco, ma quello non era mai stato un problema. Non è un problema il denaro, quando vivi per sempre.
Sal' sulla cima della sua torretta e osservò il cupo tramonto nei cieli di Felucca. Poco distante da lui splendeva cupo
il bagliore del gate di Yew. Altre morti stanotte. Come ieri e come domani. Altro sangue su queste terre, altre storie che si intrecceranno, alcune inzieranno altre vedranno la parola fine.
Scese al piano di sotto. Chiuse tutti i bauli. << Quanta roba ho collezionato...ma per che cosa ? >> sorrise. Chiudendosi il
mantello - nero e incappucciato - varcò l'uscio di casa.
Il cavallo nitrì, salutandolo. Anche lui sapeva di essere atteso da un lungo viaggio. Shaloom gli passo la bianca mano destra sul
muso, e la bestia si calmò.
Quando fu a un centinanio di passi dalla sua vecchia casa, Shaloom si fermo' per un secondo, fissandone la grigia pietra e le
cupe finestre. << Eppure mi manchera'. >> sorrise per la seconda volta. Non capitava spesso ultimamente.
La notte illuminata da una bianca luna, Regina in un Cielo Perfetto, si era fatta silenziosa. Pareva non vi fossero battaglie quella sera, o forse Shaloom era troppo immerso nei suoi pensieri per accorgersi del mondo esterno.
Arrivò al porto di Britain che era notte fonda, nessuno per strada salvo qualche gatto randagio e affamato. Solo una figura
sfidava la notte, avvolta in un mantello scuro.
<< Ammiraglio, puo' la tua nave condurmi oltre queste terre ? >>
Il marinaio acconsentì con un cenno del capo.
La nave mollò gli ormeggi, in una calda notte di fine estate. Shaloom fissava la terra che si faceva sempre più piccola, e
infine scomparve.
Sosaria era ormai lontana.
spostatelo pure se non è il luogo adatto.
PREMESSA 2 :
spero non si offenda Jolly se uso il suo personaggio come "CAMEO" nel mio breve racconto. Anzi, spero gli faccia piacere.
***
Shaloom quella serà si svegliò presto. Per un vampiro non è facile osservare il mondo quando ancora la luce illumina la gente. Ma ormai era vi abituato.
Prese l'arco migliore, delle frecce. Si mise abiti adatti a un lungo viaggio, e qualche reagente in sacchetti accuratamente sigillati da corde d'argento. Oro con se ne aveva poco, ma quello non era mai stato un problema. Non è un problema il denaro, quando vivi per sempre.
Sal' sulla cima della sua torretta e osservò il cupo tramonto nei cieli di Felucca. Poco distante da lui splendeva cupo
il bagliore del gate di Yew. Altre morti stanotte. Come ieri e come domani. Altro sangue su queste terre, altre storie che si intrecceranno, alcune inzieranno altre vedranno la parola fine.
Scese al piano di sotto. Chiuse tutti i bauli. << Quanta roba ho collezionato...ma per che cosa ? >> sorrise. Chiudendosi il
mantello - nero e incappucciato - varcò l'uscio di casa.
Il cavallo nitrì, salutandolo. Anche lui sapeva di essere atteso da un lungo viaggio. Shaloom gli passo la bianca mano destra sul
muso, e la bestia si calmò.
Quando fu a un centinanio di passi dalla sua vecchia casa, Shaloom si fermo' per un secondo, fissandone la grigia pietra e le
cupe finestre. << Eppure mi manchera'. >> sorrise per la seconda volta. Non capitava spesso ultimamente.
La notte illuminata da una bianca luna, Regina in un Cielo Perfetto, si era fatta silenziosa. Pareva non vi fossero battaglie quella sera, o forse Shaloom era troppo immerso nei suoi pensieri per accorgersi del mondo esterno.
Arrivò al porto di Britain che era notte fonda, nessuno per strada salvo qualche gatto randagio e affamato. Solo una figura
sfidava la notte, avvolta in un mantello scuro.
<< Ammiraglio, puo' la tua nave condurmi oltre queste terre ? >>
Il marinaio acconsentì con un cenno del capo.
La nave mollò gli ormeggi, in una calda notte di fine estate. Shaloom fissava la terra che si faceva sempre più piccola, e
infine scomparve.
Sosaria era ormai lontana.
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