Comincia il reclutamento,
Qui sotto in ordine vedete :
Background ,
Informazioni generali ,
Regole per farne parte ,
.......
BG:
...La gelida pioggia invernale batteva incessante e violenta sul tetto, nell'aria si poteva annusare quell'odore di roccia bagnata e di freddo che entra nel sangue; fuori dalle finestre, nient'altro che enormi nuvole nere a oscurare il cielo, trasportate su e giu' dal vento del nord che sibila tra le fronde del bosco di abeti, vicino a quella che un tempo, era una locanda affollata di viandanti in cerca di avventure, e che adesso era divenuta lugubre e desolata a causa del male che si aggira per le nostre terre e spaventa i viaggiatori.
Quella notte ero stato convocato a rapporto dal Comandante Hendrius, che, a causa di una brutta ferita riportata in battaglia con un Harrower, era obbligato a restare a riposo.
Accompagnato dalla luce tremolante delle torcie, che fiammeggiavano sulle pareti del lungo corridoio di pietra, giunsi alla stanza del Comandante, dove Keins e Romangh, due dei migliori combattenti, stavano di guardia.
Fecero il saluto dei Guardiani, portando il pugno all'altezza del cuore, e Keins disse al Comandante che ero arrivato; <<Vieni avanti Jenax, ti stavo aspettando>> -disse Hendrius-, <<Salve Comandante..>>-(risposi facendo il saluto)- ; <<Jenax, immagino tu voglia sapere perche' ti ho convocato qui stasera, giusto?>>-il suo volto era provato dal dolore e dalla stanchezza-, << Certamente, Comandante Hendrius>> - <<Bene, ti diro' tutto...,forse piu' di quello che vorresti sapere...>> -la sua voce era ferma, ma un senso di inquietudine filtrava dalle sue parole, <<Sicuramente sai gia' che in questi ultimi mesi le creature aberranti che popolano il nostro mondo, si sono moltiplicate in maniera impressionante ; gli attacchi ai villaggi ed alle citta' piu' piccole, sono ormai cose che si verificano ogni giorno, e i poveri contadini sono costretti a rimanere chiusi nelle loro case a vedere i raccolti marcire, con l'unica speranza di non venire attaccati da qualche mostruosa bestia...; i pochi viaggiatori o commercianti, che prendono i sentieri tra i boschi, sono assaliti da ladri e gruppi di nomadi in cerca di cibo e denaro, o addirittura uccisi da squallidi assassini per il solo piacere di uccidere...Soltanto le citta' piu' grandi hanno ancora abbastanza guardie da salvarsi e riescono a proteggere i loro cittadini e chi ha la fortuna arrivarci...>> - <<Si, comandante, sono al corrente di tutto cio', e purtroppo anche alcuni dei nostri uomini sono caduti in combattimento nei boschi limitrofi alle nostre terre, ma questo lo sapete, visto che anche voi siete stato ferito gravemente...mi dispiace...>> -un sorriso amaro, quasi sforzato apparve sul volto di Hendrius- <<Oh no, non devi dispiacerti per me... io ormai ho una certa eta' ed ho combattuto centinaia di battaglie , e' gia' una fortuna che sia ancora in vita... No, Jenax, il Vero problema, che e' anche il motivo per cui siamo qui, e' che il Crepuscolo e' in serio pericolo...>> -la preoccupazione ormai trasudava dai suoi occhi- -<<Ma, com'e' possibile!? Nessuno sa dov'e' custodito, e pochissimi sanno qualcosa della sua esistenza, i piu' lo considerano addirittura una leggenda...come puo' essere...>> -le parole mi si spensero in gola...; Il Crepuscolo, il libro antico, la cui potenza e' superiore a quella di tutti i maghi e gli stregoni di questo mondo, e che da tempo immemorabile e' custodito segretamente era in pericolo!...forse era stato scoperto?...chi poteva sapere il luogo in cui si trovava? ...qualcuno aveva tradito il giuramento? un guardiano forse?...chi altri poteva...-
Non riuscivo a capire, i pensieri si intrecciavano nella mia mente, ero disorientato dalla notizia...quando il Comandante Hendrius riprese il suo discorso... -<<Vedo che la cosa ti coglie di sorpresa, Jenax... E cosi' e' stato per me, quando l'ho saputo. Diversi giorni fa' ho mandato dei cacciatori in perlustrazione nelle terre a nord, ed al loro ritorno mi hanno riferito che i capi di un piccolo esercito di orchi e troll, accampato sotto le montagne dove ancora infuria la tempesta, stavano parlando con alcuni necromanti, e in mezzo ai loro progetti di morte e distruzione, discutevano su come fare ad impadronirsi del libro delle tenebre, e di come l'avrebbero utilizzato per i loro orrendi e ignobili scopi...>> (..il Libro delle tenebre...cosi' veniva chiamato il Crepuscolo nelle leggende popolari...) -un misto di rabbia e di tristezza avvampo' dai suoi occhi- <<Non so in che modo queste creature abbiano saputo cio' che sanno, ma so' che tra non molto potrebbero arrivare a noi per cercare di impadronirsi del Crepuscolo, e questo non deve assolutamente accadere, o sara' la fine per tutti noi e per i popoli che abitano questo mondo...>>.
Nella stanza era calato il silenzio ancora non riuscivo a rendermi conto di quello che mi era stato detto, ma, una domanda si insinuava in mezzo a tutte le altre,...perche' ha voluto dirmi queste cose?...il comandante aveva sempre la giusta abitudine di riferire le cose ai suoi uomini di persona, in modo diretto,..ma allora perche' non l'aveva fatto stavolta... <<Comandante Hendrius...>> -mi rivolsi a lui con tono deciso, ma allo stesso tempo, col rispetto e la stima che si usa parlando ad un superiore- <<...Come mai non ha riferito questa cosa a tutti gli altri come sua abitudine?...Perche' sta rivelando queste informazioni soltanto a me, e cosi',adesso a notte fonda?>> -La sua risposta fu per me, come un fulmine che spezza il tronco di una quercia centenaria.- <<Perche' sarai tu, Jenax, a dirlo a tutti gli altri, domani.>> -e con gli occhi fissi verso la finestra come a voler scrutare oltre quel cielo nero e pesante aggiunse-, <<Come ti ho gia' detto, ho combattuto centinaia di battaglie, e, anche se lo spirito e' ancora forte, il mio corpo non e' piu' quello di un tempo.....vedi...>>-disse mostrandomi la sua profonda ferita sotto le bende ancora insanguinate-<<...Un tempo una ferita cosi' non mi avrebbe certo fatto rimanere qui, tra queste mura!...ma ormai non sono piu' in grado di difendere i miei uomini come si deve, ne tantomeno di condurli in battaglia, ed e' per questo, che ho deciso di lasciare a te il comando dei Guardiani del Crepuscolo...>>.
Le flebili fiamme delle candele, illuminavano il duro volto segnato dagli anni, di Hendrius, che fece un passo verso di me, poggio' la mano sulla mia spalla, e fissandomi dritto negli occhi disse: <<Ora il destino del Crepuscolo e' nelle tue mani...>>. -Non sapevo cosa dire a quell'uomo che era stato un grande condottiero nonche' un padre, per tutti noi, e che cosi' tanta fiducia riponeva in me...- <<Spero solo di esserne all'altezza, Comandante Hendrius.>>
Alle mie parole, Hendrius annui' con la testa e strinse la presa con le dita, in segno di approvazione e incoraggiamento, <<Sono sicuro che lo sarai>> -rispose-; poi allontanandosi di nuovo verso la finestra e riprendendo quello sguardo perso oltre le nuvole, disse: <<Ma non puoi piu' rimanere qui, questo posto oramai non e' abbastanza sicuro per il Crepuscolo, e, se dovessimo subire un'attacco violento, le nostre difese, per quanto forti che siano, potrebbero non bastare a respingere il nemico...>> -ci fu un'attimo di silenzio, solo il battere della pioggia e il sibilo del vento fuori da quelle mura, sembravano reali, tutto il resto aveva l'aspetto di un sogno, anzi un'incubo...un terribile incubo...- <<Domani,>> -Hendrius riprese il suo discorso- <<alle prime luci del giorno, radunero' tutti nella sala del consiglio e daro' notizia della tua nomina di Comandante, dopodiche' dovrai scegliere gli uomini piu' forti, piu' fidati, e valorosi, e con loro partirai in cerca di un luogo adatto dove tenere al sicuro il Crepuscolo, che naturalmente porterai con te in viaggio.>>
<<E che ne sara' di quelli che non si uniranno a noi nel viaggio?!>> -forse sapevo gia' la risposta, ma non volevo ressegnarmi all'idea-. <<Tutti gli altri che non faranno parte della tua scelta, rimarranno qui, a difendere la fortezza nella speranza di guadagnare tempo, in modo da far perdere le vostre tracce, nel caso in cui il nemico dovesse avere la meglio e si accorgesse che il Libro non e' piu' al suo posto...ed io restero' qui con loro...probabilmente sara' la mia ultima battaglia, ma come ti dicevo, sono certo che il Crepuscolo sara' al sicuro in mano tua, e questo mi basta...ho vissuto la mia vita, e non ho paura di morire in battaglia...>>; le parole di Hendrius erano forti e decise, tanto da non darmi possibilita' di aggiungere altro, aveva gia' detto come sarebbe dovuto essere e cosi' sarebbe stato.
Dopo le ultime precisazioni sulla questione, salutai il comandante ed mi diressi verso la mia stanza, Keins e Romangh, stavano ancora li di di guardia davanti alla porta, con le loro alabarde in mano, fieri di essere guardiani. Nemmeno loro sapevano cosa li aspettava, ma l'avrebbero saputo presto, perche' l'alba si avvicinava, e sarebbe stato l'inizio di una nuova vita, per tutti noi. E tra un pensiero e l'altro quell'odore di freddo e pioggia che filtrava da fuori, era l'unica cosa, che rimaneva stabile nella mia mente. Ma ormai ero gia' alla mia porta, entrai e mi lascia cadere sul letto, pensando che quella sarebbe stata l'ultima volta che potevo farlo, almeno fino a che non avessi trovato un posto sicuro per compiere la mia missione... e pensando la stanchezza prese il sopravvento, gli occhi si chiusero, stavo gia' dormendo.
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...La gelida pioggia invernale batteva incessante e violenta sul tetto, nell'aria si poteva annusare quell'odore di roccia bagnata e di freddo che entra nel sangue; fuori dalle finestre, nient'altro che enormi nuvole nere a oscurare il cielo, trasportate su e giu' dal vento del nord che sibila tra le fronde del bosco di abeti, vicino a quella che un tempo, era una locanda affollata di viandanti in cerca di avventure, e che adesso era divenuta lugubre e desolata a causa del male che si aggira per le nostre terre e spaventa i viaggiatori.
Quella notte ero stato convocato a rapporto dal Comandante Hendrius, che, a causa di una brutta ferita riportata in battaglia con un Harrower, era obbligato a restare a riposo.
Accompagnato dalla luce tremolante delle torcie, che fiammeggiavano sulle pareti del lungo corridoio di pietra, giunsi alla stanza del Comandante, dove Keins e Romangh, due dei migliori combattenti, stavano di guardia.
Fecero il saluto dei Guardiani, portando il pugno all'altezza del cuore, e Keins disse al Comandante che ero arrivato; <<Vieni avanti Jenax, ti stavo aspettando>> -disse Hendrius-, <<Salve Comandante..>>-(risposi facendo il saluto)- ; <<Jenax, immagino tu voglia sapere perche' ti ho convocato qui stasera, giusto?>>-il suo volto era provato dal dolore e dalla stanchezza-, << Certamente, Comandante Hendrius>> - <<Bene, ti diro' tutto...,forse piu' di quello che vorresti sapere...>> -la sua voce era ferma, ma un senso di inquietudine filtrava dalle sue parole, <<Sicuramente sai gia' che in questi ultimi mesi le creature aberranti che popolano il nostro mondo, si sono moltiplicate in maniera impressionante ; gli attacchi ai villaggi ed alle citta' piu' piccole, sono ormai cose che si verificano ogni giorno, e i poveri contadini sono costretti a rimanere chiusi nelle loro case a vedere i raccolti marcire, con l'unica speranza di non venire attaccati da qualche mostruosa bestia...; i pochi viaggiatori o commercianti, che prendono i sentieri tra i boschi, sono assaliti da ladri e gruppi di nomadi in cerca di cibo e denaro, o addirittura uccisi da squallidi assassini per il solo piacere di uccidere...Soltanto le citta' piu' grandi hanno ancora abbastanza guardie da salvarsi e riescono a proteggere i loro cittadini e chi ha la fortuna arrivarci...>> - <<Si, comandante, sono al corrente di tutto cio', e purtroppo anche alcuni dei nostri uomini sono caduti in combattimento nei boschi limitrofi alle nostre terre, ma questo lo sapete, visto che anche voi siete stato ferito gravemente...mi dispiace...>> -un sorriso amaro, quasi sforzato apparve sul volto di Hendrius- <<Oh no, non devi dispiacerti per me... io ormai ho una certa eta' ed ho combattuto centinaia di battaglie , e' gia' una fortuna che sia ancora in vita... No, Jenax, il Vero problema, che e' anche il motivo per cui siamo qui, e' che il Crepuscolo e' in serio pericolo...>> -la preoccupazione ormai trasudava dai suoi occhi- -<<Ma, com'e' possibile!? Nessuno sa dov'e' custodito, e pochissimi sanno qualcosa della sua esistenza, i piu' lo considerano addirittura una leggenda...come puo' essere...>> -le parole mi si spensero in gola...; Il Crepuscolo, il libro antico, la cui potenza e' superiore a quella di tutti i maghi e gli stregoni di questo mondo, e che da tempo immemorabile e' custodito segretamente era in pericolo!...forse era stato scoperto?...chi poteva sapere il luogo in cui si trovava? ...qualcuno aveva tradito il giuramento? un guardiano forse?...chi altri poteva...-
Non riuscivo a capire, i pensieri si intrecciavano nella mia mente, ero disorientato dalla notizia...quando il Comandante Hendrius riprese il suo discorso... -<<Vedo che la cosa ti coglie di sorpresa, Jenax... E cosi' e' stato per me, quando l'ho saputo. Diversi giorni fa' ho mandato dei cacciatori in perlustrazione nelle terre a nord, ed al loro ritorno mi hanno riferito che i capi di un piccolo esercito di orchi e troll, accampato sotto le montagne dove ancora infuria la tempesta, stavano parlando con alcuni necromanti, e in mezzo ai loro progetti di morte e distruzione, discutevano su come fare ad impadronirsi del libro delle tenebre, e di come l'avrebbero utilizzato per i loro orrendi e ignobili scopi...>> (..il Libro delle tenebre...cosi' veniva chiamato il Crepuscolo nelle leggende popolari...) -un misto di rabbia e di tristezza avvampo' dai suoi occhi- <<Non so in che modo queste creature abbiano saputo cio' che sanno, ma so' che tra non molto potrebbero arrivare a noi per cercare di impadronirsi del Crepuscolo, e questo non deve assolutamente accadere, o sara' la fine per tutti noi e per i popoli che abitano questo mondo...>>.
Nella stanza era calato il silenzio ancora non riuscivo a rendermi conto di quello che mi era stato detto, ma, una domanda si insinuava in mezzo a tutte le altre,...perche' ha voluto dirmi queste cose?...il comandante aveva sempre la giusta abitudine di riferire le cose ai suoi uomini di persona, in modo diretto,..ma allora perche' non l'aveva fatto stavolta... <<Comandante Hendrius...>> -mi rivolsi a lui con tono deciso, ma allo stesso tempo, col rispetto e la stima che si usa parlando ad un superiore- <<...Come mai non ha riferito questa cosa a tutti gli altri come sua abitudine?...Perche' sta rivelando queste informazioni soltanto a me, e cosi',adesso a notte fonda?>> -La sua risposta fu per me, come un fulmine che spezza il tronco di una quercia centenaria.- <<Perche' sarai tu, Jenax, a dirlo a tutti gli altri, domani.>> -e con gli occhi fissi verso la finestra come a voler scrutare oltre quel cielo nero e pesante aggiunse-, <<Come ti ho gia' detto, ho combattuto centinaia di battaglie, e, anche se lo spirito e' ancora forte, il mio corpo non e' piu' quello di un tempo.....vedi...>>-disse mostrandomi la sua profonda ferita sotto le bende ancora insanguinate-<<...Un tempo una ferita cosi' non mi avrebbe certo fatto rimanere qui, tra queste mura!...ma ormai non sono piu' in grado di difendere i miei uomini come si deve, ne tantomeno di condurli in battaglia, ed e' per questo, che ho deciso di lasciare a te il comando dei Guardiani del Crepuscolo...>>.
Le flebili fiamme delle candele, illuminavano il duro volto segnato dagli anni, di Hendrius, che fece un passo verso di me, poggio' la mano sulla mia spalla, e fissandomi dritto negli occhi disse: <<Ora il destino del Crepuscolo e' nelle tue mani...>>. -Non sapevo cosa dire a quell'uomo che era stato un grande condottiero nonche' un padre, per tutti noi, e che cosi' tanta fiducia riponeva in me...- <<Spero solo di esserne all'altezza, Comandante Hendrius.>>
Alle mie parole, Hendrius annui' con la testa e strinse la presa con le dita, in segno di approvazione e incoraggiamento, <<Sono sicuro che lo sarai>> -rispose-; poi allontanandosi di nuovo verso la finestra e riprendendo quello sguardo perso oltre le nuvole, disse: <<Ma non puoi piu' rimanere qui, questo posto oramai non e' abbastanza sicuro per il Crepuscolo, e, se dovessimo subire un'attacco violento, le nostre difese, per quanto forti che siano, potrebbero non bastare a respingere il nemico...>> -ci fu un'attimo di silenzio, solo il battere della pioggia e il sibilo del vento fuori da quelle mura, sembravano reali, tutto il resto aveva l'aspetto di un sogno, anzi un'incubo...un terribile incubo...- <<Domani,>> -Hendrius riprese il suo discorso- <<alle prime luci del giorno, radunero' tutti nella sala del consiglio e daro' notizia della tua nomina di Comandante, dopodiche' dovrai scegliere gli uomini piu' forti, piu' fidati, e valorosi, e con loro partirai in cerca di un luogo adatto dove tenere al sicuro il Crepuscolo, che naturalmente porterai con te in viaggio.>>
<<E che ne sara' di quelli che non si uniranno a noi nel viaggio?!>> -forse sapevo gia' la risposta, ma non volevo ressegnarmi all'idea-. <<Tutti gli altri che non faranno parte della tua scelta, rimarranno qui, a difendere la fortezza nella speranza di guadagnare tempo, in modo da far perdere le vostre tracce, nel caso in cui il nemico dovesse avere la meglio e si accorgesse che il Libro non e' piu' al suo posto...ed io restero' qui con loro...probabilmente sara' la mia ultima battaglia, ma come ti dicevo, sono certo che il Crepuscolo sara' al sicuro in mano tua, e questo mi basta...ho vissuto la mia vita, e non ho paura di morire in battaglia...>>; le parole di Hendrius erano forti e decise, tanto da non darmi possibilita' di aggiungere altro, aveva gia' detto come sarebbe dovuto essere e cosi' sarebbe stato.
Dopo le ultime precisazioni sulla questione, salutai il comandante ed mi diressi verso la mia stanza, Keins e Romangh, stavano ancora li di di guardia davanti alla porta, con le loro alabarde in mano, fieri di essere guardiani. Nemmeno loro sapevano cosa li aspettava, ma l'avrebbero saputo presto, perche' l'alba si avvicinava, e sarebbe stato l'inizio di una nuova vita, per tutti noi. E tra un pensiero e l'altro quell'odore di freddo e pioggia che filtrava da fuori, era l'unica cosa, che rimaneva stabile nella mia mente. Ma ormai ero gia' alla mia porta, entrai e mi lascia cadere sul letto, pensando che quella sarebbe stata l'ultima volta che potevo farlo, almeno fino a che non avessi trovato un posto sicuro per compiere la mia missione... e pensando la stanchezza prese il sopravvento, gli occhi si chiusero, stavo gia' dormendo.
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