Questo è il mio saluto alla gilda che ho fondato e che con dispiacere sono costretto a lasciare per vari motivi. Spero vi piaccia e che i VooD continuino a crescere come sotto la mia guida.GooD luck Corsari
Ringrazio Vampi per correzioni, consigli e qualche aggiunta ^_^
ho cercato di farlo breve così che lo possano leggere anche i meno pazienti :P
Buona lettura ^^
Non riusciva ancora a capacitarsi di quello che stava per fare.
Abbandonava il suo esercito, la sua famiglia, i suoi uomini,
I rinnegati che con incrollabile volonta' aveva addestrato e reso temuti assassini.
L'irrequieto sguardo si poso' ancora sull'antica armatura forgiata in scaglie di drago nero. Essa brillava ancora di quella luce oscura e mistica che ne aveva fatto un terribile monito per
i nemici che l'ebbero trovata difronte a loro in battaglia.
Ma ormai non aveva altra scelta,
era passato circa un anno dal giorno in cui finalmente era riuscito a estirpare la malefica maschera voodoo dal suo viso.
E pensare che per un'infinita' di tempo vi si era provato,senza mai riuscire,in costante lotta con se stesso,combattutto tra il suo desiderio di disfarsene e l'inestinguibile brama di potere che essa ,vilmente,continuava a sfamare... per liberarsi dal sortilegio di un antica divinità voodoo era necessario l'intervento di una creatura di un'eguale malvagita' e disumana crudelta'...
di un essere che avesse corrotto e annientato un pari numero di anime innocenti....di una dannata dai poteri illimitati...temuta per tutta sosaria...la creatura che già una volta gli aveva restituito la vita... sua madre..Vampirella.
Però le cose non erano andate come previsto.. il secondo morso della vampira lo aveva si liberato dalla maledizione voodoo...ma a quale prezzo.
La sua immortalità stava svanendo. Ora darkhen invecchiava rapidamente e tutti i suoi secoli di vita gli piombavano addosso come uno sciame di mosche sul miele.
Vedendolo in quelle condizioni , i suoi seguaci caddero preda di opprimenti dubbi, si stavano spaccando in due fazioni che presto avrebbero certamente comportato una sommossa.
Una parte gli era rimasta fedele, grata dei suoi insegnamenti e forse forse guidata da un sincero sentimento di stima nei suoi confronti.
L'altra invece era incapace di capirlo e vedendo la sua immane forza svanire a poco a poco non lo riconosceva come leader, alcuni erano finanche stati tanto audaci da tentare di affondare le loro lame in quel corpo dall'apparenza cosi' debole e finirono con l'essere invece divorati da quella fiamma che ancora,affamata,ardeva in lui.
Gli sembrava impossibile lasciare i compagni di mille battaglie,razzie, i fratelli di una vita condotta in nome del caos più totale, eppure non aveva altra scelta...un'unico destino si gli si parava innanzi,cosi' imperioso da non poter essere piegato nemmeno da cio' che restava della sua perduta forza.
Se voleva che il nome dei Corsari VooDoo continuasse ad essere un incubo per sosaria non poteva fare altrimenti; doveva agire adesso, finchè era ancora possibile farlo.
Suo malgrado diede un ultimo sguardo all'armatura, non poteva portarla con lui, sarebbe stato troppo riconoscibile e troppo vulnerabile per il suo scopo.
Doveva tornare alle sue origini, voleva morire nell'armata che lo aveva istruito. Doveva raggiungere la Night Shadow's Armada e trovare una degna morte tra le sue fila, questo era il suo fine ultimo,il raggiungimento di quella pace che gli era stata finora negata.
Fece il gesto che ormai aveva compiuto innumerevoli volte in battaglia; aprì la mano destra e vi si materializzò un arcano libro, lo fisso per alcuni istanti...
Lentamanete si passo la magra mano sul volto,in cerca di quella lacrima che ,certamente,avrebbe dovuto solcarne le profonde rughe....ma non trovo nulla',se non un gelo insopportabile,l'ultima testimonianza dell'esistenza dannata che aveva finora condotto,il marchio che per sempre l'avrebbe diviso dall'umanita' stessa.
Le arcane parole "kal ort por" sibilarono imperiosamente sui taglienti venti del mattino,ed egli svanì,con esse, nel nulla... verso la sua ultima missione... verso l'armata delle tenebre che lo aveva condotto alla luce della gloria.
Un tuono eccheggiò minaccioso per il campo dei corsari, ultimo addio di un Comandante in esilio.
Ringrazio Vampi per correzioni, consigli e qualche aggiunta ^_^
ho cercato di farlo breve così che lo possano leggere anche i meno pazienti :P
Buona lettura ^^
Non riusciva ancora a capacitarsi di quello che stava per fare.
Abbandonava il suo esercito, la sua famiglia, i suoi uomini,
I rinnegati che con incrollabile volonta' aveva addestrato e reso temuti assassini.
L'irrequieto sguardo si poso' ancora sull'antica armatura forgiata in scaglie di drago nero. Essa brillava ancora di quella luce oscura e mistica che ne aveva fatto un terribile monito per
i nemici che l'ebbero trovata difronte a loro in battaglia.
Ma ormai non aveva altra scelta,
era passato circa un anno dal giorno in cui finalmente era riuscito a estirpare la malefica maschera voodoo dal suo viso.
E pensare che per un'infinita' di tempo vi si era provato,senza mai riuscire,in costante lotta con se stesso,combattutto tra il suo desiderio di disfarsene e l'inestinguibile brama di potere che essa ,vilmente,continuava a sfamare... per liberarsi dal sortilegio di un antica divinità voodoo era necessario l'intervento di una creatura di un'eguale malvagita' e disumana crudelta'...
di un essere che avesse corrotto e annientato un pari numero di anime innocenti....di una dannata dai poteri illimitati...temuta per tutta sosaria...la creatura che già una volta gli aveva restituito la vita... sua madre..Vampirella.
Però le cose non erano andate come previsto.. il secondo morso della vampira lo aveva si liberato dalla maledizione voodoo...ma a quale prezzo.
La sua immortalità stava svanendo. Ora darkhen invecchiava rapidamente e tutti i suoi secoli di vita gli piombavano addosso come uno sciame di mosche sul miele.
Vedendolo in quelle condizioni , i suoi seguaci caddero preda di opprimenti dubbi, si stavano spaccando in due fazioni che presto avrebbero certamente comportato una sommossa.
Una parte gli era rimasta fedele, grata dei suoi insegnamenti e forse forse guidata da un sincero sentimento di stima nei suoi confronti.
L'altra invece era incapace di capirlo e vedendo la sua immane forza svanire a poco a poco non lo riconosceva come leader, alcuni erano finanche stati tanto audaci da tentare di affondare le loro lame in quel corpo dall'apparenza cosi' debole e finirono con l'essere invece divorati da quella fiamma che ancora,affamata,ardeva in lui.
Gli sembrava impossibile lasciare i compagni di mille battaglie,razzie, i fratelli di una vita condotta in nome del caos più totale, eppure non aveva altra scelta...un'unico destino si gli si parava innanzi,cosi' imperioso da non poter essere piegato nemmeno da cio' che restava della sua perduta forza.
Se voleva che il nome dei Corsari VooDoo continuasse ad essere un incubo per sosaria non poteva fare altrimenti; doveva agire adesso, finchè era ancora possibile farlo.
Suo malgrado diede un ultimo sguardo all'armatura, non poteva portarla con lui, sarebbe stato troppo riconoscibile e troppo vulnerabile per il suo scopo.
Doveva tornare alle sue origini, voleva morire nell'armata che lo aveva istruito. Doveva raggiungere la Night Shadow's Armada e trovare una degna morte tra le sue fila, questo era il suo fine ultimo,il raggiungimento di quella pace che gli era stata finora negata.
Fece il gesto che ormai aveva compiuto innumerevoli volte in battaglia; aprì la mano destra e vi si materializzò un arcano libro, lo fisso per alcuni istanti...
Lentamanete si passo la magra mano sul volto,in cerca di quella lacrima che ,certamente,avrebbe dovuto solcarne le profonde rughe....ma non trovo nulla',se non un gelo insopportabile,l'ultima testimonianza dell'esistenza dannata che aveva finora condotto,il marchio che per sempre l'avrebbe diviso dall'umanita' stessa.
Le arcane parole "kal ort por" sibilarono imperiosamente sui taglienti venti del mattino,ed egli svanì,con esse, nel nulla... verso la sua ultima missione... verso l'armata delle tenebre che lo aveva condotto alla luce della gloria.
Un tuono eccheggiò minaccioso per il campo dei corsari, ultimo addio di un Comandante in esilio.
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