(Non siate troppo critici con il mio primo BG...)
Ecomi qui, seduto davanti ad un caminetto, una pipa accesa e un bicchiere di buon vino nella mano. Lo sguardo perso tra le fiamme dorate, sogno ad occhi aperti. Sono passati così tanti anni, eppure la voglia di sognare non mi è passata.
Ricordi, dolci ricordi: mi riempiono la testa e si mischiano ai sogni. Mi lascio trasportare dal fiume di pensieri cercando di dimenticare le preoccupazioni e i problemi della Guerradelle Gilde. Le risate dei ragazzi, giu' di sotto, mi riportano alla realtà. Ridacchio anche io, così, senza motivo. "Siete in Gamba" borbotto tra me e me, "e vi voglio anche un sacco di bene...", accenno un brindisi verso la porta della mia stanza. Beati loro che aquest'ora hanno ancora voglia di scherzare.
Mi volto sovrappensiero, e il mio sguardo va a posarsi sulla vecchia scrivania. "Oh, no!"
esclamo. "Devo finire la build per la prossima battaglia...", alzo gli occhi al cielo spazientito. "Bravi, continuate a scherzare, che ci pensa Maestro Alekeya a preparare tutto, fanfaroni che non siete altro...". Bevo tutto d'un fiato l'ultimo sorso di vino e sbatto il calice sul tavolino. Bhe', in fondo è mio dovere;ormai sono diventato un Capo Gilda e come tale mi devo comportare.
Quante preoccupazioni però, non è facile per niente...
Mi alzo pigramente in piedi e trascino la sedia fino al bordo della scrivania. Mi risiedo a
cavalcioni, con le braccia conserte sullo schienale e la testa ciondolante da un lato.
Studio con lo sguardo le abilità di combattimento e gli schemi di battaglia.
Ma non ci vuole molto: il mio sguardo si perde nuovamente nel mare di fogli ammuffiti.
Ho tanta nostalgia dei bei tempi andati e della mia avventurosa gioventù. Chissa che fine hanno fatto i miei vecchi compagni...
Sento una lacrima solcare il mio viso, chino lo testa tra le braccia incrociate, la osservo cadere sul cuscino di pelle nera. Osservo la piccola macchia umida per qualche istante e penso al mare, alle onde. D'un tratto sento una strana sensazione nel mio spirito, qualcosa di inaspettatamente eccitante e, allo stesso tempo, gradevole da provare.
Non provavo una tale sensazione dall'ultima volta che ho solcato i mari con....con....."Loro!" Balzo in piedi sulla sedia."Si, gli NsA!" urlo con il pugno alzato.
Sento uno scricchiolio sotto di me. Non faccio in tempo a rendermi conto della situazione che mi ritrovo a gambe all'aria, con la sedia polverizzata sotto la mia schiena. Mi sollevo da terra, troppo eccitato per sentire dolore, e mi trascino verso il vecchio baule. Getto per aria tutte le cianfrusaglie che contiene fino all'ultima. Faccio pressione sul lato sinistro del fondo della cassa, il lato destro si solleva rivelando uno scompartimento segreto. Tolgo il pannello e afferro un fagotto rosso celato nel vano. Srotolo il prezioso contenuto dal panno di lino rosso che lo avvolge.
Eccoli qui, i miei tesori! La borsa dei reagenti e il logoro tomo della magia.
Infilo il librone nella borsa di stoffa e me la metto a tracolla. Stacco il mantello dall appendino,lo sistemo sulla schiena e allaccio il cordino di pelle intrecciata stretto al petto. Esco dalla mia stanza con la velocità del fulmine, scendo gli scalini della sede tre a tre e in un attimo mi ritrovo in mezzo ai ragazzi.
"Ehi, capo!Che diavolo è stato quel tonfo? Pensavamo fosse crollato il tetto!" Si rivolge a me Lucogeno, facendo scoppiare l'ilarità.
"Non ho tempo per spiegare! Beyron, Freddy! Lascio a voi il comando della gilda in mia assenza!". Mi guardano tutti con perplessità. "Si può sapre dove credi di andare a quest'ora della sera, e con questo freddo poi?" mi chiede la dolce Meliamne. Gli accenno un sorriso beffardo e le dico "Vado a salutare qualche amico, tornerò tra qualche giorno".
Si scambiano sguardi interrogativi tra loro, ma sento di non avere tempo e voglia di spiegargli oltre. "Beyron, ultima te i piani di attacco per la prossima battaglia. Sono sulla mia scrivania. Ormai siete abbastanza grandi da sapervela cavare anche senza di me. E poi sarà solo per qualche giorno...". Beyron ha in volto un espressione confusa, si gratta la testa e mi fa un insicuro cenno di affermazione.
Apro il pesante portone d'ingresso "Fate i bravi in mia assenza!" lo sbatto con fragore
dietro la mia schiena.
Il vento gelido mi sferza il volto. Tutta la valle è ricoperta dalla neve. La luna piena
splende nel cielo, irradiando tutto il paesaggio circostante con la sua tenue luce bianca. Sollevo il cappuccio del mio mantello, sospiro e mi incammino verso il porto di Droknar....
Ecomi qui, seduto davanti ad un caminetto, una pipa accesa e un bicchiere di buon vino nella mano. Lo sguardo perso tra le fiamme dorate, sogno ad occhi aperti. Sono passati così tanti anni, eppure la voglia di sognare non mi è passata.
Ricordi, dolci ricordi: mi riempiono la testa e si mischiano ai sogni. Mi lascio trasportare dal fiume di pensieri cercando di dimenticare le preoccupazioni e i problemi della Guerradelle Gilde. Le risate dei ragazzi, giu' di sotto, mi riportano alla realtà. Ridacchio anche io, così, senza motivo. "Siete in Gamba" borbotto tra me e me, "e vi voglio anche un sacco di bene...", accenno un brindisi verso la porta della mia stanza. Beati loro che aquest'ora hanno ancora voglia di scherzare.
Mi volto sovrappensiero, e il mio sguardo va a posarsi sulla vecchia scrivania. "Oh, no!"
esclamo. "Devo finire la build per la prossima battaglia...", alzo gli occhi al cielo spazientito. "Bravi, continuate a scherzare, che ci pensa Maestro Alekeya a preparare tutto, fanfaroni che non siete altro...". Bevo tutto d'un fiato l'ultimo sorso di vino e sbatto il calice sul tavolino. Bhe', in fondo è mio dovere;ormai sono diventato un Capo Gilda e come tale mi devo comportare.
Quante preoccupazioni però, non è facile per niente...
Mi alzo pigramente in piedi e trascino la sedia fino al bordo della scrivania. Mi risiedo a
cavalcioni, con le braccia conserte sullo schienale e la testa ciondolante da un lato.
Studio con lo sguardo le abilità di combattimento e gli schemi di battaglia.
Ma non ci vuole molto: il mio sguardo si perde nuovamente nel mare di fogli ammuffiti.
Ho tanta nostalgia dei bei tempi andati e della mia avventurosa gioventù. Chissa che fine hanno fatto i miei vecchi compagni...
Sento una lacrima solcare il mio viso, chino lo testa tra le braccia incrociate, la osservo cadere sul cuscino di pelle nera. Osservo la piccola macchia umida per qualche istante e penso al mare, alle onde. D'un tratto sento una strana sensazione nel mio spirito, qualcosa di inaspettatamente eccitante e, allo stesso tempo, gradevole da provare.
Non provavo una tale sensazione dall'ultima volta che ho solcato i mari con....con....."Loro!" Balzo in piedi sulla sedia."Si, gli NsA!" urlo con il pugno alzato.
Sento uno scricchiolio sotto di me. Non faccio in tempo a rendermi conto della situazione che mi ritrovo a gambe all'aria, con la sedia polverizzata sotto la mia schiena. Mi sollevo da terra, troppo eccitato per sentire dolore, e mi trascino verso il vecchio baule. Getto per aria tutte le cianfrusaglie che contiene fino all'ultima. Faccio pressione sul lato sinistro del fondo della cassa, il lato destro si solleva rivelando uno scompartimento segreto. Tolgo il pannello e afferro un fagotto rosso celato nel vano. Srotolo il prezioso contenuto dal panno di lino rosso che lo avvolge.
Eccoli qui, i miei tesori! La borsa dei reagenti e il logoro tomo della magia.
Infilo il librone nella borsa di stoffa e me la metto a tracolla. Stacco il mantello dall appendino,lo sistemo sulla schiena e allaccio il cordino di pelle intrecciata stretto al petto. Esco dalla mia stanza con la velocità del fulmine, scendo gli scalini della sede tre a tre e in un attimo mi ritrovo in mezzo ai ragazzi.
"Ehi, capo!Che diavolo è stato quel tonfo? Pensavamo fosse crollato il tetto!" Si rivolge a me Lucogeno, facendo scoppiare l'ilarità.
"Non ho tempo per spiegare! Beyron, Freddy! Lascio a voi il comando della gilda in mia assenza!". Mi guardano tutti con perplessità. "Si può sapre dove credi di andare a quest'ora della sera, e con questo freddo poi?" mi chiede la dolce Meliamne. Gli accenno un sorriso beffardo e le dico "Vado a salutare qualche amico, tornerò tra qualche giorno".
Si scambiano sguardi interrogativi tra loro, ma sento di non avere tempo e voglia di spiegargli oltre. "Beyron, ultima te i piani di attacco per la prossima battaglia. Sono sulla mia scrivania. Ormai siete abbastanza grandi da sapervela cavare anche senza di me. E poi sarà solo per qualche giorno...". Beyron ha in volto un espressione confusa, si gratta la testa e mi fa un insicuro cenno di affermazione.
Apro il pesante portone d'ingresso "Fate i bravi in mia assenza!" lo sbatto con fragore
dietro la mia schiena.
Il vento gelido mi sferza il volto. Tutta la valle è ricoperta dalla neve. La luna piena
splende nel cielo, irradiando tutto il paesaggio circostante con la sua tenue luce bianca. Sollevo il cappuccio del mio mantello, sospiro e mi incammino verso il porto di Droknar....
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