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Backgrounfd di Elizabeth Deschain

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  • Backgrounfd di Elizabeth Deschain

    Al mio risveglio trovai tutti vicino a me, per sincerarsi delle mie condizioni.

    Avevo un forte mal di testa, ma stavo bene e finalmente......ricordavo tutto!

    Mi chiamo Elizabeth Deschain, provengo da una famiglia benestante originaria di Moonglow; fino a 10 anni sono cresciuta con mio padre Alexander, mia madre Margareth e mio fratello Derek.

    Purtroppo quella felicità non era destinata a durara; mio padre, un potente mago, si fece coroompere dall'oscuro potere della Negromanzia e divenne malvagio, trattava tutti noi come schiavi e voleva che anche io e mio fratello ci legassimo al suo oscuro potere.

    Mia madre non riuscendo a sopportare l'idea di vederci irrimediabilmente corroti riuscì a farci scappare mentre mio padre era impegnato in chissà quale esperimento, ma per difenderci dai non-morti guardiani perse la vita.

    Io e mio fratello Derek cominciammo a vivere come vagabondi, mi insegnò a combattere con mazze e randelli affinchè potessi difendermi da solo dai pericoli che infestavano sosaria; ma la vita era difficile, avevamo sempre l'incubo che un emissario di nostro padre ci trovasse e spesso venivamo assaliti da gruppi di orchi o briganti, più di una volta ci salvammo per puro miracolo.

    Fu in una di queste occasioni che conobbi Roland: io e mio fratello stavamo fuggendo da un gruppo di Troll, ci avvevano quasi raggiunti quando un cavaliere con un'armatura azzurra splendente si interpose fra noi e le creature, pronunciò alcune strane parole e dal suo corpo scaturì una luce mistica che ferendo i Troll li mise in fuga.

    Roland era un Paladino, nato e cresciuto a Luna e votato alla giustizia e alla difesa dei più deboli, dopo aver curato le nostre ferite con i suoi poteri decise di accompagnarci fino a minoc, che era poco distante, dove vavremmo potutto rifocillarci e riposarci.

    Ma il male era ancora in agguato, uno spirito invisibile al servizio di mio padre era riuscito a scovarci, e nella notte, mentre riposavamo in una fortino abbandonato, fummo assaliti da orde di non morti; la battaglia fu terribile, Roland e Derek si battevano come leoni, ma non riuscirono a impedire che un o spettro mi rapisse per portarmi dal suo signore.

    Mi ritrovai in una cittadella abitata dai non morti, la magia Negromantica la permeava al punto da risultare palpabile e di fronte a me vi era un altare dau cui scaturiva un'immensa malvagità e dietro l'altare.......MIO PADRE!

    Elgi, totalmente schiavo del suo potere, voleva usare un arcano rituale per convertire il mio animo e farmi diventare simile a lui.

    Ormai era quasi tutto pronto, mi sentivo perduta, ero trattenuta di fronte all'altare da due zombie putrescenti, sentivo la presa della mente di mio padre sulla mia, stavo ormai per cedere quando una voce tuonò nella sala lasciando mio padre e me esterrefatti.

    <<Lasciala andare folle, lei non sarà mai una tua serva!>>

    Erano Roladn e Dexter, che avevano seguito i non-morti di mio padre fino alla cittadela, piombarono come furie sui due zombie che mi trattenevano, e dopo averli eliminati Roland disse: <<Stai tranquilla, ci siamo noi ora con te!>>.

    Quando vide cosa stava accadendo mio padre perse anche quell'ultima parvenza di autocontrollo che gli era rimasta, scatenò tutto il suo potere evocando orde di creature infernali, Roland e Dexter facevano il possibile per tenerle lontane da me urlandomi di fuggire; ma volevo aiutarli e afferrai una mazza, caduta ad uno scheletro guerriero, per combattere con loro; ma mio padre, con chissà quale blasfemo rituale, assunse la forma di una bestia orrida e si scaglio contro Roland e Dexter, riuscendo sopraffarli.

    Ero terrorizzata, Roland e Dexter giacevano a terra svenuti e mio padre si stava volgendo verso di me....

    Scappai in preda al panico inbseguita da orde di creature e da mio padre che in quella forma per fortuna non poteva lanciarmi incantesimi.

    Non so per quanto ho corso, ma alla fine, stremata riuscii a seminare i miei inseguitori e a raggiungere una foresta, fu allora che, ormai stremata dalla fuga e dalle ferita, mi accasciai a terra, per poi risvegliarmi priva di ogni ricordo.

    Ora un nuovo mondo mi si apre davanti, e solo il tempo potrà dire cosa mi riservi......
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