Diario di viaggio di Faye Valentine, allieva dell università di Trinsic.
Quest' oggi all alba siamo arrivati all' isola di Isamu Jima. Eravamo venuti a conoscenza grazie alla cuoca che lavora in casa mia, di un drago che dorme da anni sull' isola. Quest' ultimo in attesa di avventurieri tali da sfidare il suo possente sonno.
Murdock Uthedain, cavaliere della rosa, abile nell' arte della magia, ha insistito per andare all' avventura, come sempre attirato dal tesoro che avventure di questo genere custodiscono. E infine siamo arrivati all' isola.
Sulle lande sconfinate il sole appena sorto colorava il cielo di azzurro, e dopo aver spento il fuoco, ci incamminammo verso il centro dell isola.
Degli scarafaggi alti dodici piedi, nati da chissà quale abominio sono stati il nostro primo da fare. Non un problema di certo. Nella valle si sentivano riecheggiare le risate di Black Phoenix, altro cavaliere della rosa, che scatenava arcani fulmini dalle sue mani, fulmini nati dal sottosuolo. Eravamo in tre, ma poichè dovevamo muoverci ad esplorare l' isola, decidemmo di dividerci.
Il mio fedele Hiryu, Geppetto, era pronto all' attacco. Tutta la notte era rimasto di guardia al nostro piccolo campo ringhiando alle creature della notte che tentavano di avvicinarsi. Non mi diede il tempo di dare il comando di attaccare che era gia saltato con un grande balzo sul primo scarafaggio. Grazie alle mie arti magiche invocavo una forza maggiore dagli Dei, forza da conferire a Geppetto. Passò poco tempo e la valle si riempì di cadaveri. Io e i due Cavalieri riuscimmo a farci strada, ogni tanto guardandoci attraverso la foresta spoglia per essere sicuri di trovare l un l altro. Naturalmente l attenzione era rivolta su di me, che sono ancora una cadetta dell' accademia della rosa, preda più facile per i terribili mostri dell' isola.
Quando il sole ormai era alto, iniziarono ad apparire i primi uomini lucertola, armati con scudi e mazze.
Gli scarafaggi e gli uomoni lucertola erano riusciti a rallentare il nostro cammino verso nord, mentre corpi straziati ci davano il benvenuto nell' isola.
Nessun problema comunque per noi tre, o almeno non ancora.
Tempo dopo arrivarono un piccolo gruppo di Kappa, mostri a metà tra umani e rettili, e dei mostri terribili di cui in seguito sapemmo il loro nome,Ravenant Lion. Qui inziò il difficile. Ad ogni attacco i Lion scatenavano l inferno grazie alle loro possenti fauci sputafuoco. Geppetto era in difficoltà. Iniziai a bendare le sue ferite tra una battaglia e l' altra. Ne aveva una sulla zampa sinistra che continuava a sanguinare, frutto di qualche insidioso oggetto lanciato dall armata di Kappa.
Iniziammo a rallentare, poi a retrocedere.
Cosi, di comune accordo, decidemmo di usare l antico corno dei cavalieri della rosa. Don Juan il necromante non tardò ad arrivare. E dietro di lui presto si formò un armata di scheletri draghi.Fui colpito più volte da un cucciolo di Hyriu che il mio tamburello non riuscì a calmare, e cosi caddi a terra insanguinata.
Sono stata priva di sensi per qualche ora, mentre i miei compagni erano in battaglia, poi mi sono ripresa.
No, non era battaglia per me, decisi di prendere il mio hiryu e tornare a Britain in fretta e furia grazie ad un portale magico, lasciando i miei compagni nell' infuriare della battaglia.
Quest' oggi all alba siamo arrivati all' isola di Isamu Jima. Eravamo venuti a conoscenza grazie alla cuoca che lavora in casa mia, di un drago che dorme da anni sull' isola. Quest' ultimo in attesa di avventurieri tali da sfidare il suo possente sonno.
Murdock Uthedain, cavaliere della rosa, abile nell' arte della magia, ha insistito per andare all' avventura, come sempre attirato dal tesoro che avventure di questo genere custodiscono. E infine siamo arrivati all' isola.
Sulle lande sconfinate il sole appena sorto colorava il cielo di azzurro, e dopo aver spento il fuoco, ci incamminammo verso il centro dell isola.
Degli scarafaggi alti dodici piedi, nati da chissà quale abominio sono stati il nostro primo da fare. Non un problema di certo. Nella valle si sentivano riecheggiare le risate di Black Phoenix, altro cavaliere della rosa, che scatenava arcani fulmini dalle sue mani, fulmini nati dal sottosuolo. Eravamo in tre, ma poichè dovevamo muoverci ad esplorare l' isola, decidemmo di dividerci.
Il mio fedele Hiryu, Geppetto, era pronto all' attacco. Tutta la notte era rimasto di guardia al nostro piccolo campo ringhiando alle creature della notte che tentavano di avvicinarsi. Non mi diede il tempo di dare il comando di attaccare che era gia saltato con un grande balzo sul primo scarafaggio. Grazie alle mie arti magiche invocavo una forza maggiore dagli Dei, forza da conferire a Geppetto. Passò poco tempo e la valle si riempì di cadaveri. Io e i due Cavalieri riuscimmo a farci strada, ogni tanto guardandoci attraverso la foresta spoglia per essere sicuri di trovare l un l altro. Naturalmente l attenzione era rivolta su di me, che sono ancora una cadetta dell' accademia della rosa, preda più facile per i terribili mostri dell' isola.
Quando il sole ormai era alto, iniziarono ad apparire i primi uomini lucertola, armati con scudi e mazze.
Gli scarafaggi e gli uomoni lucertola erano riusciti a rallentare il nostro cammino verso nord, mentre corpi straziati ci davano il benvenuto nell' isola.
Nessun problema comunque per noi tre, o almeno non ancora.
Tempo dopo arrivarono un piccolo gruppo di Kappa, mostri a metà tra umani e rettili, e dei mostri terribili di cui in seguito sapemmo il loro nome,Ravenant Lion. Qui inziò il difficile. Ad ogni attacco i Lion scatenavano l inferno grazie alle loro possenti fauci sputafuoco. Geppetto era in difficoltà. Iniziai a bendare le sue ferite tra una battaglia e l' altra. Ne aveva una sulla zampa sinistra che continuava a sanguinare, frutto di qualche insidioso oggetto lanciato dall armata di Kappa.
Iniziammo a rallentare, poi a retrocedere.
Cosi, di comune accordo, decidemmo di usare l antico corno dei cavalieri della rosa. Don Juan il necromante non tardò ad arrivare. E dietro di lui presto si formò un armata di scheletri draghi.Fui colpito più volte da un cucciolo di Hyriu che il mio tamburello non riuscì a calmare, e cosi caddi a terra insanguinata.
Sono stata priva di sensi per qualche ora, mentre i miei compagni erano in battaglia, poi mi sono ripresa.
No, non era battaglia per me, decisi di prendere il mio hiryu e tornare a Britain in fretta e furia grazie ad un portale magico, lasciando i miei compagni nell' infuriare della battaglia.
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