Salve a voi,
questo e' il mio primo scritto a questo convivio di lettori. Il mio nome e' Ashur Araqiel. Donde vengo e cosa faccio nella vita sarebbe un argomento interessante, ma non amo molto parlare di me stesso.
Magari di fronte ad un boccale di birra e ad un cosciotto di agnello ben cotto...
Parliamo invece di alcuni strani accadimenti capitatemi alcuni giorni fa.
Si da il caso che io stessi galoppando in direzione del nido degli insettoidi conosciuti globalmente con il nome di Solen, in particolare la varieta' dal carapace rosso. Dovete sapere (e son certo che la maggior parte di voi lo sa) che nel nido sotterraneo di questi aggressivi insettoidi dimora un particolare tipo di insetto molto utile: il maggiolone.
Da non confondersi con il carro metallico, il maggiolone e' un utile animale da soma e da viaggio. Ecco quindi che mi apprestavo a superare la torma di insettoidi sul mio agile cavallino.
Saluto vari "colleghi" che come me viaggiano in queste gallerie (rendendo gli insetti ancora piu' aggressivi) ed ecco che arrivo nella tana dei maggioloni. Come e' noto il maggiolone va educato per diventare un animale da soma: prima lo si riempie di botte e quando alza la bandiera bianca si doma quel che rimane del suo spirito frantumato.
Vi sono due animali presenti e l'operazione e' facilitata grazie alla cooperazione di un collega gentilissimo che ammansisce la belva con la sua musica celestiale. Lo ringrazio e provvedo a spezzare le reni del maggiolone. Dopodiche' lo domo e tronfio e contento ci salgo sopra.
Il collega (Che non nominero' perche' mi e' parso molto timido) mi chiede a questo punto se posso domarne uno anche per lui.
Prima ancora che finisca la frase faccio un cenno con il capo e lo invito a seguirmi.
Entrati nella tana dei maggioloni si presenta a noi un orrendo spettacolo: un pazzoide giallovestito (Non ricordo il nome ma mi pare che fosse qualcosa stile "pollastro fiammeggiante" o "pavone rovente" o qualcosa del genere) sta massacrando i poveri coleotteri uno dopo l'altro.
Io e il collega pensiamo che si tratti di una qualche sorta di ripicca, una vendetta meditata, oppure una sorta di bonifica operata per porre freno alla diffusione esponenziale della specie.
Superiamo l'imbarazzo e chiediamo al maniaco se puo' lasciarci domare uno dei maggioloni, promettendo che ne avremmo avuto cura e avremmo provveduto a farlo sterilizzare per evitare una prolificazione indiscriminata.
Il pazzo in giallo ci spiega, schiuma alla bocca, che lui deve ucciderli per guadagnare fama, che noi siamo nobili (o qualcosa del genere, credo che abbia usato la forma gaelica "neu-bye"), che non possiamo capire, che sta marcando il suo territorio (o che sta macerando o qualcosa del genere... credo che fosse uno straniero, la sua lingua era stentata e incomprensibile).
Gli offro di combattere contro mostri piu' battaglieri come Solen neri, demoni dell'abisso e sopratutto il mai domo giocatorum terribilis. Niente. E' inamovibile.
Continua a dire che non capiamo, eppure io sono un uomo di una certa cultura e so anche comunicare con gli spiriti, ma la sua lingua mi sfugge.
Sconsolati ce ne andiamo fuori dalla tana, non prima di sentire che i solen rossi vogliono raggrupparsi in un sindacato e far pagare un biglietto d'ingresso per i cunicoli.
Ci salutiamo con la promessa di rivederci e magari brindare assieme ad altri valorosi davanti ad un boccale di birra.
Le nostre strade si dividono e io mi dirigo a skara brae per lasciare in custodia ad uno stalliere il mio maggiolone.
Direte che ho gia' scritto a sufficienza ed e' vero: non mi dilunghero' oltre. Vorrei solo citare fugacemente un incontro fatto nel vicino maneggio , dove un pazzo continuava a inseguire un cavallo per cercare di domarlo e appena aveva la fiducia dell'animale, lo morsicava nel sedere per farlo imbizzarrire.
Ovviamente l'animale doveva essere domati di nuovo e ho visto capitare questa cosa almeno 7-8 volte!
Certo che a Trammell si fanno incontri ben strani... a rileggerci!
------------------------
E c'e' chi dice che Macrare e' male
Macratori molesti, grazie di esistere!
questo e' il mio primo scritto a questo convivio di lettori. Il mio nome e' Ashur Araqiel. Donde vengo e cosa faccio nella vita sarebbe un argomento interessante, ma non amo molto parlare di me stesso.
Magari di fronte ad un boccale di birra e ad un cosciotto di agnello ben cotto...
Parliamo invece di alcuni strani accadimenti capitatemi alcuni giorni fa.
Si da il caso che io stessi galoppando in direzione del nido degli insettoidi conosciuti globalmente con il nome di Solen, in particolare la varieta' dal carapace rosso. Dovete sapere (e son certo che la maggior parte di voi lo sa) che nel nido sotterraneo di questi aggressivi insettoidi dimora un particolare tipo di insetto molto utile: il maggiolone.
Da non confondersi con il carro metallico, il maggiolone e' un utile animale da soma e da viaggio. Ecco quindi che mi apprestavo a superare la torma di insettoidi sul mio agile cavallino.
Saluto vari "colleghi" che come me viaggiano in queste gallerie (rendendo gli insetti ancora piu' aggressivi) ed ecco che arrivo nella tana dei maggioloni. Come e' noto il maggiolone va educato per diventare un animale da soma: prima lo si riempie di botte e quando alza la bandiera bianca si doma quel che rimane del suo spirito frantumato.
Vi sono due animali presenti e l'operazione e' facilitata grazie alla cooperazione di un collega gentilissimo che ammansisce la belva con la sua musica celestiale. Lo ringrazio e provvedo a spezzare le reni del maggiolone. Dopodiche' lo domo e tronfio e contento ci salgo sopra.
Il collega (Che non nominero' perche' mi e' parso molto timido) mi chiede a questo punto se posso domarne uno anche per lui.
Prima ancora che finisca la frase faccio un cenno con il capo e lo invito a seguirmi.
Entrati nella tana dei maggioloni si presenta a noi un orrendo spettacolo: un pazzoide giallovestito (Non ricordo il nome ma mi pare che fosse qualcosa stile "pollastro fiammeggiante" o "pavone rovente" o qualcosa del genere) sta massacrando i poveri coleotteri uno dopo l'altro.
Io e il collega pensiamo che si tratti di una qualche sorta di ripicca, una vendetta meditata, oppure una sorta di bonifica operata per porre freno alla diffusione esponenziale della specie.
Superiamo l'imbarazzo e chiediamo al maniaco se puo' lasciarci domare uno dei maggioloni, promettendo che ne avremmo avuto cura e avremmo provveduto a farlo sterilizzare per evitare una prolificazione indiscriminata.
Il pazzo in giallo ci spiega, schiuma alla bocca, che lui deve ucciderli per guadagnare fama, che noi siamo nobili (o qualcosa del genere, credo che abbia usato la forma gaelica "neu-bye"), che non possiamo capire, che sta marcando il suo territorio (o che sta macerando o qualcosa del genere... credo che fosse uno straniero, la sua lingua era stentata e incomprensibile).
Gli offro di combattere contro mostri piu' battaglieri come Solen neri, demoni dell'abisso e sopratutto il mai domo giocatorum terribilis. Niente. E' inamovibile.
Continua a dire che non capiamo, eppure io sono un uomo di una certa cultura e so anche comunicare con gli spiriti, ma la sua lingua mi sfugge.
Sconsolati ce ne andiamo fuori dalla tana, non prima di sentire che i solen rossi vogliono raggrupparsi in un sindacato e far pagare un biglietto d'ingresso per i cunicoli.
Ci salutiamo con la promessa di rivederci e magari brindare assieme ad altri valorosi davanti ad un boccale di birra.
Le nostre strade si dividono e io mi dirigo a skara brae per lasciare in custodia ad uno stalliere il mio maggiolone.
Direte che ho gia' scritto a sufficienza ed e' vero: non mi dilunghero' oltre. Vorrei solo citare fugacemente un incontro fatto nel vicino maneggio , dove un pazzo continuava a inseguire un cavallo per cercare di domarlo e appena aveva la fiducia dell'animale, lo morsicava nel sedere per farlo imbizzarrire.
Ovviamente l'animale doveva essere domati di nuovo e ho visto capitare questa cosa almeno 7-8 volte!
Certo che a Trammell si fanno incontri ben strani... a rileggerci!
------------------------
E c'e' chi dice che Macrare e' male
Macratori molesti, grazie di esistere!
Commenta