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[BG] Guild Shadow Saint

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    Shadow Saint
    La venuta degli Oscuri

    L’oscura figura procedeva a passi lenti e misurati, la stessa incarnazione dell’ombra avrebbe scansato quel minaccioso e perpetuo procedere.
    Solo gli antichi Dei riuscivano a rimembrare l’ultima venuta di quella creatura, portatrice di oscuri e malefici presagi, ed anche se indifferenti al quotidiano procedere della vita dei mortali, in quel giorno lassù nel pantheon molti occhi incuriositi scrutavano lo scorrere vitale delle terre di Sosaria.
    Nessuno poteva negare le pulsazioni negative ora presenti per quelle terre, da lì a poco i Monti Sanguinosi di Valor erano stati testimoni di una inalazione magica potentissima, che aveva devastato completamente la zona circostante, e non aveva lasciato traccia dei due pretendenti: Netherel il Lich Elfico e Shun Teziir, Anziano maestro della congrega dei Cavalieri Infernali.
    Vacillante sul suo osseo trono, l’antica signora ascoltava il rapporto dei suoi luogotenenti, la lunga chioma rossa s’ intrecciava con la preziosa e pregiata veste dello stesso colore, che si adagiava finemente al suo maculato corpo, che non presentava il benché minimo segno del tempo, Minax in tutta la sua bellezza riusciva a charmare anche il più prode condottiero disposto ad ucciderla, ma quel giorno capì che la figura comparsa d’improvviso nella sua dimora non sarebbe caduta sotto il suo sguardo, e forse nemmeno sotto la sua potente magia.
    La strega con un breve gesto congedò i suoi servi, che non si accorsero di alcuna presenza oltre alla loro.
    “ La tua venuta qui mi sorprende, osi dunque sfidarmi a tal punto? “ disse Minax in tono aspido.
    L’oscuro Signore avanzò con passo lento, nemmeno Minax riusciva a delineare i particolari di quella figura, avvolta perennemente da un alone d’ombra e tenebra intrecciati in un perenne turbinio che delineavano a mala pena i lineamenti umanoidi.
    “ Forse hai scordato quale solenne punizione infliggo ai traditori? “ insistette la strega con tono più deciso.
    La figura si fermò, e cominciò a rispondere alla strega con la sua profonda e cavernosa voce “ Non m’interessano i tuoi capricci Minax…Ne tanto meno posso valutare la tua affermazione…l’ombra sta tornando, il suo puro e cupo procedere è stato debole e frammentario fino ad ora, ma ora i miei figli si stanno ridestando”
    “ Che vuoi da me? “ domandò subito Minax, cercando di riprendere il vantaggio perso nella conversazione, il signore oscuro di certo aveva con quelle poche parole già delineato un pretesa più che una richiesta, e Minax già intuiva dove voleva arrivare.
    Dal canto suo la strega non amava vedersi così alle strette quindi decise di porre termine a quella conversazione il più presto possibile venendo al dunque con quella semplice e tagliente domanda.
    Per pochi secondi non venne alcun sibilo e suono dalla figura, quasi stesse valutando con attenzione il formulare della sua risposta, Minax era forse la maga più potente su tutta Sosaria, e il suo animo impulsivo e malvagio era noto a tutti, un combattimento non sarebbe stato di certo la cosa più proficua, la morte di Minax non sarebbe servita all’oscuro signore, che in fondo nella sua mancanza si vedeva perdere una delle più talentuose incarnazioni del male e dell’oscurità.
    “ E’ semplice Minax, l’unghia di Semidar “ disse con cupa calma l’oscuro signore.
    Minax si vide quasi sbalordita da un tale e cosi semplice fredda risposta, doveva ammettere che quell’incontro si stava rivelando una cosa assai difficoltosa e per di più ora gli veniva chiesto una delle più preziose reliquie dei suoi innumerevoli tesori.
    Minax, fredda calcolatrice, non si avvide però di cotale e indecente richiesta, ma cominciò a formulare il suo astuto piano, in un certo qual modo lei poteva trarre profitto da questa cosa, anche se doveva ammettere che il prezzo era davvero cosi grande, l’unghia di Semidar era uno degli artefatti più potenti che esistevano, unico nel suo genere, nemmeno la strega conosceva i segreti inalati in quella reliquia.
    “ Vuoi l’unghia di Semidar? A quale scopo? “ domandò la strega che cercava di vedere chiaro sulla faccenda.
    “ Questo non ti è dato saperlo Minax, ma sappi che ne sarai ricompensata, tu che sei la più grande portatrice di oscurità in queste terre…” rispose subito l’oscuro signore.
    Ora Minax si vide esplodere di rabbia e senza freno guai la sua protesta “ Io sono Minax, non una serva dell’oscurità o una qualunque Signora oscura!”
    Arrabbiata la strega aveva assunto sembianze orribili in volto, i capelli d’un tratto anneriti, coprivano quasi per intero tutto il volto lasciando solo intravedere i cupi occhi rossi della strega, accesi da una rabbia incontenibile.
    La strega era stata colpita nell’orgoglio, da anni combatteva per la sua bandiera, per la conquista assoluta delle terre di Sosaria, non certo un Shadow Lords doveva schernirla in quel modo, non un Shadow Lords si disse, un appartenente ad una fazione di ribelli e rinnegati tra le più deboli su Sosaria.
    Dopo attimi interminabili di tensione la strega si calmò, quella sua reazione di orgoglio non aveva destato alcuna reazione nel suo pretendente, e se aveva capito bene chi era, sapeva che lotte di potere e quelle terrene non interessavano affatto quell’oscura figura.
    Rammentava il lontano giorno in cui gli Shadow Lords si ribellarono al suo esercito, non era una bandiera che li muoveva, ma la pura sete di oscurità e ombra, il pensiero degli Shadow Lords vagava oltre il mondo mortale, lei sapeva che le poche lotte che gli oscuri tramatori affrontavano avevano un significato doppio, poiché erano in ballo sia questioni terrene che ultraterrene.
    Non certo un impostazione sull’orgoglio delle fazioni poteva fare presa su quell’essere, Minax non aveva davanti Lord British o uno degli anziani del Consiglio, ma bensì Abissum Arganassis, uno dei tre fondatori della oscura fazione degli Shadow Lords, un tempo il più forte Minax.
    Era l’oscuro ideale di oscurità e ombra che muoveva gli antichi Shadow Lords, a loro non importavano lotte, o bandiere, ma qualcos’altro…qualcosa che non interessava a Minax, pensò la strega, era inutile arrabbiarsi, anzi lei poteva trarre il massimo profitto da quell’incontro, in cambio dell’unghia di Semidar avrebbe potuto riottenere anche il controllo terreno dei perduti Shadow Lords…i pensieri di Minax vagavano nell’incessante ricerca di un modo per ottenere ancora più potere, ma d’un tratto essi furono fermati dalla cavernosa voce di Abissum.
    “ Allora Minax cosa mi rispondi? “
    La strega cercò di trattenere ancora la sua collera, nessuno mai osava chiamarla per nome, tuttavia non doveva cedere a semplici debolezze quali l’ira e l’orgoglio, e cercò di apparire il più calma possibile.
    “ E sia Abissum, avrai la tua unghia, ma quale prezzo intendi pagarmi? “ Minax annaspò un sorriso, era soddisfatta di quello che aveva formulato, in un certo qual modo aveva ripagato Abissum con la sua stessa freddezza, ed ora lo stava costringendo a rivelargli qualcos’altro.
    “ I miei antichi figli devono ridestarsi, ne una bandiera ne un antica rivalità li muoverà, ma solo la consapevolezza della ricerca della piena oscurità.”
    Minax valutò quella risposta, Abissum di certo misurava le sue parole, ma lei, la strega, la fattucchiera, l’incantatrice più potente dei reami riusciva a scoprire il tutto anche da una misera frase…
    Nella visione futura dell’incessante guerra tra le fazioni, negli ultimi periodi Minax non vedeva un risvolto, il Consiglio era ritornato forte, gli stessi Shadow Lords con i Cavalieri dell’ Ade, davano del filo da torcere alle sue truppe, che restavano sempre le più forti e organizzate, ma dal canto suo la strega ora vedeva più difficili i suoi piani di conquista, per cui con la venuta di incogniti esseri su Sosaria, che proferivano una lotta con pretesi diversi, non poteva che gettare più caos su quelle terre…e lei amava il caos, ne era la signora.
    Oltretutto valutò anche il fatto che se ci fosse stata battaglia i nuovi figli di Abissum, potevano tornargli utili…
    “ Avrai la tua unghia “ proferì Minax.
    Era il tramonto, un oscuro tramonto, grosse nuvole annunciavano l’avvenire di un incessante tempesta, da li a poco, l’anziano mago Stenfal aveva ricevuto precisi ordini, la creatura che aveva incontrato aveva riplagiato il suo animo, ora l’antico Cavaliere Infernale, aveva richiamato a se Dea del Cielo, Nemesis e Iracle Teziir anch’essi plagiati da un nuovo e oscuro volere, che gli aveva dato chiarezza sul vero significato della morte e della vita, e con lo sguardo perso nel vuoto, i quattro si misero in cerchio sotto l’incessante pioggia, inneggiando all’unisono un oscura e gutturale cantilena, al termine del quale Stenfal trafisse il piccolo e maculato corpo di un neonato, che giaceva a terra ai loro piedi, con l’oscuro artefatto donatogli: l’unghia di Semidar.
    Minax dalla sua stanza guardava incredula la scena, grazie alla sua sfera magica riusciva a vedere in qualunque parte dei reami, nemmeno lei era capace di un cosi diretto atto di malvagità, se pur caotica, lei amava l’intrigo e il soggiogamento, ora si chiese se quel che aveva fatto era stata cosa buona, poiché non si vedeva sicura che quegli esseri avrebbero mantenuto i patti di non belligeranza con il suo esercito…si morse il labbro all’errore commesso, quel giorno forse aveva perso, ed ammise che Abissum era stato più abile di lei.
    Un grosso fiotto di sangue investi i quattro, che con foga e rabbia devastarono il piccolo corpo del bambino, che aveva cessato di piangere da tempo, i Santi Oscuri ora erano uniti, i nuovi figli dell’oscurità erano pronti a gettare caos e ombra sui reami, e il primo affronto lo fecero allo stesso Lord British, ponendo in sacirificio il suo ultimo neonato figlio, per sigillare e consacrare la nuova venuta dell’ombra, la nuova venuta dell’oscurità, la venuta dei Santi Oscuri.


    Originariamente inviato da effe15
    Che le tenebre e le fiamme accompagnino il tuo cammino signore degli inferi!

    I Custodi.



  • #2
    Molto bello mi è piaciuto molto!!!

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    • #3
      come al solito sei un maestro in gdr :P

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      • #4
        bella shunneZ

        ------------------------------------------------------
        Ho sempre rivolto a Dio una sola preghiera: "Oh, Signore, ridicolizza i miei nemici...e Dio l'ha esaudita" - Voltaire

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        • #5
          veramente bello.
          complimenti

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          • #6
            bellissima

            bellissima
            bravo shun
            Zara troll priest 70 FoRsAkEn


            più reskill in game meno rosik sul forum

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            • #7
              You Win!
              davvero complimenti

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              • #8
                ;_;

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                • #9
                  Mentre le nubi si addensavano a Nord verso Yew, Xaratros nella sua attuale dimora provvisoria di Moonglow meditava.
                  Nella stanza soltanto il demone Akhenathon stava seduto a osservare il nulla, come una perfetta statua di gesso, anche nel suo corpo umano sprigionava una malvagita senza pari.. il sigillo che lo legava a quel corpo, che lo imbrigliava era molto potente, del resto il catalizzatore era stato il sacrificio volontario di una vita.
                  Xaratros osservo il talismano che gli pendeva dal collo, una semplice ankh agli occhi di tutti, ma in realta era un fardello enorme, il fardello che gli permetteva di comandare il demone bianco. Lo osservo con rinnovata curiosita, il demone era impassibile sotto il controllo della magia.
                  Certo il sigillo lo rendeva anche piu debole, anzi doveva renderlo piu debole .. altrimenti chissa di cosa sarebbe stato capace. A volte vedeva il suo mutare da uomo anziano a giovane uomo, metamorfosi che durava pochi secondi e che aveva sempre un che di terrificante.. malgrado il debole corpo umano, malgrado quella carne e sangue, il demone bianco non poteva morire e questo gli conferiva un gran potere.
                  Xaratros era riluttante a comandarlo, ma le forze del bene erano talmente striminzite in quelle epoche oscure. Nessuno aveva avuto il coraggio di seguirlo, nessuno aveva avuto la fede incrollabile nella luce. Era stato costretto a destarlo dalla sua veglia senza tempo gia tanti anni orsono.. la situazione oggi non era certo migliorata. Minoc era completamente in preda agli assassini, come Vesper. Minax regnava incontrastata a Trinsic e le sue armate marciavano contro tutto e tutti.
                  La situazione era veramente disperata.
                  In piu quelle nubi, segno di cattivo presagio.
                  Il nervosismo era a fior di pelle, cosi si decise a interrogare il demone.
                  "Canus Mortis" - fece il sacerdote di Paladine - "cosa succede a Nord?" - sempre con un accento di timore, perche Xaratros aveva visto di cio che era capace il demone.
                  "Padrone" - rispose gemendo quasi - " a nord si ammassa l'oscurita, l'Oscuro Signore sta tornando" - e detto cio chino il capo come in preda al dolore.

                  Xaratros sapeva che la vicinanza al talismano procurava un dolore immenso al demone, sapeva che se percaso il talismano fosse stato perduto o rotto, il primo ad esser preso dalla furia omicida e dalla follia del demone sarebbe stato lui. Era palese l'odio che provava.
                  Tuttavia Xaratros sapeva di avere una aura molto forte, in parecchi casi il sacerdote poteva parlare servendosi del corpo del demone, questo perche la sua fede era molto forte, forse piu di Eldenian, il suo maestro.

                  Comunque non si perse d'animo, chiamo ancora una volta il demone per nome.
                  Quello alzatosi rispose con assenso, intuendo una missione di morte.
                  Xaratros ordino: " vai e indaga, voglio saperne di piu"

                  Canus Mortis ovvero Akhenathon, demone superiore della terza armata della Legione Infuocata, ebbe un guizzo scarlatto negli occhi, varco la soglia del maniero e spari.
                  Correva a quattro zampe, come gli animali, con una velocita inumana, era davvero sconcertante vedere quel vecchio cosi raggrinzito procedere cosi velocemente. I suoi ringhi e sbuffi poi erano agghiaccianti.

                  Parecchie ore dopo fu alla volta di Yew, e vide con piacere il sacrificio di uno degli eredi di Lord British. Nel suo volto non vi era nessuna emozione, era atono.
                  Dopo qualche minuto.. spari fra la vegetazione.
                  --
                  Quando torno e riferi a Xaratros della situazione, ci furono attimi tesi. Non era necessario un vero e proprio rapporto, Xaratros poteva empaticamente "vedere" quello che vedeva lui.
                  Il sacerdote era nervoso, osservo il demone, e quando il panico, la paura lo sopraffacevano .. lui diventava piu forte. Sentiva il sigillo piu debole ora, odiava quell'uomo che lo teneva rinchiuso, lui un demone superiore beffato da un umano. Era un affronto.
                  Xaratros si avvide della situazione, e respiro profondamente per scacciare la negativita dal suo cuore.
                  Si avvicino a un metro dal demone e gli disse.
                  "Canus Mortis Xes, ti ordino di volgere le tue forze contro l'Oscuro Signore, da oggi cerca di trovare e distruggere tutte le persone di questo culto".
                  Un leggero sorriso si increspo fra le labbra del demone, questo era il compito che preferiva, il compito con cui poteva sfogare la sua ira, la sua rabbia ... la sua follia.
                  Varco la soglia in un attimo e spari.
                  Xaratros intanto era indaffarato... stava cercando qualcosa.. da una cassa impoverata, con il sigillo della spada alata, simbolo dei Dragon Knights, l'ordine sacro dei guerrieri di Paladine, prelevo la sua spada e il suo arco.
                  Era tempo di tornare in guerra.

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                  • #10
                    Vai!! Io Voto X Shun X Il Premio Nobel X La Letteratura!!!! Genere Del Romanzo: Ultima Onlinismo!!!

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                    • #11
                      Sing me a song, you're a singer
                      Do me a wrong, you're a bringer of evil
                      The Devil is never a maker
                      The less that you give, you're a taker
                      So it's on and on and on, it's Heaven and Hell, oh well
                      The lover of life's not a sinner
                      The ending is just a beginner
                      The closer you get to the meaning
                      the sooner you'll know that you're dreaming
                      So it's on and on and on, oh it's on and on and on
                      It goes on and on and on, Heaven and Hell
                      I can tell, fool, fool!
                      Well if it seems to be real, it's illusion
                      For every moment of truth, there's confusion in life
                      Love can be seen as the answer, but nobody bleeds for the dancer
                      And it's on and on, on and on and on....
                      They say that life's a carousel
                      Spinning fast, you've got to ride it well
                      The world is full of Kings and Queens
                      Who blind your eyes and steal your dreams
                      It's Heaven and Hell, oh well
                      And they'll tell you black is really white
                      The moon is just the sun at night
                      And when you walk in golden halls
                      You get to keep the gold that falls
                      It's Heaven and Hell, oh no!
                      Fool, fool!
                      You've got to bleed for the dancer!
                      Fool, fool!
                      Look for the answer!
                      Fool, fool, fool!


                      Originariamente inviato da effe15
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                      I Custodi.


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