Canto d'un sogno e d'una leggenda
canto dell'ombra che mi levò il giorno
vi canto una storia, una storia stupenda
del mito che passa e che non fa ritorno
Buongiorno signori io sono il viandante
che scese dai clivi al fiume incantato
tra platani e olmi ivi scorsi un brigante
la sacca alla nuca, occhi al cielo, sdraiato.
"Ossequi messere", accennai a un inchino
"che cosa cercate nel cielo", gli chiesi
ma lui non rispose, gli andai più vicino
e raggiuntolo dunque, anch'io mi stesi
"Silenzio buon uomo" bisbigliò a fil di voce
rimasi sorpreso, continuò sussurrando
"quel che attendo credetemi passa veloce
un lampo al comfronto è lumaca allorquando".
"Cosa dunque aspettate, non siate vago"
con sempre lo sguardo al cielo
accennò un sorriso e disse "un drago"
ed io trattenni il riso d'un pelo
"Suvvia buon uomo vabbè che son bardo
ma ai draghi non crede nessuno!"
e il suo sguardo si fece beffardo
e disse ridendo "ne ho già visto più d'uno"
"credete che io mi berrò questa storia?"
dissi ridendo e continuai con "mi duole,
ma voi avete visto senzaltro la gloria
dell'ombra d'un passero vicino al sole"
"Non siate sciocco" mi disse sopreso
"il re della valle sta per passare
se alle parole non date peso
fermatevi dunque e continuate a guadare"
La faccenda comuqnue mi rese curioso
e mi stetti laggiù un paio d'ore
quando d'un tratto lo vidi, radioso
e per poco non mi venne un colpo al cuore!
"Santa polenta è un drago!" esclamai
sobbalzando seduto con un colpo di reni
l'uomo rise "siete convinto ormai.."
e la mia emozione non ebbe più freni
"Un drago! un drago!" ripetei gridando
ed egli volando una cometa mi parve
ero sull'orlo d'uno svenimento quando
il drago virò su di noi e scomparve
"Quante rime scriverò su di lui!"
e l'uomo mi disse "no non potete,
nessuno ne parla per cui
se lo fate son certo morrete!"
"Ma cosa dite?!?" gli chiesi sorpreso
"La leggenda del drago non può uscir dalla valle"
sentenziò serio ancora disteso
e le braccia portò dietro le spalle
Girai per giorni muto cantine,
ma la rima d'un bardo è la sorte
ed io per donarvi queste quartine
mi son condannato a morte
O sventura infamia, me meschino!
che al far poesia non ho esitato
speranzoso che oltre a quest'ottimo vino
anche le rime voi abbiate apprezzato
* si inchina e con sguardo triste guarda il suo ultimo pubblico*
canto dell'ombra che mi levò il giorno
vi canto una storia, una storia stupenda
del mito che passa e che non fa ritorno
Buongiorno signori io sono il viandante
che scese dai clivi al fiume incantato
tra platani e olmi ivi scorsi un brigante
la sacca alla nuca, occhi al cielo, sdraiato.
"Ossequi messere", accennai a un inchino
"che cosa cercate nel cielo", gli chiesi
ma lui non rispose, gli andai più vicino
e raggiuntolo dunque, anch'io mi stesi
"Silenzio buon uomo" bisbigliò a fil di voce
rimasi sorpreso, continuò sussurrando
"quel che attendo credetemi passa veloce
un lampo al comfronto è lumaca allorquando".
"Cosa dunque aspettate, non siate vago"
con sempre lo sguardo al cielo
accennò un sorriso e disse "un drago"
ed io trattenni il riso d'un pelo
"Suvvia buon uomo vabbè che son bardo
ma ai draghi non crede nessuno!"
e il suo sguardo si fece beffardo
e disse ridendo "ne ho già visto più d'uno"
"credete che io mi berrò questa storia?"
dissi ridendo e continuai con "mi duole,
ma voi avete visto senzaltro la gloria
dell'ombra d'un passero vicino al sole"
"Non siate sciocco" mi disse sopreso
"il re della valle sta per passare
se alle parole non date peso
fermatevi dunque e continuate a guadare"
La faccenda comuqnue mi rese curioso
e mi stetti laggiù un paio d'ore
quando d'un tratto lo vidi, radioso
e per poco non mi venne un colpo al cuore!
"Santa polenta è un drago!" esclamai
sobbalzando seduto con un colpo di reni
l'uomo rise "siete convinto ormai.."
e la mia emozione non ebbe più freni
"Un drago! un drago!" ripetei gridando
ed egli volando una cometa mi parve
ero sull'orlo d'uno svenimento quando
il drago virò su di noi e scomparve
"Quante rime scriverò su di lui!"
e l'uomo mi disse "no non potete,
nessuno ne parla per cui
se lo fate son certo morrete!"
"Ma cosa dite?!?" gli chiesi sorpreso
"La leggenda del drago non può uscir dalla valle"
sentenziò serio ancora disteso
e le braccia portò dietro le spalle
Girai per giorni muto cantine,
ma la rima d'un bardo è la sorte
ed io per donarvi queste quartine
mi son condannato a morte
O sventura infamia, me meschino!
che al far poesia non ho esitato
speranzoso che oltre a quest'ottimo vino
anche le rime voi abbiate apprezzato
* si inchina e con sguardo triste guarda il suo ultimo pubblico*
Commenta