Eccovi in continuo della nostra storia.. l'inizio, gli albori di tutto.
Il racconto precedente:Gli occhi dell'anima risplenderanno nelle tenebre
Si erano susseguite molteplici stagioni dall'ultima avventura vissuta da Lain e i suoi nuovi e vecchi amici, ma durante il tempo trascorso molti erano stati gli avvenimenti che li avevano travolti. Dopo l'ultimo episodio svoltosi nella temibile grotta, che aveva celato loro parte dei poteri degli "Occhi dell'anima", i gruppetti si erano scissi ed ogniuno era tornato alle proprie attività. La cosa durò poco, in quanto quell'avventura, seppure di breve durata, aveva creato tra di loro un legame indissolubile e il richiamo della pietra ad unire le forze per dar luogo a qualcosa di maestoso, si faceva ogni giorno più pesante ed insistente.
Finchè un giorno tutto accadde..
Era primavera inoltrata, le foglie lussureggiavano gloriose sulle cime degli alberi di tutto il regno, gli uccellini manifestavano la loro gioia innalzando il proprio canto al cielo, ogni cosa appartenente al mondo della natura sembrava parlare.. ma c'era un posto dove l'emozione della natura sembrava esplodere .. Villa delle Rose!
Lain da dietro ad un cespuglio seguiva con gli occhi una famigliola di vispi scoiattoli.. come suo solito era intenta a studiare il comportamento delle creature che popolavano il mondo, ma quel giorno le sue ricerche terminarono molto prima.. sentiva che stava per accadere qualcosa. Da quando Leaf, il cavaliere di Luna, le aveva fatto indossare il medaglione riusciva a padroneggiare, seppur maldestramente la magia. In quel lasso di tempo si era allenata ed aveva affinato la tecnica, ma non riusciva ancora a possederla come avrebbe voluto. Resta il fatto che si era sviluppato in lei un'innato sesto senso, come se avesse brevi momenti di preveggenza. Fù in quel momento che lo vide.. tutto il mondo da lei conosciuto era pervaso dalle fiamme, non c'era vita alcuna! Terrorizzata dalla visione fù distolta dai suoi soliti impegni giornalieri. Purtroppo la visione si faceva ogni giorno più insistente, e aveva iniziato a comparirle anche in sonno. Decise: l'indomani avrebbe preparato il necessario per raggiungere il comandante Leaf fino a Luna, per vedere se fosse possibile capire cosa la stesse tormentando.
La cosa che ignorava era che un paio di lune prima lo stesso Leaf e i suoi fedeli compagni erano partiti alla volta di "Villa delle Rose", mossi da un'irrefrenabile sensazione, era in ognuno di loro.. come se sapessero di dover adempiere a qualche compito, come se sapessero di aver mancato a qualche dovere e dovessero porvi immediatamente riparo per evitare un rimprovero.
Raggiunsero la meta appena dopo l'alba e trovaro Lain sull'uscio della porta intenta a iniziare il suo viaggio per raggiungerli. Stupita chiese loro come mai fossero li', e dopo le dovute spiegazioni anche lei espose loro quello che aveva visto e continuava a vedere. Rincontrare il comandante Leaf risvegliò in Lain qualcosa che era come assopito dentro di lei, ma non volle pensarci. C'erano cose ben più importanti a cui pensare e nonostante si scopri' più volte incantata dallo sguardo e dalle parole del generale, scosse la testa per cercare di scacciare quella strana sensazione a cui non poteva badare ora. C'era anche Chaos, che nelfrattempo aveva affinato ulteriormente le sue abilità di spadaccino. Non voleva ammetterlo, per non fare la figura del sentimentalista, ma anche a lui fece un'immenso piacere rivedere tutto il gruppetto... Leaf, Elmin, Vincent, Gatsu, Elpa, e c'era anche Poison, che dopo la precedente avventura faceva spesso visita sia ai soldati che a Chaos.
La ragazza fece vedere loro le stanze che potevano occupare durante il loro soggiorno presso la Villa e si rividero tutti a pranzo, ove interloquirono ulteriormente sugli avvenimenti che li avevano fatti ricongiungere.
Leaf portava con sè notizie funesti, e decise che era tempo di mettere al corrente tutti i commensali: gli era giunta voce da un suo superiore che in una Terra ai margini del loro mondo viveva un potente mago, ke ahimè, aveva messo i suoi poteri al servizio del male.. inizialmente l'esercito non se ne curò, ma col tempo era diventato sempre più potente e minaccioso, finchè non iniziò a radunare un esercito e si spinse alla conquista dei territori circostanti. Per il momento la minaccia era lontana, ma l'esercito del mago, protetto dalle sue stesse magie, avanzava inesorabilmente, tantè che gli squadroni a guardia delle singole città erano stati già richiamati all'ordine. Leaf per poter eludere quest'imcombenza era stato costretto quasi a scappare da Luna con i suoi soldati per raggiungere la Villa.
Udendo i racconti del giovane comandante, Lain intui' che i presagi che aveva avuto dovevano per forza far riferimento agli eventi appena ascoltati. Anche i volti degli altri soldati e di Chaos risultavano essere visibilmente scossi dalla rivelazione.
Dopo una notte passata insonne, Lain decise di interpellare il suo medaglione "Occhi dell'Anima", non l'aveva più consultato dall'ultima volta.. se è per questo non l'aveva neanche mai tolto, sentiva ancora la sensazione delle mani calde di Leaf che glielo allacciavano attorno al collo. Non aveva mai sentito il bisogno di interpellare l'artefatto, in effetti non sapeva neanche se potesse aiutarla, ma sperava ardentemente che potesse rivelarle qualcosa.. sentiva di dover scrutare attentamente tra le sfumature di quegli occhi, e lo fece. All'inizio non accadde nulla, ma d'improvviso, proprio mentre stava rinunciando, senti' una voce echeggiare nella sua testa. Pensò di sognare, ma non era cosi'.. la voce era familiare, era la stessa voce che li aveva guidati nella grotta un annetto prima. E diceva "Solo unendo le forze potrete affrontare i pericoli che vi si porranno dinanzi.. forza e anima in un'unica entità. Avete un anno di tempo", poi svani'. Lain corse da Leaf per metterlo al corrente di ciò che aveva appena udito. Il messaggio ricevuto non era molto chiaro, ma l'unica cosa che veniva in mente ai due giovani era che per poter unire "la forza e l'anima", come era stato detto loro, si doveva formare un gruppo eterogeneo tra guerrieri, i possessori indiscussi della forza bruta, e i maghi, capaci di governare le forze della natura e fondere la loro anima con quest'ultima. Era deciso, avrebbero dato vita ad un gruppo, ad una "Gilda", per poter contrastare il male che incalzava veloce su quelle terre. Si precipitarono dal resto del gruppo e comunicarono la loro decisione.
Serviva un nome.. tutte le Gilde ne avevano uno per permettere di essere identificati.. non ci volle molto perchè a Chaos balenò in mente l'idea di chiamarla proprio con il nome dell'antico arteffato che li aveva fatti incontrare e che a quanto pare era custode di misteriosi poteri..
Naque cosi' una nuova Gilda, "Eyes of Soul".
L'anno passò in fretta, i soldati portavano avanti i loro allenamenti, facendo spesso spola tra Trinsic e Luna. Chaos e Leaf si preoccupavano maggiormente di allargare il gruppo, in modo tale da avere un vero e proprio esercito. Fù cosi' che si aggiunsero facce nuove: Griswold, Ikki, Fillo, Junior, Apocalypse, Angelus, Millikan, Blodder, Jose, Legolas, Dark Crisio, Kodama, Bad, Gonno e tanti altri ancora. Lain dal canto suo iniziò ad intraprendere una nuova strada, aveva sempre avuto un'incessante desiderio di conoscere tutte le forme di vita esistenti e decise che per la grande battaglia sarebbero serviti anche i poteri dei grandi animali che popolavano quelle terre. Fù cosi' che diventò un abile ammaestratrice di animali. Iniziò con i più docili, gli unicorni.. prosegui' con i possenti Nightmare, fino ad alzare il tiro tentando la sorte con i terrificanti Draghi. Il suo viaggio alla ricerca di queste creature la portò a conoscere tante altre persone con la medesima passione, e lei li reclutò tutti nel loro gruppo: Tenaka, William, Knosso, Akasha, Lazy, Jumpy, Cadaveria, Grey, Narcise, Radamantis, Death, Nicholas, Steve, Extreme, Arnoldo! Assieme ai nuovi amici passavano le loro giornate ad affinare le loro abilità come addestratori e come maghi.
Lain non era ancora riuscita ad addomesticare un Drago differentemente da molti altri suoi compagni di avventura, ma era circondata da belve di vario genere, soprattutto il suo fedele nightmare Tenebra dal quale non si separava mai. Ben presto decise di dover provare ad ammansire una della bestie più possenti esistenti. Se volevano vincere la guerra i Draghi erano indispensabili. Si recò in una grotta denominata "Ice". Non andò da sola, si fece accompagnare da Tenaka e William, nel caso qualcosa fosse andato per il verso sbagliato. Si inoltrarono nella grotta e presto il buio li avvolse, gli unici colori che si riuscivano ad indentificare erano dei riflessi azzurrognoli sulle pareti: ghiaccio! Ben presto iniziarono a rendersi conto di camminare su qualcosa di rumoroso, accesero una fiaccola e videro un manto di ossa umane.. la bestiola doveva avere parecchia fame. Si addentrarono un altro pò, finchè lo videro.. un immenso Drago Bianco dagli occhi azzurro cielo. Appena si accorse della loro presenza, il Drago tentò di difendersi lanciando potenti getti di fuoco ardente. Di solito bastavano per allontare i mal intenzionati, ma Lain era decisa. Doveva avere quel Drago. I suoi due compagni iniziarono a distrarlo in modo tale che lei potesse agire indistrurbata. Il Drago non si accorse della presenza della ragazza, la sua attenzione era rivolta ai due malcapitati, Lain potè cosi' iniziare a recitare un rito magico. Il Drago indispettito dalla presenza insistente di quella gente, caricò i due, ma per fortuna Lain riusci' a terminare di pronunciare la formula magica e il Drago si fermò di colpo.
Il racconto precedente:Gli occhi dell'anima risplenderanno nelle tenebre
LA DINASTIA VON LUEN: LA NOSTRA GRANDE FAMIGLIA - PARTE 1
Si erano susseguite molteplici stagioni dall'ultima avventura vissuta da Lain e i suoi nuovi e vecchi amici, ma durante il tempo trascorso molti erano stati gli avvenimenti che li avevano travolti. Dopo l'ultimo episodio svoltosi nella temibile grotta, che aveva celato loro parte dei poteri degli "Occhi dell'anima", i gruppetti si erano scissi ed ogniuno era tornato alle proprie attività. La cosa durò poco, in quanto quell'avventura, seppure di breve durata, aveva creato tra di loro un legame indissolubile e il richiamo della pietra ad unire le forze per dar luogo a qualcosa di maestoso, si faceva ogni giorno più pesante ed insistente.
Finchè un giorno tutto accadde..
Era primavera inoltrata, le foglie lussureggiavano gloriose sulle cime degli alberi di tutto il regno, gli uccellini manifestavano la loro gioia innalzando il proprio canto al cielo, ogni cosa appartenente al mondo della natura sembrava parlare.. ma c'era un posto dove l'emozione della natura sembrava esplodere .. Villa delle Rose!
Lain da dietro ad un cespuglio seguiva con gli occhi una famigliola di vispi scoiattoli.. come suo solito era intenta a studiare il comportamento delle creature che popolavano il mondo, ma quel giorno le sue ricerche terminarono molto prima.. sentiva che stava per accadere qualcosa. Da quando Leaf, il cavaliere di Luna, le aveva fatto indossare il medaglione riusciva a padroneggiare, seppur maldestramente la magia. In quel lasso di tempo si era allenata ed aveva affinato la tecnica, ma non riusciva ancora a possederla come avrebbe voluto. Resta il fatto che si era sviluppato in lei un'innato sesto senso, come se avesse brevi momenti di preveggenza. Fù in quel momento che lo vide.. tutto il mondo da lei conosciuto era pervaso dalle fiamme, non c'era vita alcuna! Terrorizzata dalla visione fù distolta dai suoi soliti impegni giornalieri. Purtroppo la visione si faceva ogni giorno più insistente, e aveva iniziato a comparirle anche in sonno. Decise: l'indomani avrebbe preparato il necessario per raggiungere il comandante Leaf fino a Luna, per vedere se fosse possibile capire cosa la stesse tormentando.
La cosa che ignorava era che un paio di lune prima lo stesso Leaf e i suoi fedeli compagni erano partiti alla volta di "Villa delle Rose", mossi da un'irrefrenabile sensazione, era in ognuno di loro.. come se sapessero di dover adempiere a qualche compito, come se sapessero di aver mancato a qualche dovere e dovessero porvi immediatamente riparo per evitare un rimprovero.
Raggiunsero la meta appena dopo l'alba e trovaro Lain sull'uscio della porta intenta a iniziare il suo viaggio per raggiungerli. Stupita chiese loro come mai fossero li', e dopo le dovute spiegazioni anche lei espose loro quello che aveva visto e continuava a vedere. Rincontrare il comandante Leaf risvegliò in Lain qualcosa che era come assopito dentro di lei, ma non volle pensarci. C'erano cose ben più importanti a cui pensare e nonostante si scopri' più volte incantata dallo sguardo e dalle parole del generale, scosse la testa per cercare di scacciare quella strana sensazione a cui non poteva badare ora. C'era anche Chaos, che nelfrattempo aveva affinato ulteriormente le sue abilità di spadaccino. Non voleva ammetterlo, per non fare la figura del sentimentalista, ma anche a lui fece un'immenso piacere rivedere tutto il gruppetto... Leaf, Elmin, Vincent, Gatsu, Elpa, e c'era anche Poison, che dopo la precedente avventura faceva spesso visita sia ai soldati che a Chaos.
La ragazza fece vedere loro le stanze che potevano occupare durante il loro soggiorno presso la Villa e si rividero tutti a pranzo, ove interloquirono ulteriormente sugli avvenimenti che li avevano fatti ricongiungere.
Leaf portava con sè notizie funesti, e decise che era tempo di mettere al corrente tutti i commensali: gli era giunta voce da un suo superiore che in una Terra ai margini del loro mondo viveva un potente mago, ke ahimè, aveva messo i suoi poteri al servizio del male.. inizialmente l'esercito non se ne curò, ma col tempo era diventato sempre più potente e minaccioso, finchè non iniziò a radunare un esercito e si spinse alla conquista dei territori circostanti. Per il momento la minaccia era lontana, ma l'esercito del mago, protetto dalle sue stesse magie, avanzava inesorabilmente, tantè che gli squadroni a guardia delle singole città erano stati già richiamati all'ordine. Leaf per poter eludere quest'imcombenza era stato costretto quasi a scappare da Luna con i suoi soldati per raggiungere la Villa.
Udendo i racconti del giovane comandante, Lain intui' che i presagi che aveva avuto dovevano per forza far riferimento agli eventi appena ascoltati. Anche i volti degli altri soldati e di Chaos risultavano essere visibilmente scossi dalla rivelazione.
Dopo una notte passata insonne, Lain decise di interpellare il suo medaglione "Occhi dell'Anima", non l'aveva più consultato dall'ultima volta.. se è per questo non l'aveva neanche mai tolto, sentiva ancora la sensazione delle mani calde di Leaf che glielo allacciavano attorno al collo. Non aveva mai sentito il bisogno di interpellare l'artefatto, in effetti non sapeva neanche se potesse aiutarla, ma sperava ardentemente che potesse rivelarle qualcosa.. sentiva di dover scrutare attentamente tra le sfumature di quegli occhi, e lo fece. All'inizio non accadde nulla, ma d'improvviso, proprio mentre stava rinunciando, senti' una voce echeggiare nella sua testa. Pensò di sognare, ma non era cosi'.. la voce era familiare, era la stessa voce che li aveva guidati nella grotta un annetto prima. E diceva "Solo unendo le forze potrete affrontare i pericoli che vi si porranno dinanzi.. forza e anima in un'unica entità. Avete un anno di tempo", poi svani'. Lain corse da Leaf per metterlo al corrente di ciò che aveva appena udito. Il messaggio ricevuto non era molto chiaro, ma l'unica cosa che veniva in mente ai due giovani era che per poter unire "la forza e l'anima", come era stato detto loro, si doveva formare un gruppo eterogeneo tra guerrieri, i possessori indiscussi della forza bruta, e i maghi, capaci di governare le forze della natura e fondere la loro anima con quest'ultima. Era deciso, avrebbero dato vita ad un gruppo, ad una "Gilda", per poter contrastare il male che incalzava veloce su quelle terre. Si precipitarono dal resto del gruppo e comunicarono la loro decisione.
Serviva un nome.. tutte le Gilde ne avevano uno per permettere di essere identificati.. non ci volle molto perchè a Chaos balenò in mente l'idea di chiamarla proprio con il nome dell'antico arteffato che li aveva fatti incontrare e che a quanto pare era custode di misteriosi poteri..
Naque cosi' una nuova Gilda, "Eyes of Soul".
L'anno passò in fretta, i soldati portavano avanti i loro allenamenti, facendo spesso spola tra Trinsic e Luna. Chaos e Leaf si preoccupavano maggiormente di allargare il gruppo, in modo tale da avere un vero e proprio esercito. Fù cosi' che si aggiunsero facce nuove: Griswold, Ikki, Fillo, Junior, Apocalypse, Angelus, Millikan, Blodder, Jose, Legolas, Dark Crisio, Kodama, Bad, Gonno e tanti altri ancora. Lain dal canto suo iniziò ad intraprendere una nuova strada, aveva sempre avuto un'incessante desiderio di conoscere tutte le forme di vita esistenti e decise che per la grande battaglia sarebbero serviti anche i poteri dei grandi animali che popolavano quelle terre. Fù cosi' che diventò un abile ammaestratrice di animali. Iniziò con i più docili, gli unicorni.. prosegui' con i possenti Nightmare, fino ad alzare il tiro tentando la sorte con i terrificanti Draghi. Il suo viaggio alla ricerca di queste creature la portò a conoscere tante altre persone con la medesima passione, e lei li reclutò tutti nel loro gruppo: Tenaka, William, Knosso, Akasha, Lazy, Jumpy, Cadaveria, Grey, Narcise, Radamantis, Death, Nicholas, Steve, Extreme, Arnoldo! Assieme ai nuovi amici passavano le loro giornate ad affinare le loro abilità come addestratori e come maghi.
Lain non era ancora riuscita ad addomesticare un Drago differentemente da molti altri suoi compagni di avventura, ma era circondata da belve di vario genere, soprattutto il suo fedele nightmare Tenebra dal quale non si separava mai. Ben presto decise di dover provare ad ammansire una della bestie più possenti esistenti. Se volevano vincere la guerra i Draghi erano indispensabili. Si recò in una grotta denominata "Ice". Non andò da sola, si fece accompagnare da Tenaka e William, nel caso qualcosa fosse andato per il verso sbagliato. Si inoltrarono nella grotta e presto il buio li avvolse, gli unici colori che si riuscivano ad indentificare erano dei riflessi azzurrognoli sulle pareti: ghiaccio! Ben presto iniziarono a rendersi conto di camminare su qualcosa di rumoroso, accesero una fiaccola e videro un manto di ossa umane.. la bestiola doveva avere parecchia fame. Si addentrarono un altro pò, finchè lo videro.. un immenso Drago Bianco dagli occhi azzurro cielo. Appena si accorse della loro presenza, il Drago tentò di difendersi lanciando potenti getti di fuoco ardente. Di solito bastavano per allontare i mal intenzionati, ma Lain era decisa. Doveva avere quel Drago. I suoi due compagni iniziarono a distrarlo in modo tale che lei potesse agire indistrurbata. Il Drago non si accorse della presenza della ragazza, la sua attenzione era rivolta ai due malcapitati, Lain potè cosi' iniziare a recitare un rito magico. Il Drago indispettito dalla presenza insistente di quella gente, caricò i due, ma per fortuna Lain riusci' a terminare di pronunciare la formula magica e il Drago si fermò di colpo.
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