Due mondi innamorati
C’era una meteora millenni or sono, una radiosa e incandescente fiamma che sbagliando strada finì sulla terra. Cadde violentemente e si fece molto male, ma accortasi dell’errore decise di rimediare trasformandosi in una creatura misteriosa chiamata uomo.
Quasi nello stesso periodo, una fredda e ghiacciata cometa commise lo stesso errore e finì per cadere anch’essa sulla terra. Il caso volle che anche la cometa decidesse di trasformarsi in una creatura molto particolare, una donna.
Entrambi decisero di inoltrarsi nella civiltà umana cercando di trarre più sapere possibile su questa strana razza. La meteora incandescente, chiamata in seguito Ilian, conobbe molte persone pure di spirito, gente che amava se stessi e gli altri e si adoperavano per migliorare la loro vita. Ilian, che da poco conosceva gli uomini, si offrì per dare una mano a tutti quelli che incontrava e pian piano si fece conoscere e trovò lavoro come fabbro, una dote quasi innata l’aveva spinto a ricongiungersi con il metallo, materiale del quale anch’esso era composto. Divenne presto famoso nella regione come miglior fabbro del regno, inventò una particolare lega sconosciuta che soltanto Ilian sapeva lavorare, la sua maestria con il fuoco fu apprezzata perfino da Gregorius Magno, artista e filosofo reale, il quale parlò di lui come un creatore di gloria, riferendosi alle splendide armature e armi che riusciva a forgiare.
La gelida cometa, invece, fu chiamata Rose, e ebbe un esperienza molto diversa da quella di Ilian. Si ritrovò in un luogo terrificante, una landa oscura e ricoperta da creature malvagie, ancor più dei demoni stessi, dei crudeli uomini senza speranza. Si trovò immischiata in enormi diatribe famigliari, in omicidi, decapitazioni, torture, infamie, abusi e devastazioni. Dovette affrontare anche pestilenze e carestie, dovette perfino uccidere per poter continuare ad esistere e molto spesso Rose si era chiesta qual gesto di follia l’avesse portata a condividere la sua esistenza con quelle creature senza cuore. Rose non era malvagia dentro di se, ma contaminata dalla violenza che la circondava pian piano si fece corrompere e la sua natura già fredda divenne sempre più gelida. Si guadagnò l’appellativo di Morte di Ghiaccio, poiché uccideva i suoi rivali senza trasmettere emozione alcuna. Ben presto divenne la miglior assassina della zona e fu ingaggiata da un certo Karkus testa calda, un potente signore della guerra.
Passarono alcuni anni, e le due stelle continuavano a vivere i rispettivi ruoli, finchè uno strano giorno successe quelle che gli studiosi chiamano eclissi solare. Il giorno divenne la notte, e la notte divenne il giorno. Proprio in quel momento Ilian e Rose si incontrarono per la prima volta. Ilian stava trasportando alcune spade all’accampamento delle guardie più a sud, mentre Rose stava inseguendo una sua vittima. Gli occhi di lui e gli occhi di lei si incrociarono e sembrava non dovessero mai più allontanarsi l’uno dall’altra. Non servì molto perché i due si conoscessero, la loro reale natura venne presto a galla e quasi increduli decisero di mettersi in disparte e parlare. Passarono ore e ore, ma tante erano le cose da dirsi e ben presto si scordarono dei rispettivi compiti e si abbandonarono ad un interminabile conversazione.
Ilian raccontò a Rose la sua millenaria storia, e Rose disse la sua con la voce tentennante per l’emozione. Due stelle, due destini, incrociati per la prima volta, e forse per sempre.
L’amore li colse impreparati, un sentimento sconosciuto per Rose, mentre per Ilian era oramai quasi naturale. Ciò che non sapevano era che tutto ciò avrebbe generato il caos, poiché la loro unione avrebbe generato la fusione tra due mondi opposti, quello della luce e quello dell’ombra.
Fuggirono sulla cima del monte dell’abisso, contornati da un incantevole paesaggio e sospesi quasi nel vuoto in un cielo pieno di stelle, loro amiche e sorelle. Ognuno dei due descrisse all’altro la propria vita da essere umano, Ilian disse che la luce radiosa del sole era stata assorbita dall’uomo e che la usava per continuare a sopravvivere, ogni attimo che aveva vissuto in compagnia di quella splendida razza era stato come vivere un’eterna gioia. Rose rimase stupefatta dalle parole di Ilian, quasi offesa, e una gran rabbia si scatenò nel suo cuore. Racconto evento per evento, giorno per giorno ciò che aveva dovuto passare lei e chiese ad Ilian di smetterla di prendersi gioco di lei, gli umani erano solo demoni travestiti da agnelli. Una violenta lite si scatenò tra le due parti, tutta la forza di una meteora si impossessò di Ilian, mentre l’energia distruttiva di una cometa si riversò nel corpo di Rose. Senza che se ne accorsero la loro natura umana li abbandonò e assunsero le sembianze di due mostruose creature. Ilian divenne un enorme lingua di fuoco, mentre Rose divenne un possente golem di ghiaccio. L’aver scoperto una visione diversa di quella “vita” aveva sconvolto i due astri a tal punto da cancellare l’amore che li aveva avvicinati e scatenare un odio profondo, più profondo della morte stessa, più folle di qualunque pazzia. Una battaglia epica si riversò sulla cima di quel monte che impotente assistette alla battaglia più violenta della storia. Fiamme più calde dell’inferno stesso e gelide tempeste più fredde dell’abisso devastarono l’intera area, finchè entrambe le stelle non caddero a terra prive di vita, dissolvendosi nell’ombra e cancellando ogni segno della loro esistenza.
Ancora oggi, nel luogo dove i due astri si sono amati e annientati si erge una statua, un enorme pietra a forma di sole con incise alcune parole.
Non c’è luce senza ombra,
Non c’è vita senza tomba,
Non c’è sorriso senza dolore,
Non c’è sofferenza senza cuore.
Vivere osservando i due lati della vita,
Come se contassimo con le proprie dita,
Essere cocciuti ed aver un sol pensiero,
Noi siam sicuri di esister per davvero?
Non si può vivere ignorando ogni lato della vita, altrimenti si rischia di non vivere la vita stessa, ma vivere in un sogno del quale noi non facciamo parte.
Written by Neclord Silvershield
C’era una meteora millenni or sono, una radiosa e incandescente fiamma che sbagliando strada finì sulla terra. Cadde violentemente e si fece molto male, ma accortasi dell’errore decise di rimediare trasformandosi in una creatura misteriosa chiamata uomo.
Quasi nello stesso periodo, una fredda e ghiacciata cometa commise lo stesso errore e finì per cadere anch’essa sulla terra. Il caso volle che anche la cometa decidesse di trasformarsi in una creatura molto particolare, una donna.
Entrambi decisero di inoltrarsi nella civiltà umana cercando di trarre più sapere possibile su questa strana razza. La meteora incandescente, chiamata in seguito Ilian, conobbe molte persone pure di spirito, gente che amava se stessi e gli altri e si adoperavano per migliorare la loro vita. Ilian, che da poco conosceva gli uomini, si offrì per dare una mano a tutti quelli che incontrava e pian piano si fece conoscere e trovò lavoro come fabbro, una dote quasi innata l’aveva spinto a ricongiungersi con il metallo, materiale del quale anch’esso era composto. Divenne presto famoso nella regione come miglior fabbro del regno, inventò una particolare lega sconosciuta che soltanto Ilian sapeva lavorare, la sua maestria con il fuoco fu apprezzata perfino da Gregorius Magno, artista e filosofo reale, il quale parlò di lui come un creatore di gloria, riferendosi alle splendide armature e armi che riusciva a forgiare.
La gelida cometa, invece, fu chiamata Rose, e ebbe un esperienza molto diversa da quella di Ilian. Si ritrovò in un luogo terrificante, una landa oscura e ricoperta da creature malvagie, ancor più dei demoni stessi, dei crudeli uomini senza speranza. Si trovò immischiata in enormi diatribe famigliari, in omicidi, decapitazioni, torture, infamie, abusi e devastazioni. Dovette affrontare anche pestilenze e carestie, dovette perfino uccidere per poter continuare ad esistere e molto spesso Rose si era chiesta qual gesto di follia l’avesse portata a condividere la sua esistenza con quelle creature senza cuore. Rose non era malvagia dentro di se, ma contaminata dalla violenza che la circondava pian piano si fece corrompere e la sua natura già fredda divenne sempre più gelida. Si guadagnò l’appellativo di Morte di Ghiaccio, poiché uccideva i suoi rivali senza trasmettere emozione alcuna. Ben presto divenne la miglior assassina della zona e fu ingaggiata da un certo Karkus testa calda, un potente signore della guerra.
Passarono alcuni anni, e le due stelle continuavano a vivere i rispettivi ruoli, finchè uno strano giorno successe quelle che gli studiosi chiamano eclissi solare. Il giorno divenne la notte, e la notte divenne il giorno. Proprio in quel momento Ilian e Rose si incontrarono per la prima volta. Ilian stava trasportando alcune spade all’accampamento delle guardie più a sud, mentre Rose stava inseguendo una sua vittima. Gli occhi di lui e gli occhi di lei si incrociarono e sembrava non dovessero mai più allontanarsi l’uno dall’altra. Non servì molto perché i due si conoscessero, la loro reale natura venne presto a galla e quasi increduli decisero di mettersi in disparte e parlare. Passarono ore e ore, ma tante erano le cose da dirsi e ben presto si scordarono dei rispettivi compiti e si abbandonarono ad un interminabile conversazione.
Ilian raccontò a Rose la sua millenaria storia, e Rose disse la sua con la voce tentennante per l’emozione. Due stelle, due destini, incrociati per la prima volta, e forse per sempre.
L’amore li colse impreparati, un sentimento sconosciuto per Rose, mentre per Ilian era oramai quasi naturale. Ciò che non sapevano era che tutto ciò avrebbe generato il caos, poiché la loro unione avrebbe generato la fusione tra due mondi opposti, quello della luce e quello dell’ombra.
Fuggirono sulla cima del monte dell’abisso, contornati da un incantevole paesaggio e sospesi quasi nel vuoto in un cielo pieno di stelle, loro amiche e sorelle. Ognuno dei due descrisse all’altro la propria vita da essere umano, Ilian disse che la luce radiosa del sole era stata assorbita dall’uomo e che la usava per continuare a sopravvivere, ogni attimo che aveva vissuto in compagnia di quella splendida razza era stato come vivere un’eterna gioia. Rose rimase stupefatta dalle parole di Ilian, quasi offesa, e una gran rabbia si scatenò nel suo cuore. Racconto evento per evento, giorno per giorno ciò che aveva dovuto passare lei e chiese ad Ilian di smetterla di prendersi gioco di lei, gli umani erano solo demoni travestiti da agnelli. Una violenta lite si scatenò tra le due parti, tutta la forza di una meteora si impossessò di Ilian, mentre l’energia distruttiva di una cometa si riversò nel corpo di Rose. Senza che se ne accorsero la loro natura umana li abbandonò e assunsero le sembianze di due mostruose creature. Ilian divenne un enorme lingua di fuoco, mentre Rose divenne un possente golem di ghiaccio. L’aver scoperto una visione diversa di quella “vita” aveva sconvolto i due astri a tal punto da cancellare l’amore che li aveva avvicinati e scatenare un odio profondo, più profondo della morte stessa, più folle di qualunque pazzia. Una battaglia epica si riversò sulla cima di quel monte che impotente assistette alla battaglia più violenta della storia. Fiamme più calde dell’inferno stesso e gelide tempeste più fredde dell’abisso devastarono l’intera area, finchè entrambe le stelle non caddero a terra prive di vita, dissolvendosi nell’ombra e cancellando ogni segno della loro esistenza.
Ancora oggi, nel luogo dove i due astri si sono amati e annientati si erge una statua, un enorme pietra a forma di sole con incise alcune parole.
Non c’è luce senza ombra,
Non c’è vita senza tomba,
Non c’è sorriso senza dolore,
Non c’è sofferenza senza cuore.
Vivere osservando i due lati della vita,
Come se contassimo con le proprie dita,
Essere cocciuti ed aver un sol pensiero,
Noi siam sicuri di esister per davvero?
Non si può vivere ignorando ogni lato della vita, altrimenti si rischia di non vivere la vita stessa, ma vivere in un sogno del quale noi non facciamo parte.
Written by Neclord Silvershield
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