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Cavaliere di Solamnia...Cavaliere di Takhisis...

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  • Cavaliere di Solamnia...Cavaliere di Takhisis...

    Il Sovrano era inquieto, girava fra le mura del suo castello, qualcosa turbava il suo sonno da parecchie notti. Nel sogno un drago con molte teste di colore diverso urlavano il suo nome e ridevano, lui invocava Paladine, il suo dio, ma non otteneva nessuna risposta. Sguainava la spada sacra e la lama era nera come l'abisso.
    Lord Thunderstrike era stato un Cavaliere di Solamnia, l'onore era la sua vita, ma aveva ancora un senso?Ora altri cavalieri si fregiavano di simile nome e lui si sentiva solo, abbandonato da amici e dalla divinità che aveva a lungo pregato.
    Innumerevoli volte aveva combattuto per portare avanti il cavalierato anche da solo, contro tutto e contro tutti, urlando al cielo il suo giuramento sacro, cavalcando con la dragonlance in mano pronto a morire per una giusta causa.
    E cosa aveva ottenuto?
    Tutti erano andati via, Solanthus, il suo antico sogno era caduta in rovina, nessuno ricordava nemmeno l'esistenza e anche i ruderi della città erano stati spianati per far posto a nuove abitazioni.
    "Il tuo dio ti ha abbandonato Cavaliere?" chiese una voce di donna alle sue spalle.
    Thunderstrike si voltò portando la mano alla spada nel fodero. Com'era entrata nel suo castello? La donna era bellissima e vestita di nero, Thunderstrike non poteva fare a meno di guardare i suoi occhi di ambra che sembravano fiammeggiare di un'antica e mai sopita passione.
    "Chi sei tu?" le chiese arretrando leggermente.
    La donna sorrise "Lo sai benissimo chi sono...sono la sorella minore del tuo dio Paladine..."
    "Takhisis..."mormorò Thunderstrike quasi con timore pronunciando il nome della regina delle tenebre e del male.
    "Hai paura di me Cavaliere di Solamnia?" chiese la donna avanzando leggermente come se il suo corpo non toccasse nemmeno le lastre di marmo del pavimento del maniero.
    Thunderstrike impugnò la spada "Non puoi farmi nulla Dea delle Tenebre! Paladine mi protegge!" . Lei questa volta rise di gusto "Ne sei sicuro?Ne sei veramente sicuro?O forse il tuo dio ti ha abbandonato come ha abbandonato altri prima di te?Guardati intorno Thunderstrike...cosa è rimasto della tua antica corporazione di cavalieri?Tutti sono migrati altrove e tutta la tua generosità cosa ha ottenuto in cambio?Nulla!Assolutamente nulla!".
    Il paladino sospirò, in cuor suo voleva controbattere, ma sapeva anche che la dea del male aveva ragione, ricordava i tempi in cui Solanthus risplendeva e tutti i cavalieri dei tre ordini, rosa, corona e spada, cavalcavano felici uno accanto all'altro, mentre ora era rimasto da solo, al comando di cosa?Di armature ammuffite e spade arrugginite?In un palazzo nel quale poteva sentire l'eco di antiche battaglie ma che gli portava alla mente solo ricordi pieni di nostalgia.
    "Sai che ho ragione!" continuò Takhisis "sai che hai donato la tua vita al prossimo e hai rinunciato a quanto potevi veramente ottenere, solo perchè hai creduto in un dio egoista che ti imponeva dall'alto di essere buono e generoso, mentre lui rideva alle tue spalle..."
    Thunderstrike barcollò e cadde in ginocchio "No...Paladine...non mi ha mai tradito...la mia fede..."
    "Fede?" Takhisis si avvicinò sinuosa come un felino e posò la mano sulla testa di Thunderstrike "Fede amico mio?Fede in chi o cosa?Io non voglio la tua fede...io voglio il tuo cuore e la tua anima..." lo fece alzare in piedi. Lo guardò negli occhi "Io voglio che tu sia mio...completamente, io sarò al tuo fianco per proteggere il tuo cammino, non avrai bisogno di falsi amici o altro...avrai un esercito pronto a morire per te...e una dea che saprà ricompensare il tuo amore per lei..." . Le labbra della dea soffiarono sul collo del paladino. Thunderstrike sentiva il sangue bollire e la pelle avvampare, la desiderava come non aveva mai desiderato nessun'altra donna prima. La afferrò per entrambe le braccia ben sapendo che Takhisis avrebbe potuto farlo a pezzi pronunciando solamente il suo nome "Cosa vuoi da me Takhisis????" le urlò in faccia.
    Gli occhi di lei penetrarono l'anima del paladino, folgorarono il suo cuore. "Voglio te Lord Thunderstrike, voglio che tu sia mio!" disse mentre le labbra della dea incontrarono per la prima volta le labbra del mortale in un bacio infuocato. Thunderstrike esitò solo un istante poi il bacio divenne passione e la passione un fuoco infernale dove la sua anima bruciava sempre di più e lo trascinava in un abisso dove non avrebbe mai trovato la via del ritorno.
    Le ore sembravano giorni, quando Thunderstrike si svegliò la dea non c'era più. Si guardò intorno, era nel letto del suo maniero ma qualcosa era cambiato, la luce non era più la stessa. Si alzò e cercò l'armatura da indossare. Anche quella era cambiata, la sua antica armatura splendente era stata rimpiazzata da un'armatura nera come la notte con il simbolo di Takhisis (il teschio colpito dal fulmine). Senza esitare la indossò e sguainò la spada (anch'essa divenuta scura come le tenebre) alzandola al cielo "Mi hai avuto Takhisis, hai la mia anima, il mio cuore, la mia devozione più assoluta...L'indipendenza genera il caos. Sottomettiti e sii forte".

    "L'indipendenza genera il caos. Sottomettiti e sii forte"

  • #2
    per me sempre e comunque Est Solanthus Oth Mithas

    se ti ricordi ancora....
    icq : 693635203

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